Edison smentisce le tangenti ai giudici del processo di Bussi.

Nel processo di Spinetta, era stata accusata dall’avvocato di Solvay: clicca qui Ambiente Delitto Perfetto.
Clicca qui la replica di Edison.
Clicca qui Antonio Massari “Il commento. Governatore e avvocato: due verità sono troppe”.
Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Bussi, la sentenza e i 3 milioni: inchiesta aperta al ministero. Giurati che denunciano pressioni, legali che parlano di tangenti”.
Clicca qui Valeria Pacelli “Indagato per falso il magistrato sotto inchiesta disciplinare”

Triplicata l’incidenza di povertà assoluta tra gli operai.

Sono 2 milioni 987 mila i disoccupati, di cui 1 milione 600 mila con una disoccupazione di lunga durata, oltre 12 mesi, con scarsissime possibilità di trovare lavoro. Sono 1 milione 582 mila le famiglie in povertà assoluta e 4 milioni 598 mila le persone. Secondo la Banca d’Italia le famiglie operaie nel 45,9% dei casi hanno un solo percettore di reddito in famiglia e quasi la metà non ha una abitazione in proprietà. Dal 2005 al 2015 l’incidenza della povertà assoluta tra le famiglie operaie è triplicata.

Qualche notizia dal Veneto: Tera e Aqua dic.2016 – gen. 2017

Ecco Tera e Aqua appena mandato in tipografia. Lo puoi già leggere (dal sito dell’Ecoistituto del Veneto) cliccando qui.
Ci troverai: commento e proposte post Referendum, una utile pagina su “oltre il Mose“, un primo affondo sull’idrovia Ve-Pd, la Corte dei conti che liquida la Pedemontana, e l’invito all’Epifania della Terra del 6 gennaio, la festa dell’Ecoistituto dell’8 gennaio (musica e teatro d’eccezione), la Benedizione degli animali di martedì 17 gennaio, una risposta all’altra incredibile proposta di D’Alpaos (oltre all’idrovia): una enorme diga sulla Piave a Falzè. Un breve diario sull’ultima salita in Palantina, a difesa del Cansiglio e una bella poesia sulla Piave e i baldi giovani di Pedalia.

Effetto Jobs Act: crescono i licenziamenti.

Uno dei tre referendum CGIL riguarda la reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. L’Osservatorio del precariato dell’INPS ha rilevato nei primi 8 mesi del2016 un aumento del 28% dei licenziamenti individuali disciplinari: da 36.048 nel 2015 a 46.255. Nello stesso periodo i licenziamenti complessivi sui contratti a tempo indeterminato sono saliti dai 290.656 del 2015 a 304.437. La disoccupazione resta inchiodata al 12%. 

I voucher e la bolla e la balla dell’occupazione.

Uno dei tre referendum della CGIL riguarda l’abolizione dei voucher. 277 milioni di contratti, 1.380.000 lavoratori coinvolti, con una media di 83 contratti per persona. Solo nei primi 6 mesi del 2016 i nuovi voucher sono stati 70 milioni. Questi finti occupati sono sfruttati in lavoretti. L’occupazione non è salita, come mente il governo, è una bolla e una balla, è esplosa la flessibilità senza professionalità mentre produttività e Pil diminuiscono.  

Esportare materiali bellici fa bene all’economia italiana; la trasparenza invece può nuocere.

E’ ciò che si evince dalla “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”. Nonostante le enormi reticenze, si possono ricavare informazioni preoccupanti. Come le 5.000 bombe partite dalla Sardegna inviate in Arabia Saudita e utilizzate dalla Royal Saudi Air Force per bombardare lo Yemen. O gli oltre 3.600 fucili della Benelli inviati lo scorso anno alle forze di sicurezza del regime di Al Sisi e di cui l’Osservatorio OPAL di Brescia ha dato notizia. Ma migliaia di operazioni restano in una vaga nebulosa. Alla faccia della trasparenza sbandierata dal governo Renzi.
Clicca qui Giorgio Beretta. 

Il CETA è un accordo tossico, spaccia benessere ma può lasciare molti in mezzo a una strada.

Hanno bisogno di essere seguiti, adottati, contattati: sono tra gli europarlamentari che sostengono il CETA.  Falli uscire dal tunnel, aiutali a votare contro. Contattali, adottali. Te ne saranno grati. Scarica il loro banner (clicca qui), diffondilo sui tuoi social e comincia a chiedere loro di non votare il CETA

Buon governo. Un italiano su tre a rischio povertà.

Lo scrive il rapporto annuale ISTAT (che ha atteso il dopo referendum). 17,5 milioni di persone (28,7% dei residenti) senza lavoro o un minimo di reddito sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali come la casa e l’alimentazione. Nel sud si raggiunge il 46,4%. Al nord il 20% più ricco percepisce il 37,3% del reddito totale mentre il 20% più povero solo il 7,7%. Le più colpite sono le famiglie numerose. Secondo la Coldiretti sono 7,2 (11,8%) milioni gli italiani che fanno letteralmente la fame. 

Prepariamoci per i tre Referendum CGIL. Costituire Comitati locali.

Reintroduzione dell’art. 18 a tutte le aziende con più di 5 dipendenti (prima erano 15): reintegro del dipendente licenziato senza giusta causa (sotto i 5 dipendenti non automatico ma a discrezione del giudice). Abrogazione dei voucher per prestazioni di lavoro saltuarie o accessorie quali forme di sfruttamento e lavoro nero. Abrogazione delle norme che limitano la responsabilità solidale degli appalti affinchè nel fenomeno dei subappalti le responsabilità giuridiche ed economiche ricadano sempre sulla impresa appaltante.
Inoltre i referendum (3 milioni e 300 mila firme) sono accompagnati da una proposta di legge popolare (un milione di firme): Carta dei diritti universali del lavoro, che aggiorna lo Statuto dei lavoratori (1970), in nome di un principio di uguaglianza che non tuteli solo i lavoratori pubblici e privati, ma anche i parasubordinati, veri o finti autonomi, professionisti atipici, flessibili e precari. Data prevista per il voto: primavera 2017, occorre partire al più presto con i Comitati locali.

Le città italiane sono fuorilegge per la qualità dell’aria.

Secondo i dati raccolti dall’Agenzia europea per l’ambiente l’inquinamento urbano è il principale fattore ambientale di rischio per la salute: le morti in Italia sono oltre 60.000. Fallimentare il Piano nazionale anti smog del governo. Le amministrazioni locali violano la legge non prendendo eco misure di limitazione del traffico. I tribunali archiviano le nostre denunce: clicca qui.  

Bussi e Spinetta Marengo. Due dei siti più inquinati d’Europa. Montedison e Solvay. Grandi avvelenamenti. Grandi processi. Grandi assoluzioni e prescrizioni. E le mazzette?

Santa Maria rivela i retroscena

Per Bussi, indicato come testimone l’avvocato di Solvay, Luca Santa Maria: Clicca qui Il Fatto Quotidiano “Sms, email e conversazioni, e i dirigenti si sono salvati”. Clicca qui Antonio Massari “Tre milioni per comprare la sentenza sui veleni”. Santa Maria grande protagonista anche del processo di Spinetta Marengo parlando apertamente di tangenti: il libro “Ambiente Delitto Perfetto” riporta dettagliatamente le accuse che coinvolgono addirittura il PM.  

Le speculazioni sui farmaci oggetto della Giornata internazionale dei diritti degli animali.

Il prezzo dei farmaci veterinari (non mutuabile e soggetto ad IVA) è da 3 a 10 volte più alto di quelli ad uso umano, anche se contengono lo stesso principio attivo. Ai medici è vietato prescrivere le medicine per gli uomini agli animali. Il business delle 4 case farmaceutiche ammonta 600 milioni di euro all’anno. Si paga l’IVA anche sulle visite veterinarie. Insomma cani e gatti sono beni di lusso. Petizione al governo #questionediprincipio su Change.org.  

Guardando queste immagini, chi di voi crede che la nube Eni non abbia provocato danni all’ambiente e alla salute?

Eppure la raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (che si è dimenticata di attivare il piano di emergenza esterno) e la prefettura di Pavia hanno diramato informazioni tranquillizzanti già a rogo in corso affidandosi al forte vento che cancellasse le prove portando lontano il peggio del peggio della combustione degli idrocarburi: particolato, polveri, ossido di azoto, zolfo, eventualmente diossina, metalli pesanti, composti organici e inorganici. Case e scuole chiuse in otto Comuni. Nube verso Voghera, Valle Staffora, Oltrepò. Aria irrespirabile anche nei paesi del Tortonese. Allerta anche a Valenza e Novi Ligure.

Clicca qui Luca Fazio “Pavia, incendio nella raffineria. Non uscite di casa”.
Clicca qui Claudio Bressani “Fumo nero e gente chiusa in casa nel paese ostaggio della raffineria”.
Clicca qui Roberto Giovannini ”Ora speriamo nel vento per cancellare le paure”.
Clicca qui Maria Teresa Marchese “Blindati in casa per paura della nube nera”.
Clicca qui Massimo Brusasco “La nube allarma mezza provincia alessandrina”
Clicca qui Luciano Asborno “La nube tossica ha lambito anche Novi Ligure”.
Clicca qui Stefano Brocchetti “La nuvola spaventa Tortona e Valenza”.

Torino esce dall’Osservatorio del Tav Val Susa.

La sindaco cinquestelle rispetta il programma elettorale. La mobilitazione popolare non si è mai fermata e ha eroso la credibilità del Pd determinando la vittoria del M5S alle elezioni amministrative di Torino. L’uscita dall’Osservatorio sferra un colpo durissimo alla credibilità stessa del progetto: cos’è la Torino-Lione se manca uno dei suoi poli? Solo più la Chiomonte-Lione? E neanche, perchè anche Grenoble si è nel frattempo ritirata dal progetto.

Clicca qui Doriella e Renato

Luci e ombre del nuovo Disegno di Legge recante il Testo Unico Amianto.

Prime considerazioni. Rammarico e delusione per il fatto che le associazioni delle vittime a differenza del recente passato non siano state coinvolte nella sua elaborazione e stesura. Parere favorevole all’istituzione di Sportelli Amianto su tutto il territorio e della Agenzia Nazionale Amianto ma allo stesso tempo preoccupazione per l’articolo in cui si afferma “senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”: credibilmente come è possibile operare senza fondi? Soddisfazione per l’allungamento dei termini di prescrizione e il gratuito patrocinio a spese dello Stato per le vittime, non altrettanta per la mancata istituzione della Procura Nazionale sulla Salute e Sicurezza sul lavoro. (Continua)

Clicca qui La Vita Casalese “La giustizia dov’è? L’omicidio derubricato da doloso a colposo, su 4 tribunali con l’incubo della prescrizione”.
Clicca qui Dario Calemme “Grande amarezza in Casale. Ennesima umiliazione per le famiglie delle vittime”.

Definitivo colpo di spugna sull’Eternit. Ennesima dimostrazione del fallimento della giustizia italiana.

Secondo la GUP torinese Federica Bompieri, il magnate svizzero Schmidheiny non aveva scelto – per profitto – di provocare con l’amianto la morte di migliaia di persone, il reato dunque non è di dolo – omicidio volontario – bensì per colpa: semplice negligenza, imprudenza. Dunque le morti delle vittime sono destinate ad andare tutte in prescrizione. Prescrizione uguale assoluzione uguale nessun risarcimento. Si conclude così, con l’Eternit bis, lo scandalo avviato dalla sentenza della Cassazione che aveva annullato per prescrizione la condanna (16 anni) dei due primi gradi di giudizio. Intanto a Casale Monferrato ogni settimana una persona muore di mesotelioma pleurico. Con questa scandalosa sentenza torinese, simile a quelle Pirelli e Fibronit, e dopo quella di Alessandria sulla Solvay, si conferma la documentata denuncia del nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto” (clicca qui): in campo ambientale in Italia la giustizia è di classe, non esiste il reato di dolo.

Clicca qui Silvana Mossano “Vittime dell’amianto. Il giudice: non è dolo,l’omicidio è colposo”
Clicca qui Andrea Giambertolomei ” Esulta la difesa del magnate, deluse le vittime”
Clicca qui La Stampa “I familiari delle vittime: oggi siamo tristi”
Clicca qui Miriam Massone “I ragazzi cresciuti nella tragedia: anche il nostro futuro è a rischio. Rabbia e delusione: non ci sarà mai giustizia”
Clicca qui Silvana Mossano “Presentato a Roma il disegno di legge riguardante l’amianto”
Clicca qui Mauro Facciolo “Mesotelioma. Al via un progetto per la cura”
Clicca qui il comunicato stampa dell’Associazione familiari esposti amianto
Clicca qui un commento di Elvio Bombonato
Clicca qui Pennatagliente “omicidio colposo? vergogna!”

Contro le privatizzazioni, a difesa delle sorgenti e dell’acqua.

Il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua organizza una Assemblea pubblica per opporci alla mega-privatizzazione che interessa l’acqua delle sette regioni del Centro Sud Italia, la cui mega-gestione sarebbe affidata a multinazionali quali Acea, Suez, Veolia, con il beneplacito di affaristi/teorici/politicanti dell’investire. Nel resto d’Italia, come si sa, la gestione dell’acqua delle restanti regioni andrà alle utility del Nord ( Iren, Hera, A2A, altri). Clicca qui

Buona sanità. Nei prossimi 10 anni 40mila specialisti in meno negli ospedali.

Il rischio, in uno studio del sindacato Anaao, a fronte delle previste 55.500 uscite in quiescenza. Aumenterà l’anzianità, già oggi siamo i secondi nel mondo. Infatti metà dei medici supera i 55 anni, con il 20% di ultrasessantenni, mentre gli under 34 sono appena l’1,7% . L’anno scorso 1.836 dottori sono emigrati, dopo che la loro laurea era costata 150mila euro ciascuno. Sono i risultati del blocco delle assunzioni e dei numeri chiusi nelle scuole di specializzazione. Turni massacranti mettono a repentaglio la salute dei pazienti. Se si aggiungono i 16mila medici di famiglia mancanti entro 7 anni: il sistema sanitario pubblico è destinato al fallimento.

Tutti morti di cancro i calciatori dell’ILVA.

La Carbonara, Ripiano, Papalia, De Tuglio, Andrisani e Guarino, Catapano, Casile, D’Alò, De Gennaro, Capozza. Era la formazione dell’ILVA Football Club. Sono tutti morti di cancro.
Tutti protagonisti di interminabili partite sulla terra battuta del vecchio campo Tamburi, nell’omonimo quartiere di Taranto,a poche decine di metri dall’acciaieria. Vicino, troppo vicino alla fabbrica dei veleni.

Il Governo ritira il decreto sui servizi pubblici, una vittoria della mobilitazione.

La Corte Costituzionale ha demolito la cosiddetta Riforma della Pubblica Amministrazione della ministra Madia dichiarando l’incostituzionalità di diversi articoli della legge delega tra cui quelli relativi a dirigenza, società partecipate, servizi pubblici locali e pubblico impiego. Clicca qui il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua. 

Tav Terzo Valico amianto ovunque: Alessandria, Arquata Scrivia, Fraconalto, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia.

Trovato ovunque e sparso dappertutto: nel deposito Libarna di Serravalle (che sappiamo però estendersi anche sul comune di Arquata), nel deposito di Pozzolo (Cascina Romanellotta), nel deposito di Novi (alla Pieve, a ridosso del centro abitato) e ad Alessandria (Cascina Clara e Cascina Buona, molto vicino ai pozzi che riforniscono l’acquedotto).. Ma nessun sindaco ha avvisato la popolazione. Nel giro di un mese siamo passati dagli arresti dei vertici di COCIV al ritrovamento di amianto nel silenzio generale delle Istituzioni, eventi che avevamo ampiamente previsto e segnalato. Clicca qui NoTav Terzo Valico. 

Ma come fanno a chiamarlo “un bosco per la città”, “polmone verde” di Alessandria?

Dopo aver distrutto un’area verde con condomini e supermercati, sarà piantumanto un terreno di 4.400 metri quadri, cioè metà di un campo di calcio, a ridosso del centro commerciale Panorama. Ne danno l’entusiastico annuncio Comune, Regione, società Alessandria 2000 e il Gruppo ambiente e protezione della consulta delle organizzazioni no profit.

Occhi razzisti sulla città di Novi Ligure.

Dopo che il sindaco li ha mandati a stendere: “esistono già le leggi”, l’associazione “Occhi sulla città” di Fabio Bruno, Enzo Baiardo, Elvira Bassano (si offendono se li chiami razzisti) continua a pretendere chissà quale ordinanza contro i posteggiatori definiti “una piaga da debellare”. La caccia all’immigrato -si legge su Il Piccolo- dovrebbe impegnare vigili, carabinieri e, perchè no, ronde ed esercito. L’immonda piaga infatti si sta estendendo: non c’è più un supermercato che non abbia davanti all’ingresso un questuante che ti saluta. Poco ci manca che si facciano accompagnare da un cane: li sentiresti gli animalisti.

Ambiente Delitto Perfetto.

Delitto perfetto nei tribunali: come denuncia e documenta il nostro libro (clicca qui). Come si ripete a Milano con l’ultima sentenza amianto: gli imputati Pirelli sono assolti per “non aver commesso il fatto”, cioè la morte di 27 lavoratori. Anche in questo caso, come per il processo Solvay di Spinetta Marengo Alessandria (“il fatto non sussiste”, non dolo e neanche colpa), gli amministratori -magari riconosciuti consapevoli del delitto, come a Spinetta – sono assolti per aver delegato a prezzolati (e impuniti) sottoposti. La cancerogenicità del remuneratissimo amianto era universalmente conosciuta almeno dagli anni ’60.