SEL respinge l’abbraccio di Solvay, ponendo questioni precise e inequivocabili.

Sinistra Ecologia Libertà replica alla multinazionale belga (clicca qui il testo integrale) con richieste tassative: 1) messa in sicurezza e bonifica di suolo e acque dai veleni che continuano a fuoriuscire dallo stabilimento di Spinetta Marengo, da realizzarsi rapidamente e non certo in decine di anni nè con il fantasioso piano Amag; 2) drastica riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera;
3) riconversione della produzione verso una chimica funzionale alle energie rinnovabili;
4) onere di risarcimento dell’azienda alla comunità alessandrina;
5) la conclusione del processo penale in corso sarà base di partenza per verificare l’eventuale nuovo corso di Solvay.
Clicca qui il commento che avevamo fatto alla pelosa missiva di Solvay a SEL.