Solvay querela Medicina democratica.

Nell’atto di citazione si apprende “il passato turbolento di Medicina democratica non nuova ad attacchi mediatici a danno di Solvay sempre al limite della legalità, in base ad una concezione della libertà di espressione assoluta e talebana“. Si scopre che, invece, la multinazionale belga sarebbe “agli occhi del pubblico, eccellenza dell’imprenditoria, fucina di posti di lavoro e di benessere per il territorio massimamente rispettato come ambiente e salute“. Infatti basta rileggersi (clicca qui) la “cronostoria degli incidenti e impatti rilevanti sulla salute dei lavoratori e della popolazione“. Oppure su Google digitare “Caraibi a Rosignano Solvay“. Il cesellatore della citazione per Rosignano è sempre l’avv. prof. Giulio Ponzanelli che al processo di Alessandria ci gratificò di una memorabile arringa, dal titolo “Neanche una lira di risarcimento a nessuno“, che potete rileggere su “Ambiente Delitto Perfetto“.

Solvay a tutto campo. Si incrociano in questi giorni i processi gemelli di Spinetta Marengo e Bussi.

A Chieti la Procura ha chiesto l’annullamento della sentenza e la riapertura del processo perché “è stata stravolta la lettera e la ratio della norma incriminatrice di avvelenamento delle acque”. Ad Alessandria la Procura farà altrettanto dopo aver preso atto delle motivazioni? Inoltre entrambi i processi lasciano dietro di sé clamorose code velenose, ben documentate sul libro “Ambiente Delitto Perfetto”. In sintesi. Per Bussi dovrà pronunciarsi il Consiglio Superiore della Magistratura in quanto la sentenza, derubricata da dolo a colpa, è altamente sospetta di pressioni indebite del presidente della Corte di Assise su alcuni membri della Giuria minacciati della loro rovina economica. Per Spinetta Marengo la Corte di Assise ha disposto la trasmissione alla Procura di Milano delle accuse presumibilmente diffamatorie, compresa la concussione, a carico del Pubblico Ministero; questa coda si incrocia con un altrettanto clamoroso atto giudiziario: l’avvocato leader Solvay chiede a sua volta il deferimento del PM al Consiglio Superiore della Magistratura proprio per concussione, e non solo. Cose mai viste. (continua)

Meglio essere giudicati in tribunale ad Ivrea piuttosto che ad Alessandria.

Luca Santa Maria, il legale di Solvay che ha negato un centesimo di risarcimento danni alle parti civili di Spinetta Marengo, paga oltre 150.000 euro a persona alle famiglie dei morti Olivetti. Ad Ivrea De Benedetti e Passera aprono i gonfi portafogli perchè temono di essere condannati, mentre per Alessandria De Laguiche e Joris se la spassano ai Caraibi dopo essere stati assolti.
Clicca qui La Stampa “Risarcimento Telecom per l’amianto all’Olivetti. Trovato l’accordo con quattro famiglie, si tratta ancora con le altre”

Le code velenose della (ingiusta) sentenza della Corte di Assise di Alessandria per il processo Solvay.

Esaurite le prime 500 copie, la seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto” passa da 488 a 534 pagine, in buona parte dedicate ai clamorosi sviluppi della sentenza. Se il Pubblico Ministero rinuncia al ricorso in Appello per l’articolo 439 (dolo), Solvay rinuncia a deferire per concussione il PM al Consiglio Superiore della Magistratura e cade in Procura a Milano l’accusa a Solvay di aver diffamato il PM per associazione a delinquere con i politici?

Se la condanna di Repetto è giusta, è ingiusta quella di Solvay.

Se è giusta quella di Solvay, è ingiusta quella di Repetto. Ci dovrebbe essere una proporzione nelle pene. Gli imputati della multinazionale (avvelenamento doloso della falda: 18 anni di reclusione) con tanto di parti civili morti e ammalati hanno (alcuni, neppure tutti) preso 2 anni e 6 mesi . Mentre il presidente Repetto 2 anni e 10 mesi… per aver fatto la cresta sui rimborsi chilometrici Amag! Nessun pietismo per il braccio destro del sindaco Fabbio, anzi, fosse per noi saremmo più pesanti. Però che dire della sentenza Solvay, anzi meglio non dire. Comunque, candidati al “Premio Attila Alessandria 2015” sono sia Repetto (curriculum infinito) che il Tribunale di Alessandria (sentenze Solvay, Michelin, Fabbio, Italsider).
Clicca qui Silvana Mossano “Condannato l’ex presidente dell’AMAG. Truffa sui rimborsi spese. A Repetto 2 anni e 10 mesi. Assolto invece dall’accusa di abuso d’ufficio per 34 assunzioni”.

Rifiuti pericolosi Solvay: discariche ora al sicuro?

Montagne di rifiuti alte come le ciminiere.

Sul sito dell’azienda: una affermazione vera (parzialmente) e una falsa. La prima è una ammissione di colpevolezza: “Prima dell’arrivo di Solvay gli scarti di lavorazione contenenti cromo sono stati stoccati senza alcuna protezione”. E tali sono rimasti anche dopo l’arrivo di Solvay (2002). La seconda è una balla: “Le discariche ora sono al sicuro. Solvay ha realizzato un sistema di copertura e impermeabilizzazione che isola i rifiuti dall’ambiente esterno e impedisce le infiltrazioni d’acqua ‘colpevoli’ del trasporto in falda delle contaminazioni“. Una balla di chi non vuole spendere i soldi per asportare definitivamente i veleni (cromo e altri 20) e realizzare una vera bonifica.

Solvay è sempre stata sana e sicura per aria acqua e suolo. Lo dimostrano i certificati.

Se clicchi qui, fai attenzione alle date dei certificati: 1992 prima emissione, 2007-2008 prima dell’avvio del processo di Alessandria, 2016 ultima scadenza. Qual è il costo di questi certificati internazionali? E’ in base ad essi che la Corte di Assise ha assolto mezza Solvay di Spinetta Marengo?

Alla Solvay si festeggia per la mezza assoluzione in Corte di Assise.

Eppure si apriranno altri 3 procedimenti: 1 in Appello, 1 PM contro Solvay a Milano, 1 Solvay contro PM a Roma. E 1 contro il direttore per morti e ammalati a Spinetta? Bigini, nella foto abbracciato alla sindaco Rossa, spera che non si apra ormai più. Su tutti i processi: sconcertanti anticipazioni nella seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto“, in stampa a 530 pagine.

Amianto Ilva Italsider di Novi Ligure: il Pm chiede l’assoluzione e il giudice gli va dietro.

Dopo le sentenze Solvay, Michelin, Smog, c’è già chi ha proposto il Tribunale di Alessandria candidato al “Premio Attila Alessandria 2015“. Vedi la seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto”.
Clicca qui La Stampa “Amianto all’Italsider pm chiede di assolvere”.
Clicca qui Silvana Mossano “Amianto, condannata l’Ialsider per la malattia di un ex operaio”. Condannata si fa per dire.

Dopo Solvay, anche i politici e i giornalisti ambiranno a far passare per pazzo il Pubblico Ministero. Per questo disegno, la stampa sta censurando totalmente gli interventi di Medicina Democratica. Manca ancora che Solvay ci quereli.

Ghio in camicia di forza, Balza col bavaglio. Sogno o realtà?

Gli avvocati, come i politici dopo le elezioni, tendono tutti a dichiararsi vincitori. Invece possono a buona ragione farlo i difensori di Solvay, clicca qui la velina su Il Piccolo. A coprire le reciproche vergogne del passato, sono anche oggi spalleggiati da giornalisti e funzionari Arpa a vendere un futuro radioso di ambiente e salute per la Fraschetta, bonifica già fatta o al massimo da completare. Balle, la bonifica è fasulla e lo sarà dopo questa sentenza salva inquinatori. Balle che i politici prontamente afferreranno, come in passato. Tutti questi complici ambiranno a mettere una pietra sopra al processo, affinchè il PM Riccardo Ghio passi per pazzo e non insista a presentare appello per l’articolo 439 del codice penale: avvelenamento doloso della falda. La falda più importante del Piemonte. Per non parlare dell’inquinamento atmosferico. Continueremo a morire.

Sul libro “Ambiente Delitto Perfetto” come è maturata l’impunità e la prescrizione della ingiusta e niente affatto storica sentenza salva inquinatori della Corte di Assise di Alessandria al processo Solvay di Spinetta Marengo.

“Sono arrivato al punto che non ho più la minima fiducia nella Giustizia… Penso al passato, ai lavoratori che lottavano per portare a casa la pelle, ai cittadini di Spinetta Marengo che non hanno bisogno della conferma delle indagini epidemiologiche, alle rappresaglie subìte, ma anche ai giornalisti che non pubblicano le denunce, ai giudici che ignoravano le denunce, agli amministratori pubblici complici degli enormi inquinamenti (e anche concussi secondo Solvay)… E, dopo questa sentenza, penso al futuro, che non ci sarà vera bonifica del territorio della Fraschetta, né dell’acqua né dell’aria, che tutti torneranno a dire che tutto è a posto e sotto controllo, vedo i volti dei morti che ho conosciuto, penso alle future malattie e morti…”
continua Lino Balza, ex responsabile della sezione provinciale di Medicina democratica.

Clicca qui CorriereAl “Ho perso ogni fiducia nella Giustizia: lascio la presidenza di Medicina Democratica”
Clicca qui Pennatagliente “La goccia che ha fatto traboccare il vaso al (l’ex) responsabile di Medicina democratica”

La Corte di Assise di Alessandria fa la grazia alla Solvay.

Alcuni articoli giornalistici hanno trascurato, quando non ignorato, il comunicato stampa della Sezione provinciale di Medicina Democratica che si è scandalizzata per la sentenza Solvay. Gli avvocati invece, accusa e difesa, sono come i politici ad ogni elezione: si dichiarano tutti sempre vincitori. In verità solo i legali degli industriali possono fregarsi le mani. La Legge non è uguale per tutti. (continua)

Clicca qui Maurizio Marchi Medicina democratica Livorno “Solvay condannata ad Alessandria, pene lievi per disastro ambientale. E a Rosignano?
Clicca qui Silvana Mossano “Cromo nelle falde a Spinetta. Condannati quattro dirigenti per disastro colposo”
Clicca qui Monica Gasparini “Avvelenamento nelle falde: la Corte condanna ma riconosce solo la colpa”
Clicca qui Il Piccolo “La sentenza ha comunque accertato  il verificarsi di un disastro ambientale”
Clicca qui “Le prime reazioni tra le famiglie e i malati di Spinetta sconcertati, oggi c’è delusione”
Clicca qui La Stampa “Cromo nelle falde. Alessandria disastro colposo. 4 condanne”
Clicca qui Silvana Mossano “L’impulso alle bonifiche? E’ partito dal processo”
Clicca qui La Stampa “Solvay: per la Corte c’è disastro ma esclude l’avvelenamento”

Deludente e preoccupante la sentenza Solvay di Spinetta Marengo.

4 assolti su 8 imputati. Condanne di 2 anni e 6 mesi invece che di 18, risarcimenti in proporzione. Il disastro ambientale equiparato ad incidente per attraversamento con il rosso. Non dolo ma colpa. Facile la prescrizione. I vertici assolti: estranei all’inquinamento. I condannati: non ne erano consapevoli… anche se avevano cercato di nasconderne le prove (con i vertici). Vittime della sentenza: le parti civili ammalate e morte, gli abitanti inquinati del territorio, il mondo ambientalista disarmato. Vittima la giustizia, insomma. (continua)

Clicca qui Pennatagliente “La sentenza Solvay: una vergogna senza pari”
Clicca qui Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro e Territori MI/GE/BG “Processo Solvay: ennesima sentenza vergognosa! reato derubricato a colposo e assoluzioni per i vertici. ma non può finire così…”
Clicca qui Corriereal “Inquinamento polo chimico: l’ora della sentenza”
Clicca qui AlessandriaNews “Polo Chimico: quattro condanne per disastro colposo”
Clicca qui diAlessandria “Medicina Democratica sulla sentenza Solvay di Spinetta Marengo”

Il libro “Ambiente Delitto Perfetto” anticipa la sentenza Solvay.

In Corte di Assise il prossimo 14 dicembre, dopo 7 anni di udienze. Per gli avvocati una sentenza di rilevanza giuridica nazionale. Per le vittime la prova che sia resa finalmente giustizia, che “La legge è uguale per tutti”.  Continua.

Clicca qui Pennatagliente “Processo Solvay ad Alessandria. manifesto della rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio”
Clicca qui Agoramagazine “Alessandria – Gli occhi del mondo ecologista sulla prossima sentenza del processo Solvay di Spinetta Marengo”

Il libro, che analizza la genesi delle motivazioni della sentenza, sarà inviato a chi ne farà richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com

Solvay ama i cittadini. Alla faccia del bicarbonato di sodio.

Solvay ha fatto pubblicare sui giornali questa inserzione pubblicitaria in coincidenza con l’udienza del processo in Corte di Assise affinché i giurati sappiano, proprio mentre stanno per emettere la sentenza, quanto i cittadini amino la multinazionale belga. Perché Solvay ama i cittadini: sentimento reciproco. Lo sanno bene i giurati ad Alessandria che l’hanno appreso in questi anni durante decine e decine di udienze, dai testimoni prima ancora che dalle indagini epidemiologiche sui tumori. E lo sanno bene anche senza cliccare su Google interrogando “Inquinamenti Solvay”: pagine e pagine di disastri e morti in ogni parte del globo. “Alla faccia del bicarbonato di sodio” è l’esclamazione, piuttosto che di Totò, e per chi crede nell’aldilà, che rimbomba nella tomba monumentale di Ernest Solvay.

Indovina indovinello.

Che relazione c’è tra gli articoli lecca lecca su Il Piccolo e La Stampa (clicca qui) e l’inserto ripetutamente pubblicato a pagamento su entrambi i giornali?
Scegli l’opzione:
a) Solvay ha comprato la pubblicità e in cambio le redazioni hanno fatto la pubblicità occulta.
b) I due giornalisti sono cortigiani motuproprio.
c) Entrambe le cose.
d) E’ solo una coincidenza.

L’Arpa conferma l’amianto nelle terre del Tav Terzo Valico.

Concentrazioni fuorilegge. Come sosteniamo da anni. Il procuratore capo Michele Di Lecce segue l’inchiesta di persona: è una garanzia, fu sempre lui ad avviare il processo Solvay ad Alessandria. Sputtanati i negazionisti: in prima linea i parlamentari Fornaro e Borioli e la presidente della provincia Rossa.

Clicca qui Paolo Forzano.
Clicca qui Antonello Brunetti “Rifiuti, veleni, mafie”.

Riprende il 21 settembre 2015 il processo. Nell’ultima udienza Solvay ha agito come un killer in aula giudiziaria.

Denuncia il Pubblico Ministero al Consiglio superiore della Magistratura. Si inventa un complotto ai propri danni: un intrigo internazionale “dei poteri forti” ordito dai congiurati Ausimont, Arpa, carabinieri Noe, Comune, Provincia, Regione, giunte di sinistra e di destra, amministratori e funzionari, Montedison, Edison, Eridania, Coopsette, Esselunga, associazioni ambientaliste. Tutti dediti a tangenti e mazzette. Il Pubblico Ministero diventa il deus ex machina dei congiurati. Una “denuncia” che è una cazzata di fatto e in diritto ma che ha l’ambizione di inceppare i meccanismi giudiziari. (continua)

Conferenza stampa del Comune di Alessandria su “Ambiente Fraschetta. Indagine sul rischio sanitario e sullo stato di salute della popolazione”. Conferenza lampo, indagine lampo?

L’Indagine l’avevamo promossa noi su larga scala ma così come presentata non ci soddisfa. Non affidabile l’Asl che nasconde il Referto epidemiologico ai Comuni e che “non ha i soldi” per le analisi di 3 cancerogeni nel sangue dei lavoratori e dei cittadini. Altri 30 anni per la realizzazione dell’Osservatorio ambientale della Fraschetta? E dove sta il Comitato scientifico internazionale per la bonifica della Solvay? Aspettiamo la chiusura dello stabilimento? Continua.

Clicca qui Marcello Feola “Più tumori in Fraschetta? I numeri parlano chiaro”.
Clicca qui Piero Bottino “Rischio tumori a Spinetta. Arpa: il più elevato in città”.
Clicca qui Corriereal “L’ambiente in Fraschetta: una conferenza stampa ‘lampo’, e nessuna vera risposta”
Clicca qui Corriereal “Salute a rischio in Fraschetta? Al via l’ennesimo progetto su otto sobborghi alessandrini”
Clicca qui Alessandrianews “Salute in Fraschetta, avviata indagine su ricoveri e mortalità”
Clicca qui Alessandrianews “Medicina Democratica: conferenza lampo, indagine lampo?”
Clicca qui Pennatagliente “Conferenza lampo, indagine lampo?”
Clicca qui La Stampa “Uno studio in Fraschetta dirà di cosa si muore”
Clicca qui Il Piccolo “Rischio sanitario in Fraschetta, al via un’indagine”
Clicca qui Lino Balza “Sulla Fraschetta un’indagine lampo”

Solvay killer anche in aula giudiziaria.

Denuncia il Pubblico Ministero al Consiglio superiore della Magistratura. Si inventa un complotto ai suoi danni: un intrigo internazionale “dei poteri forti” ordito dai congiurati Ausimont, Arpa, carabinieri Noe, Comune, Provincia, Regione, giunte di sinistra e di destra, amministratori e funzionari, Montedison, Edison, Eridania, Coopsette, Esselunga, associazioni ambientaliste. Tutti dediti a tangenti e mazzette. Il Pubblico Ministero diventa il deus ex machina dei congiurati. Una “denuncia” che è una cazzata di fatto e in diritto ma che ha l’ambizione di inceppare i meccanismi giudiziari. Continua a leggere.

Clicca qui La Stampa “Bordate di Solvay sono intimidazioni”
Clicca qui Pennatagliente “Solvay killer anche in aula giudiziaria”

Il nucleo centrale del libro che presenteremo in autunno al Congresso di Medicina democratica a Firenze sarà il procedimento penale per il disastro ecologico del polo chimico Solvay di Spinetta Marengo.

La prima delle due ragioni della scelta editoriale deriva dall’attuale fase storica caratterizzata dalla crisi dei Movimenti popolari in parallelo agli scandali delle sentenze assolutorie in materia ambientale. Il prossimo verdetto di Alessandria assumerà capitale importanza se, come auspichiamo, affermerà una controtendenza nazionale. Continua

Ultima udienza del processo Solvay. Perchè gli 8 imputati devono essere condannati.

La Corte di Assise di Alessandria avrà il fegato di applicare una buona volta questo desaparecido articolo 439 del Codice penale e condannare per il reato di dolo, in controtendenza nazionale alle sentenze vergognosamente assolutorie (reati di colpa, prescrizioni) dietro le quali si nascondono gli avvocati Ausimont e Solvay? Cosa dicono questi famosi avvocati: continua.
Secondo noi invece gli 8 imputati devono essere condannati:
1) per essere essi stati a conoscenza dell’esistenza di enormi discariche tossiche e cancerogene, illegittime e non autorizzate;
2) per aver omesso la manutenzione della rete idrica dello stabilimento provocando enormi dilavamenti delle sostanze inquinanti;
3) per non aver fatto il necessario per eliminare o solo ridurre l’inquinamento;
4) per aver avvelenato le falde sotterranee dentro e fuori lo stabilimento, nonché l’acquedotto di Alessandria, provocando gravi danni alla salute dei lavoratori e dei cittadini e dell’ambiente agricolo;
5) per aver direttamente somministrato acqua avvelenata a lavoratori e cittadini;
6) per aver omesso di segnalare agli enti pubblici il reale contenuto delle discariche e la reale portata dell’inquinamento sia del sito che delle falde;
7) per aver dolosamente errato e omesso e nascosto alle autorità i dati relativi alla esistenza e alla consistenza delle discariche, allo stato di contaminazione delle falde, alla omessa bonifica. 

Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo.

E noi che ci eravamo illusi. Avevamo preparato un post del nostro blog con un titolone: “Un robot volante controllerà l’inquinamento sopra lo stabilimento Solvay di Spinetta”. La multinazionale chimica -avevamo pronta l‘ironia- sarà la prima ad adottare l’invenzione della studentessa peruviana Monica Abarca (clicca qui) tanta è la sua preoccupazione per la salute della popolazione, ovvero per tranquillizzarla in vista dell’apertura del nuovo filone processuale. E invece dell’ingegno meccatronico di tre chili è arrivata la nuova centralina di tre tonnellate che non controllerà le emissioni più preoccupanti: PFIB, composti clorofluorurati. L’assessore protesta ma è zittito dalla sindaco. Continua

Clicca qui Carlo Romagnoli “La nuova centralina a Spinetta in funzione, ma è polemica con Sel”.
Clicca qui Valentina Frezzato “Il monitoraggio dell’aria ora è continuo”.

Processo Solvay Spinetta Marengo. Una giustizia ingiusta verso le vittime.

Il processo si sta concludendo dopo 8 anni: che la Giustizia sia lenta, dunque ingiusta verso le vittime, è assodato. Che meriti la maiuscola: staremo a vedere la sentenza. In questo processo, come in tutte le tragedie, al dramma delle vittime si è alternata spesso la farsa dei protagonisti legali, non a caso le nostre cronache ospitano sovente la satira. Nell’ultima udienza mancavano solo le luci psichedeliche nell’aula del tribunale.Continua.

Clicca qui La Stampa “Ausimont-Solvay in Corte d’Assise: inammissibile ogni risarcimento. I difensori insistono sull’infondatezza del dolo”.
Clicca qui Il Piccolo “Processo al polo chimico, le repliche”.
Clicca qui Alessandrianews “Polo chimico: per la difesa nessun diritto ai risarcimenti”

Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella Giustizia?

Se ascolti gli addetti ai lavori, gli avvocati, la disputa sembra se il dolo dell’articolo 439 riguarda solo i terroristi che versano cianuro nei tubi dell’acquedotto o anche i dirigenti d’azienda che consapevolmente versano cancerogeni nelle falde acquifere. Se invece interroghi la gente, ti rendi conto del grado di fiducia che c’è nei confronti della Giustizia con la maiuscola.  Continua.

Clicca qui Piero Bottino “Al processo a stomaco vuoto”.
Clicca qui Pennatagliente “Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella giustizia?”
Clicca qui Corriereal “Processo Solvay: i potenti resteranno impuniti?”
Clicca qui Rete Jonica per l’Ambiente “Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella giustizia?”
Clicca qui Cobas Pisa “Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella giustizia?”
Clicca qui Pontinia Ecologia e Territorio “Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella giustizia?”
Clicca qui Alessandria Post “Sentenza Solvay attesa ad Alessandria. C’è fiducia nella giustizia?”

Manifestazione No Tav Terzo valico ad Alessandria.

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Sarebbe stato uno spreco di mobilitazione se si limitasse alla protesta contro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta, che dovrebbero ospitare le terre degli scavi Tav Terzo Valico. L’autentico e immenso problema che incombe sulla Fraschetta è infatti l’inquinamento aria-terra-acqua del polo chimico di Spinetta Marengo… Continua

La parola d’ordine deve essere: “No alle discariche, sì alla bonifica della Solvay.”

mappa della falda acquifera alessandrina

La manifestazione del 23 maggio davanti al Municipio di Alessandria sarebbe uno spreco di mobilitazione se si limitasse alla protesta contro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta, che dovrebbero ospitare le terre degli scavi Tav Terzo Valico. L’autentico e immenso problema che incombe sulla Fraschetta è invece Solvay (continua)


Clicca qui Pennatagliente “la parola d’ordine deve essere: no alle discariche, sì alla bonifica della Solvay”
Clicca qui Corriereal “no alle discariche, sì alla bonifica della Solvay”

L’ipocrisia della Solvay.

Al processo in Corte di Assise i dirigenti inquinatori di questa società, che rischiano 16 anni di reclusione, fanno un accanito tiro al piccione espiatorio contro il direttore defunto e non condannabile. Intanto osannano il suo nome per la corsa podistica “11° Trofeo Solvay-Memorial Corrado Tartuferi“.

127 anni di reclusione per 8 imputati al processo Solvay in Corte di Assise di Alessandria.

Avvelenamento doloso della falda e dolosa omessa bonifica. Dopo la requisitoria finale del PM Riccardo Ghio, Laura Mara di Medicina democratica è l’unico avvocato di parte civile che prende la parola per controbattere l’esercito dei difensori Solvay. Poco prima avevano reso dichiarazioni spontanee e commosse tre degli otto immacolati benemeriti imputati. Per chiedere perdono alle vittime? Commossi per la presenza di vedove in aula? Continua.

Clicca qui Il Piccolo “Polo chimico, processo verso la conclusione”
Clicca qui Monica Gasparini “Si torna in aula con le repliche. Avvelenare significa mettere in atto una condotta idonea a ledere una persona”
Clicca qui Emma Camagna “Gli alti dirigenti Ausimont: siamo imputati senza colpe. Il PM replica: nascosta la gravità dell’inquinamento delle falde”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico, la sentenza prima dell’estate”
Clicca qui Alessandria Post “Tre scendono dalla croce al processo Solvay in Corte d’Assise di Alessandria”

20 aprile La Corte di Assise di Alessandria riprende il processo Solvay. Mentre la classe politica locale fa orrore.

Se clicchi qui, ti aggiorni su interventi e iniziative di Medicina democratica durante questi mesi di sospensione delle udienze. Innanzitutto sull’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo, il silenzio sui danni alle persone, l’ulteriore contaminazione delle falde, l’effetto domino in grado di provocare una catastrofe industriale con migliaia di morti, i politici che scoprono l’acqua calda: manca il Piano di emergenza. I politici ignorano la nostra denuncia dei veleni nel sangue dei lavoratori e dei cittadini e non avviano l’Indagine epidemiologica; men che mai promuovono una Commissione scientifica internazionale che garantisca un vero Progetto di bonifica della bomba ecologica della Fraschetta. Anzi, si dispongono a rinunciare alla bonifica in cambio di un ponte sul Bormida. Perciò Rita Rossa sfiora la vittoria al Premio Attila, ma anche gli altri sindaci della Fraschetta se ne fregano della salute della popolazione. 

Clicca qui Citta futura “E i politici scoprirono l’acqua calda”
Clicca qui Alessandrianews “Incidente Arkema tanti forse nessun perché”
Clicca qui Corriereal “La classe politica locale fa orrore”
Clicca qui La Stampa “Piano d’emergenza. Si aspetta il morto?”
Clicca qui Pennatagliente “La classe politica locale fa orrore”

Una videointervista di Alessandria Post.

Su smog urbano e processo Fabbio, salvaguardia dei fiumi e rappresaglia Melchiorre, Solvay e i veleni nel sangue di lavoratori e cittadini, ponte sul Bormida oppure bonifica delle falde, bidoni sotto Fabbricazioni Nucleari, antenne telefoniche sopra le case.
Clicca qui se l’intervista la vuoi leggere.
Clicca qui Corriereal “Lino Balza a tutto campo: PM10, polo chimico, ponte sul fiume Bormida”

Solvay propone di costruire il secondo ponte sul Bormida a spese sue… e della salute degli alessandrini.

Cioè a patto che gli Enti locali rinuncino a pretendere una vera bonifica e si accontentino di quella finta in corso. Continua…

Clicca qui Carlo Romagnoli “Per quel ponte servono 12 milioni”

Il mestiere del boia: il “consulente” che difende il carnefice contro le vittime.

Sono sempre gli stessi che trovi in tutti i processi dove gli imputati sono grossi e danarosi industriali.
Clicca qui, dal Dossier, Francesco Messineo al processo Solvay di Spinetta Marengo.
Clicca qui La Stampa: “Il consulente della Michelin: quegli aspiratori c’erano. A processo cinque dirigenti dell’azienda”.
Clicca qui Alessandrianews “Processo Michelin: nessuna emissione pericolosa”

Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?

Rivendichiamo l’intervento pubblico del Comune e dell’ASL di Alessandria: analisi del sangue ai lavoratori e alla popolazione a rischio. ADV C6O4 e PFOA sono sostanze tossico nocive e sospette cancerogene, dunque di estremo pericolo per la salute. Allarme anche tra i consumatori.

Clicca qui Documento inviato a Comune, ASL, ARPA, Regione, CGIL, CISL, UIL.
Clicca qui Corriereal “Comune di Alessandria e Asl immobili sul fronte indagine epidemiologica in Fraschetta.”
Clicca qui Alessandria Post “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?
Clicca qui diAlessandria “Il documento inviato da Medicina democratica al Sindaco”
Clicca qui Pennatagliente “Veleni nel sangue dei lavoratori Solvay. E i cittadini di Spinetta Marengo?”
Clicca qui Alessandrianews “Analisi del sangue sui lavoratori del polo chimico”
Clicca qui Enrico Sozzetti “I sindacati e la chimica della Solvay. Medicina democratica rilancia l’allarme per la presenza di alcune sostanze” 

Questi sono i veri problemi di Spinetta Marengo, dalla viva voce dei suoi abitanti.

Non sono l’aria al cloro, l’acqua al cromo, il Lovassina al nucleare, l’epidemiologia, malattie e tumori, processi penali, posti di lavoro a rischio. Bensì: diventare Comune autonomo per eliminare le buche sulle strade. Punto e basta. Parola di Paolo Scacheri (bibliotecario di ben 1.500 volumi), Carlo Lombardi (accompagnato dal fantasma di Francesco Barrera), Guido Ratti (per me Spinetta è il posto più bello del mondo, ma il museo di Marengo porta sfiga), Ugo Boccassi (bei tempi quando in falda andava l’arsenico della lavorazione dell’oro). Parole autorevoli pronunciate all’autorevole e seriosissimo “Salotto del mandrogno” e riportate sull’altrettanto autorevole Il Piccolo (clicca qui) da Massimo Brusasco, che candidiamo al Premio Franco Marchiaro se il solco è quello tracciato dalla prima edizione. Dovrà battere la concorrenza di Gianluca D’Aquino che celebra un anno, il 1966, nel mondo agitato da forti tensioni sociali, con l’evento della vincita milionaria a Spinetta (clicca qui). La frase clou della memorabile serata del Salotto è del cabarettista Gian Domenico Solari: “Da Litta a Lobbi a Cascinagrossa, più vai avanti più la buca è grossa”.

Medicina democratica vincerà il Premio giornalistico Franco Marchiaro con un servizio sullo scandalo politico della bomba ecologica Solvay di Alessandria?

Vincerà malgrado il taglio anticonformista e militante: partigiano per le vittime e impietoso contro i carnefici e la loro servitù pubblica e privata? Vincerà perché rivendica una sentenza degna della Giustizia e della Costituzione, dopo le vergognose sentenze Eternit e Bussi? Continua.

Chi intende ricevere il Servizio giornalistico (74 pagine), faccia richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com

Eventualmente partecipi al sondaggiocon un voto di gradimento da 1 a 10, con una previsione SI o NO di vittoria e PERCHE’.

In Corte di Assise di Alessandria volavano mazzi di rose di Gerico fra Ausimont-Edison e Solvay, più che un ring sembrava una stalla.

Chi paga? In anni di reclusione: pagano gli otto imputati. E in termine di quattrini? All’atto della vendita nel 2001, il contratto previde che i costi ambientali, i costi di bonifica passati presenti e futuri sarebbero stati tutti totalmente a carico dell’acquirente Solvay. In compenso, la venditrice Ausimont avrebbe applicato uno sconto sul prezzo di mercato. Continua…

Clicca qui Alessandria Post “Processo polo chimico: volavano mazzi di rose di gerico fra Ausimont-Edison e Solvay”
Clicca qui Pennatagliente “In corte di Assise di Alessandria volavano mazzi di rose di Gerico fra Ausimont-Edison e Solvay, più che un ring sembrava una stalla”
Clicca qui La Stampa “Spinetta, nell’aula in Assise duello frontale tra i 2 colossi”
Clicca qui Il Piccolo “La Solvay doveva farsi carico dei problemi ambientali”
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Solvay sfida i giurati della Corte di Assise di Alessandria: “Non avrete il fegato di condannarci”.

Gli avvocati portano la croce Solvay e cantano

Art. 439 del codice penale: “Chiunque avvelena acque destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per consumo, è punito con la reclusione non inferiore a 15 anni”. Sarebbe la giusta pena per un delitto contro la collettività. Eppure Solvay sfida i giurati della “provincialotta” Corte di Assise di Alessandria: “Non avrete il coraggio di condannarci per l’articolo 439 dacché nessuno in Italia l’ha mai applicato perché in Italia non c’è mai stato un caso di avvelenamento doloso delle acque”. Continua

Clicca qui La Stampa “Continua l’attacco della difesa Solvay. Al pm: allarmista!”
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E se la sentenza Solvay si ispirasse alla sentenza Eternit?

Il pool di avvocati della multinazionale belga ci sta studiando. Ha incominciato, con tanto di appello ai giurati popolari in Corte di Assise ad Alessandria, a contrapporre il diritto alla giustizia. Obbiettivo far saltare l’imputazione dell’art. 439 c.p.p.: “Chiunque avvelena acque destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per consumo, è punito con la reclusione non inferiore a 15 anni”. Sarebbe la prima condanna in Italia, dicono. Continua

Clicca qui La Stampa “La difesa della Solvay. Accuse? Pregiudizi. Solvay è innocente”
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Solvay è innocente: vittima di un intrigo internazionale. Svelato il giallo in Corte di Assise di Alessandria: tutti i nomi dei congiurati.

Un complotto internazionale ordito dai poteri forti della chimica, dei supermercati e della politica, per impedirle di denunciare i veri colpevoli della catastrofe ambientale di Spinetta Marengo, e per impedirle di bonificare l’altrui avvelenamento doloso delle falde acquifere. Regista finale della congiura: il pubblico ministero. L’ombra della massoneria. Continua
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Le vittime dell’ecocidio di Spinetta Marengo: De Laguiche, Cogliati e compagnia bella di Solvay, sapete dove dovete mettervela la vostra “solidale umana pietà”?

In Corte d’Assise di Alessandria , il difensore dell’amministratore delegato di Solvay dà lezioni morali alle parti civili, si rivolge direttamente alle vittime, lavoratori e cittadini, ammalati ed eredi dei defunti: Umana solidale pietà, ma non posso non esprimere tutto il mio disagio morale nei vostri confronti per le vostre (immorali) richieste di risarcimento, trascinati come siete stati da burattinai (immorali avvocati, immorale PM), qui in quest’aula a mettere in scena (immorali) teatrini del dolore, sceneggiate di vedove e orfani, recital di lacrime e sofferenze, per morti e malattie attribuite a Solvay per inesistenti esposizioni da ipotetiche acque avvelenate, malattie e morti inesistenti e inventate, attribuibili a cause naturali. Continua 
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