L’avventurosa storia del giornalismo di Lino Balza.

Volume secondo. Pagg. 322. <<… questo -a parte qualche licenza poetica- non è un “libro di memorie”, e non è una storia romanzata o un romanzo storico, è storia tratta fedelmente dalla trentina di periodici e quotidiani che mi hanno ospitato come “corrispondente di guerra”. Storia minore? Semmai nell’accezione di Giorgio Nebbia: “Considero molto importante questa storia del tuo impegno giornalistico e dei giornali e riviste nati e vissuti più o meno a lungo, poi in parte scomparsi a cui hai collaborato, una Storia che chiamerei ‘Minore’ non perché sia meno importante ma perché è sommersa e quasi sconosciuta nel gran chiasso di cose frivole dei nostri tempi”. Una storia che, al limite, potrebbe a sua volta essere analizzata dagli storici di professione, se non che il libro ahiloro è riservato a pochi amici…>>. [Possono richiederlo a alessandriamd@gmail.com ]. <<…fra i 396 personaggi, protagonisti e comparse, che popolano il primo volume [clicca qui] e i 492 il secondo [clicca qui], prevalgono -per acrimonia dell’Autore- quelli negativi, ma incontriamo belle figure di giornalisti, politici, sindacalisti, magistrati, ambientalisti e soprattutto di cittadini comuni, lavoratori, che perseguono “la diritta via”; Quelli quelli che Lev Tolstoj ritiene muovano veramente la storia umana…>>.

Chi non candidare e non eleggere alle prossime elezioni.

Questo è l’elenco (clicca qui) degli attuali 243 parlamentari che, firmando l’Impegno Ican, si sono impegnati a promuovere la firma e la ratifica da parte del Governo italiano del Trattato Onu sulla proibizione delle armi nucleari. Prima di confermare il voto ad un parlamentare uscente, controlliamo se compare nell’elenco: se non c’è non votiamolo. A tutti i candidati in prima nomina andrebbe invece posta la domanda: SEI DISPONIBILE A UNA IMMEDIATA INIZIATIVA POLITICA, NELLA PROSSIMA LEGISLATURA, PER L’ADESIONE DELL’ITALIA AL TRATTATO ONU SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI? (clicca qui gli obblighi). Trascriviamo in forma audio/video le risposte e facciamole conoscere tramite il coordinatore nazionale del CNGNN, Giuseppe Padovano, cell. 393 998 3462 giuseppepadovano.gp@gmail.com.

NO al bonus privatizzazioni dell’acqua pubblica.

La norma è inserita nella legge di stabilità con cui si premiano gli Enti Locali che privatizzano, permettendo loro di utilizzare i proventi delle alienazioni per coprire mutui e prestiti, ovvero ripianare il debito. E’ un vero e proprio ricatto nei confronti degli Enti Locali oramai strangolati dai tagli, spinti a privatizzare e mercificare i beni comuni. Con questa norma si prova ad eludere l’esito dei referendum del 2011.

Il mega tubo Snam passerebbe sulla faglia sismica dell’Appennino Centrale.

Un’operazione prettamente commerciale, destinata a portare enormi profitti alle casse della Snam ma pagata in bolletta dai cittadini italiani e scaricata su territori in termini di devastazione ambientale, rischi per la sicurezza e la salute, impoverimento economico.
Clicca qui Maria Cristina Fraddosio “L’Abruzzo teme il gasdotto”.