Manifestazione regionale contro le grandi opere.

Organizzata da No dal Molin, Comitati contro le grandi opere per la difesa dei Beni comuni. Piazza Matteotti – Vicenza ore 15,30 sabato 21 gennaio. Stop alla devastazione dei territori e al saccheggio dei beni comuni! Contro le guerre, le basi e le spese militari! Per l’acqua bene comune! Una sola grande opera: casa, reddito, diritti per tutti/e!

Esportare materiali bellici fa bene all’economia italiana; la trasparenza invece può nuocere.

E’ ciò che si evince dalla “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”. Nonostante le enormi reticenze, si possono ricavare informazioni preoccupanti. Come le 5.000 bombe partite dalla Sardegna inviate in Arabia Saudita e utilizzate dalla Royal Saudi Air Force per bombardare lo Yemen. O gli oltre 3.600 fucili della Benelli inviati lo scorso anno alle forze di sicurezza del regime di Al Sisi e di cui l’Osservatorio OPAL di Brescia ha dato notizia. Ma migliaia di operazioni restano in una vaga nebulosa. Alla faccia della trasparenza sbandierata dal governo Renzi.
Clicca qui Giorgio Beretta. 

Tutte insieme contro la violenza maschile sulle donne.

Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il 26 novembre tutte a Roma a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione. Il femminicidio è solo l’estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. La libertà delle donne è sempre più sotto attacco. (continua)

Tera e Aqua con il No ambientalista.

Se clicchi qui: Tera e Aqua di ottobre-novembre 2016 con un ottimo intervento di Enzo Di Salvatore (Coord.naz No Triv) sul nostro NO ambientalista al Referendum e uno di Francuccio Gesualdi (C.Nuovo Mod.di Sviluppo) sui motivi politico-economici (la “crescita”) della Riforma costituzionale. Poi Cansiglio (13.11), Gaia Fiera (24 e 25 .10 scorsi) No Gpl a Chioggia e inceneritori a Marghera e Monselice, la soluzione alle Grandi Navi in bocca di porto del Lido, ecc.

“La nonviolenza è in cammino”

Direttore responsabile: Peppe Sini.
In questo numero:
1. Il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico 2. “Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo” 3. Quattro novembre 2016: non festa, ma lutto. 4. “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.5 Al referendum votiamo No al golpe continua

Diamo voce alla pace.

Domenica 9 ottobre 2016 decine di migliaia di persone, famiglie, studenti, scuole, associazioni ed Enti Locali daranno vita ad una straordinaria Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità. Se non puoi venire, partecipa alla Marcia 2.0. Clicca qui

Sostieni la campagna per l’uscita dell’Italia dalla NATO, per un’Italia neutrale.

Attuare l’articolo 11 della Costituzione. Ad una alleanza a comando USA, che non è difensiva bensì impegnata in guerre in tutto il mondo magari sotto il pretesto di “interventi umanitari“, l’Italia destina alla spesa militare 72 milioni di euro al giorno (in estensione a 100), sottratte alle spese sociali.
Clicca qui.

Fermare la strage di Stato e la devastazione della Sardegna.

La lotta avviata nel 1999 dal comitato antimilitarista Gettiamo le Basi, dalle famiglie sarde di militari e dalle associazioni nazionali di tutela dei militari, chiede: Sospensione delle attività dei poligoni dove si sono registrate le patologie di guerra. Evacuazione dei militari esposti alla contaminazione dei poligoni di Teulada, Decimomanno-Capo Frasca, Quirra . Ripristino ambientale, bonifica seria e credibile delle aree contaminate a terra e a mare. Risarcimento alle famiglie degli uccisi, ai malati, agli esposti, Risarcimento del danno inferto all’isola. Annichilimento, ripudio della guerra e delle sue basi illegalmente concentrate in Sardegna in misura iniqua;. Impiego delle risorse a fini di pace. Clicca qui il comunicato del Comitato sardo Gettiamo le Basi

160 Comuni, Province e Regioni parteciperanno alla Marcia PerugiAssisi E il tuo Comune che fa?

160 sono i Comuni, le Province e le Regioni che hanno aderito alla Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità del prossimo 9 ottobre. Controlla se il tuo Comune è nella lista degli aderenti. Se non lo trovi, chiedi al Sindaco, agli assessori e consiglieri di aderire e partecipare insieme a te alla Marcia PerugiAssis
Clicca qui Flavio Lotti.

Libia. Resistiamo alla guerra. Non lasciamoci coinvolgere! Fermiamola.

Dicono che stanno combattendo lo stato islamico, invece, come ha denunciato nei giorni scorsi anche papa Francesco, la terza guerra mondiale è in corso: una guerra a pezzi combattuta per interessi, per i soldi, per le risorse della natura, per il dominio dei popoli.
Clicca qui il Comitato promotore Marcia PerugiAssisi.
Clicca qui Alex Zanotelli su il Fatto “Su Sirte basta bugie. E basta guerre. Appello al risveglio pacifista”.

Basta violenze! Il Cairo, Bagdad, Aleppo, Dacca, Nizza, Fermo, Istanbul, Gerusalemme, Andria, Giuba, Varese, San Teodoro, Baton Rouge,..

Dobbiamo reagire! Ogni giorno, atti di guerra e di terrorismo, violenze contro le donne, violenze in famiglia e nelle nostre città, atti di razzismo, di intolleranza, di bullismo, cyberbullismo e omofobia contro gli immigrati, le persone con disabilità. Dietro a queste violenze ci sono molte cause e molte responsabilità. Ciascuno di noi faccia i conti con le proprie responsabilità. Aiutaci ad aprire un grande dialogo sulla violenza e le tante guerre che continuano a terrorizzare il mondo, su come fare a fermarle, come impedirne di nuove, come soccorrere e proteggere le vittime. Il 9 ottobre 2016 organizziamo assieme una grande Marcia della Pace e della Fraternità. Da Perugia ad Assisi. Invia subito la tua adesione al Comitato promotore Marcia PerugiAssisi Tel. 075/5736890 – cell. 335.6590356 – fax 075/5739337 – email segreteria@perlapace.it
www.perlapace.it

Dopo le stragi di Bruxelles. 7 idee per fare pace in tempo di guerra.

Cosa vuol dire “siamo in guerra!”? Per questa “guerra” bombe e cacciabombardieri, missili e portaerei sono inutili e inutilizzabili. Ogni volta che li usiamo estendiamo e radicalizziamo le basi del terrorismo. Quindici anni di “guerra al terrorismo” hanno prodotto risultati disastrosi. Dobbiamo smettere di buttare i nostri soldi per fare cose sbagliate e inconcludenti. E’ ora di cambiare decisamente strada. Smettere di fare la guerra non è un moto di pace ma la vittoria del buon senso.
Clicca qui Flavio Lotti

Il picco anomalo della mortalità 2015.

Mai visti tanti decessi dalla II guerra mondiale. Quali le ragioni? Colpa della crisi economica e delle disuguaglianze sociali? Dei tagli alla sanità? Dell’inquinamento atmosferico? Del clima? I dati sulle morti sono il più importante macroindicatore dello stato di salute di una popolazione, al fine di programmare interventi di prevenzione tempestivi e soprattutto per potenziare la prevenzione primaria. Clicca qui.

Siamo alla vigilia di un’altra guerra contro la Libia, “a guida italiana” questa volta.

Se c’è un popolo che la Libia odia, siamo proprio noi che, durante l’occupazione coloniale, abbiamo impiccato o fucilato centomila libici. A questo dobbiamo aggiungere la guerra del 2011 contro Gheddafi per “esportare la democrazia”, ma in realtà per mettere le mani sull’oro ‘nero’ di quel paese. Come conseguenza, abbiamo creato il disastro, facendo precipitare la Libia in una spaventosa guerra civile, di tutti contro tutti, dove hanno trovato un terreno fertile i nuclei fondamentalisti islamici. Con questo passato, abbiamo, noi italiani, ancora il coraggio di intervenire alla testa di una coalizione militare?
Alex Zanotelli propone una mobilitazione nazionale contro le guerre: clicca qui.

L’1% degli abitanti è più ricco di tutto il 99% messo insieme: non possono migliorare nè clima nè pace.

53 uomini e 9 donne posseggono metà del pianeta: una ricchezza pari a quella di 3 miliardi e 600 mila persone. In Italia l’1% possiede il 23,4% del patrimonio. Le disuguaglianze stanno aumentando: negli ultimi 5 anni i più ricchi hanno accresciuto la ricchezza del 44%, i più poveri diminuita del 41%. Perfino negli USA negli ultimi 25 anni lo stipendio medio è cresciuto del 10% contro il 1.000% di un amministratore delegato. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, l’ambiente distrutto: inevitabilità del sistema capitalistico.
Clicca qui Andrea Baranes “Il mondo in mano all’1% dei super miliardari”.  

Ingrao e la nonviolenza.

PIETRO INGRAO conobbe Aldo CAPITINI durante la clandestinità antifascista. Partecipò alla prima Marcia Perugia-Assisi. In una recente Intervista disse: “Noi eravamo per la rivoluzione con qualsiasi mezzo; ma sui temi della pace e della guerra, sulla nonviolenza, aveva ragione Capitini e noi sbagliavamo”. La grandezza di un intellettuale che coltiva il dubbio e sa modificare un’idea. Pietro Ingrao, un persuaso. Riposi in pace. (mao valpiana).

21 settembre 2015, Giornata internazionale della Pace – Aderisci anche tu!

Lunedì prossimo in ogni città, a scuola, in casa: 1. fermiamoci un minuto, 2. stringiamoci attorno ai milioni di persone che in tutto il mondo stanno soffrendo l’impatto devastante della violenza, della miseria e della guerra, 3. dedichiamo loro un minuto di silenzio, un pensiero, un gesto, un incontro,4. scambiamoci idee e progetti per capire cosa sta succedendo, per aiutarli e sostenerli. Quel giorno si può organizzare un incontro in una scuola (o altrove) per: 1. riflettere sui problemi della pace discutere con gli studenti e gli insegnanti cosa fare insieme nel corso di questo nuovo anno scolastico;
2. presentare il programma “Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco” e sollecitare l’adesione delle scuole; 3. promuovere il coinvolgimento, la partecipazione attiva degli studenti nella definizione delle attività da realizzare nel corso dell’anno.
Clicca qui il programma.

Terrorismo e terrorismo di stato.

Ogni vittima ha il volto di Abele. Le politiche imperialiste, colonialiste, razziste, belliciste hanno fallito. Le politiche che disprezzano e disumanizzano producono mostri. Occorre cominciare col cessare di fare le guerre; col cessare di rapinare e umiliare interi popoli e devastare interi paesi e continenti. Occorre cominciare col contrastare totalitarismo, razzismo, militarismo, maschilismo; col difendere il diritto alla vita delle persone; col rispettare il mondo vivente tutto. Continua…

Rileggendo ancora una volta Primo Levi.

La testimonianza di un uomo buono e saggio, che combattè contro il fascismo e sopravvisse all’orrore dei Lager; che per l’intera sua esistenza ha chiamato alla lotta in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani; che ha contrastato tutte le violenze, le menzogne, le complicità col male. Clicca qui.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Dopo la Giornata internazionale della nonviolenza del 2 ottobre, dopo la marcia della pace Perugia-Assisi del 19 ottobre, il 4 novembre realizzeremo ancora una volta l’iniziativa nonviolenta “Ogni vittima ha il volto di Abele“, in cui commemoreremo tutte le vittime di tutte le guerre ed esprimeremo una volta ancora la nostra opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Continua