Salute ambiente pace al centro della manifestazione del 7 ottobre.

Una grande manifestazione nazionale a Roma per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. È “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, la mobilitazione lanciata da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil, per sabato 7 ottobre nella capitale. Clicca qui.

Piattaforma sanità pubblica Fronte comune ligure.

Conferenza stampa di presentazione della PIATTAFORMA PER LA DIFESA DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PUBBLICO a cura delle Associazioni, Movimenti, Reti, Organizzazioni promotrici del “Fronte comune ligure. Insieme per la sanità pubblica”. Clicca qui Principi di fondo, i Presupposti indispensabili, le Proposte e le Rivendicazioni.

PFAS emergenza sanitaria mondiale: perché non ligure?

La Regione Liguria sottovaluta colpevolmente i costi umani (morti e malattie) e i conseguenti costi economici (cure mediche) derivanti dall’emergenza ambientale e sanitaria provocata dai tossici e cancerogeni PFAS.

Perciò al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti chiediamo

Che, nell’immediato, disponga che l’Asl si attrezzi per effettuare a ciascun cittadino le analisi del sangue atte ad accertare e determinare la presenza di composti perfluorurati PFAS.

Che, in tempi brevi, programmi le indagini sanitarie collettive per dette analisi tramite campionamenti di sangue a beneficio della popolazione tutta, individuando progressivamente le fasce più a rischio (esempio lavoratori e gestanti) e i sottogruppi statistici dell’indagine epidemiologica (esempio età).

Che, contemporaneamente, predisponga affinchè Arpal esegua indagini ambientali con monitoraggi periodici tramite campionamenti delle acque di superficie e di falda, compreso acquedotti e impianti di depurazione, atte a determinare la presenza di dette sostanze perfluorurate.

Che, contemporaneamente, individui con le organizzazioni sindacali i settori produttivi per l’estensione delle indagini ambientali anche alle emissioni atmosferiche.

Le motivazioni di queste allarmate e urgenti rivendicazioni ambientali e sanitarie in merito ai PFAS sono state compiutamente esposte ai giornalisti nella Conferenza stampa. Clicca qui

L’ecoguerra tra Nato e Russia.

La guerra fra Russia e Ucraina è ormai una guerra economica fra l’apparato produttivo della Nato e quello della Russia. E’ una guerra di resistenza dei rispettivi apparati economici. Ci sono similitudini con la prima guerra mondiale. Ogni mese si sfornano cannoni, missili, proiettili, carri armati, bombe e armi di ogni tipo. L’imperativo non è la sostenibilità ambientale: è resistere, produrre e vincere.

Pur di vincere la guerra si distrugge senza scrupoli l’ambiente, dopo aver ucciso senza scrupoli le persone. A farne le spese è la transizione ecologica e l’Agenda ONU 2030. Si punta solo sulla vittoria militare, costi quel che costi.

Continua su https://www.peacelink.it/editoriale/a/49640.html

“L'(in)attualità del mutualismo” e la contestazione alla Meloni.

Sulla newslettera di Doriella&Renato (clicca qui) trovate il programma della  tappa della “Carovana del mutualismo” a Torino, nonché della preparazione della  contestazione dell’arrivo della Meloni a Torino per l’evento “L’Italia delle regioni 2023” per il quale  verranno a parlare vari esponenti del governo e tutti i presidenti delle regioni.

La terza edizione della Carovana dei Mutualismi.

La Carovana dei Mutualismi, il festival diffuso a cui aderiscono le diverse realtà che praticano il mutualismo, si concluderà il 14 e 15 ottobre a Pinerolo, al termine della staffetta  iniziata 16 e 17 giugno a Bari, passando per Firenze, Partinico, Mantova, Corridonia, Milano ,Torino. A Pinerolo, sede della prima Società Operaia di Mutuo Soccorso d’Italia fondata il 12 ottobre 1848 e del Museo Storico del Mutuo Soccorso, l’assemblea plenaria di tutti i partecipanti alla Carovana sarà chiamata ad approvare il Manifesto dei mutualismi, che raccoglierà i risultati del percorso condiviso dei mesi precedenti. Clicca qui.

La peggiore gestione dell’Ilva.

I manifesti sono stati affissi a Taranto su iniziativa dei sindacati Fim, Fiom e Uilm contro Lucia Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d’Italia. Campeggia una grande foto della manager con accanto una medaglia con la scritta “peggiore gestione di sempre”. Al centro del manifesto invece la dedica delle sigle metalmeccaniche “A Lucia Morselli per lo straordinario risultato raggiunto: minimo storico di produzione e nessuna prospettiva ambientale”. Il manifesto è un’ulteriore contestazione al management in vista dello sciopero di 24 ore indetto per il 28 settembre, con presidi davanti alle portinerie di ingresso, nel giorno dell’evento ‘Steel Commitment 2023’ evento commerciale organizzato per i clienti dell’acciaieria.  

Razzismo, ipocrisia e stragi nel Mediterraneo.

Nei primi sei mesi del 2023 sono arrivati circa 76 mila migranti in Europa (56 mila in Italia) attraversando il mar Mediterraneo: non rappresentano certo «un’invasione», come ci vorrebbero far credere, dato che sono 450 milioni gli abitanti che risiedono in Europa, 60 in Italia. 1.300 i morti e dispersi (289 bambini). La somma dei morti annegati dal 2014 ad oggi sta tristemente raggiungendo la quota di 28 mila. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) almeno sette naufragi del 2023 testimoniano la responsabilità delle politiche imperialiste e predatorie adottate degli Stati membri della Ue, che, oltre ad essere la causa delle migrazioni, hanno sempre fatto scelte criminali nella gestione dei flussi migratori del Mediterraneo. Ad esempio, il memorandum tra la Ue e la Tunisia firmato da Meloni e Von Der Leyen, per trasformare  la Tunisia in nuova frontiera esterna dell’Ue: le  vittime saranno gli immigrati subsahariani, provenienti soprattutto dai paesi dell’Africa occidentale, che già si trovano o arriveranno in Tunisia: nazione denunciata per «razzismo istituzionale» e «sostituzione etnica», dunque con violenze, rastrellamenti e arresti sommari, deportazione di centinaia di persone. L’utilizzo della propaganda xenofoba e securitaria, continuerà a negare diritti fondamentali a milioni di immigranti che fuggono da guerre, povertà e disperazione

Con l’ennesima crisi umanitaria in atto nell’isola di Lampedusa, in Italia l’asse Meloni/Salvini fa della propaganda contro “l’immigrazione clandestina”  il proprio punto di forza elettorale. Lo scopo è mettere in contrapposizioni le popolazioni disperate che scappano da guerre e colpi di Stato, da quelle che fuggono da carestie, povertà e disastri ambientali, vedi Marocco e Libia. Clicca qui.

Per le autonomie, l’ambiente, la pace.

·    L’ambientalismo che è qui per farci vivere, l’autonomismo del Movimento Comunità.

·    Per una SANITÀ PUBBLICA E PROSSIMA in una vera Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali.

·    Contro gli ecomostri: no al Ponte di Messina e no al nuovo aeroporto nella piana di Prato-Pistoia-Firenze

·    Continua cliccando qui.

Salute e Ambiente nella terra degli Pfas.

Il terzo Convegno Ecologista di Arzignano ha stigmatizzato 50 anni di tolleranza istituzionale alla Miteni e dieci anni di silenzio e minimizzazione dalla scoperta “ufficiale” del CNR:  da parte delle autorità, in primis dalla Regione Veneto, sulla più grande contaminazione da PFAS avvenuta in Europa, con stime ufficiali, al ribasso, di 200 chilometri quadrati di tre provincie venete inquinate irrimediabilmente da Miteni, 350.000 persone a rischio.  Le istituzioni hanno brillato per la loro assenza e spiccano per il loro assenteismo le associazioni dei medici di famiglia, dei sindacati dei medici ospedalieri e l’Ordine dei Medici, sordo agli appelli. Un muro di gomma di dimensioni ciclopiche, una omertà vergognosa.

I danni sono incalcolabili e le patologie scaturiscono come bombe ad orologeria. E’ necessario costruire una rete dal basso, che difenda concretamente la salute dei cittadini, per introdurre misure di prevenzione e precauzione, controlli sui bambini e donne gravide, sicurezza sugli alimenti, razionalità delle cure, per citare alcune delle misure mai prese in considerazione dal Dipartimento di Prevenzione della Regione Veneto.

Relazione di Giovanni Fazio. Tra gli interventi al  Convegno: sulle lotte contro gli inceneritori di Fusina e di Schio, l’azione dei Medici per l’Ambiente (ISDE), la relazione di Gianluigi Salvador sull’avvelenamento delle popolazioni della provincia di Treviso, la relazione di Francesco Bertola sulla importante indagine epidemiologica da lui ideata e diretta che l’ISDE sta svolgendo nel Veneto sui danni agli organi riproduttivi dei giovani nati da mamme contaminate da PFAS durante la gravidanza, una riflessione e testimonianza del rapporto tra contaminazione da PFAS e disabilità nel Veneto.

Gli israeliani distribuirono sacchi per cadaveri…

Ancora nessuna giustizia per i palestinesi a 41 anni dal massacro di Sabra e Shatila quando 3.500 persone per la maggior parte donne, bambini e anziani, furono uccise dalle milizie libanesi alleate di IsraeleAl massacro seguirono anni di torture, interrogatori, rapimenti, sparatorie e intimidazioni. L’obiettivo di questa violenza, facilitata e incentivata da Israele, era quello di spingere i palestinesi fuori dal Libano e il più lontano possibile dai villaggi da cui erano stati sradicati nella Palestina occupata. Oggi i palestinesi continuano ad essere oggetto di violenze in Libano, strangolati dal sistema legale del paese e dalle sue restrizioni economiche.

Clicca qui Il ricordo del massacro di Sabra e Shatila nelle sofferenze palestinesi passate e presenti di Rami Rmeileh, psicologo sociale e ricercatore dottorando presso l’Università di Exeter – Istituto di studi Arabi e Islamici.

La Comunità Energetica Rinnovabile di Torpignattara.

Con una forte partecipazione delle famiglie, grazie al lavoro congiunto del “Comitato di Quartiere Certosa”, storico e militante comitato di quartiere alla periferia est di Roma e dell’associazione ecologista “A Sud,” è nata CERtosa, l’associazione che rappresenta la Comunità Energetica Rinnovabile del V Municipio di Roma: consentirà di produrre energia in maniera rinnovabile e consapevole, prodotta da sole,  rimettendo al centro del dibattito pubblico il tema della sovranità energetica e della sostenibilità ambientale e sociale. Grazie alla consulenza di ènostra, la prima cooperativa energetica in Italia che produce e fornisce ai soci energia sostenibile, etica e rinnovabile, è stato infine possibile realizzare lo studio di fattibilità. Una sfida rivoluzionaria. Clicca qui.

Sdoganamento del neonazismo ucraino.

L’Onu a novembre approvò l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia” con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’Italia.

La Camera del Canada ha tributato una “standing ovation” a Yaroslav Hunka “l’eroe” ucraino e canadese della Seconda guerra mondiale che combatté per l’indipendenza dell’Ucraina contro i russi, che sedeva sugli spalti per applaudire Zelensky. L’eroe prestò servizio nella 14ª divisione Waffen Grenadier delle SS naziste i cui crimini contro l’umanità durante l’Olocausto sono ben documenta.

E’ in corso uno strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22 con l’invasione russa?  Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Clicca qui le prove.   Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. D’altronde in Ucraina venerano come eroe nazionale “combattente per la libertà” il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate, mentre Zelensky loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’Azov.  

A Milano l’Associazione dei giovani ucraini allestisce una mostra fotografica, “Eyes of Mariupol – Uno sguardo negli occhi dei difensori”, che omaggia i neonazi di Azov noti per le stragi commesse non solo a Mariupol ma in tutto il Donbass.

Via le armi nucleari in Italia.

Una denuncia che chiede alla magistratura di accertare la presenza di ordigni nucleari in territorio italiano e di accertarne l’illegalità sulla base delle leggi nazionali e internazionali sarà depositata agli inizi di ottobre alla Procura di Roma. La denuncia, la cui precisa articolazione verrà rivelata il 2 ottobre in una conferenza stampa a Ghedi – sede di un campo d’aviazione italiano e della Nato – è composta da diversi allegati ed è firmata da oltre una ventina di organizzazioni. Tra queste, Abbasso la guerra, Donne e uomini contro la guerra, Associazione Papa Giovanni XXIII, Centro di documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale, Tavola della Pace Friuli Venezia Giulia, Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale, Pax Christi, Pressenza, Wilpf, Centro sociale 28 maggio. Tra le singole firme personaggi come Moni Ovadia e Alex Zanotelli. La conferenza stampa si svolge in un giorno evocativo, la Giornata Internazionale della Nonviolenza istituita dall’ONU.

Ghedi in Lombardia, come ad Aviano nel Veneto, sono stipate decine di testate nucleari, quasi quante gli abitanti della cittadina. Bombe sempre più evolute che vengono teleguidate dal casco dei piloti degli F-35 che stazionano nei nuovi hangar allestiti per questi velivoli che si affiancano a due piste di atterraggio, la palazzina di comando, simulatori e polo tecnologico.

Secondo un sondaggio condotto da YouGov, citato in un saggio sul nucleare militare italiano dell’International Association of LawyersAgainst Nuclear Arms), l’87% dei cittadini italiani chiede di firmare il Tpnw (Trattato per la proibizione delle armi nucleari) e il 76% che l’Italia sia tra i primi paesi Nato a sottoscriverlo. Il 74% vuole che le armi Usa dislocate in Italia siano rimosse.

All’Onu si litiga sulla glorificazione del nazismo.

La Terza commissione dell’Assemblea Generale Onu ha adottato una bozza di risoluzione sulla “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che contribuiscono ad alimentare le forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e intolleranza”. Il documento fu sostenuto da 106 Paesi, mentre 51 stati (tra cui l’Italia e gli altri europei) si opposero e 15 si astennero. Perché l’Italia si oppose? Perché la risoluzione era proposta dalla Russia? Meglio stare in compagnia con Germania e Giappone: le potenze dell’Asse “RoBerTo” della seconda guerra mondiale? Magari celebriamo l’anniversario dell’Asse Roma-Berlino-Tokyo? Il Patto tripartito fu sottoscritto a Berlino il 27 settembre 1940 dalla Germania nazista, dal Regno d’Italia e dall’Impero giapponese:  a guerra vinta, all’Italia e alla Germania sarebbe spettato il comando dell’Europa ed al Giappone il controllo dell’Asia.

Il Papa dice a voce alta le cose che la sinistra europea ha scordato.

“Non dobbiamo giocare col martirio di questo popolo”, “questa guerra è un po’ interessata non solo dal problema russo e ucraino ma per vendere le armi, il commercio delle armi”, “gli investimenti che danno più redditi sono le fabbriche di armi, cioè le fabbriche di morte“: sono le parole che  Francesco ha pronunciato durante la  conferenza stampa a bordo del volo papale. Questo Papa attinge a piene mani dalla grande tradizione pacifista di don Lorenzo Milani, Giorgio La Pira, padre Ernesto Balducci, don Tonino Bello, don Primo Mazzolari. “Non altrettanto fa la sinistra” rimprovera Peacelink (clicca qui), “che si fa continuamente scavalcare da un  Papa che, nei fatti, riprende in mano con la mitezza francescana quelli che erano gli ideali e le parole d’ordine dei grandi e compianti leader della sinistra europea del secolo scorso: Willy Brandt, Olof Palme, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer”.

Governo di scafisti.

La “garanzia finanziaria” di quasi 5 mila euro, prevista per i richiedenti asilo nel decreto a firma del ministro dell’Interno Piantedosi di concerto con i ministri Nordio (Giustizia) e Giorgetti (Economia), come alternativa al trattenimento in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) in attesa delle pratiche per il diritto d’asilo,  è una richiesta simile, e anche peggiore, a quella che pretendono gli scafisti in Libia, Tunisia per far partire i migranti. Non solo per l’entità della somma, da dare per altro in un’unica soluzione, ma anche per l’ignobile  ricatto: ‘se non li dai vai a finire nei Cpr, e per quello che ne consegue: essere rinchiuso per un anno e mezzo, almeno, nei lager dei Cpr, dove la pratica delle torture c’è eccome: violenze verso chi si ribella, divieti di comunicare con l’esterno, trattamenti disumani in fatto di sanità, alimentazione, condizioni di detenzione. Meloni, all’Onu – per quanto ha potuto e voluto partecipare, tra banchetti e intrattenimento con la figlia – ha fatto la morale sulla non attenzione degli altri paesi alla lotta contro i trafficanti, alla condizione disumana dei “migranti”, ecc.; poi torna in Italia e si sostituisce ai trafficanti, pretendendo il pizzo con i guanti bianchi  della “legalità” di un decreto, ma in aperta violazione della Costituzione. E’ il governo che si fa usuraio, che vuole fare cassa anche sulla pelle dei migranti. Clicca qui.

Piattaforma sanità pubblica.

Fronte comune ligure

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PFAS emergenza sanitaria mondiale: perché non ligure?

La Regione Liguria sottovaluta colpevolmente i costi umani (morti e malattie) e i conseguenti costi economici (cure mediche) derivanti dall’emergenza ambientale e sanitaria provocata dai tossici e cancerogeni PFAS.

Perciò al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti chiediamo

Che, nell’immediato, disponga che l’Asl si attrezzi per effettuare a ciascun cittadino le analisi del sangue atte ad accertare e determinare la presenza di composti perfluorurati PFAS.

Che, in tempi brevi, programmi le indagini sanitarie collettive per dette analisi tramite campionamenti di sangue a beneficio della popolazione tutta, individuando progressivamente le fasce più a rischio (esempio lavoratori e gestanti) e i sottogruppi statistici dell’indagine epidemiologica (esempio età).

Che, contemporaneamente, predisponga affinchè Arpal esegua indagini ambientali con monitoraggi periodici tramite campionamenti delle acque di superficie e di falda, compreso acquedotti e impianti di depurazione, atte a determinare la presenza di dette sostanze perfluorurate.

Che, contemporaneamente, individui con le organizzazioni sindacali i settori produttivi per l’estensione delle indagini ambientali anche alle emissioni atmosferiche.

Le motivazioni di queste allarmate e urgenti rivendicazioni ambientali e sanitarie in merito ai PFAS sono compiutamente esposte ai giornalisti nella Conferenza stampa. Clicca qui

Pfas e cancro nelle donne: utero, ovaie, seno, pelle.

Una nuova ricerca finanziata dal governo degli Stati Uniti (pubblicata sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology) ha provato una forte associazione statistica (segnale di rapporto di causa-effetto) tra elevati livelli di PFAS (e Bisfenolo A) e varie tipologie di cancro nelle donne, tra le quali all’utero, alle ovaie, al seno e alla pelle (soprattutto melanoma!).

A condurre la nuova indagine è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati della Scuola di Medicina Keck dell’Università della California Meridionale, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Epidemiologia e Biostatistica dell’Università della California, del Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università del Michigan e di altri istituti. I ricercatori, coordinati dal professor Max T. Aung, docente presso il Dipartimento di Scienze della Popolazione e di Sanità Pubblica, hanno analizzato statisticamente i dati dello studio di biomonitoraggio National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) condotto dai CDC,  hanno incrociato l’incidenza di vari tumori nei partecipanti allo studio con le concentrazioni di PFAS e fenoli nel loro organismo, facendo emergere una stretta associazione tra alti livelli delle sostanze e cancro.

Tale associazione è risultata statisticamente significativa nelle donne a conferma che i Pfas sono per eccellenza perturbatori endocrini, cioè sostanze in grado di influenzare la normale funzionalità degli ormoni, e le donne sono particolarmente esposte al rischio di sviluppare tumori “guidati dagli ormoni”. Basti pensare alle varie tipologie di carcinoma mammario. Due recenti studi hanno rilevato livelli elevati di PFAS nel 100 percento dei campioni di latte materno analizzati e in quasi tutti quelli di sangue. I dettagli della ricerca “Exploratory profiles of phenols, parabens, and per- and poly-fluoroalkyl substances among NHANES study participants in association with previous cancer diagnoses” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology del circuito Nature.

Proprio in questi giorni sono usciti i preoccupanti risultati di uno studio di biomonitoraggio dell’Agenzia Europea dell’ambiente (AEA), nel quale è stato dimostrato che in Europa, Italia in testa,  siamo esposti a livelli  ben superiori alla soglia di sicurezza per la salute fissata dall’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (ESFA) per queste  sostanze perfluoroalchiliche  sinistramente note come “sostanze chimiche per sempre” a causa della persistenza nell’ambiente e nel corpo umano: questi composti si trovano infatti negli imballaggi per il cibo, nei tessuti, nell’acqua, nel suolo, nei prodotti per la casa, nei prodotti per la cura personale e in una moltitudine di altri oggetti di uso quotidiano. Ne siamo “sommersi” e sapere del forte legame con forme di cancro aggressive e letali è motivo di preoccupazione per gli esperti.

Avvelenamento da vernici e/o da Pfas?

“Dalle 6.15 di questa mattina due squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute al magazzino della ditta Boero di Tortona per lo sversamento di una ingente quantità di liquido schiumogeno che ha coinvolto anche il parcheggio vicino. L’azienda, sulla ss 211 all’ex interporto, è specializzata nella produzione di vernici e solventi. La situazione è sotto controllo ma l’intervento è ancora in corso”. Per l’Arpa la situazione è… sempre sotto controllo. Resta peraltro da vedere se nei mezzi anti-incendio sono state sostituite le schiume contenenti Pfoa  vietate dal regolamento europeo perché tossiche e cancerogene: clicca qui Alta esposizione ai Pfas dei Vigili del fuoco.

Ultras nuclearista.

Il Ministro Pichetto Fratin si gonfia come la famosa rana e si autodefinisce il Ministro più nuclearista che ci sia mai stato. Il ministro, sedicente all’ambiente, non sembra consapevole che ben due referendum popolari in Italia hanno già detto no al nucleare e dimentica che la Germania ha chiuso definitivamente le sue centrali elettronucleari. Balbetta di un nucleare diverso da quello bocciato dai referendum e fa esempi ridicoli, ignorando che la sostanza del nucleare disponibile oggi è la stessa di prima e che non basta attaccargli un cartellino con un’altra etichetta definendola di “nuova generazione” per renderla più sicura. Clicca qui.

No base nè a Coltano nè altrove.

In assenza persino di un progetto, a eccezione di quattro fotografie, con la complicità dei sindaci di Pisa e Viareggio ha ottenuto il via libera del Comitato del Parco la nuova base militare a Pisa, anche utilizzando un’area interna al Parco di San Rossore. I comitati pacifisti e ambientalisti chiamano la piazza per il 21 ottobre.

Mamme di Genova in piazza con Extinction Rebellion.

Un gruppo di mamme di Genova ha dato vita a “Mothers Rebellion Italia”, movimento globale nato nel 2022 e legato a Extinction Rebellion, già con iniziative in Svezia, Norvegia, Finlandia, Olanda, Germania, Spagna, Portogallo. Il 23 settembre  si unisce alla lotta globale per il clima per porre fine ai combustibili fossili in risposta all’attuale e crescente minaccia che la crisi climatica rappresenta per tutte le società e per il nostro pianeta: clicca qui. La modalità di attivismo consiste nel sedersi in piazza in cerchio mostrando ai passanti un cartello su cui sono scritti i nomi dei propri figli.

Impiegato indennizzato per l’amianto della Banca San Paolo.

La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna dell’INAIL a indennizzare il danno da mesotelioma pleurico  (200mila euro di arretrati più una rendita ) insorto in un dipendente di Banca San Paolo filiale di Roma Eur che aveva lavorato per 14 anni  respirando  fibre di amianto spruzzato anche nelle travi del soffitto, prima della bonifica. Dopo questa condanna, l’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto,   inizierà la causa contro la Banca Intesa San Paolo per il risarcimento dei danni differenziali.

Basta Frecce Tricolori. Pace e disarmo.

Per l’ennesima volta ricordiamo che sono aerei da guerra, strumenti di morte che servono a uccidere tante vittime innocenti. Smettiamola con gli spettacoli delle Frecce perché la guerra non è un gioco, e con pericolose parate sopra i centri abitati. A prescindere dall’inquinamento e dai costi: un’ora di volo costerebbe 4.800 euro per ciascuno dei nove aerei che compongono la pattuglia, il  costo totale della parata si aggirerebbe intorno a 1,9 milioni di euro.

Il Comitato del Nobel ha una curiosa concezione della parola ‘pace’.

Nell’album dei Premi Nobel per la Pace (dal 1901: 105 persone tra cui16 donne, in stragrande maggioranza angloamericani) annoveriamo nomi di personaggi che suonano un po’ come antinomie del termine “pace”. Tra cui: Theodore Roosevelt, Austen Chamberlain, George Catlett Marshall, Henry A. Kissinger, Menachem Begin, Mohamed Anwar El Sadat, Yasser Arafat, Shimon Peres, Yitzhak Rabin, Barack Obama, Unione europea. “Ho detto tutto”: commentava Peppino nel duetto con Totò. Nel 2022 il premio è stato conferito a Irina Lazarevna Ščerbakova, scrittrice e dissidente russa, che così esprime il suo concetto di pace: clicca qui. Ho detto tutto.

Pfas e bisfenoli alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

Un regolamento di messa al bando in Europa di Pfas e Bisfenoli è fortemente avversato dalle lobby industriali, Solvay in testa, malgrado che si aggiunga al parere di ECHA (Agenzia Ue per le sostanze chimiche) l’allarme di AEA (Agenzia Ue per l’ambiente) che ha incrociato il limite aggiornato da EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) con i risultati di uno studio di biomonitoraggio condotto in 11 Paesi europei.

L’impasse della Commissione che porta avanti il nuovo regolamento legislativo, dunque, dovrà trovare approdo davanti alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE).

Ue, allarme sul bisfenolo: “Un rischio per milioni di persone”.

Pfas e bisfenoli allarme interferenti endocrini.

Il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” ha denunciato, anche alla magistratura, con esposti dal 2009, l’utilizzo nello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo del Bisfenolo insieme ai Pfas: “…questa sostanza senza autorizzazione AIA è da parte della multinazionale belga -tra i principali produttori nel mondo di Bisfenolo- ben conosciuta da decenni e volutamente non evidenziata per la sua pericolosità all’ARPA”. Abbiamo ripetutamente riproposto la denuncia negli anni: si vedano gli articoli correlati, ma né magistrati né amministratori si sono mossi.

Anche ora, settembre 2023, l’Agenzia Ue per l’ambiente rilancia l’allarme sul bisfenolo A. Secondo l’Aea, l’esposizione della popolazione europea alla sostanza chimica, che viene utilizzata in contenitori alimentari in plastica e metallo, bottiglie riutilizzabili e anche nei tubi dell’acqua potabile, “è ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria” e “rappresenta un potenziale rischio per la salute di milioni di persone“. L’allarme di Aea si aggiunge al parere dell’Agenzia Ue per le sostanze chimiche, l’Echa, che ha classificato il bisfenolo A come tossico per la riproduzione, e alla decisione dell’Efsa di ridurre di oltre 20mila volte la dose quotidiana tollerabile per la sostanza. Aea ha incrociato il limite aggiornato da Efsa con i risultati di uno studio di biomonitoraggio condotto in 11 Paesi europei mettendo in evidenza come fino al 100% del campione era esposto al bisfenolo “al di sopra delle soglie di sicurezza per la salute”.

Il Disegno di Legge del senatore Mattia Crucioli, da noi promosso, vieterebbe l’uso, la commercializzazione e la produzione di Bisfenolo e di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplinerebbe la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo.

Insieme alla “class action”, prepariamo in magistratura una “azione collettiva inibitoria” nei confronti dei comportamenti omissivi e complici di Comune (che non emette ordinanza di chiusura delle produzioni), Provincia (che rilascia le Autorizzazioni) e Regione Piemonte (che non sottopone la popolazione a monitoraggio ematico): è diventata drammatica la situazione ambientale e sanitaria inferta ad Alessandria dalla Solvay di Spinetta Marengo, incurante della condanna in Cassazione per disastro ambientale e omessa bonifica nonchè del nuovo processo, impassibile alle censure di Onu e Commissione Ecomafie. Infatti Pfas e Bisfenolo sono paradossalmente “soltanto” la punta di un immenso iceberg di sostanze tossiche e cancerogene che piovono da 72 ciminiere.

Dal nostro Sito, alcuni articoli correlati:

Allarme. C’è anche il Bisfenolo a Spinetta nel cocktail con i Pfas.

Non solo i Pfas anche i Bisfenoli e uccidono.

Nel cocktail con i Pfas c’è anche il Bisfenolo.

Confermato: nel cocktail Solvay con i PFAS c’è anche il Bisfenolo.

Il Bisfenolo della Solvay senza autorizzazione e monitoraggi.

Bisfenolo: l’Europa chiede un taglio netto. Solvay lo mette addirittura nel cocktail con i Pfas.

Finalmente una Legge che metta al bando in Italia Pfas e Bisfenolo. Il nodo della chiusura Solvay.

Per Pfas e Bisfenolo sia fissato LIMITE ZERO nelle acque.

Studio tedesco: il bisfenolo contamina i cibi in scatola.

Il Bisfenolo passa nella placenta e raggiunge il cervello del feto.

Gravi rischi per la salute derivanti dall’esposizione alimentare del Bisfenolo.

I biberon al bisfenolo.

Pfas e Bisfenolo riducono la qualità dello sperma, il volume dei testicoli e la lunghezza del pene.

Stop pfas, stop Chemours, stop Solvay.

Tutti i Pfas vanno messi al bando. Non esistono sostanze perfluoroalchiliche innocue. A Dordrecht (Paesi Bassi) infatti Chemours (Du Pont) nel 2012 ha sostituito il Pfoa con GenX spacciandolo come non tossico e non cancerogeno.  Analogamente hanno, con cC6O4 ADV, fatto Solvay a Spinetta Marengo e Miteni a Trissino. Solvay addirittura li produce ancoraperché il sindaco di Alessandria non è intervenuto a chiudere le lavorazioni.

Le aziende sono responsabili di aver rilasciato per decenni deliberatamente e illegalmente i Pfas nell’aria, nel suolo e nelle acque, nascondendo le contaminazioni, e mettendo così a repentaglio la salute e la vita di lavoratori e cittadini. Perciò 3.000 residenti di Dordrecht e dintorni hanno sporto denuncia contro Chemours, e ad Alessandria, andati vani gli esposti alla Procura, ci apprestiamo a lanciare una class action contro Solvay.

Alla stregua in Italia della nostra “Campagna per la messa al bando degli Pfas”, Chemours, produttrice come Solvay dei fluoropolimeri (es. Teflon), è stata oggetto di un programma di inchieste giornalistiche di Zembla che ha esibito centinaia di documenti riservati e atti giudiziari americani. Tra i quali emerge l’ammissione che la bonifica è tecnicamente e finanziariamente impossibile (situazione peraltro ipotizzabile per Piemonte e Veneto). La campagna olandese di crowdfunding chiamata “Stop pfas, stop Chemours” ha raccolto migliaia di euro per il supporto legale (avvocato Bénédicte Ficq)

Non dimentichiamo la consapevolezza dolosa, da decenni, da parte di queste multinazionali della chimica per i danni provocati. Dagli Usa, è diventata famosa (il documentario The Devil We Know, il film Dark Waters) la causa subìta proprio da DuPont. E sempre DuPont-Chemours è stata costretta a giugno ad un accordo preliminare negli Stati Uniti costato più di un miliardo di dollari. L’accordo non significa la fine delle accuse e dei risarcimenti contro la società: negli Stati Uniti sono state intentate nuove cause legali.

Anche in Europa, nei Paesi Bassi, Chemours ha annunciato di voler raggiungere un accordo e ha tentato di risarcire diversi milioni di euro in una causa in cui i comuni di Dordrecht, Sliedrecht, Papendrecht e Molenlanden hanno ritenuto l’azienda responsabile dei danni dei Pfas. L’accordo non è stato raggiunto e la sentenza è prevista imminente. In Italia, prossimamente…

A scuola per sensibilizzare sui Pfas.

E’ l’unica iniziativa in tutta Italia, purtroppo. Donata Albiero è dirigente scolastica in pensione. Vive ad Arzignano, nel vicentino, zona inquinata dai PFAS, le sostanze chimiche indistruttibili e pericolose per la salute. Donata, Insieme a suo marito medico Isde, ha negli anni passati creato la CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l‘Ambiente). Nel 2018, insieme a medici, professori e altri esperti del territorio ha inoltre dato avvio al gruppo educativo Zero PFAS, di cui è coordinatrice. Clicca qui.

Inquinamento atmosferico e Covid.

Il legame tra Covid e inquinamento atmosferico è divenuto fin dall’inizio dell’emergenza pandemica argomento centrale nel dibattito mediatico internazionale, suscitando, da più parti, teorie ed ipotesi che si è ritenuto giusto e doveroso approfondire anche nel nostro Paese per poter dare una risposta tecnico-scientifica e di sanità pubblica. Per questo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) e l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) con il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa) hanno avviato un programma nazionale congiunto di studi epidemiologici, il progetto EpiCovAir, con la collaborazione della rete italiana ambiente e salute (Rias). Clicca qui.

Innalzamento dei campi elettromagnetici. “Sarà boom di tumori”.

Circola una bozza di decreto-legge in cui si propone di innalzare i limiti dei campi elettromagnetici generati dalle antenne e dai telefonini della telefonia mobile, un innalzamento dei limiti di esposizione rispetto ai 6 Volt/metro, che è il limite di attenzione in vigore in Italia a partire dal 2001. Fiorella Belpoggi, già Direttrice Scientifica dell’Istituto Ramazzini, uno dei centri più importanti di studi di tossicologia del mondo, lancia un preoccupato allarme: clicca qui.

Previa questa autorevole informazione, chi vuol dire NO all’aumento dei limiti di esposizione perché lo giudica un rischio per la salute per tutti, può firmare la petizione di numerose associazioni costituite in coordinamento Rete 6V/m.

Don Minzoni, morte di un antifascista.

Fu ammazzato con sassi e bastoni. Il cardinale  Zuppi ricorda: “Fu ucciso dalla violenza fascista e dalle complicità pavide di chi non la contrasta”. Se nel 1923 papa Pio XI, o il vescovo di Ravenna, avessero pronunciato parole come quelle del cardinale Zuppi, l’assassinio di don Minzoni avrebbe suscitato in Italia un moto di sdegno e di resistenza. Si sarebbe verificata una crisi politica ancora più grave di quella che minacciò il governo Mussolini dopo l’assassinio di Matteotti, il 10 giugno 1924.

La chiesa tacque perché don Minzoni affermava: “Tutte le sere che ritorno a casa passo davanti alla Camera del lavoro e mi stringe il cuore vedendo quelle stanze tutte illuminate, ricoperte di grandi manifesti o ordini del giorno e aggirarvisi febbrilmente uomini che passano e ripassano come tante ombre. Là, sullo sfondo, si vedono operai che attendono, qua sulla porta giovani che parlano, che discutono […] Non so, ogni volta che ripasso m’assale un sentimento d’invidia: quanto bramerei di affratellarmi a questa religione nascente; sentire più da vicino pulsare il cuore di questo organismo nuovo che è destinato – qualunque sia il suo atteggiamento odierno – a diventare una religione, e Dio voglia la religione dell’avvenire. Infatti, che manca al socialismo perché possa diventare la religione di Cristo? Che cosa impedisce che Cristo sia proclamato il Dio del socialismo? Un’unica cosa: che l’uomo senta il bisogno di migliorare. Formate l’uomo cosciente, creategli la necessità, il dovere di migliorare e avrete logicamente un socialismo cristiano, una società nuova, Cristo re delle coscienze. Signore, io vado ripetendo, convertire un Marx in Paolo e la questione sarà risolta”. Clicca qui.

Con l’apartheid Israele rischia la dittatura.

Senza uguali diritti per tutti, sia in uno Stato, due Stati, o in qualsiasi altro quadro politico, c’è sempre il pericolo di una dittatura. Non potrà esserci democrazia per gli ebrei in Israele finché i palestinesi vivranno sotto un regime di apartheid, come lo hanno descritto esperti di diritto israeliani”: questo è il passaggio più incisivo della   lettera di gruppo di accademici ebrei israeliani che attacca il sostegno ebraico all’apartheid e rompe il muro di silenzio.  E’  fortemente critica nei confronti dei leader ebrei americani. Li accusa di fare un’eccezione rispetto all’ “impegno ebraico per la giustizia” sostenendo l’apartheid in Israele. Afferma che i palestinesi devono avere uguali diritti, in uno o due Stati, e che solo la democrazia può salvare Israele dalla dittatura. Clicca qui.

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.

Ha preso posizione contro la campagna pubblicitaria di zaini per la scuola con palesi riferimenti militareschi e guerreschi con frasi belliciste esplicite come ‘tutti sull’attenti’ e ‘per sentirsi sempre in missione’. Vengono proposte linee commerciali di zaini di guerra con imminente richiamo all’esercito, agli alpini e alla folgore. Si tratta di un’iniziativa della celebre e storica azienda produttrice di giocattoli ‘Giochi Preziosi’ in collaborazione con le forze armate italiane. Tutto questo in netta contrapposizione con lo spirito della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che afferma “preparare pienamente il fanciullo a avere una vita individuale nella società, educarlo nello spirito degli ideali proclamati della carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”. Clicca qui.

EU Disability Card.

Con la  Carta Europea della Disabilità (che va richiesta all’INPS) i titolari potranno accedere in via agevolata a servizi bancari e finanziari e alle iniziative di carattere culturale e sociale promosse rispettivamente da soggetti bancari e dalle fondazioni di origine bancaria (continua…)

Pacifisti, uniamoci.

“L’unione di tutti i movimenti pacifisti è fondamentale per chiedere lo stop dei combattimenti”: interviene, clicca qui, Alessandro Marescotti di Peacelink prendendo lo spunto dalle dichiarazioni del  capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, Mark Milley .