4 novembre 2019: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele.

Proponiamo che, nell’anniversario della fine dell'”inutile strage” della prima guerra mondiale, si realizzino in tutte le città d’Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l’impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni. Clicca qui l’appello.