Nella foto di repertorio, coadiuvato dal futuro capogruppo Lega alla Camera (Riccardo Molinari) e dal futuro sindaco di Alessandria (Gianfranco Cuttica), il futuro esperto per la sicurezza nazionale Matteo Salvini insegna ai dirigenti Solvay come si tiene in sicurezza la fabbrica di Spinetta Marengo. Il direttore Stefano Bigini gli mostra il libro “Ambiente Delitto Perfetto”, prefazione di Giorgio Nebbia (che nessuno dei presenti mostra di conoscere). Il capo del personale Paolo Bessone gli chiede l’espulsione dall’Italia degli autori Barbara Tartaglione e Lino Balza.
Giorno: 7 Maggio 2019
Allarme Pfoa in USA, Unione Europea, Governo e Regioni (eccetto Piemonte).
Rischio contaminazione per 19 milioni di americani. http://www.rinnovabili.it/
Veleni connection nel Delta del Po https://estremeconseguenze.it/2019/05/06/veleni-connection-nel-delta/
Inquinanti organici persistenti: la posizione dell’Unione europea : eliminare il PFOA.
Pfas, sangue contaminato anche a Trissino centro http://www.vicenzatoday.it/cronaca/pfas-trissimo-analisi-sangue-3-maggio.html
L’Emilia Romagna chiede un tavolo interregionale https://veronanetwork.it/news/pfas-emilia-romagna-chiede-tavolo-interregionale/
Convocato il tavolo tecnico nazionale https://www.rovigooggi.it/n/87259/2019-05-02/veneto-esperto-in-pfas-convocato-il-tavolo-tecnico-nazionale
Il mistero del Pfoa che in USA e Veneto è letale e in Piemonte no.
I giornali si interrogano. Il Pfoa nella falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo ha concentrazioni enormi di centinaia di microgrammi/litro. Per il Veneto è una emergenza nazionale affrontata tanto dalla Regione che dal Governo per le conseguenze sanitarie subìte da centinaia di migliaia di persone. Per il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, invece, si tratta di un allarme ingiustificato in quanto considera i Pfoa “solo interferenti endocrini dagli effetti dubbi ma non si sa se siano causa di cancro o di altre malattie mortali”. Tanto è tranquillo che affida i monitoraggi di controllo… alla stessa Solvay. L’Asl, da parte sua, non rende pubbliche le analisi del Pfoa nel sangue dei lavoratori. Nulla si sa degli esposti alla Procura della Repubblica che abbiamo ripetuto più volte negli ultimi dieci anni. Dopo la nostra denuncia in prima nazionale, Solvay ha finalmente eliminato il Pfoa ma l’ha sostituito con C6O4 senza garanzie preventive. Gli scarichi Pfas vanno da Bormida al Tanaro al Po passando per il Veneto. E’ stupefacente l’affermazione di Maffiotti: “non si sa se i Pfoa siano causa di cancro o altre malattie mortali”. Come fa un direttore di Arpa a non conoscere quanto meno dal 2018 che il Centers for Disease Control, una delle agenzie per la salute pubblica USA, aveva appurato che l’esposizione ai perfluorurati può aumentare il rischio di cancro, quello di incorrere in malattie che compromettono il sistema immunitario, rischia di diminuire la fertilità femminile e di alzare i livelli di colesterolo oltre a limitare lo sviluppo mentale e fisico dei bambini? Tant’è che l’Environmental Working Group supportato dal Northeastern University’s Social Science Environmental Health Research Institute ha lanciato un allarme per circa 19 milioni di persone negli stati Uniti. Tant’è che, a febbraio 2019, l’Environmental Protection Agency (EPA) aveva annunciato il proprio piano d’azione per contrastare la diffusione dei PFAS sul suolo americano. Come fa Maffiotti a non conoscere?
Clicca qui Silvana Mossano.
Il mistero della bonifica della falda con solventi cento volte oltre i limiti di legge.
I giornali si interrogano. I pozzi della cosiddetta “barriera idraulica” non stanno bonificando la falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo da solventi clorurati, cromo esavalente e Pfoa, cancerogeni per i quali la multinazionale belga è stata condannata anche in appello per disastro ambientale. Il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, sa benissimo, ma non lo dice, che questa bonifica è impossibile finchè dai terreni sovrastanti la falda i veleni stanno percolando nella stessa. Anche questo tipo di cosiddetta “bonifica dei terreni”, senza asportare la montagna di veleni, infatti, è completamente inidonea, insomma una balla per prendere tempo e risparmiare miliardi. Clicca qui Silvana Mossano.
Il mistero dei pozzi con solventi cento volte oltre i limiti di legge.
I giornali si interrogano. I solventi clorurati (cloroformio, tetracloroetilene, benzene eccetera) sono gli stessi della falda sottostante lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo, a pochi chilometri dal Basso Pieve di Novi Ligure, gli stessi inquinanti per i quali è stata condannata anche in appello la multinazionale belga per disastro ambientale. Il direttore dell’Arpa, Alberto Maffiotti, brancola nel buio: non riusciamo a far luce su questo fenomeno che si spinge verso la città di Novi, il problema è di qualità di acqua di falda che potrebbe riflettersi sui corsi d’acqua. Clicca qui Gino Fortunato.
La vita di una persona con disabilità.
Vale meno? Esaminiamo atteggiamenti e valori sociali che hanno prodotto pratiche e politiche professionali foriere di discriminazione. (continua…)
Le condizioni delle persone con disabilità nei Paesi in guerra.
Protagonista di un viaggio in carrozzina di 6.000 chilometri, dalla Siria in guerra fino alla Germania, Nujeen Mustafa è stata la prima ragazza con disabilità ad informare ufficialmente il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sulle condizioni dei disabili durante i conflitti. (continua…)
La prossima eclissi parziale di luna anche per persone con disabilità visiva.
Che potranno, grazie agli strumenti tiflodidattici presenti, condividere il fenomeno. E anche con persone con disabilità motoria in carrozzina tramite alcuni speciali telescopi. (continua…)
La nuova direttiva cancerogeni.
Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, ha aperto un acceso dibattito tra tecnici, medici e parti sociali. Clicca qui.
Importante primo risultato della Campagna FACCIAMO RESPIRARE IL MEDITERRANEO.
Per l’istituzione di un’Area ECA (area controllo emissioni) nel Mediterraneo. Clicca qui l’iniziativa Italia-Francia. La campagna per proteggere i cittadini dalle emissioni di zolfo, ossidi di azoto e particolato è stata lanciata e sostenuta da diverse associazioni e comitati a livello internazionale e nazionale: clicca qui.
Azione nonviolenta.
E’ uscito l’ultimo numero di “Azione nonviolenta“, rivista del Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964, bimestrale di formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in Italia e nel mondo. Clicca qui.
L’alternativa alla chiusura dell’Ilva.
Passa per l’autogoverno della città e della fabbrica da parte dei cittadini e degli operai tarantini, tramite una risposta radicale a partire dall’occupazione della fabbrica e del municipio tarantino, per un autogoverno di Taranto basato sui consigli degli operai e dei cittadini. E’ la posizione del Partito di Alternativa Comunista: clicca qui. Insurrezionale: non la condividiamo.
La nonviolenza non è un pacifismo passivo bensì una strategia di lotta dura senza paura.
Il conflitto si realizza tramite un insieme di tecniche senza violenza, tra cui la protesta simbolica (appelli, manifestazioni, sciopero della fame), la non collaborazione (picchetti, scioperi, boicottaggi) e la disobbedienza civile, ossia la violazione consapevole e pubblicizzata di una legge.
Clicca qui il Manuale dell’organizzatore dell’azione diretta nonviolenta, suddiviso in quindici sezioni. Secondo Gandhi una campagna nonviolenta provoca cinque reazioni: l’indifferenza, il ridicolo, l’insulto, la repressione, il rispetto. Infine la vittoria.
E’ lotta nonviolenta ma è lotta vera a Taranto.
Cittadini e lavoratori, insieme ai Movimenti NoGrandiOpere, in un pacifico e determinato corteo per chiedere la chiusura dell’Ilva (Arcelor Mittal), la bonifica con il reimpiego degli operai e la riconversione economica del territorio. Clicca qui.