I Premi Attila non tramontano mai.

Non ci dimentichiamo dei nostri PREMI ATTILA supervotati: i Benetton che dal crollo del ponte Morandi ci hanno ulteriormente guadagnato, Salvini che ha dimezzato i sondaggi, Renzi che ha ridotto il risultato elettorale a meno di un decimo, Draghi che da cardinale si aggira al Quirinale. E Fabrizio Palenzona, che merita un aggiornamento ( a cura di Gianni Barbacetto) del suo diploma (clicca qui):

Se Giorgia Meloni vincerà le elezioni del 25 settembre – come prevedono i sondaggi – salirà per prima al Colle e indicherà al presidente della Repubblica il nome a cui affidare l’incarico di formare il nuovo governo: il suo. A rassicurare i mercati, i poteri italiani e i circoli internazionali ci stanno pensando da tempo i tre tutori che le stanno preparando la strada, i tre tenori che le insegnano a stare a tavola, a dimenticare i toni da borgatara, a trasformarsi in statista. Sono tre democristiani doc con radici nella Prima Repubblica: Guido Crosetto, Fabrizio Palenzona, Luigi Bisignani. Ovvero politica, affari e grembiulini, ben dosati e shakerati… Gemello diverso di Crosetto è Fabrizio Palenzona, l’Obelix di Tortona. Stessa militanza nella Dc in Piemonte, ha poi un percorso politico più tortuoso (passa anche per la Margherita e Matteo Renzi), ma una lineare e purissima vocazione per il potere. Diventò socio, nel consorzio di camionisti Unitra, di Marcellino Gavio, potentissimo costruttore e padrone delle autostrade [altro Pemio Attila, N.d.R.],  poi da Camionista si fece Banchiere (nominando se stesso, allora presidente della Provincia di Alessandria, nella Fondazione Crt), fino a diventare vicepresidente di Unicredit e consigliere di Mediobanca. Uomo di peso, re dei lobbisti, Obelix si fece pure insediare dai Benetton al vertice di Aiscat, l’associazione dei concessionari di autostrade, ma anche degli aeroporti di Roma e di Impregilo, allora colosso delle costruzioni. Politico, Camionista, Uomo-autostrada, Banchiere, “Credente peccatore” (autodefinizione) e cattolico tradizionalista, ma anche fraterno amico del super-massone Giancarlo Elia Valori, Palenzona ha avuto rapporti altalenanti con Luigi Bisignani (tangente Enimont, P2, P4 eccetera)… Mentre il centrosinistra litiga, i tre tenori lavorano.