Insegnare teoria e pratica della nonviolenza alle forze dell’ordine.

Richiesta una legge che disponga la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’addestramento per l’uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.IL GRUPPO DI LAVORO SU “LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI” ESPRIME SOSTEGNO ALLA RICHIESTA DI UNA LEGGE CHE DISPONGA LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL’ORDINE ALLA CONOSCENZA DELLA NONVIOLENZA

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta “Viterbo oltre il muro” esprime pieno sostegno alla richiesta di una legge che disponga la formazione delle forze dell’ordine alla conoscenza e all’addestramento all’uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Come già è stato scritto, “Riteniamo di fondamentale importanza che a tutti gli operatori delle forze dell’ordine siano messe a disposizione con apposite attivita’ di formazione, di addestramento e di aggiornamento le conoscenze e le risorse della nonviolenza come strumentazioni teoriche e pratiche di particolare utilita’ per interpretare e gestire situazioni complesse e critiche, inverando il pieno rispetto della legalita’, della democrazia, della dignita’ e dei diritti umani.

“Ricordiamo come gia’ nel 2001, dopo la tragedia di Genova, fu presentata una proposta di legge a tal fine, avente a primo firmatario l’allora senatore Achille Occhetto e sottoscritta da parlamentari di tutti gli schieramenti; ma quella proposta di legge non fu poi “calendarizzata” nei lavori parlamentari e resto’ quindi purtroppo lettera morta.

“In questi giorni il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, promotore dell’iniziativa gia’ nel 2001, ha nuovamente proposto a vari parlamentari di presentare un disegno di legge a tal fine, ricevendo gia’ alcune prime positive risposte.

“Sosteniamo l’iniziativa ed invitiamo a nostra volta tutti i parlamentari solleciti del pubblico bene a presentare, discutere ed approvare al piu’ presto una legge che disponga la formazione delle forze di polizia alla nonviolenza”.

Inviamo altresi’ i Comuni, che tutti dispongono di Corpi di polizia locale, le Questure e le Prefetture, cosi’ come tutte le articolazioni territoriali delle cinque polizie statali (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Corpo di Polizia Penitenziaria) ad avviare subito esperienze locali di formazione di tutti gli operatori alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza, seguendo i numerosi e persuasivi esempi gia’ realizzati sia all’estero che in Italia.

Al riguardo segnaliamo la disponibilita’ di alcune utili pubblicazioni, come ad esempio: Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Codice etico per una polizia democratica, Sapere 2000, Roma 2002; Emanuele Arielli, Giovanni Scotto, Conflitti e mediazione, Bruno Mondadori, Milano 2003; Andrea Cozzo, Gestione creativa e nonviolenta delle situazioni di tensione. Manuale di formazione per le Forze dell’ordine, Gandhi Edizioni, Pisa 2007; Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili, Bruno Mondadori, Milano 2003; ed ancora, per ulteriori approfondimenti: Vittorino Andreoli, La violenza, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, 2003; Hannah Arendt, La banalita’ del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993; Franco Basaglia, Scritti, Einaudi, Torino 1981-1982; Zygmunt Bauman, La societa’ sotto assedio, Laterza, Roma-Bari 2003, 2005; Zygmunt Bauman, Paura liquida, Laterza, Roma-Bari 2008, 2009; Zygmunt Bauman, David Lyon, Sesto potere. La sorveglianza nella modernita’ liquida, Laterza, Roma-Bari 2014; Joanna Bourke, Paura. Una storia culturale, Laterza, Roma-Bari 2005; Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza, Libreria Feltrinelli, Milano s. d. (ma 1967), Linea d’ombra, Milano 1989 (ed anche in Aldo Capitini, Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992); Adriana Cavarero, Orrorismo ovvero della violenza sull’inerme, Feltrinelli, Milano 2007; Alessandro Dal Lago, La produzione della devianza. Teoria sociale e meccanismi di controllo, Feltrinelli, Milano 1981; Franco Fedeli, Polizia e democrazia, Edizioni Studio Tesi, 1978; Erich Fromm, Fuga dalla liberta’, Edizioni di Comunita’, Milano 1963, 1979; Michel Foucault, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1976; Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996; Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986; Emmanuel Levinas, Ethique et infini, Fayard, Paris 1982, Libraire Generale Française, Paris 1997; Stanley Milgram, Obbedienza all’autorita’, Einaudi, Torino 2003; Salvatore Palidda, Polizia postmoderna, Feltrinelli, Milano 2000; Giuliano Pontara, L’antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006; Giuliano Pontara, La personalita’ nonviolenta, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996; Stefano Rodota’, La vita e le regole, Feltrinelli, Milano 2007; Françoise Sironi, Persecutori e vittime. Strategie di violenza, Feltrinelli, Milano 2001; Edith Stein, L’empatia, Franco Angeli, Milano 1986, 2006; Paul Watzlawick, Janet Helmick Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio Ubaldini, Roma 1971; ed infine, per l’inquadramento di concetti fondamentali: Nicola Abbagnano, Dizionario di filosofia, Utet, Torino 1971, 1977; Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992; Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Milano 1999, 2003; Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993.

*

Come e’ stato scritto: “Tutti sanno quanto sia arduo il lavoro delle forze dell’ordine. E quanto rischioso. A maggior ragione occorre che chi lo svolge non sia incline alla violenza, o peggio ancora preda del culto della violenza. Il potere che lo stato delega alle forze di polizia e’ cruciale: l’esercizio concreto del monopolio della forza. Chi ne dispone deve essere proprio per questo adeguatamente preparato per evitare di abusarne. Formare le forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle fondamentali risorse concettuali e tecniche, analitiche ed operative proprie della nonviolenza e’ assolutamente decisivo. E necessario. E urgente. Formare le polizie nazionali e le polizie locali alla conoscenza e all’uso della nonviolenza ci sembra indispensabile, per evitare che si ripetano altre tragedie, per garantire i diritti e i doveri di tutti, per promuovere il rispetto della vita e della dignita’ di ogni persona”.

Formare le forze dell’ordine alla conoscenza e all’addestramento all’uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza e’ cosa utile ed opportuna, e’ una effettiva necessita’; sollecitiamo il Governo, il Parlamento, i Comuni e tutte le istituzioni della Repubblica Italiana competenti ad un immediato impegno in tal senso.

Il gruppo di lavoro su “La nonviolenza in Italia oggi”