Invece di dare le armi che cosa si poteva fare per l’Ucraina.

Gravi e preoccupanti le parole di Draghi in Parlamento: “<Cosa dovevamo fare? C’erano due idee. Una – che è anche la mia – aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione. L’altra che diceva: “Lasciamo che si sottomettano! Cosa vogliono questi ucraini da noi?”>. La seconda idea è quella che Draghi attribuisce a noi pacifisti. Ed è falsa.

Egli offende profondamente i sentimenti di chi è contro la guerra e non ne vuole l’ampliamento, ma l’interruzione immediata, per una soluzione ragionata e giusta del conflitto politico tra due parti. I nonviolenti non vogliono qualunque pacenon vogliono la sottomissione di nessuno, non vogliono la pace imposta dal più forte in armi omicide, ma vogliono la pace giusta, che non viene mai dalla vittoria militare, pagata con vittime innocenti da tutte le parti in guerra. La vittoria militare afferma solo la violenza delle armi, non la ragione e il diritto. Non sono le armi, ma il dialogo umano ragionevole, che affermano diritto e ragione. Cosa si poteva fare? Non dare le armi. Come non abbiamo mai dato armi alla Palestina occupata, che non le ha neppure chieste, e ad altri popoli (Yemen, ecc. ), violentati anche con armi da noi italiani vendute ai loro violentatori. Si poteva… (continua Enrico Peyretti)

Inceneritore e biodigestori: le ragioni del no e le alternative.

La narrazione corrente, grazie anche all’influenza di taluni importanti canali di comunicazione, vorrebbe dimostrare che l’incenerimento dei rifiuti sia la soluzione ottimale nel problema della gestione dei rifiuti ( vedi Roma ecc. ). In realtà il ricorso al “termovalorizzatore”, come, in particolare, quello previsto all’estrema periferia di Roma (località S. Palomba), al confine con i Castelli Romani, presenta gravi e molteplici problemi in termini di impatto ambientale ( polveri sottili, deturpazione paesaggistica, gestione delle scorie, ricadute sulla salute pubblica ecc.). Non ultimo, del quale si sente parlare poco, è l’enorme fabbisogno idrico che con le condizioni in cui versano le falde dei colli Albani ed oltre, è assolutamente incompatibile ed insostenibile. Anche il ricorso ai biodigestori non sarebbe una soluzione priva di impatto. In realtà esistono valide alternative che tutt’ora sono ancora trascurate ed emarginate dal potere politico ed economico.

Su tali problematiche: videoconferenza  il primo luglio proposta da Italia NostraClicca qui.

Nella Spagna del vertice Nato, l’altra guerra ma dimenticata.

Mentre al G7 i grandi si fanno fotografare sghignazzanti  a sostenere  i profughi ucraini,

a pochi chilometri da Madrid decine di profughi subsahariani sono uccisi a Melilla, nel tentativo di migliaia di migranti di oltrepassare la recinzione che separa la marocchina Nador dall’enclave spagnola Melilla. Almeno 37 morti e centinaia di feriti. Clicca qui il video.

Per respingere i profughi sono intervenuti un gran numero di agenti della Guardia Civil e di gendarmi di Rabat, elogiati dai rispettivi governi. (clicca qui).

Appuntamenti… rilassanti a Fiorenzuola d’Arda dal 30 giugno al 10 luglio 2022.

30/6 PATTI SMITH INCONTRA FRANCO BATTIATO; 1/7  GIACOMO LEOPARDI INCONTRA  POETI DI OGGI; 2/7 PUTIN INCONTRA GIORGIA MELONI. 10/7  VIAGGIO NEL GIARDINO INCANTATO  “sconsigliato a chi sta vivendo momenti di stress, noia, depressione, solitudine, a chi ha problemi d’insonnia, eccesso o mancanza di desiderio, bulimia o inappetenza e a tutti quelli che hanno problemi di concentrazione nello studio o di dipendenza da fumo e alcol”. Clicca qui.

Cinquestelle sempre più grandi opere, sempre meno voti.

Marco Ponti fa la storia (clicca qui) di come i grillini si sono arresi al Sistema. Eppure avevano cominciato bene: furono promosse dal governo giallo-verde nel 2018 analisi sistematiche dell’utilità di grandi opere, con lo strumento considerato il più adatto, cioè l’analisi costi-benefici sociali. Si iniziò con opere per 27 miliardi, quattro al Nord e una al centro, dell’utilità delle quali esistevano forti dubbi. I tecnici incaricati, guidati da Ponti, dimostrarono che si trattava davvero di sprechi di soldi pubblici. Ma poi nei 5 Stelle il vento cambiò. Addio razionalità economica e lotta agli sprechi dei soldi dei contribuenti, residui di idee ormai obsolete. Sì a tutto. Nel perseguire la berlusconiana logica delle Grandi Opere ovunque, oggi, i Cinquestelle coerentemente sostengono  il governo Draghi e il Pnrr: 62 miliardi sono allocati a grandi opere, soprattutto ferrovie, e soprattutto al Sud. Le grandi opere inutili sono perfette per il consenso. Tutti sono contenti: sindacati, politici locali e centrali, costruttori, la mafia. Chi paga, cioè i contribuenti, non lo saprà mai, e i politici non risponderanno mai di sprechi. Perfetto, no? Perfetto ma non per i grillini: non hanno avuto grandi benefici di consenso elettorale. Né li avranno gli attuali  vari tronconi, stante il modello politico ed economico Sì Tav che hanno imboccato. Imbattibile la battuta di Grillo: “Dovremmo uscire dal governo per un cazzo di inceneritore!?”. O per qualche cazzo di  vagone di missili in Ucraina?