Solvay, senza il pfas C6O4 chiudi la fabbrica?

Si sono i giornalisti  dimenticati i titoloni anni ‘90 sulle schiume Pfoa nel Bormida che Balza denunciava non misteriose bensì made in Montedison? E i volantini CGIL del 2002 che incriminavano il Pfoa? E i nostri video dello scarico nel fiume? E i nostri esposti in procura,  la campagna nazionale 2008 per l’eliminazione del Pfoa e l’allarme del sostituto C6O4? E gli esposti per l’avvelenamento del sangue dei lavoratori Solvay e degli alessandrini? E quanto abbiamo continuato a martellare sul Pfoa/C6O4 (235 articoli anche internazionali sul Sito e in Lista a 26mila utenti)  anche dopo che l’Arpa si è dimenticata di farlo inserire nel famigerato Processo? E che il Veneto sta affrontando la tragedia ecosanitaria Pfoa che il Piemonte finge di non sapere?

Chi ha solida memoria è invece Solvay, ma conta sulla storica complicità di Sindacati Provincia  Comune Arpa Asl Regione Magistratura Giornali per tornare alla carica in “Conferenza dei servizi” (23 giugno 2020) a chiedere l’autorizzazione AIA per estensione e uso del Pfas cC6O4: essenziale per la sopravvivenza dello stabilimento di Spinetta Marengo. Se fosse vero, sarebbe bene chiuderlo. Però non è vero: anche l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri ha individuato una ventina di composti che possono essere utilizzati in sostituzione dei famigerati Pfas (ma non ha considerato il costo).

Continua.