Lettera all’egregio, mica tanto, monsieur amministratore della Solvay, pensionato ai Caraibi.

 

Al processo Solvay-Montedison in Corte d’Assise d’Appello di Torino, nella sua memoria Lino Balza presenterà due testimonianze che sono emblematiche del dolo diretto, cioè della piena conoscenza –diretta- degli Amministratori delegati per l’avvelenamento doloso delle acque di Spinetta Marengo destinate all’alimentazione (art. 439 c.p.). Uno dei tre è il belga Bernard de Laguiche, clamorosamente assolto in primo grado ad Alessandria benché non fosse imputato solo per la carica di amministratore né per il teorema “non poteva non sapere”, degli arcinoti archivi “segreti” ad esempio, o delle denunce penali per i muri che trasudavano cromo esavalente, bensì per la sua conoscenza diretta e documentata dell’avvelenamento. De Laguiche, che nel frattempo è andato a godersi la pensioncina ai Caraibi, è stato raggiunto dalla seguente lettera (pubblicata su Ambiente Delitto Perfetto, di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, pagg. 518, terza edizione), clicca qui.  

I boschi sono sistemi autosufficienti, vanno lasciati indisturbati.

La rivolta degli scienziati: clicca qui l’appello di oltre 200 accademici sul nefasto Decreto legislativo di “riordino” forestale. Il decreto parte dalla premessa, paradossale e contraria all’evidenza scientifica, che le foreste abbiano necessariamente bisogno di una “manutenzione”, ossia di essere soggette a tagli, all’apertura di strade e ad altri interventi, per prevenire il dissesto idrogeologico e gli incendi. Bisogna anche smascherare l’assunto che l’energia da biomasse ( biogas, biofuel, rifiuti etc..) sia energia “pulita”, in pareggio per la CO2.

Articolo 11 della Costituzione. Ripudiamo o non ripudiamo?

Se vogliamo davvero evitare la prossima guerra dobbiamo da oggi combattere il militarismo in casa nostra, tagliare le spese militari, non pagare per le missioni belliche all’estero, fare obiezione di coscienza ad ogni manifestazione militare, contestare l’esercito. Il lavoro della nonviolenza è soprattutto preventivo. Dire no alla guerra quando questa è scoppiata, non serve a nulla. La proposta politica dei nonviolenti non è l’utopia del disarmo mondiale, bensì il realismo del disarmo unilaterale. Clicca qui Mao Valpiana.

Trasferire la Miteni per bonificare il sito dal PFAS. Indagare sui Servizi di prevenzione igiene e sicurezza.

Clicca qui il documento di Liberi e Uguali. Lo SPISAL, Servizio prevenzione di Arzignano, avrebbe avallato nel corso degli anni la versione del medico di fabbrica sulla presunta innocuità dei PFAS. Il Medico, professor Giovanni Costa, è lo stesso della Solvay di Spinetta Marengo. Lo SPRESAL di Alessandria è l’omologo dello Spisal. I Noe, Nucleo regionale dei Carabinieri per la tutela ambientale con base a Treviso, nel verbale trasmesso alla Procura di Vicenza, per la quale stanno indagando, hanno chiesto “di poter perquisire l’abitazione e l’ufficio a Milano presso il Policlinico del professor Giovanni Costa, che era lo storico medico di Società”. Inoltre hanno chiesto il sequestro della fabbrica e il blocco dei beni.

Il governo ammette: sul Tav ci siamo sbagliati ma si farà.

Tanto paghiamo noi. Dieci anni fa raccontavano che il traffico merci sulla ferrovia Torino Lione sarebbe cresciuto dell’80% e nel 2015 la linea si sarebbe saturata. Nel frattempo il traffico si è dimezzato sia in Italia (per le FS: 40milioni di tonnellate nel 2016, 87 nel 2000) che in Valsusa (da 7 milioni di tonnellate a 4, sul vecchio traforo che ha una capacità di almeno 15 milioni). Nel 2035, secondo lo strombazzato progetto, avrebbero dovuto transitare 43 milioni di tonnellate di merci su strada e 15 su ferrovia. Nel 2080 si sarebbero superati gli 80 milioni su strada.

Screening sanitario urgente su inquinamento PFAS per i lavoratori Miteni di Trissino. Per il PFOA della Solvay di Spinetta Marengo invece…

Lo screening è chiesto dai rappresentanti sindacali per la sicurezza ed ambiente veneti, sempre più preoccupati per i dati recenti di Commissione tecnica Regione Veneto, Commissione parlamentare d’inchiesta e Servizio epidemiologico regionale. Scopo è l’inserimento dei lavoratori ed ex nel Piano regionale di sorveglianza della popolazione esposta a PFAS onde verificare lo stato di salute. Invece ad Alessandria i sindacati si fidano della Solvay, di concerto con l’inerte acquiescenza della sanità e della magistratura piemontese.
Clicca qui Veneto Economia “Miteni, dipendenti preoccupati da emergenza Pfas: screening urgente”. 
Clicca qui il Mattino di Padova “ L’inquinamento da Pfas riduce la fertilità nell’uomo”

 
 
 

NoTav e anarchici nel mirino della procura di Alessandria.

Raffiche di rinvii a giudizio di Andrea Padalino, il PM assillo della Valsusa di recente animosamente approdato ad Alessandria. E’ accompagnato da un giornalista de La Stampa, Massimo Numa, altrettanto se non di più implacabile perseguitore o, secondo i punti di vista, accanito persecutore degli antagonisti notav e anarchici.
Clicca qui Massimo Numa versus notav terzo valico e clicca qui versus anarchici.

Sensibilità Chimica Multipla e la Elettrosensibilità.

Gli acronimi inglesi MCS e EHS indicano le due controverse patologie a volte presenti nello stesso soggetto. Esse comportano l’impossibilità di tollerare esposizioni a sostanze chimiche o a campi elettromagnetici, anche in quantità minime. Poche sono ancora le nazioni che hanno intrapreso un percorso di ricerca indipendente e d’identificazione della malattia. In Italia le istituzioni tardano a riconoscere sia le patologie, sia i diritti dei malati spesso costretti, se possono permetterselo, a costosissime trasferte all’estero dove si praticano cure che qui non sono consentite; in alternativa, sono costretti a vivere un vita di rinunce, isolandosi e perdendo relazioni, lavoro e affetti. Clicca quiSensibile”, primo documentario italiano sul tema prodotto.

Il progetto Torino Lione sconfessato dal governo, che ha così dato ragione al movimento NOTAV Valsusa.

Massimo Mazza: “La certezza della sua dipartita si può rintracciare in due documenti governativi passati all’approvazione sul finire dell’anno scorso e notati da pochi, nei quali è scritto chiaramente che i presupposti economici dell’opera si sono rivelati (molto) sbagliati, come sostenuto dal movimento NOTAV, e che quindi occorre ripensare l’opera, fino al punto da chiedersi se non sia il caso di rinunciarvi. Purtroppo questa conclusione non ha demotivato del tutto i promotori dell’opera (continua)
Appello di intellettuali, economisti e ambientalisti al governo: riapriamo la questione Tav. (clicca qui)

Condotta criminale degli Amministratori al processo d’Appello Solvay Montedison a Torino.

La requisitoria del Pubblico Ministero sul disastro ecosanitario. L’area alessandrina è ancora spaventosamente inquinata dal polo chimico di Spinetta Marengo.
Clicca qui Silvana Mossano “I vertici sapevano e mentirono agli enti”
Clicca qui Monica Gasparini “Spinetta, area ancora pesantemente inquinata”

Finanziamento spese legali NoTav Terzo Valico.

 

Come Medicina democratica Sezione di Alessandria e Rete Ambientalista, abbiamo contribuito con 875 euro, sottoscrizione frutto della stampa a nostre spese del libro “Ambiente Delitto Perfetto” (lo spediremo ulteriormente a chi ne farà richiesta a linobalzamedinadem@gmail.com). In merito ai reati contestati ai manifestanti dalla Procura di Alessandria, la nostra posizione nonviolenta è inequivocabile: clicca qui.

Verso la Giornata mondiale dell’acqua.

 
L’acqua è un diritto umano universale e fondamentale ed è la risorsa fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi; l’acqua è un obiettivo strategico mondiale di scontro con il sistema capitalistico-finanziario; la gestione partecipativa delle comunità locali è un modello sociale alternativo; è necessario giungere ad un sistema tariffario equo, non volto al profitto e che garantisca gli investimenti. Per affermare questi principi, è partito il 1 febbraio un percorso di mobilitazione: una “carovana dell’acqua” che attraversa vari territori con una serie di iniziative collegate, per concludersi il 25 marzo a Roma con un’iniziativa pubblica in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Clicca qui le tappe della Carovana sul sito

Avvelenamento doloso: il PM Riccardo Ghio chiede 16 anni di reclusione per Solvay.

 

Prossima udienza in Corte d’Assise d’Appello di Torino. Dell’appellata sentenza di primo grado – ingiusta verso l’ambiente, le vittime e le generazioni future, squilibrata e sbagliata sul piano tecnico giuridico, mortificante sul piano etico e morale – clicca qui l’analisi della Sezione di Alessandria di Medicina Democratica Movimento di lotta per la salute. Lino Balza è rappresentato dall’avvocato Massimo Martinelli.

Stop al MOSE, inutile e dannoso.

Non è mai troppo tardi. Perché è un delitto ultimare un’opera sbagliata che si sa già che non raggiungerà gli obbiettivi per cui è stata concepita e che comporterà ingenti oneri di manutenzione e gestione nei prossimi 100 anni. Clicca qui Armando Danella.

Aumentano i morti sul lavoro, diminuiscono i controlli.

Favorite dal Jobs Act, per risparmiare i costi diminuite anche nel 2017 le ispezioni per scovare violazioni alla sicurezza e lavoro nero. Mille morti all’anno per omicidi bianchi. 3,7 milioni di occupati irregolari. Anche per il 2018 il nuovo ente del governo, Ispettorato nazionale del lavoro, è contestato come efficacia da Inps, Inail e sindacati.

Presentazione con dibattito del libro QUELLI DELLE CAUSE VINTE.

Il 23 febbraio a Torino, con Michele Boato ne discutono Enzo Ferrara del Centro Sereno Regis, Lino Balza (autore di vari capitoli) e Barbara Tartaglione di Medicina Democratica, Emilio Del Mastro di Pro Natura, Elena Camino dell’Ecoistituto del Piemonte, Marinella Correggia autrice della prefazione e di vari capitoli del libro, Liza Binelli co-autrice su val Bormida, Mirta Da Pra del Gruppo Abele, Federico Valerio di Italia Nostra ed Ecoistituto di Genova, Oreste Magni dell’Ecoistituto della Valle del Ticino. Clicca qui

La nonviolenza non penalizza mai il Movimento di Lotta.

 

Siamo apertamente schierati con i Movimenti di lotta contro i Tav, compreso il Tav Terzo Valico: inutile, costoso e dannoso, dannoso per l’ambiente e la salute ma anche per le casse dello Stato (tangenti). Però dissentiamo da sempre –come controproducenti la giusta lotta- con i metodi di lotta violenti, quali ipotizzati nelle notifiche della Procura di Alessandria nei confronti di 50 (o 150?) attivisti: “scontri”, “lancio di pietre e bombe carta”, “ferimento di poliziotti e carabinieri”. La nostra personale storia di lotte è condensata nel titolo del nostro Blog “Rete ambientalista. Movimenti di lotta per la salute, l’ambiente, la pace e la nonviolenza”. La nonviolenza attiva, ghandiana, è rifiuto di ogni atto di violenza ma è tutt’altro che codardia, non è rassegnazione passiva, è conflitto, è rivolta, è rivoluzione permanente, è l’equivalente morale della guerra, è un metodo di lotta politica e sociale molto più efficace della violenza, la quale invece di regola si risolve nel duplicare la violenza altrui, nel giustificarla, nel favorire la repressione e la reazione popolare, nella sconfitta finale delle cause giuste (come avviene anche con il terrorismo internazionale). La non violenza non è passività, tutt’altro. Ha come unico limite non ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori diretti e indiretti del potere cui si oppone (compreso chi a casaccio ti sferra una manganellata in testa). Per il resto tutti gli strumenti (198 tecniche) sono ammessi. Da quelli individuali: preghiera, persuasione, dialogo, digiuno, autoincendio religioso, obiezione di coscienza, non collaborazione. A quelli collettivi: non collaborazione sociale economica politica, disobbedienza civile, marcia, corteo, sciopero, resistenza passiva, boicottaggio economico, blocco della circolazione stradale e ferroviaria, blocco dei cantieri, occupazioni, sabotaggio… E se vengono ritenuti atti illegali dal potere, pazienza, paghiamo sulla nostra pelle. Sì, anche sabotaggio: danno o distruzione contro il funzionamento di un servizio o di un’industria, oltre il limite della legalità. “E’ una tecnica della nonviolenza?” si chiede Aldo Capitini. “È una misura estrema” risponde “ la quale esige che il danno procurato sia inferiore al danno apportato dal servizio, e che non vi sia nessun rischio per esseri viventi, particolarmente umani”. Tra i reati ipotizzati dalla Procura di Alessandria dunque riteniamo rientrino nelle tecniche della nonviolenza alle quali hanno partecipato migliaia di persone: “distruzione di reti con pinze, tronchetti e flessibili a batteria”, “occupazione di proprietà privata”, “occupazioni di consigli comunali” et similia , sicuramente non “scontri”, “bombe carta”, “ferimento di poliziotti e carabinieri”.

Clicca qui Massimo Numa “Gli scontri tra 2014 e 2015, coinvolte decine di attivisti”
Clicca qui Agorà Magazine “Quale ambiente muove in campagna elettorale? Ilva e terzo valico, processi e silenzi”
Clicca qui Pennatagliente “La nonviolenza non penalizza mai il Movimento di Lotta”
Clicca qui La Stampa “Contro il Terzo Valico ma anche contro la violenza”
Clicca qui Gianpiero Carbone “Area cantiere fu occupata. In cinquanta sott’inchiesta”.
Clicca qui Mao Valpiana “A 70 anni dalla morte di Ghandi e 50 di Capitini”

Rompere la cappa di silenzio su Nato e nucleare, che non sono temi elettorali.

Le domande (del Comitato No Guerra No Nato) da porre ai candidati:
1) Lei è favorevole all’uscita dell’Italia dalla Nato?
2) Lei è favorevole all’immediata rimozione dall’Italia delle armi nucleari Usa? Cioè Lei si impegna, nella prossima legislatura, per l’immediata rimozione dall’Italia delle bombe nucleari Usa B-61 e per la non installazione delle B-61-12?

Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita.

 

Il Movimento per l’acqua a dieci anni dalla sua nascita ha prodotto (scaricabile al link) un documento per definire a 360° la cornice dentro cui si muove il suo percorso.
Clicca qui un commento critico “Una sconfitta epocale” tratto da “Ambiente Delitto Perfetto” (Lino Balza – Barbara Tartaglione. Prefazione di Giorgio Nebbia. Pagg. 518. Terza edizione).