Ecologia politica. Quattro rifiuti da buttare in discarica.‏

Questi quattro consiglieri regionali, due del PDL e due della Lega Nord, eletti in provincia, non soddisfatti di guadagnare in un mese quanto un pensionato in un anno, sono con altri 39 accusati di peculato dai giudici nel processo battezzato “Rimborsopoli”: si sono fatti rimborsare con soldi pubblici le loro spese personali. Secondo la gran parte dei consiglieri erano spese istituzionali: mutande, fiori, pranzetti intimi, centri estetici, dolciumi, gratta&vinci, frullatori, tagliaerbe e chi più ne ha ne metta.

Sindaci e comitati difendono l’acqua. La Provincia nicchia.

Come per la Riccoboni ( discarica rifiuti a Sezzadio), anche per il progetto della Grassano a Predosa (recupero di catalizzatori a base di nichel e bonifica di terreni inquinati, che si aggiungono al recupero degli oli esausti) incombe gravissimo pericolo per la importante falda acquifera. In più, grosse preoccupazioni sulle emissioni in atmosfera e sull’inquinamento acustico.

Sempre peggio la raccolta differenziata a Novi Ligure.

E’ scesa al 48%, mentre la legge impone di raggiungere almeno il 65%, pena le sanzioni comunitarie. Merito di questo disastro va senz’altro all’immarcescibile presidente del Consorzio rifiuti, Oreste Soro, che ha sempre boicottato la differenziata, soprattutto il “porta a porta”, per spingere verso l’inceneritore suo grande obbiettivo.

Una bomba ecologica mai disinnescata.‏

Presentato un esposto alla Procura e alla Corte dei conti sull’ex maxi discarica Barco di Castellazzo Bormida. E’ da trent’anni che la bonifica è al centro delle polemiche degli ambientalisti. In riva al Bormida continuano a percolare rifiuti urbani e industriali. La Regione (clicca qui) accusa il Comune di non fare il controllo e la manutenzione dell’area contaminata. Ma il sindaco Domenico Ravetti (clicca qui), prossimo segretario provinciale PD, ribatte di non avere soldi per intervenire.
Clicca qui Mauro Facciolo.

Rifiuti zero entro il 2020.

Due iniziative in merito all’emergenza rifiuti in Alessandria: ore 21 Movimento 5 Stelle il 6 novembre (Quartiere Centro) e Pro Natura il 9 novembre (Soms Cristo).
A proposito offriamo (clicca qui), come fondamentale contributo, la conferenza del prof. Paul Connet, il massimo esperto mondiale di gestione dei rifiuti e tecniche di incenerimento, e un intervento del dott. Carmelo Ciniglio di Medicina democratica.

I miasmi e il percolato della discarica di Castelceriolo.

Secondo noi è un reato ambientale, e come tale dovrebbe intervenire la Procura della Repubblica di Alessandria, che da vent’anni il percolato attraversando i teloni abbia raggiunto valori superiori ai livelli previsti dalla legge, e che questo inquinamento pluriennale della Fraschetta sia chiamato “bonifica” dall’inossidabile boss dell’Aral, Piercarlo Bocchio.

LIVORNO 14 settembre-28 ottobre – Corso “La gestione sostenibile dei rifiuti: promozione della raccolta differenziata porta a porta”

imagesLibera Università Popolare “Alfredo Bicchierini” In collaborazione con Circoscrizione 1 del Comune di Livorno, A.P.P.L. – Assemblea Permanente per la Partecipazione a Livorno, Associazione don Nesi/Corea, Associazione Ita-Nica, Eco-Mondo, G.U.L.Li Gruppo Utenti Linux Livorno, Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, Medicina Democratica Livorno.

Clicca qui

Mirabello Monferrato il comune piemontese più virtuoso

Dove vogliono piazzare una discarica? Proprio a Mirabello Monferrato: il Comune più virtuoso verso Rifiuti zero e le altre pratiche ambientali. Infatti all’interno del progetto europeo “Innovazione energetica” è risultato il più degno di nota tra i Comuni del Piemonte. E’ stato scelto per rappresentare i Comuni nel convegno internazionale “Zero Emission Comunities”. Report su Rai Tre ha parlato proprio di Mirabello, per lo Sportello amianto e le bonifiche, ma anche per la fontana leggera, i detersivi alla spina, le stoviglie biodegradabili eccetera.

Casale contro Mirabello

Il Comitato si era già costituito dieci anni fa per bloccare la discarica. Ora a Mirabello Monferrato si profila un nuovo contenzioso per una discarica di rifiuti speciali a cascina S. Lorenzo, peraltro sponsorizzata dal comune di Casale Monferrato. Il sindaco Luca Gioanola si oppone.

il nobel alla strategia rifiuti zero

Negli Stati Uniti è stato assegnato al nostro Rossano Ercolini, uno dei principali promotori della strategia Rifiuti Zero, il Goldman Environmental Prize, un vero e proprio nobel dell’ambientalismo, che ha premiato sei figure internazionali impegnate nella difesa dell’ambiente e della qualità della vita. Clicca qui.

Ma Filippi è già uno zombi politico

Dopo aver fatto dimettere il sindaco Arnera di Sezzadio, il Comitato ambientalista accusa il suo sodale, Paolo Filippi presidente della Provincia di Alessandria. Sono responsabili di favorire due discariche di rifiuti (compreso lo smarino amiantifero del Terzo valico) in località Borio, sopra una delle più importanti falde acquifere utilizzabile da 200 mila persone.

Smaltimento rifiuti disastroso.

Ad Acqui Terme la raccolta differenziata dei rifiuti è addirittura scesa al 35%. Di conseguenza nelle casse comunali diminuiscono i contributi e aumentano le sanzioni, dunque aumenteranno le multe ai condomini e la Tia, tassa di igiene ambientale.

senza porta a porta è flop della differenziata

Solo il metodo del “porta a porta” riesce ad assicurare una efficace raccolta differenziata dei rifiuti. Anche nei paesi. Infatti Castelletto d’Orba si conferma il Comune più riciclone: 53%. Infatti paesi come Rocca Grimalda (col sindaco che si spaccia per ecologista) viceversa sono al 21%.

Legge di iniziativa popolare rifiuti zero

Clicca qui l’invito del Comitato Promotore Nazionale Legge iniziativa popolare Zero Waste – Rifiuti Zero per disincentivare l’incenerimento di rifiuti e biomasse e invece incentivare l’industria del riciclo/recupero. ASSEMBLEA NAZIONALE Sabato 15 Dicembre ore 10 – ROMA Università La Sapienza – Sala Levi

Cosa aspettate a cacciare a pedate questo sindaco

Se clicchi qui puoi leggere l’opuscolo preparato dal Comitato Vivere a Predosa che si batte su la centrale a biomasse, su l’impianto rifiuti, su la centrale a biogas e su la discarica di Sezzadio.
L’impegno del Comitato è encomiabile sia sul piano tecnico-scientifico che su quello della partecipazione popolare. L’unico appunto che gli si può addebitare è che non ha fatto della cacciata di questo sindaco scandaloso la propria priorità assoluta.

Un arcipelago di rifiuti

Si teme la demolizione definitiva della raccolta differenziata a Casale Monferrato, dove il Comune non ha mai puntato a far funzionare il sistema porta a porta. E’ in corso la installazione delle isole seminterrate in centro.

solo con il porta a porta funziona la differenziata

La raccolta differenziata funziona solo dove si applica il porta a porta. Lo dimostrano i dati dell’ovadese (clicca qui): Castelletto d’Orba è al 52,17% con 600 grammi di rifiuti pro capite. Silvano d’Orba è al 46,13%. Agli ultimi posti Roccagrimalda (19,74%) e Lerma (17,03%). Bene anche sul versante Bormida: A Rivalta (49,5%) e Castellazzo (54,5%). A Predosa addirittura il 56,7%.

il comune di mirabello monferrato aderisce alla strategia rifiuti zero

Anche il Comune di Mirabello Monferrato (AL) (1.399 abitanti) aderisce alla strategia Rifiuti Zero, portando a 34 il numero dei comuni italiani aderenti.
La strada aperta dal comune di Capannori, aderendo per primo in italia all’appello lanciato dalla Rete Italiana Rifiuti Zero e da Paul Connett, sta sempre più facendo venire in superficie I TRATTI VIRTUOSI di un Paese dove, nonostante tutto, anche nelle istituzioni non mancano amministratori di VALORE.
ORMAI ESISTE UNA “REPUBBLICA RIFIUTI ZERO” dove più di 450.000 cittadini, uscendo dal “sistema di gestione integrata dei rifiuti” (leggi incenerimento), hanno tracciato una strada irreversibile verso la sostenibilità ambientale e la tutela delle risorse naturali.

I Buchi Del Comune Di Alessandria Coperti Dai Rifiuti

Ad Alessandria, stando al bilancio, nel 2010 i rifiuti costano 10,5 milioni di smaltimento ma fruttano 16,5 milioni di tariffa, con un tasso di copertura del 158% che non ha pari in Italia. Un affarone: peccato che il costo preventivato dal Consorzio di bacino sia quasi il doppio, e che i sei milioni di extra andrebbero restituiti ai cittadini perché la tariffa deve coprire il costo, non diventare un business (lo dice la Corte dei conti).
Perchè i sei milioni di euro non sono stati restituiti ai cittadini? Se lo chiede anche il Sole24ore (Clicca qui).