Seminario internazionale organizzato da Vision & Global Trends. International Institute for Global Analyses. Lunedì 21 febbraio 2022. Sala delle Conferenze – Palazzo Theodoli – Piazza del Parlamento, 19 Roma. Clicca qui il programma. L’ingresso è consentito soltanto ai partecipanti muniti di Super Green Pass – Vige l’obbligo di indossare la mascherina. Per accedere alla Sala è richiesto abbigliamento formale, per gli uomini giacca e cravatta.
Categoria: Politica
La Voce del Circolo Pertini.
uno strumento di contro-informazione per il dibattito pubblico ligure.
Vice “Premio Attila” Roberto Cingolani: sì alle miniere in Tigullio e Val di Vara. Maneggi nel porto di Genova: ci risiamo. Visione ospedalocentrica: dominante. Esternalizzazione dei servizi sanitaria Ponente. Clicca qui.
L’agenda Mattarella? Stracciata da Draghi & Co.

Sperticati elogi al discorso d’insediamento del nuovo settennato del Capo dello Stato. Ma dai precari alla povertà alle disuguaglianze, quel che era stato fatto è stato picconato proprio dal governo “benedetto” dal Colle. Dei punti sollevati nel discorso, quelli che riguardano la politica economica mostrano infatti che “l’agenda” non è quasi mai esistita in passato e soprattutto che il governo Draghi ha finito per stracciare anche quel che era stato fatto in quella direzione in precedenza. Clicca qui Virginia Della Sala e Carlo Di Foggia: le distanze tra le parole e la realtà.
Presentata la relazione sui danni da Pfas in Commissione parlamentare.

Dopo decine di audizioni e una missione a Spinetta Marengo. Principale promotore è stato Alberto Zolezzi membro delle commissioni Ambiente ed Ecomafie. Clicca qui la comunicazione MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati. A questo punto la parola passerebbe al Governo, anzi ripasserebbe perché già l’ex ministro all’ambiente del M5S aveva disatteso l’impegno di porre LIMITI ZERO AI PFAS, ovvero a eliminare queste sostanze dalla produzione e dall’utilizzo.
Covid nel Paese di Sottosopra.
L’allegra brigata viene chiamata Governo dei Migliori. Clicca qui.
Draghi all’assalto dei servizi pubblici locali.
Era atteso da tempo. Faceva parte delle stringenti “condizionalità” richieste dalla Commissione Europea per accedere ai fondi del Next Generation Eu. Era uno degli assi portanti per i quali Draghi è stato definito da Confindustria “l’uomo della necessità”. Era fortemente voluto dalle lobby finanziarie. Ed è arrivato il disegno di legge sulla concorrenza e il mercato. Un nuovo bastimento carico di privatizzazioni. I media mainstream ancora una volta dirottano l’attenzione dalla sostanza del provvedimento, concentrata nell’art. 6: la privatizzazione dei servizi pubblici locali e la definitiva mutazione del ruolo dei Comuni. Continua qui.
Draghi va avanti sulla strada dell’Autonomia Differenziata.
il governo ha inserito nella NADEF (Nota di aggiornamento al DEF Documento Economia Finanze) un DDL per l’attuazione dell’Autonomia Differenziata. La materia inserita addirittura nel Collegato la si sottrae a qualunque dibattito reale nel Paese e alla possibilità di sottoporla poi eventualmente a referendum. In una situazione del Paese che ha visto e vede i disastri della prima regionalizzazione nella sanità, ai quali si è sommata l’incapacità delle Regioni ad assicurare sicurezza nelle scuole e nei trasporti; in una situazione che vede aumentare ogni giorno di più le diseguaglianze tra i territori e all’interno dei territori stessi, dal nord al sud del Paese. Clicca qui la Mozione L’Assemblea Nazionale dei Comitati per il ritiro di ogni Autonomia Differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti.
In Valsusa si estendono le aree di interesse strategico del TAV.
Nuovo attacco del governo al Movimento No Tav e a tutti gli abitanti della Val Susa: La Commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento presentato da Roberto Rosso, vicepresidente di Forza Italia, che ha l’obiettivo di estendere ad altri sette Comuni la qualifica di aree di interesse strategico per procedere con i lavori del Tav. Clicca qui.
“Voi G20, noi il futuro”: le iniziative in campo in occasione del G20.

Clicca qui il programma.
Siamo proprio sicuri che i fascisti siano solo quelli di Forza Nuova?
Una domanda inquietante rivolta alla sinistra. Clicca qui.
La paralisi del Governo sulle rinnovabili la paghiamo doppio.

In bolletta e con i disastri climatici. Il governo non vuole rinunciare al gas fossile, vuole mantenere lo status quo o persino strizzare l’occhio al nucleare, all’idrogeno blu e ad altre “false soluzioni”, piuttosto che mettere in discussione gli interessi delle aziende estrattive come l’Eni. Questa non è transizione ecologica, è finzione ecologica. Firma qui la petizione.
Per Cingolani gli affari vengono prima della salute dei cittadini.

Per Salvini basta il commento di Vauro. Per Cingolani (che insulta gli ecopacifisti) serve qualche parola in più, indirizzata a Draghi: clicca qui l’Osservatorio sulla transizione ecologica-PNRR. Il presidente del Consiglio Draghi condivide le dichiarazioni del suo ministro per la Transizione ecologica? Il quale anziché dedicarsi anzitutto ai compiti per arrivare a mettere sotto controllo le emissioni climalteranti non trova di meglio che contraddire il risultato del referendum popolare del 2011 che ha bocciato con il 60% dei voti la proposta del governo Berlusconi di reintrodurre il nucleare civile. Per di più era il secondo referendum vinto dal No al nucleare civile, visto che il primo nel 1987 aveva portato alla chiusura di tutte le centrali esistenti in Italia. Se non lo fa Draghi, spieghi Grillo a Cingolani che non si va contro un doppio pronunciamento popolare ma che il suo compito non è tenere bordone alla lobby degli interessi del nucleare e della conservazione nel campo delle politiche innovative nell’ambiente e nell’energia, bensì è dedicarsi seriamente alla transizione ecologica e all’attuazione del PNRR, cercando di seguire le linee della Commissione europea anziché scegliere il ruolo di frenatore e sabotatore.
Cingolani vende fumo. Il ministro e la lobby sono fuori tempo.
Sostenere il nuovo nucleare – fissione e SMRs – Cingolani non tiene ben chiaro in mente che servirà ancora qualche decennio perché possa contribuire alla decarbonizzazione. Nel frattempo le rinnovabili continuano la loro corsa e costituiscono una soluzione economica e di rapida implementazione per abbattere le emissioni: senza considerare il contributo dell’idroelettrico, nel 2019 hanno superato il nucleare per elettricità prodotta, raggiungendo in meno di 15 anni – il loro sviluppo su larga scala è iniziato verso il 2007 – quello che il nucleare ha ottenuto in 50. A Cingolani non risulta quindi chiaro che è necessario accelerare gli investimenti nelle rinnovabili: la decarbonizzazione non può aspettare. Clicca qui.
Per Cingolani il Tav è assolutamente necessario.
La trasformazione ecologica del Piemonte parte dal raddoppio della linea Torino-Lione. Clicca qui.
Siamo un branco di ambientalisti radical chic, oltranzisti, ideologici.

Raccomandato da Beppe Grillo, il cosiddetto ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, mette in guardia contro un mondo “pieno di ambientalisti radical chic, oltranzisti, ideologici”. Ci definisce “peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati […] Spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico, che guardiate i numeri”. Il commento di Luca Mercalli clicca qui.
La peggiore riforma della giustizia mai vista.
Sul testo di riforma della giustizia della ministra Cartabia il Procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri a La7 dice: “Una tagliola devastante. La peggiore riforma della giustizia da quando io sono in magistratura. Serve solo a buttare al macero i processi in appello, per cui la faranno franca migliaia di imputati già condannati in primo grado”. Clicca qui.
Colpo di spugna per gli ecoreati mentre i boschi bruciano.

Il governo ha posto in parlamento un testo inaccettabile sotto il profilo ambientale. Il disastro ambientale non è incluso nelle eccezioni all’improcedibilità. La riforma della giustizia rischia così di fermare tanti processi ambientali. Clicca qui Si sono mobilitate le associazioni. Firma anche tu.
Cingolani e Draghi green grillini.

Chi paga il conto della cosiddetta transizione verso un’economia verde. Clicca qui Pennatagliente.
Siamo la coppia più antinucleare del mondo.

Vanno in giro per Alessandria in coppia a conferenziare “No al deposito nucleare”: Riccardo Molinari capogruppo alla Camera dei Deputati della Lega Salvini Premier, e Federico Fornaro suo omolgo per Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista. Ebbene, lasciamo perdere Molinari per il fatto dell’età, ma la credibilità antinucleare di Fornaro è più clamorosa della folgorazione di Saulo sulla via di Damasco. Consolidando la sua vecchia fama di nuclearista antiambientalista di segretario provinciale dei DS poi PD (leggi L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza pag. 170 vol. 3°), ancora pochi mesi infatti aveva rassicurato sull’ipotesi di ubicazione locale del deposito nucleare nazionale: “I rifiuti arrivano in sicurezza e conservati in altrettanta sicurezza, non ci sono rischi di percolamento come per molte discariche della provincia, si sta parlando di un sito che deve garantire sicurezza al massimo grado per 300 anni, l’importante è che si proceda nell’individuazione del sito nella massima trasparenza e il sito deve essere il migliore in assoluto. ll Parco tecnologico, annesso al deposito, è un investimento nella ricerca scientifica e sul futuro”.
Gli ecopacifisti dalla parte di Grillo o di Conte? O di nessuno dei due?

Molta parte del movimento ecopacifista aveva posto fiducia elettorale nel Movimento Cinque Stelle. Ora, davanti ai suoi parlamentari, Beppe Grillo ha ammesso di averlo deluso. Dopo aver inventato due governi Conte di due colori opposti (ma nessuno ecopacifista), ha toccato il fondo dell’impotenza e della sudditanza nell’ammucchiata del governo Draghi. Tutti gli organi di stampa ferocemente restano da oltre 12 anni contro Grillo e da tre contro Giuseppe Conte; a favore di Conte ma contro Grillo c’è solo il Fatto Quotidiano. Eppure è innegabile che il Movimento inventato dal “visionario”, dopo che questi ha definito “ecologisti” tanto Mario Draghi che Roberto Cingolani, non solo è inchiodato alla metà del suo consenso originario, ma addirittura è sull’orlo della scissione. Non è chiaro se la rottura fra Grillo e Conte si fonda sulla presa di coscienza di Grillo che il governo Draghi è tutt’altro che il governo della “transizione ecologica”, e che dunque occorre uscire dalla maggioranza (tramite una mozione di sfiducia contro Cingolani) e infine ritornare prima della fine della legislatura ai principi fondativi (ecopacifismo, no due mandati, ecc. ). Oppure se il dissidio è solo una lotta di potere personale nel corso della definitiva trasformazione di un Movimento rivoluzionario in un Partito tradizionale. La parola degli attivisti è spenta da tempo, mentre tra i parlamentari l’attaccamento alle poltrone spiega le scelte di governo, dal Conte 1 in avanti.
Festa di Liberazione dal fascismo e di Resistenza al nuovo fascismo.

76 anni dopo, cosa sono fascismo e antifascismo oggi? Antifascismo sono stati lo Statuto dei Lavoratori, il Sistema Sanitario Nazionale, la legge Basaglia, le leggi sul divorzio, sull’interruzione volontaria di gravidanza, ecc. Chi sono i fascisti di questo millennio? Coloro che si oppongono all’attuazione della Costituzione e che negano l’esercizio dei diritti civili, politici e sociali affermati nella carta costituzionale: il diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’ambiente salubre, alla partecipazione alla vita politica, la parità di genere, il ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, ecc..
Dunque gli antifascisti sono gli avversari di coloro che hanno fiaccato il Sistema Sanitario Nazionale a tal punto da farlo crollare sotto Covid; che hanno smontato pezzo per pezzo la Scuola Pubblica; che hanno reso precario il lavoro; che hanno finanziato e continuano a finanziare le fabbriche di armi e a sostenerne le esportazioni in tutto il mondo; che impongono restrizioni alle libertà ed ai diritti costituzionali (vedi Decreti Sicurezza e situazione carceri in Italia); che consentono che il 10% della popolazione residente nelle aree SIN continui ad ammalarsi e a morire di tumore; che finanziano i paesi in cui è consentito detenere e torturare impunemente uomini, donne e bambini in veri e propri lager (vedi caso Libia); che trattano e fanno affari con regimi incuranti del rispetto dei diritti civili e politici (vedi casi Turchia ed Egitto); che reprimono il dissenso processando, carcerando (vedi fatti del G8 di Genova e torture nella Caserma di Bolzaneto, arresti degli attivisti No Tav e No Tap, ecc.) e sopprimendo spazi di utilità sociale (vedi Labas a Bologna, Casa Internazionale delle Donne e Cinema Palazzo a Roma, ecc.). Clicca qui.
Il governo Draghi al vaglio della “Società della cura”.

Migliaia hanno aderito al manifesto “Per la società della cura”. Gruppi, associazioni, reti sociali sono impegnati in incontri tematici per la raccolta delle priorità concrete per un nostro “Recovery plan” che non sprechi le lezioni della pandemia, affronti il collasso climatico e l’ingiustizia sociale ripudiando la gerarchia di valori e poteri che governa il mondo, per costruire la società della cura di sé, degli altri, del pianeta. Per aprire uno spazio di confronto collettivo sulla situazione politica e sociale del nostro Paese dopo la crisi istituzionale e l’arrivo, ormai prossimo, di un nuovo governo a guida Mario Draghi, sarà dedicata la riunione plenaria di venerdì 12 febbraio ore 17.30 al seguente link.
Crisi di governo: la questione ecologica non fa parte del dibattito in parlamento.
Eppure per il “Recovery Plan” il governo dovrebbe occuparsene destinando almeno il 37% degli investimenti per la transizione ecologica. Clicca qui.
“Pensalibero”.

Il periodico di informazione che crede che la politica sia una attività nobile. Clicca qui.
ILVA. Accordo governo-arcelor dalle tasche degli italiani e sulla pelle della popolazione tarantina.

Clicca qui “PeaceLink: quello che il governo non dice sul nuovo accordo con ArcelorMittal”.
Clicca qui “Peacelink: Con il nuovo accordo l’Ilva inquinerà di più”.
Clicca qui “L’accordo fra Governo e ArcelorMittal per Peacelink brucia ricchezza senza creare occupazione”.
Recovery Fund è lo specchio della società che vogliamo costruire?
Per il Governo la priorità è produrre elicotteri e aerei di attacco. Con quei miliardi potremmo finalmente risolvere alcuni dei problemi più urgenti d’Italia, nella scuola, nella sanità. Clicca qui Tonio Dell’Olio.
Decreto semplificazioni.
Al Decreto-Legge 16 luglio 2020, n. 76 (clicca qui), recante Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale, denunce ed emendamenti di associazioni e comitati: clicca qui.
Comitato Taranto a Conte: non sprecare fondi su ArcelorMittal.
“Il Just Transition Fund, lo strumento della transizione verde del Recovery Fund, è stato tuttavia fortemente ridimensionato e noi riteniamo che le risorse rimanenti non possano essere sprecate in un’impossibile rilancio dell’Ilva”. È un passaggio della lettera che oggi il Comitato cittadino per la salute e l’ambiente a Taranto ha inviato al premier Giuseppe Conte. “Non vogliamo – si legge nell’appello a Conte – che il Just Transition Fund divenga la stampella per far proseguire ancora di qualche mese l’agonia dell’Ilva concedendo abilmente ad ArcelorMittal fondi europei e aiuti di stato. Clicca qui l’appello.
Lettera aperta al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: Occorre aggiornare lo Studio sugli effetti delle esposizioni ambientali e occupazionali a Taranto. Il Comitato Cittadino per la Salute e l’Ambiente chiede che lo studio epidemiologico su Taranto, consegnato al Tribunale di Taranto nel 2012 e poi proseguito grazie alla Regione Puglia, venga aggiornato per verificare e quantificare con precisione i danni sanitari causati dall’ILVA. Clicca qui.
Cominciamo a indicare le responsabilità nella gestione del Covid19.

Molte domande sulle responsabilità dell’epidemia hanno risposta dalla trasmissione di Report su Rai 3 del 20 aprile 2020, intitolata “Il pasticcio piemontese”: clicca qui. Figure esemplari come Mario Raviolo, Luigi Icardi, Alberto Cirio, le troviamo anche nell’altra Regione “eccellenza sanitaria”, la Lombardia guidata da Attilio Fontana.
Nessuna pietà anche per il vecchio immigrato della Lapponia.

È stato arrestato con l’accusa di commercio illecito, aggressione, immigrazione irregolare e maltrattamento di animali. A finire nei guai B.N., anziano originario della Lapponia che nella notte tra martedì 24 e mercoledì 25 ha dato filo da torcere alle forze dell’ordine.
Lo straniero, secondo una prima ricostruzione, sarebbe giunto ad Alessandria trainato da una quadriglia di grossi animali, bestie stanche, sfinite dall’incessante lavoro al quale il vecchio le aveva sottoposte. B.N. avrebbe ripetutamente posteggiato il proprio mezzo (che non risulta immatricolato) in doppia fila nelle vie del centro.
E sarebbe stata proprio una multa, elevata per il parcheggio selvaggio, a scatenare la sua ira. Una rabbia feroce che ha indotto le autorità a controllare quel carico sospetto. A bordo del mezzo sono stati rinvenuti numerosi prodotti di vario genere di cui lo straniero non ha saputo fornire alcuna bolla di trasporto o documento di acquisto della merce che, a questo punto, si presume rubata. L’anziano, poi, è stato sottoposto ad un accertamento etilometrico (in quei momenti concitati avrebbe affermato di essere «innamorato di tutti i bambini del mondo» e che questi lo stavano «aspettando con ansia ai piedi del camino»).
Un fatto che ha scosso le festività dei politici locali. Ferma la condanna di Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera: «Con il nuovo Governo gli sbarchi clandestini arrivano anche dal Nord! E l’Europa che fa?!» Perplesso pure il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro: «Non condanniamo l’immigrazione a prescindere, i flussi vanno compresi e gestiti. Questa gente è mossa dalle necessità: quell’uomo arriva da un Paese dove d’inverno non si vede mai la luce…». Posizione ambigua per i Cinque Stelle, la senatrice Susy Matrisciano chiede tempo: «La piattaforma Rosseau non si è ancora espressa». Da Forza Italia il commento del navigato Ugo Cavallera: «Noi siamo e restiamo garantisti fino all’ultimo grado di giudizio, tanto più con uno che potrebbe avere la mia età». Dal Partito Democratico, Domenico Ravetti auspica «un confronto ampio, che coinvolga le parti sociali di una città da sempre attenta al bisogno collettivo, coniugando libertà individuale a bene comune». Nessuna nota da Italia Viva: i vertici sono in settimana bianca e torneranno, forse, dopo l’Epifania.
Per B.N. è stata chiesta la custodia cautelare in carcere. Pare sia stato sistemato nella cella adiacente a quella che ospita l’assessore regionale Roberto Rosso di Fratelli d’Italia.
da Alessandria News
Nazionalizzare l’Ilva significa.

Nazionalizzare l’Ilva significa ridurne le dimensioni, bonificarla, convertire l’area in altre produzioni e servizi. C’è chi non è d’accordo. E chi è d’accordo ma non ha il coraggio di dirlo.poli
Clicca qui Massimo Giannini, Marco Revelli, Turi Palidda, Franco Astengo, Doriana Goracci, IlSole24Ore, Slai Cobas, CARC, (nuovo) partito comunista italiano, Proletari comunisti, Avvocatura democratica.
Se Taranto piange Brindisi non ride.
I dati Istat permettono di conoscere lo stato di salute aggiornato della popolazione. Criticità per la salute delle donne. Che interpellano la politica. Clicca qui.
Libertà di movimento, libertà per i movimenti.

Corteo nazionale a Roma. Dietro lo striscione che chiede l’abrogazione delle Leggi Sicurezza si ritroverà chi negli ultimi anni ha manifestato in ogni parte d’Italia contro la propaganda salviniana e la chiusura dei porti, si oppone alla ferocia degli sgomberi di occupazioni abitative e spazi sociali, si mobilita nei quartieri popolari, alle centinaia di realtà che hanno dato vita al corteo del 10 novembre dell’anno scorso contro la conversione in legge del primo Decreto Sicurezza. Clicca qui.
Verona non è solo cori razzisti.
“Sono nato a Verona, dove abito e vivo. A Verona c’è la Casa per la Nonviolenza, ci sono i Comboniani, c’è l’istituto don Calabria, c’è il Cestim, c’è Nigrizia e c’è Azione nonviolenta. A Verona abbiamo realizzato le Arene di Pace e ieri, in tanti, abbiamo celebrato il 4 novembre dedicato ai Disertori della prima guerra mondiale. Il problema di Verona sono i veronesi che sostengono politicamente, e con il voto, una destra fascistoide (dedita agli affari, alle speculazioni, ai soldi facili), che si avvale del lavoro sporco di gruppi estremisti che crescono anche nel brodo di coltura del tifo calcistico. Minimizzare questi fenomeni razzisti e violenti (ci sono stati anche morti) equivale ad esserne complici. Verona non è né la città dell’odio, né la città dell’amore. E’ la città opulenta dell’ignavia. Verona è bellissima vista da lontano, è meschina vista da vicino. Questi sono i due volti della città. La via d’uscita non è la contrapposizione, ma il lavoro culturale, educativo, solidale, che può trovare nuova espressione politica proprio nella pratica nonviolenta. ‘Non esiste mondo fuor dalle mura di Verona’. E’ qui che dobbiamo agire.”. La riflessione è di Mao Valpiana: clicca qui il profilo.
Rivendicazioni precise al presidente del consiglio Conte.
Politiche di sostegno alla non autosufficienza e agli anziani, contrasto alla povertà materiale ed educativa, politiche giovanili, accoglienza e cooperazione allo sviluppo, cultura: in sostanza tutto ciò che va sotto il nome di “politiche sociali”. (continua…)
Vallebormidapulita. Apertura di credito alla Regione Piemonte?
Scontando la (colmabile) ignoranza sulle tematiche dell’ex Acna di Cengio, la nuova Giunta ha la volontà di intervenire? Il parere di Gigi Gallareto da Monastero Bormida: clicca qui.
Tav Torino-Lione, simbolo dell’Ancien Regime, amata dalle mafie.
Il governo del “cambiamento” cade su questo simbolo: la Lega Nord ha deciso la fine del governo Conte solo dopo il voto parlamentare dei 5 Stelle. Ringraziano le mafie, sempre presenti in tutte le “grandi opere”. Clicca qui Alessio Di Florio.
Un governo sfiduciato non può dare il via al Tav Torino Lione.
Clicca qui il comunicato stampa del Presidio Europa Movimento No Tav. Clicca qui le prossime iniziative di lotta.
II parlamentari non fascisti sfiducino il governo golpista e razzista.
Clicca qui il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”.
Carola e Matteo bulli sulla pelle dei poveri 42 profughi.
Per provocazione mediatica la Sea Watch punta sempre e solo sull’Italia perché sa che in Italia trova il nemico perfetto, il Salvini che per la sua politica elettorale avrebbe bisogno di una Sea Watch al giorno, e trova una sinistra che non sa fare altro che fare il tifo da stadio pro la capitana e contro il capitano, sulla pelle dei profughi. Clicca qui Nicola Quatrano, ex PM di Tangentopoli.
La “questione morale” trentacinque anni dopo la morte di Berlinguer.

Sono trentacinque anni che è morto Enrico Berlinguer, dopo che aveva realizzato alle europee 1984 lo storico sorpasso del PCI sulla DC. E proprio nella coincidenza di questo anniversario con le elezioni europee 2004, scrivevo su Il Manifesto “La questione morale dopo Berlinguer”:
“ Nel mondo c’è grande sporcizia. Materiale e morale. Pensiamo all’ambiente e alla guerra. Temi su cui pur si dividono i giudizi. Che diventano unanimi solo per la politica: sporca per definizione. Probabilmente lo è né più né meno delle altre attività umane. Dove si mente, si imbroglia, ci si arricchisce, si ruba, si uccide. Ma si sta nascosti mentre in politica si diventa pubblici. In più, non si è perdonati a razzolare male proprio per aver predicato il disinteressato bene pubblico. Questa denigrazione della politica, in determinati momenti, si eleva a “questione morale”. Vi è chi propone di reagire, di estirpare il marcio. In altri momenti no, nessuno raccoglie il persistente malcontento popolare, il distacco, l’astensionismo. Attualmente siamo in questa seconda fase. La “questione” non compare nella campagna elettorale. Neppure in quei piccoli partiti che fanno ancora raro riferimento a Enrico Berlinguer, che della questione morale fece il terreno etico-politico sul quale combattere la sua ultima e più popolare battaglia, preparando la stagione di Mani pulite. Con essa, c’è stato l’affondamento della prima repubblica e dei partiti che l’avevano governata. Ma nessuno può dire, oggi, che la questione è risolta, anzi che non si sta aggravando. E in entrambi gli aspetti posti da Berlinguer. Quello della corruzione dei politici, imprenditori, amministratori, burocrati. E quello dell’occupazione del potere da parte della partitocrazia, dell’ uso privato delle istituzioni, dell’abbandono del concetto di gratuità nella politica, della divaricazione cioè tra Costituzione scritta e costituzione materiale. Chiedersi come avrebbe reagito Berlinguer, è forse esercizio improponibile. E’ doveroso però chiederci perché, oggi, mancano figure del suo carisma. Perché questa epoca produce, a tutti i livelli, classi dirigenti dell’attuale statura? Perché, insomma, le società contemporanee raggiungono il degrado che tutti abbiamo sotto gli occhi?”
Quella denuncia potrei scriverla anche oggi, parola per parola se, (continua)
Ripubblicizzare l’acqua si può, ripubblicizzare si deve.
Importante primo risultato della Campagna FACCIAMO RESPIRARE IL MEDITERRANEO.
Per l’istituzione di un’Area ECA (area controllo emissioni) nel Mediterraneo. Clicca qui l’iniziativa Italia-Francia. La campagna per proteggere i cittadini dalle emissioni di zolfo, ossidi di azoto e particolato è stata lanciata e sostenuta da diverse associazioni e comitati a livello internazionale e nazionale: clicca qui.
“La sinistra non ha gran futuro se usa la polizia per separarsi dai Movimenti”.

Questo è il commento dello storico Marco Revelli, testimone agli scontri del 1° maggio a Torino.
Clicca qui l’intervista.
La rivolta contro il Movimento5Stelle.
Il ritorno a Taranto il 24 aprile del vicepremier Luigi Di Maio si annuncia incandescente: crocifissione o resurrezione? Secondo gli accusatori, il Movimento5stelle avrebbe tradito gli elettori e la città è in rivolta dopo l’accordo con Acelor Mittal, dopo che Peacelink, Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, Comitato quartiere Tamburi, Isde Medici per l’ambiente Massafra, FLMUniti-CUB, Giustizia per Taranto, Legamjonici, LiberiAmo Taranto, Tamburi Combattenti, Taranto L.I.D.E.R., Taranto Respira, TuttaMiaLa Città, libere cittadine e liberi cittadini, Mamme del quartiere Tamburi ecc. avevano ribadito che “L’Ilva non può continuare a produrre nel cuore di una città in maniera compatibile alla salute umana, neanche in presenza di investimenti importanti. L’unica via perseguibile è chiusura, bonifica ad opera dei lavoratori attualmente impiegati, tutela della salute e riconversione economica dell’intera area ionica”. Analogamente si è espresso il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”: clicca qui.
I Cinquestelle ci accusano di essere “allarmisti”: clicca qui.
Ma tutti i dati ambientali e sanitari li smentiscono: clicca qui. E clicca qui .
Dunque il 24 aprile sarà dura per Di Maio acquietare i tarantini nel clima descritto dai giornali: clicca
Il Convegno al servizio della lobby Ilva Acelor Mittal.
E’ scontato che il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” sia al fianco dei Comitati e delle Associazioni che si battono per la “Urgente chiusura dell’Ilva e conseguente riconversione economica dell’intera area ionica” (clicca qui)
per le motivazioni ripetutamente riportate sul Sito della Rete Ambientalista: clicca qui.
E’ scontato che imprenditori, sindacati, politici, ministri, giornalisti, si oppongano alla chiusura urgente dell’Ilva, come sempre avvenuto (Acna, Farmoplant, Tav ecc.) per “conciliare lavoro e salute” ovvero gli interessi padronali e politici sulla pelle delle vittime.
Ma non era per tutti scontato che facesse parte di questa schiera Medicina democratica, l’Associazione già conflittuale e anticapitalista fondata dallo scienziato Giulio Maccacaro, la quale si era sempre battuta per la chiusura delle fabbriche della morte. Questa sciagurata posizione ribadita in un Convegno a Taranto (clicca qui)
era invece scontata per i Soci, anche fondatori dell’Associazione, che l’hanno abbandonata a causa della sopravvenuta mutazione genetica che ha tradito i princìpi di Maccacaro. Il recente Convegno di una Associazione sconosciuta nel territorio può passare inosservato fra i tarantini, anche se fotografa il circolo vizioso che caratterizza la mutazione genetica di una Medicina democratica oggi ridotta ai minimi termini dell’iscrizione e pienamente integrata nel sistema: essa, annichilite le Sezioni territoriali e cessata ogni azione come Movimento di lotta nei territori,
a) entra come parte civile (parte lesa, lesa di che?) in tutti i procedimenti penali, i quali normalmente si risolvono senza condanne e bonifiche e soprattutto senza risarcimenti sostanziali per le Vittime, ma assicurano foraggiamenti agli avvocati e alla propria cassa;
b) la cassa è vitale per il bilancio: senza di essa per alcuni non sarebbero praticabili conferenze, rappresentanze, trasferimenti, libri, riviste, referenze, consulenze, incarichi ecc.;
c) tra queste attività autoreferenziali rientrano costosi convegni come quello di Taranto (vitto e alloggio e viaggio: una bestemmia per il volontariato di chi per decenni se li è sempre pagati di tasca propria);
d) abolito il Movimento delle Sezioni, le suddette attività servono a giustificare la propria esistenza quale “studio legale” di fatto. In tale veste è l’interesse di Medicina democratica per Taranto: per i processi. E ritorniamo al punto a) del circolo vizioso.
Appello del Movimento Acqua per le elezioni europee.
Il Movimento Europeo per l’Acqua è una rete aperta, partecipativa e pluralista di movimenti sociali, organizzazioni, comitati e sindacati il cui obiettivo è di rafforzare il riconoscimento dell’acqua come bene comune e l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come diritto umano. Clicca qui.
La disinformazione politica e mediatica SI TAV.

La politica li usa ampiamente e allo stesso tempo subisce i loro condizionamenti. Dibattito con Tomaso Montanari e Wu Ming 1.
Il reddito di cittadinanza non è vantaggioso per le persone con disabilità.
Le Federazioni FAND e FISH ribadiscono le critiche alla Camera (continua…)
Taranto deve salvare i suoi bambini dalla strage dell’Ilva.

Mentre i figli continuano a morire, i genitori manifestano con le fiaccole e contestano governo e politici. Clicca qui Mortalità infantile maggiore del 21% rispetto alla media regionale. Asma bronchiale e infezioni respiratorie 33% in più rispetto agli altri bambini.
Proposta di legge Rodotà: si faccia decidere al Popolo dei Beni Comuni.
Dopo la spaccatura fra “giuristi” e fra “sigle” se avviare una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare basata sul testo scaturito dieci anni fa dalla Commissione Rodotà. Si apra infine una consultazione popolare via web affinché sia il popolo dei beni comuni a decidere. La Rete Ambientalista mette a disposizione i propri mezzi. I termini della discussione sono ormai noti. Li riproponiamo:
clicca qui “La proposta Rodotà è ancora valida?”
clicca qui “Sui beni comuni la bussola resta la Commissione Rodotà”
clicca qui. “Al via i banchetti per la raccolta di un milione di firme.”
clicca qui. “La proposta di legge è pericolosa”
clicca qui. “Ma per favore…”
clicca qui. “Limiti e riserve sul metodo e sul merito”
clicca qui. “Una questione di metodo e tre di merito”
Il “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”: si eviti l’epilogo della diaspora post referendum del 2011 che è descritta da pag. 41 su “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza: clicca qui la sconfitta epocale.