G20 SALUTE: ipocrisia, cinismo e indecenza.

Nella Dichiarazione finale di Roma  il divenire della concretizzazione del diritto universale alla salute non è  messo sui binari giusti nell’interesse di tutti gli abitanti della Terra e in sintonia con il rispetto dei diritti della natura. Anche nel campo della salute la Dichiarazione è arroccata alla regolazione “mondiale” fissata nelle logiche del commercio inter-nazionale dominata dai mercanti e dai finanziari dei paesi più potenti al mondo, i quali non dissociano e liberano la politica pubblica della salute dallo stato attuale di sudditanza dei poteri pubblici nei confronti delle loro grandi imprese farmaceutiche e chimiche multinazionali.  La scelta operata è un atto di cinismo:  assume come postulato di base il mantenimento delle ineguaglianze e del fossato tra i paesi ricchi e “sviluppati” del Nord, in particolare “occidentali”, e i paesi poveri, sotto o poco sviluppati La sospensione provvisoria dei brevetti è stata rimandata. L’abolizione dei brevetti è il primo lucchetto di bloccaggio da far saltare. Clicca qui.