Sergio Mattarella: “Ho adottato decisioni che non condivido, è capitato più volte, il presidente promulga leggi ed emana decreti, ma ha delle regole che deve rispettare. Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune. Ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. Ogni tanto sentirete appelli al Presidente della Repubblica ‘non firmi questa legge perché è sbagliata’ oppure ‘l’ha firmata vuole dire che la condivide’: sbagliano entrambi”.
Mattarella avrebbe invece la facoltà di bloccare, almeno provvisoriamente, provvedimenti che ritiene sbagliati, rinviandoli alle Camere per una revisione delle stesse, in seguito alla quale possono venire approvati degli emendamenti che gli darebbero – in teoria – la facoltà di continuare a non firmare. Questa attribuzione gli deriva dall’articolo settantaquattro che recita testualmente: «Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere [cfr. art. 87 c.2] chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata».