“Nel sangue ho PFOA 8 volte superiore al limite TLV”.

Alberto Maffiotti Arpa di Alessandria.

Il PFOA nel sangue dei lavoratori della Solvay di Spinetta Marengo: stiamo continuando a ripetere. Non è una supposizione. E’ documentato da tempo. Carta canta: clicca qui e clicca qui. Riproduciamo (clicca qui) anche questa testimonianza (firmata). Aggiungiamo che questo lavoratore è stato risarcito dalla Corte di Assise con (risibili) 10mila euro, ma senza considerare il PFOA (assente nel capo di imputazione). Aggiungiamo che, fin dal 2008, i lavoratori hanno presentato esposti alla Procura della Repubblica di Alessandria, riprodotti anche nei nostri innumerevoli esposti: clicca qui quello del 2009 (precisiamo che  l’allora responsabile Arpa è l’attuale).      

Emergenza PFOA sempre alla ribalta.

I Cinquestelle forniscono i dati in anteprima e sono accusati di utilizzo strumentale contro l’amministrazione regionale. Ufficialmente le popolazioni non hanno ricevuto alcuna comunicazione della ricerca dell’Università di Padova.  Clicca qui.  Insomma è una specie di palude dell’informazione. A proposito di paludi,  novità da ricercatori dell’Università di Princeton: clicca qui.

Solvay benefattore dell’ambiente.

Dei quattro, il Country Manager è il secondo da sinistra.

Anche i dipendenti italiani della multinazionale  chimica hanno volontariamente (su semplice invito) dedicato una giornata (retribuita) di “volontariato collettivo” a favore del territorio, nello spirito dell’azienda da sempre impegnata in strategie di sviluppo sostenibile. Clicca qui lo sketch.   

Risorgimento Vallebormida. La Liguria insegna l’economia circolare al Piemonte.

Lo stop a “l’attentato alla salute” della valle Bormida Piemontese, a mezzo  della discarica Filippa  a Cascina Pitocca, tra Frugarolo e Casalcermelli, era stato imposto da:  Comitato torrente OrbaMovimento di lotta per la salute Maccacaro, Italia Nostra, Legambiente, Comitati di Carentino, Casalcermelli Predosa e Sezzadio. Sarebbe la copia della discarica di Cairo Montenotte che il proprietario, Massimo Vaccari,  pubblicizza come simbolo dell’economia circolare, e una specie di parco giochi per bambini, insomma un gioiello donato al Comune della valle Bormida Ligure. Dopo lo stop, il Vaccari è ritornato alla carica approdando alla nomina della commissione esaminatrice richiesta da Legambiente: clicca qui.

Via i Benetton dalle Autostrade. Nazionalizziamole.

Neanche lo scandalo dei report truccati basterà a togliergli le concessioni?  Il Pd adesso sembrerebbe disponibile alla revoca, ma – udite, udite… – solo per il tratto genovese della A10! Cioè, tu metti a rischio consapevolmente la vita di milioni di utenti autostradali (le irregolarità emerse non riguardano solo la Liguria, ma anche altre regioni) ed io ti dò un buffetto! Una posizione che grida vendetta. Clicca qui Leonardo Mazzei.

Cercasi ausilio per poter fare la doccia.

Il problema riguarda una singola persona con disabilità, ma risolverlo potrebbe aprire la strada alla realizzazione di un ausilio utile per molte altre persone. Per questo diamo spazio ben volentieri all’appello di due genitori che scrivono: «Cerchiamo qualcuno, anche un artigiano, che abbia voglia di studiare il caso di nostro figlio e si applichi per costruire una sdraio delle misure giuste, che gli consentano di poter fare la doccia» (continua…)

La nonviolenza in grandi battaglie ambientali e sociali: il caso No Tav.

Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile, a Torino. In Valsusa, alla stazione di Chiomonte per scendere insieme in Clarea per il Terzo appuntamento di “Boulder” organizzato dal comitato giovani No TAV, per ribadire che le montagne sono di chi le vive, liberate dalla occupazione di polizia, guardia di finanza ed esercito. Clicca anche, nella newslettera di Doriellla&Renato , altri appuntamenti di lotta: FFF, CUB, Palestina, Vajont, Kurdistan, Assemblea21, Gramsci e Gobetti, Migranti,  NO Olimpiadi e aggiornamenti.

Camerino stretto? Persona con disabilità: risarcimento e negozio più accessibile?

Il camerino di quel negozio di abbigliamento è decisamente troppo stretto per entrarci in carrozzina e così una giovane con disabilità deve rinunciare all’acquisto. Non lascia però cadere la cosa e dopo avere ricevuto risposte insoddisfacenti dal Servizio Clienti dell’esercizio, si rivolge al Servizio Legale Antidiscriminazione della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager). Conclusione (continua…)