
Il Partito Democratico provinciale, evitando di commentare il clamoroso patteggiamento con Solvay del proprio sindaco del capoluogo, Giorgio Abonante, nonché l’elusa ordinanza comunale di fermata delle produzioni inquinanti, è intervenuto sul procedimento in corso presso la “Conferenza dei Servizi” di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale AIA della Solvay (Syensqo).
In quanto questo strumento rientra nella sfera politica (centrodestra) della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte, il PD non lesina quegli ammonimenti che invece evita al Comune (di centrosinistra): “E’ fondamentale che tale provvedimento di rinnovo contenga prescrizioni stringenti che facciano sì che l’azienda produca senza inquinare. Infatti, i monitoraggi effettuati da Arpa indicano anche per il 2024 la presenza di PFAS sia nelle deposizioni e nell’aria ambiente, sia nelle acque sotterranee, anche all’esterno e a parecchi chilometri di distanza dallo stabilimento. Questo mentre i primi risultati della campagna di prelievo del sangue dagli abitanti intorno allo stabilimento certificano la presenza di PFAS nel sangue in molti dei residenti, sostanze in alcuni casi a rischio cancerogeno”. Vieppiù, “la Regione deve implementare le risorse tecniche e strumentali per i controlli e i monitoraggi”.
(Sempre a scarico delle responsabilità del sindaco), il PD è perentorio: “Risulta quindi necessario e urgente che in sede di AIA vengano fissati per cC6O4, ADV e gli altri PFAS limiti di emissione in atmosfera ai camini dell’azienda sia in termini di concentrazione, sia di flusso di massa per unità di tempo. E’ altrettanto fondamentale che nel riesame dell’AIA si prenda atto degli evidenti limiti dei sistemi di contenimento della contaminazione delle acque sotterranee (barriera idraulica) messi in opera da Syensqo e vi si ponga rimedio”. “Infine, vengano stabiliti dei limiti di riferimento per i suoli e le acque sotterranee relativamente ai Pfas che consentano l’avvio del procedimento di bonifica”.
Non manca nel comunicato del PD il fermo monito al Governo (di centrodestra): “Il governo affronti il tema di riduzione e di sostituzione dell’utilizzo dei PFAS senza indugiare in politiche attendiste o con risposte del tipo che ci deve pensare l’Europa”. Come non avevano fatto i precedenti governi di centrosinistra.