I giornali si interrogano. I pozzi della cosiddetta “barriera idraulica” non stanno bonificando la falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo da solventi clorurati, cromo esavalente e Pfoa, cancerogeni per i quali la multinazionale belga è stata condannata anche in appello per disastro ambientale. Il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, sa benissimo, ma non lo dice, che questa bonifica è impossibile finchè dai terreni sovrastanti la falda i veleni stanno percolando nella stessa. Anche questo tipo di cosiddetta “bonifica dei terreni”, senza asportare la montagna di veleni, infatti, è completamente inidonea, insomma una balla per prendere tempo e risparmiare miliardi. Clicca qui Silvana Mossano.