La nonviolenza non è un pacifismo passivo bensì una strategia di lotta dura senza paura.

Il conflitto si realizza tramite un insieme di tecniche senza violenza, tra cui la protesta simbolica (appelli, manifestazioni, sciopero della fame), la non collaborazione (picchetti, scioperi, boicottaggi) e la disobbedienza civile, ossia la violazione consapevole e pubblicizzata di una legge.

Clicca qui il Manuale dell’organizzatore dell’azione diretta nonviolenta, suddiviso in quindici sezioni. Secondo Gandhi una campagna nonviolenta provoca cinque reazioni: l’indifferenza, il ridicolo, l’insulto, la repressione, il rispetto. Infine la vittoria.