Una Toscana all’idrogeno, senza la geotermia, aprire i polmoni e la buona economia.

Maurizio Marchi: “Chiudere da subito in 7 anni tutte le centrali a cominciare da quelle più inquinanti ed obsolete. Contemporaneamente le aree delle ex centrali dopo bonifica dovranno essere convertite a fotovoltaico ed eolico, con ciò mantenendo un equilibrio tra potenza e bisogni elettrici. Reimpiego dei lavoratori metalmeccanici licenziati nel 2015. Assunzione di nuova e qualificata forza lavoro. Spinta al rilancio delle Acciaierie di Piombino. Conversione della ex centrale di Piombino convertita in un polo per la produzione di idrogeno per elettrolisi dall’acqua di mare, affiancato da una centrale elettrica a idrogeno. Idem per la Edison di Piombino, Solvay-Engie di Rosignano, ENI Livorno, Edison Porcari, di Enel Cavriglia (AR).” Clicca qui.