Verso un coordinamento europeo antinucleare.

Il 7 luglio 2021 sono 4 anni dall’approvazione del Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) (https://www.un.org/disarmament/wmd/nuclear/tpnw/) . Le armi nucleari sono al bando: chi le possiede e chi le ospita, come l’Italia (ce ne sono circa 70 dislocate nelle basi di Ghedi(BS) ed Aviano in Friuli) è fuori dal diritto internazionale, così come per le armi chimiche e batteriologiche, le mine antiuomo, le bombe a grappolo. Il Trattato è stato firmato da 86 stati e ratificato da 54. Tra questi non c’è l’Italia. Eppure recenti e ripetuti sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della sua popolazione sarebbe favorevole (l’87% secondo l’ultimo condotto da Yougov nel novembre 2020).

Si va verso un Coordinamento europeo promosso da Disarmisti esigenti, WILPF Italia, Sardegna pulita, Rete per l’educazione alla terrestrità. Clicca qui.