Risanare il territorio da un disastro ambientale: non è valorizzare il territorio?

No, secondo la Giuria (Pier Angelo Taverna, Emma Camagna e Marco Caramagna) del Premio Marchiaro creato da Antonio Maconi. Dunque è una giuria che deve essere destituita, per rispetto del giornalismo e di Franco Marchiaro. Continua a leggere la lettera aperta a Maconi.

Clicca qui il servizio escluso dal Premio.

Clicca qui la contestazione alla Giuria.

Clicca qui la risposta di Taverna.

Clicca qui la risposta di Camagna e Caramagna.

Contestazione alla prima edizione del Premio Marchiaro. E’ più importante il pollo alla Marengo o la bonifica di Spinetta Marengo?

Rifiutato dalla Giuria il servizio sullo scandalo della bomba ecologica della Fraschetta e sulla bonifica del territorio martoriato dalla Solvay. Il premio giornalistico è stato attribuito a Gianni Riotta per l’articolo “Marengo, la vittoria dell’eroe che disubbidì a Napoleone”: non può fregare di meno agli alessandrini. Continua a leggere.
Clicca qui La Stampa “Gianni Riotta vince il Premio Marchiaro”
Clicca qui La Stampa “Eredità per promuovere premi. Da Marchiaro primo esempio”
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Sicurezza sul lavoro. Consapevolezza dei diritti dei lavoratori.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Ricorso da parte dei lavoratori alla Autorità competente e segnalazione ai superiori in caso di mancato adempimento agli obblighi normativi

– 24 aprile: presidio a Roma per la sentenza della cassazione sul processo Thyssenkrupp

– Piattaforme di Lavoro Elevabili: la gestione delle emergenze

– L’importanza di una viabilità sicura in azienda

– Storie di infortunio: senza via di scampo

– Amianto: quali discariche possono accettarlo?

Sicurezza sul lavoro.

A cura di Marco Spezia. In questo numero (clicca qui):

– Norme di lavoro in sicurezza per attività di pulizia industriale

– La petizione di Peacelink riguardante il Disegno di Legge 1345 sui reati ambientali

– I nuovi volti della lotta di classe

– Il Decreto del Fare e le nuove semplificazioni

– Edilizia scolastica: cosa bisogna fare urgentemente

– ThyssenKrupp: le pene sono da rideterminare

Rispettare Madre Terra per rispettare noi stessi.

Gli Indios la chiamano Pachamama, madre terra, a ricordarci che la nostra vita è possibile solo grazie alla generosità della natura che ci mette a disposizione tutto ciò che serve per i nostri bisogni. L’aria per respirare, l’acqua per bere e lavarci, il cibo per nutrirci, il legname per costruirci una casa, i minerali per fabbricare tutti gli altri oggetti utili alla nostra esistenza. Ma oltre al corpo, la natura nutre anche il nostro spirito mettendoci a disposizione la bellezza dei paesaggi, i canti degli uccelli, l’odore dei fiori, la maestosità dei colori…
Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/05/rispettare-madre-terra-per-rispettare.html

Tommy attende anche quest’anno tanti bei disegni.

AGAL, l’Associazione Genitori e Amici del Bambino Leucemico, che offre ospitalità gratuita ai bimbi malati di leucemia in cura presso il Policlinico San Matteo di Pavia, invita tutti i bambini e i ragazzi fino a 14 anni di età a disegnare il Calendario AGAL 2015, una “buona azione” che verrà premiata con un “Attestato di Solidarietà” firmato da Tommy, il bimbo mascotte della ONLUS (continua…)

Ma davvero non ci sono state tangenti per Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo?

La Procura di Milano ha scoperto il giro di mazzette e gare di appalto truccate della Sogin, società controllata dal Ministero delle Finanze, che si occupa della gestione delle scorie nucleari italiane. Mentre il nostro ricorso al Consiglio di Stato si perdeva nel porto delle nebbie di Roma, con il beneplacito della sindaco di Bosco Marengo, Angela Lamborizio, e dell’assessore regionale Ugo Cavallera, la Sogin ha smantellato l’impianto alessandrino e ammucchiato le scorie radioattive sotto un vulnerabilissimo capannone.
Clicca qui La Stampa.

Silvio Berlusconi.

Si dichiara disponibile «a impegnarsi a fare il motivatore di soggetti rassegnati alla disabilità, a favorire studi sul tema, a contribuire alle attività all’aperto di recupero». Dopo vent’anni al vertice della politica italiana, senza mai occuparsi, neppure di striscio, di certi temi.
(continua…)

I diritti non sono privilegi.

I diritti non appartengono esclusivamente a portatori di patologie specifiche, ma riguardano tutti i cittadini che, a causa di una condizione di disabilità, hanno specifici bisogni di inclusione, di vita indipendente, di mobilità, di istruzione, di accedere al lavoro e alla vita sociale (continua…)

Per dare più voce al sociale.

Nato nel 2011 da un gruppo di giornalisti e comunicatori del Terzo Settore, e rilanciato in tutta Italia da oltre cinquanta radio FM, insieme a una trentina di web radio, il Giornale Radio Sociale rinnova il proprio sito internet, con una nuova veste grafica e tanti contenuti in più. (continua…)

Il padrone della Solvay, Bernard de Laguiche sapeva tutto, nel 2002 con lettera aperta anche ai giornali fu informato dell’inquinamento.

Clicca qui tutta la video registrazione della testimonianza di Lino Balza al processo in Corte d’Assise di Alessandria.
Oppure leggila qui.
Clicca qui La Stampa “La deposizione di uno dei titolari della cascina confinante con il polo chimico: ‘In quel pozzo c’è ancora cromo, stop al mega progetto agricolo'”.

J’ACCUSE/4 Solvay al contrattacco del testimone chiave. Chi dava le tangenti ai politici.

Ultima parte della video registrazione della testimonianza di Lino Balza al processo in Corte d’Assise di Alessandria.

Clicca qui l’undicesima parte
Clicca qui la dodicesima parte
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Clicca qui la quattordicesima parte
Clicca qui la quindicesima parte
Clicca qui la sedicesima parte

J’ACCUSE/3 Le responsabilità morali di politici, sindacati, giornalisti, magistrati, enti di controllo.

Ma Solvay non tenti di nascondere le proprie responsabilità penali. Terza parte della video registrazione della testimonianza di Lino Balza al processo in Corte d’Assise di Alessandria.

Clicca qui la quinta parte
Clicca qui la sesta parte
Clicca qui la settima parte
Clicca qui l’ottava parte
Clicca qui la nona parte
Clicca qui la decima parte

J’ACCUSE/2 Le responsabilità penali senza soluzione di continuità tra Ausimont e Solvay. Cogliati e De Laguiche al vertice.

 

La seconda parte della video registrazione della testimonianza di Lino Balza al Processo in Corte d’Assise di Alessandria.
Leggi qui i contenuti della ricostruzione storica del polo chimico alessandrino: un esame certosino di migliaia di documenti e prove che collegano quarant’anni di mis-fatti ambientali e sanitari, senza soluzione di continuità, con gli attuali capi d’imputazione e imputati del processo, nonchè con le prospettive occupazionali e sanitarie del futuro.
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui La Stampa “In quel pozzo c’è ancora cromo, stop al mega-progetto agricolo. La deposizione di uno dei titolari della cascina confinante con il polo chimico.”

J’ACCUSE Solvay che ha continuato fino ad oggi ad uccidere come Ausimont.

La prima parte della video registrazione della testimonianza chiave di Lino Balza al Processo  in Corte d’Assise di Alessandria.
Per le altre testimonianze di Medicina democratica clicca su
La Stampa “Teste chiave: da oltre quarant’anni segnalo il grave inquinamento. Testimonianza di Lino Balza. E una madre parla del bimbo malato di leucemia.”
Alessandrianews  “Solvay non poteva non sapere”
Il Piccolo “Cartello con ‘acqua non potabile’. Parla Lino Balza: solo al piano dei dirigenti veniva segnalato il problema”