Giustizia postuma.

Caso emblematico di “giustizia postuma”, la sentenza riguarda un operaio della Colgate-Palmolive di Anzio esposto all’amianto e affetto da gravi patologie. Aveva finalmente ottenuto il riconoscimento dei benefici previdenziali con la condanna dell’INPS, ma è deceduto qualche giorno fa prima di poter andare in pensione. L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) proseguirà ora l’azione legale per la vedova, con richiesta di aumento della pensionerendita INAIL e risarcimento .
LINK PER SCARICARE LA SENTENZA : https://we.tl/t-Sg5vi1f3hU

Emergenza mesotelioma. Allarme amianto in ospedali e scuole.

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha ricevuto segnalazione per la presenza di amianto in più di 250 ospedali (stima per difetto, perché la mappatura è ancora in corso). L’emergenza inquinamento da amianto in Italia è drammatica con un preoccupante ritardo delle bonifiche: più di 40 milioni di tonnellate di amianto e materiali contenenti amianto, assenza di una mappatura completa, mancata attuazione per larga parte della legge 257/92. Sono stati censiti ufficialmente in Italia circa 100 mila mila siti. Secondo le stime diffuse dall’Osservatorio Nazionale Amianto, sono invece circa 1 milione i siti e i micro siti con amianto, e ci sono ancora 58 milioni di mq di coperture in cemento-amianto.
L’amianto è ancora tra noi: presente in migliaia di edifici pubblici e privati, scuole, ospedali, treni, tetti, tubature. Ed è allarme scuola: l’Ona continua a ricevere segnalazioni di nuove scuole con amianto, perfino asili nido, scuole materne ed elementari. Nel passato è stato usato DAS con amianto, e questo ha esposto ancor di più, in particolare le maestre di asilo e elementari fino al 1993, contenente il 30% di crisotilo. Sono arrivate le segnalazioni di 4 casi di mesotelioma nel personale docente solo in queste ultime settimane, e per di più altri casi di segnalazioni di tecnici ovvero professori di educazione tecnica e/o similari per l’uso del minerale all’interno degli strumenti dei laboratori, specialmente nelle scuole di avviamento professionale.
Emergenza anche negli ospedali: l’Osservatorio ha ricevuto segnalazione per la presenza di amianto in più di 250 ospedali (stima per difetto, perché la mappatura è ancora in corso). Ed ancora la nostra rete idrica rivela presenza di amianto per ben 300.000 km di tubature (stima ONA), inclusi gli allacciamenti, con presenza di materiale contenenti amianto rispetto ai 500 mila totali (tenendo conto che la maggior parte sono stati realizzati prima del 1992 quando il minerale veniva utilizzato in tutte le attività edili e costruttive).

L’amianto è sempre colpevole.

L’amianto è comunque colpevole anche se il lavoratore morto per cancro al polmone era un fumatore. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. L’operaio, elettromeccanico e manutentore di mezzi rotabili, dal 1988 aveva lavorato alle officine di Roma Centocelle di Cotral S.p.A., società di trasporto pubblico del Lazio, smontando apparecchiature e componenti elettrici contenenti amianto. Era il 1992 quando iniziarono a comparire i primi sintomi del tumore polmonare che ne causerà il decesso nel 1994 a 37 anniI familiari si sono rivolti all’Osservatorio Nazionale Amianto e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, per ottenere giustizia. L’Osservatorio Nazionale Amianto tutela da anni le vittime di questo pericoloso cancerogeno. Queste possono richiedere assistenza tramite lo sportello amianto on line https://onanotiziarioamianto.it/sportello-amianto-ona-nei-territori/ o chiamando il numero verde gratuito 800 034 294.

Ambiente, amianto, infortuni sul lavoro.

Lunedì 12 dicembre alle 9.30 nella sala Laudato si’, al Campidoglio, a Roma, l’Osservatorio Nazionale Amianto e la Fondazione E-Novation saranno insieme in un convegno dal titolo “ESG – Stati Generali della Sostenibilità – ambiente e amianto, infortuni sul lavoro, governare la sostenibilità” durante il quale saranno sviscerati i temi degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e più in generale della tutela dell’ambiente. Clicca qui.

Ennesima sentenza di assoluzione per le morti da amianto.

E’ la volta della Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza assolutoria della Corte d’Appello di Milano, con la solita motivazione: non si può stabilire il momento  in cui le fibre di amianto, penetrate nella pleura si trasformano e danno origine al mesotelioma e/o carcinoma, pertanto non è possibile attribuire responsabilità di omicidio colposo ai 4 manager dell’Alfa Romeo di Arese per la morte di 15 lavoratori.

Mesotelioma. La strage dimenticata. Attesi altri 7mila decessi. La prevenzione sarebbe semplice: un piano nazionale di rimozione dei manufatti di amianto.

Nel periodo 2020-24 attesi in Italia altri 7.000 decessi, in aumento da decine di anni. Una strage dimenticata dai governi. I processi non risarciscono mai le Vittime. La prevenzione sarebbe semplice: un piano nazionale di rimozione dei 400mila manufatti di amianto: privati, scuole, ospedali, tubature. Questo sì che sarebbe una grande opera!

La LILT, Lega Italiana Per La Lotta Contro  I Tumori, ringrazia e certifica le donazioni ricavate dai nostri libri: anche esse consentono di proseguire le attività di prevenzione, diagnosi precoce e ricerca oncologica sul mesotelioma pleurico maligno, finanziamenti per borse di studio post dottorato, servizi di psiconcologia ecc.

I nostri libri sono stampati a spese degli autori. Il ricavato è interamente devoluto alla Ricerca per la cura del mesotelioma di Casale Monferrato. La sottoscrizione parte da un minimo di 20 euro a libro. Clicca qui i nostri libri.

Sono disponibili  in formato cartaceo per spedizione:

“L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza” Vol. quarto pagg. 460. Vol. terzo pagg. 318.

Sono esauriti in formato cartaceo, disponibili in digitale tramite Wetransfer:

“Ambiente Delitto Perfetto” pagg. 518.

“L’avventurosa storia  del giornalismo di Lino Balza” Vol. primo pagg. 212. Vol. secondo pagg. 315.

“Luigi Mara & Medicina democratica” pagg. 90.

“Pfas. Basta!” pagg. 170

“Storia del nucleare ad Alessandria” pagg. 120.

“Rassegna dei Premi Attila dal 2004” pagg. 124

Dunque, per il cartaceo o versione digitale, occorre comunicare a lino.balza.2019@gmail.com  indirizzo postale o indirizzo mail, e l’avvenuto versamento sul conto IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215 (specificando causale) oppure tramite PayPal lubaja2003@yahoo.it.

La strage dell’amianto.

Ci riferiamo questa volta alla “strage dei processi” che, con assoluzioni e prescrizioni, completano la “strage delle vittime del mesotelioma”. Sono recenti le sentenze che prescrivono gli omicidi colposi alla SKF di Torino e quelli a Roma per la Rifiutopoli di Malagrotta. Sono attesi nuovi colpi di spugna per prescrizione ai processi gemelli di primo grado a Torino, Vercelli, Reggio Emilia e Napoli sui morti da amianto all’Eternit. Idem a quello eventuale in Cassazione per i morti all’Olivetti di Ivrea (De Benedetti e Passera furono condannati in primo grado e assolti in appello). Idem per il quarto processo in primo grado per le vittime Pirelli. Eccetera. Processi inutili per le vittime, utili per le parcelle degli avvocati. Clicca qui la lucida analisi giuridica di Marco Travaglio. Vedi anche: “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia, terza edizione pagg. 518.

Indagine Epidemiologica nei Comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Cosseria e Dego, ASL 2 Regione Liguria.

Realizzato dal Policlinico San Martino di Genova: clicca qui. Su questo studio, Comitato Sanitario Locale Val Bormida – WWF Sezione Savona – Progetto Vita e Ambiente – O.N.A. Osservatorio Nazionale Amianto Dipartimento Val Bormida – Are Valbormida, hanno chiesto alla Regione Liguria di fissare un immediato incontro pubblico per un suo approfondimento e un’estensione a tutti i Comuni della Val Bormida. Ritengono inoltre necessario che lo studio non debba limitarsi alle anomalie statistiche di mortalità e di morbilità ma debba essere esteso soprattutto all’identificazione delle cause. Siccome la Val Bormida si conclude nel Comune di Alessandria, analoghe iniziative sembrerebbero dovute anche per la Regione Piemonte.

Clicca qui Corriereal “Perché non anche per i Comuni della Valle Bormida alessandrina?”