Scusa Babbo Natale se ti scrivo un po’ in ritardo.

Sul camino di Palazzo Chigi

Voglio scrivere un libro,  più precisamente una graphic novel, cioè a fumetti, adatto ad un pubblico giovane magari intimidito dal  libro a cui si ispira: “CLIMA – Lettera di un fisico alla politica” del prof. Angelo Tartaglia. Per realizzarlo ho bisogno del tuo aiuto… (continua la  “Lettera a Babbo Natale e alle amiche e agli amici del Controsservatorio Valsusa”). Per i lettori del nostro Sito il libro è disponibile quasi in omaggio: da 1 a 30 euro e oltre.

Fermiamo l’espansione della fabbrica delle bombe.

La fabbrica RWM in Sardegna, nei comuni Domusnovas e Iglesias, è di proprietà della multinazionale degli armamenti Rheinmetall, con sede in Germania; i contratti più importanti, con importi di centinaia di milioni di euro, riguardano la fornitura di bombe per aereo all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, attualmente impegnati in una sanguinosa guerra nello Yemen. Invece della sua chiusura e riconversione si avviano al mortifero ampliamento della fabbrica con la colpevole acquiescenza dei poteri pubblici politici e amministrativi. Clicca qui.

A Rosignano, chi vive a fianco di Solvay non si fa mancare nulla.

Il percolato della discarica Scapigliato finiva nei tombini: 5600 tonnellate, con un risparmio illecito criminale di 340.000 euro. I video delle intercettazioni: i rifiuti liquidi degli scarichi civili contenuti in autobotti, invece di essere conferiti negli impianti di smaltimento o recupero, venivano riversati in un tombino collegato alla rete fognaria nel piazzale. Clicca qui

Happy Xmas (war is over).

Questa canzone è nata come protesta contro la guerra in Vietnam ma è poi diventata un invito a trasformare il Natale in un impegno di pace. Colleghiamo alla canzone anche delle slides sulla Tregua di Natale del 1914 quando i soldati tedeschi e inglesi uscirono dalle trincee per fraternizzare.

Dalla disabilità gli oroscopi 2021.

Formulati con tratti di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità. Un esempio? Scorpione (24 ottobre-21 novembre) L’autoritario ingresso di Giove nel Leone annullerà la sfiducia che attanaglia la vostra condizione autistica di scorpioncini. Infatti, a chi vi chiederà se siete afflitti da una forma lieve o grave di autismo, risponderete con baldanza: «Lieve, perché non ho deficit verbali e compromissione dell’interazione sociale». E a riprova, gli mollerete un gancio alla mascella.(continua…)

E no eh, a Spinetta Marengo si muore di più, molto di più.

La scandalosa intervista a difesa della Solvay (clicca qui) del cattedratico Enrico Pira -nei processi abituale consulente delle più grandi industrie incriminate per disastri ecosanitari – non è piaciuta neppure alla multinazionale belga tanto  è apparsa una piaggeria smaccata: “In conclusione NON si può quindi affermare che chi vive più vicino al Polo Chimico di Spinetta Marengo, o vi rimane più a lungo, ha più probabilità di ammalarsi di altri.” Insomma un boomerang mediatico. Basta confrontarla con l’intervista (clicca qui) ad una epidemiologa non certo d’assalto ma onestamente moderata. A Cristiana Ivaldi, direttore responsabile della Struttura di Epidemiologia Ambientale di Arpa Piemonte, sono state poste le stesse domande che a Pira. Compariamo le risposte e la conclusione: a Spinetta Marengo si muore di più. Per quali ovvie sostanze letali: risponda l’Arpa.

Anno nuovo, disastri ecosanitari vecchi per i PFAS piemontesi e veneti.

In Veneto solo nel 2013 350 mila persone hanno appreso di aver usato e bevuto per decenni acqua contaminata dai cancerogeni PFAS, non essendo stati informati dell’allarme partito da Alessandria almeno dal 2008 che obbligò Solvay di Spinetta Marengo ad eliminare il PFOA. Addirittura nel 2014 fu archiviato un primo esposto alla Procura di Vicenza. Nel 2016 la Regione Veneto ha iniziato lo screening di massa sulla popolazione, per valutare gli effetti dell’esposizione agli Pfas, dal quale è emerso che il 65% dei cittadini controllati, e in particolare i giovani, avevano livelli altissimi di Pfas nel sangue. Nel 2019 la procura chiede il  rinvio a giudizio della Miteni di Trissino, prima per i PFOA e poi per i C6O4. A giugno 2020 si è arrivati alle udienze preliminari, la prossima il 25 gennaio 2021: a Vicenza sarebbe un maxi processo. Ad Alessandria invece la magistratura, malgrado le indagini epidemiologiche, non blocca la Provincia che addirittura  autorizza il C6O4. Mentre il  governo si rimangia l’impegno di fissare LIMITI ZERO PFAS e la Commissione parlamentare ecomafie gioca a nascondino. Clicca qui.

Regala un albero.

L’albero piantato da Mattia in Kenia

Piantare un albero e regalarlo anche a chi è lontano, con un messaggio o una mail, è il più grande dei regali. Treedom è l’unica piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Clicca qui.

Oltre il 70% della frutta contiene pesticidi.

Dossier Stop pesticidi di Legambiente: quasi la metà dei campioni analizzati contiene residui di pesticidi, nella frutta oltre il 70%. l business dell’agricoltura intensiva non cede il passo. Va meglio l’agricoltura biologica. Urge la messa al bando del glifosato. Occorre liberare l’agricoltura dalla dipendenza dalla chimica per diminuire i carichi emissivi e favorire un nuovo modello, che sposi pienamente la sostenibilità ecologica come asse portante dell’economia made in Italy, diventando un settore strategico per il contrasto della crisi climaticaLegambiente torna a chiedere che l’Italia allinei le sue politiche al Green deal e a quanto previsto dalle strategie europee Farm to fork e Biodiversità che ambiscono a ridurre entro il 2030 del 50% l’impiego di pesticidi, del 20% di fertilizzanti, del 50% di antibiotici per gli allevamenti, destinando una percentuale minima del 10% di superficie agricola ad habitat naturali. Ritiene, inoltre, strategico approvare la legge sull’agricoltura biologica. Clicca qui.

Usate il Recovery Fund per la Laguna di Venezia.

Clicca qui il Programma rivendicativo  di Italia Nostra, Lipu e WWF. L’orientamento di codesto Governo, di voler spostare in modo provvisorio gli approdi della croceristica entro la Laguna, a Marghera, è invece in evidente contrasto con gli obiettivi del riequilibrio prescritti dalla legge, e renderà impossibile il recupero morfologico e idraulico della Laguna.

Bisogna uscire dall’economia del profitto e costruire un altro modello sociale.

L’obbiettivo è avviare, anche in vista dell’arrivo dei fondi europei, un piano di radicale conversione  ecologica, sociale, economica e culturale della societàLe lotte, il mutualismo, la solidarietà e la Costituzione indicano la strada. Le  proposte per uscire dall’emergenza di “Per la società della cura”, condivise da oltre 350 realtà collettive e da oltre 1200 persone attive individualmente,  si articolano in tre capitoli:

  • Misure di sostegno alle persone e alle piccole attività.
  • Investimenti immediati sui servizi pubblici essenziali
  • I soldi ci sono: ecco dove prenderli

e in  15 paragrafi con relative voci di spesa.

Clicca qui la bozza.

Come tassare i ricchi in quattro mosse.

Dopo Beppe Grillo che ha preso posizione a favore della patrimoniale, ospitiamo Marco Bersani di Attac Italia. Clicca qui. La proposta contiene quattro provvedimenti che produrrebbero  un gettito di 47 miliardi/anno per i prossimi tre anni, consentendo di avere le risorse necessarie per affrontare la crisi economica e sociale e per intraprendere la strada della trasformazione ecologica, sociale e culturale del modello di società.

Il processo andrebbe accompagnato da una radicale riforma fiscale complessiva, in sintonia con i principi stabiliti dalla Costituzione, e basata su tre pilastri:

a) no tax area (per i redditi fino a 10.000 euro);

b)una tassa progressiva individualizzata (come da modello tedesco);

c)un tetto massimo di aliquota pari al 65%.

La lezione di un partigiano, medico, scienziato, intellettuale democratico, militante del movimento dei lavoratori.

Riprendendola dal nostro libro “Luigi Mara & Medicina democratica” (disponibile a chi ne fa richiesta), riproponiamo, perchè la consideriamo quanto mai attuale, la relazione di Giulio Alfredo Maccacaro al convegno costitutivo di Medicina democratica Movimento di lotta per la salute. Bologna, 15-16 maggio 1976. Clicca qui. Nel libro, essa è preceduta dalla presentazione del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” nato a seguito della scissione dall’associazione da lui  fondata e accusata, 40 anni dopo, di intercorsa “mutazione genetica” ai principi originari.

Clicca qui anche un commento del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”, direttore Peppe Sini.

La sola adesione ad un Movimento non può portare in carcere: è criminalizzazione del dissenso.

“Ritenere che l’adesione ad un movimento sociale o di protesta costituisca di per sé un elemento di pericolosità tale da richiedere una revisione critica (pentimento), è davvero qualcosa di non condivisibile”. Si conclude con queste parole l’intervista in video  su “Il carcere al tempo del coronavirus” fatta a Giovanni Torrente, docente di Sociologia del Diritto all’Università di Torino e membro del Direttivo nazionale dell’Associazione Antigone, che definisce quello della notav Dana un “reato bagatellare” e descrive l’accesso alle misure alternative come una “corsa ad ostacoli”….“E’ in corso un processo di criminalizzazione del dissenso che meriterà di essere valutato attentamente”. Clicca qui la newslettera di Doriella&Renato anche le  iniziative di lotta  programmate in Valsusa insieme ai commenti sulle più recenti.

13 Associazioni mediche internazionali: azioni urgenti sugli effetti sanitari delle radiofrequenze e sul 5G.

Le emissioni in radiofrequenza sono generate da telefoni cellulari, stazioni radio-base, router e computer con Wi-Fi, telefoni senza fili, sistemi di sicurezza, contatori “smart-meter”, orologi fitness, baby monitor e molti altri dispositivi, tra i quali la tecnologia indossabile e dispositivi utilizzati in stretta prossimità di feti e neonati. La tecnologia 5G si sommerà all’esistente utilizzando frequenze più elevate, trasmesse da antenne non ancora testate in riferimento alla sicurezza per l’uomo, in aree densamente urbanizzate e in assenza di una normativa adeguata. Il documento (clicca qui) pone sei richieste specifiche alle Istituzioni e alle Autorità responsabili della Salute pubblica.

Il mercurio in Toscana, Marche e Lazio.

Oltre agli scarichi in Tirreno della Solvay di Rosignano, le centrali geotermiche dell’Amiata sono  un continuo “rubinetto “aperto di mercurio sul fiume Paglia, affluente del Tevere che sfocia nel Tirreno. In più,  gli inquinanti geotermici non sono  riducibili al  solo mercurio ma abbinati ad altre sostanze tossiche, come arsenico, ammoniaca, acido solfidrico, ecc.  La Rete Nazionale NOGESI (NO Geotermia Elettrica Speculativa e Inquinante)  indirizza una lettera alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati: clicca qui.

I migliori scienziati a difesa della Solvay.

Raccomandiamo la lettura della seguente intervista.

Chiunque si chiederà: ma chi può essere ‘sto matto che perentorio conclude: Non si può quindi genericamente affermare che chi vive più vicino al Polo Chimico, o vi rimane più a lungo, ha più probabilità di ammalarsi di altri.” 

Qualche ignorantone, sospetterete voi, che non ha mai sentito parlare di Marghera, Cengio, Massa Carrara, Seveso, Terra dei fuochi, Spinetta Marengo, eccetera eccetera. E se vi rivelo che è ordinario di Medicina del Lavoro del Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università di Torino? Restate a bocca spalancata. Però se all’intervista (clicca qui)  accompagno il suo curriculum (clicca qui) vi appariranno lampanti, a riguardo degli atenei, alcuni dubbi sui livelli scientifici e sui conflitti di interesse. E alcune certezze: 1) Non può essere leggera la parcella  dei consulenti che per mestiere sono sistematicamente  chiamati a difendere gli inquinatori nei tribunali; 2) Qualche vantaggio avranno i giornali a pubblicare le interviste, non firmate, degli inquinatori. Superflua la raccomandazione: non portate i vostri figli nel suo studio se non superate un certo reddito.

Appello dei pediatri di Venezia, Mestre e Comuni limitrofi: fermate gli inceneritori di Fusina.

L’assorbimento dei POPS (inquinanti persistenti non biodegradabili ) comincia per il bambino già nel ventre materno, e prosegue dopo la nascita ed oltre l’adolescenza, con effetti tanto più devastanti quanto più l’organismo è in via di sviluppo: sistemi nervosi e endocrini ecc. Le associazioni locali dei genitori hanno raccolto migliaia di firme. 350 Organizzazioni di 90 paesi (40milioni di sanitari) accusano di morte e malattie gli inceneritori. Clicca qui l’appello alla lotta.

Per chi vuole informarsi davvero sul Tav Torino-Lione.

Ecco questa importante relazione del prof. Angelo Tartaglia che dimostra, su dati reali, la disinformazione e la vergognosa manipolazione messa in atto per giustificare il Tav e i miliardi che ci costa, tutta basata su dati falsi, gonfiati a ad arte  sulla previsione sia del traffico ferroviario in aumento sia della riduzione di CO2. In realtà è una truffa attuale ai bilanci statali e un’opera criminale contro la salute delle generazioni future.

Confermato: nel cocktail Solvay con i PFAS c’è anche il Bisfenolo.

Dopo i nostri esposti a Procura-Prefetto-Arpa, l’Arpa conferma quanto avevamo denunciato: alla Solvay di  Spinetta Marengo nel cocktail con i PFAS (PFOA, C6O4, ADV) tra gli interferenti endocrini c’è anche il Bisfenolo nelle sostanze in uso. E precisamente il Bisfenolo AF della “sporca dozzina” dei teratogeni-tossici-cancerogeni “composti fluorurati organici” ormai segnalati come una calamità mondiale. Purtroppo, prima della nostra denuncia, l’Arpa non aveva mai cercato il Bisfenolo nelle analisi a tutela della salute delle popolazioni. Clicca qui il 4° esposto alla Procura della Repubblica di Alessandria, e per conoscenza a    Prefetto di Alessandria e Commissione parlamentare ecomafie.

Le bugie sull’innocuità dei “Pfas a molecola corta” hanno le gambe corte.

Il C6O4 autorizzato -come innocuo- dalla Provincia di Alessandria alla Solvay di Spinetta Marengo, e sparso dalla Miteni in Veneto, in realtà è il più pericoloso. Come evidenziato nell’esposto alla Procura di Alessandria:

“” Aggiungiamo  l’evidenza dell’equipe di Philippe Grandjean, professore ad Harvard negli Stati uniti di medicina ambientale e direttore del dipartimento di salute ambientale dell’Università della Danimarca del sud, che allarma che le persone con livelli elevati di Pfas hanno più del doppio delle probabilità di avere una forma grave di Covid-19La ricerca si è indirizzata sui PFAS a cosiddetta “molecola corta” (4 atomi di carbonio anziché 8), come lo spinettese C6O4.  A parte  tiroide, fegato, colesterolo ecc. la sostanza è ancora più dannosa perché si accumula nei polmoni, proprio dove si combatte la grande battaglia Covid. 

Inoltre la precedente ricerca  della Harvard School of Public Health ha dimostrato che livelli più elevati di PFAS nei bambini sono correlati a una risposta più debole a vari vaccini e allarma che lo stesso avverrà per un vaccino Covid-19. “”

Bagnoli, 850 milioni per una bonifica inesistente. E il piano per il parco è fermo.

L’ importo è stanziato dallo Stato per la bonifica dell’area industriale  nella zona occidentale di Napoli, dove sorgevano gli stabilimenti Italsider ed Eternit. Lì dove oggi giacciono contaminanti pericolosi per la salute e per l’ambiente, come l’amianto, vari metalli pesanti cancerogeni e idrocarburi policiclici aromatici, il Piano di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana (Praru) avrebbe dovuto creare un vasto parco pubblico, un porto turistico, strutture turistiche e commerciali e infrastrutture per la viabilità, oltre al recupero dell’archeologia industriale e degli edifici edificati con i finanziamenti europei. Clicca qui Maria Cristina Fraddosio.

Il governo del nucleare militare.

L’Italia non ha ancora aderito alla messa al bando delle armi nucleari. Il trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari (TPAN), che considera tali ordigni illegali per il diritto internazionale al pari di quelle chimiche e batteriologiche, è in vigore dal 24 ottobre. Neppure il Governo mostra di voler uscire dal programma “nuclear sharing” della Nato e interrompere l’acquisto degli F35. Il “nuclear sharing” in Italia si traduce nel dare ospitalità a decine di testate nucleari statunitensi (Ghedi, Aviano), addestramento di cacciabombardieri Tornado per il loro utilizzo, adeguamento delle basi in attesa dell’arrivo degli F35.

Rifiuti radioattivi saliti a quota 32mila metri cubi.

Il censimento 2019 dell’Isin, l’autorità nazionale per la sicurezza nucleare, mostra l’estrema urgenza di creare un deposito nazionale unico, sicuro, controllato. Ma il governo non pubblica  la carta dei luoghi adatti a ospitarlo. Clicca qui.

In occasione della pubblicazione del libro (clicca qui)  che documenta la storia del nucleare – da Bosco Marengo (AL) al Forum Nazionale dei Movimenti Antinucleari  e al Referendum 2011, dal dopo Referendum ai governi verde-giallo-rossi –  alcuni  ci hanno chiesto di ricordane i protagonisti. Lo facciamo volentieri. Cliccando qui, trovi in ordine di apparizione  i  personaggi e gli interpreti del libro (segnalati con asterisco se classificati come buoni o cattivi o ignavi. Nonché in ordine alfabetico, tra i buonissimi, l’elenco dei sottoscrittori dei Ricorsi Amministrativi. Il libro è a disposizione di chi ne fa richiesta.

La guerra del Covid. Sanità, vaccini, chi paga?

Teleconferenza  del  “Centro di documentazione contro la guerra “ per  discutere sulle ripercussioni della pandemia, stando risolutamente dalla parte di chi lavora, di chi perde il lavoro, di chi muore, a causa di una crisi sanitaria, economica e sociale generata dal capitalismo. Clicca qui anche le altre iniziative NoTav in Valsusa nella newslettera di Doriella&Renato.

Rifiuti radioattivi saliti a quota 32mila metri cubi.

Il censimento dell’Isin, l’autorità nazionale per la sicurezza nucleare, mostra l’estrema urgenza di creare un deposito nazionale unico, sicuro, controllato. Legambiente del Piemonte (la regione di gran lunga più radioattiva) chiede  ai ministri dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, e dell’Ambiente, Sergio Costa, di pubblicare la carta dei luoghi adatti a ospitare il deposito nazionale. Clicca qui.

Dopo il ponte Morandi. Installare in Val Polcevera una rete di monitoraggio fissa.

In grado urgentemente di individuare le fonti emissive impattanti sul territorio, stimare il loro specifico ruolo, individuare le più efficaci iniziative di mitigazione di questi effetti, verificarne rapidamente l’efficacia, studiare l’impatto delle future opere. Lettera inviata a tutti i parlamentari liguri, al presidente Regione e al sindaco di Genova. Clicca qui. Rinascimento Genova.

L’ILVA produce di meno ma inquina di più: chiudere immediatamente l’area a caldo.

+ 128% di benzene nel 2020 rispetto al 2019 nel quartiere Tamburi di Taranto. Al perimetro dello stabilimento siderurgico.: +215% per benzene, +48% per PM10, +30% per PM2,5, tutti cancerogeni. PeaceLink (clicca qui)  invita il Sindaco di Taranto, il Presidente della Provincia e il Presidente della Regione a inviare alla Commissione Europea e alla CEDU (Corte Europea dei Diritti dell’Uomo) tutta la documentazione ufficiale per sottolineare l’incompatibilità con la salute pubblica dell’attuale area a caldo dell’ILVA. Basta con le parole, con le solite parole trite e ritrite che annunciano un equilibrio fra produzione e salute che non viene mai dimostrato e mai raggiunto, ma che verrà anzi ancora più aggravato se si dovesse giungere a raddoppiare la produzione (8 milioni di t/a), come vorrebbero i sindacati e il governo. Lo diciamo chiaramente: dati alla mano ed evidenze scientifiche ormai acclarate ,chiunque chiede di proseguire con la produzione dell’area a caldo è responsabile, materialmente o moralmente, di tutti gli eventuali danni sanitari che si verificheranno.