Ultima udienza del processo Solvay prima delle ferie estive. Altra puntata sul panorama giornalistico alessandrino.‏

Nella costosa strategia della Comunicazione “Adoucir les journalistes” (Addolcire i giornalisti) della multinazionale belga Solvay sono compresi addolcimenti che possiamo solo immaginare, mentre sono evidenti ingredienti non proprio edulcorati. Ovviamente la prima “raccomandazione” è stata: non esagerate nelle cronache processuali, anzi non fatele. Meglio ancora se mettete la firma sotto le nostre veline. Alcuni giornalisti si sono ribellati. Allora è scattata la raffica di “moral persuasions” (si dice così anche in lingua fiamminga), avvertimenti suadenti, discreti e sorridenti, che noi italiani però volgarmente chiamiamo: minacce di querela. Querela se pubblicate gli interventi di Medicina Democratica, lo diciamo per il vostro bene, non obbligateci… Bene, cioè male, qualunque giornalista, minimamente degno di questo appellativo, avrebbe replicato: piuttosto che minacciare, pardon consigliare, me, perché non querelate Medicina Democratica? Querelatela senza neppure minacciarla, tanto non si fa intimidire. Eppoi, avrebbe continuato il giornalista sentendosi eroe, a me pare che Medicina Democratica commenti fatti, persone, atti processuali, venti faldoni contenenti i capi di accusa, intercettazioni della Procura, interrogatori, analisi e dati, testimonianze, udienze allucinanti. E in più, Medicina Democratica pare da sempre ben informata anche dalle talpe interne alla Solvay, tante sono le guerre per bande. E tu, cara Solvay, avrebbe concluso il nostro giornalista martire, minacciandomi ti senti un colosso di fronte ad una cosa piccola, un piccolo tremebondo giornalista di provincia, sarò pure una cosa piccola ma non una merda da calpestare.

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Maurizio Grassano e Stefano Ghio bevono barbera, né ricino né rosolio

Come il ponte sullo Stretto di Messina

Sarà lunga al massimo 100 metri la frana che divide nel Monferrato Lu da San Salvatore,eppure sono passati quasi tre anni senza che la Provincia sia intervenuta. Malgrado esista il finanziamento della Regione Piemonte. Residenti e non sono obbligati a interminabili e pericolosi percorsi alternativi. Raccolte quasi 3.000 firme dal Comitato.

L’amianto uccide 2.000 persone l’anno

Nei prossimi anni sono previsti a Casale Monferrato 50 nuovi casi di mesotelioma all’anno. 15.845 casi di tumore diagnosticati tra il 1993 ed il 2008. Il primato in Piemonte (18% del totale nazionale, 2.849 mesoteliomi) grazie alla fabbrica Eternit di Casale. Sono cifre inferiori al reale: non tutti i casi noti al Registro dei mesoteliomi vengano segnalati all’autorità giudiziaria. Ancora pochi i processi in Italia.

La prima lotta al mesotelioma è la prevenzione

Il Comune di Tortona ha partecipato ad un bando per i fondi per eliminare la presenza di amianto in una scuola materna cittadina. Il bando con scadenza 6 giugno 2013 prevede la concessione di contributi per tutti gli edifici scolastici . Possibile che fosse l’unica scuola con amianto? E gli altri comuni hanno fatto richiesta di questo contributo?

In Valle Scrivia si respirano inquinanti

I miasmi (biossido di zolfo, biossido di azoto) nei comuni di Tortona, Castelnuovo Scrivia e limitrofi sono stati causati dalle procedure di riattivazione della raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. L’ha infine stabilito l’Arpa. Inconoscibili gli effetti sulla salute delle popolazioni.

Il welfare è un volano per la ripresa economica, ma non in Italia

In Europa, a fronte di una perdita di occupazione nei comparti manifatturieri di 3 milioni e 123.000 unità, l’incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a un milione e 623.000 unità. Infatti solo alcuni Paesi europei si sono resi conto che il welfare può essere un volano per la ripresa economica. Fra questi l’Italia non c’è: al contrario, essa comprime la spesa sociale, delega massicciamente l’assistenza alle famiglie, mantiene limitati e risibili gli sgravi per l’occupazione domestica e di assistenza favorendo il lavoro sommerso e senza tutele.
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Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere pubblico

Messaggio dell’organizzazione Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, nel corso di un’audizione in Commissione Affari Sociali e Bilancio della Camera, basata su un’indagine che evidenzia come si stia passando dal contenimento della spesa sanitaria a un vero e proprio definanziamento lineare del Fondo Sanitario Nazionale.
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“stopvivisection” presentata al Parlamento Europeo


“Sollecitiamo la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’uso di dati specifici per la specie umana.”
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Tutelare la salute di tutti, bimbi migranti compresi

Secondo l’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), va contro le leggi nazionali e internazionali ed è anche una scelta che può comportare maggiori spese e una minore salvaguardia della salute dei cittadini, l’aver bocciato mozioni che chiedevano l’accesso alla pediatria di base ai bambini stranieri, anche se privi di permesso di soggiorno.
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Addio Bonifiche, il Governo Letta condanna per Decreto la tutela delle falde acquifere

Altro che il principio “chi inquina paga”, con il cosiddetto “Decreto del Fare” festeggiano gli inquinatori, viene messa a rischio la salute dei cittadini e la qualità dell’acqua delle falde, un patrimonio comune di straordinaria importanza per la vita del paese. Da circa un anno si erano moltiplicati i tentativi per inserire di straforo nei vari decreti urgenti, una contro-riforma sulle bonifiche.
clicca qui Forum italiano dei movimenti dell’acqua pubblica

Servizi per gli studenti disabili all’Università

Uno strumento utile a far conoscere l’opportunità che molti ragazzi e ragazze con disabilità possono avere, per dare seguito al loro percorso scolastico, rendendone così più semplice l’inclusione socio-lavorativa: è nato per questo, presso l’Università La Sapienza di Roma, l’opuscolo intitolato “La Sapienza per tutti – Servizi per gli studenti disabili”
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nè trucchi nè rinvii per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Guidiziari

La recente Legge 57/13 ha fissato al 1° aprile 2014 la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dove sono ancora internate più di mille persone, delle quali centinaia rinchiuse “in proroga”, in attesa di essere finalmente dimesse. Della situazione attuale, e in particolare del rischio di avere in futuro tanti “piccoli manicomi regionali”.
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Anche questa è malasanità

Si nega la libera scelta del dispositivo medico più idoneo. La dura accusa proviene dalla FINCOPP (Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico), dall’AISTOM (Associazione Italiana Stomizzati) e dall’AIMAR (Associazione Italiana Malformazioni Anorettali), che chiedono alle Procure della Repubblica di aprire un’inchiesta sulla fornitura di dispositivi medici “salvavita”, quali i cateteri, le sacche e le placche per stomia.
continua…

Che cos’è il diritto alla salute senza l’inclusione sociale?

L’articolo 32 della Costituzione «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana»
clicca qui Daniela Francese e gli evangelisti Matteo e Luca

Prospettive innovative per la riabilitazione della Sindrome di Down

Nonostante l’indubbio miglioramento della qualità di vita, derivante da una maggiore inclusione sociale e dalle iniziative delle associazione di famiglie, la sindrome di Down resta una condizione di disabilità che merita una presa in carico precoce, globale e duratura. Su questo si lavora da tempo alla Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa), dove in tal senso è stato presentato uno studio dalle prospettive innovative
(continua…)

Vatti a fidare dell’INAIL tu

L’ Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com dimostra che i morti sul lavoro nel 2012 sarebbero stati oltre 1.589 e non 790 come comunica l’INAIL, che usa criteri statistici inaffidabili
E’ uscito il rapporto INAIL http://cadutisullavoro.blogspot.it/2013/07/i-morti-sul-lavoronel-2012-hanno.html che comunica che gli infortuni mortali nel 2012 sono stati 790 complessivi. L’Osservatorio conferma che sono stati
molti di più: confermiamo i 1180 complessivi di cui 625 sui luoghi di lavoro sono stati tutti documentati. Si arriva a superare il numero totale di oltre 1180 vittime se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere e sulle strade che sono considerati giustamente, per le normative vigenti, morti per infortuni sul lavoro a tutti gli effetti: la stessa INAIL
comunica che sono altri 409 i lavoratori morti non sui luoghi di lavoro più altri moltissimi contenziosi . L’Osservatorio considera “morti sul lavoro” tutte le persone che perdono la vita mentre svolgono un’attività lavorativa, indipendentemente dalla loro posizione assicurativa e dalla loro età. Mentre l’INAIL dovrebbe spiegare più chiaramente la composizione del numero totale delle morti sul lavoro. Se considera morti sul lavoro anche gli agricoltori pensionati schiacciati dal trattore, i lavoratori che muoiono in nero, i militari ecc. e tutti contenziosi che anche in questo rapporto del 2012 sono tantissimi. *E’ di oggi la notizia che con il test del DNA è stato identificato il muratore romeno Mihai Istoc, di 45 anni trovato morto nel giugno 2009 a Montafia d’Asti, vicino a una discarica abusiva. Secondo l’accusa, dopo essere morto in un incidente sul lavoro, l’imprenditore edile e un suo complice ne avrebbero nascosto il cadavere perchè non in regola. La Procura di Asti ha chiesto il loro rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio. Vorremmo sapere se questa vittima è stata considerata come morto sul lavoro o anche questo povero lavoratore è uno dei tanti morti che spariscono dalle statistiche, solo perchè non assicurate*