Imponente manifestazione ad Alessandria contro la Provincia. Rita Rossa vattene.‏


I Comitati e i Sindaci della Valle Bormida guidano la protesta delle popolazioni che difendono la nostra falda acquifera dalle grinfie dei politici e delle multinazionali.

Clicca qui il testo dell’intervento di Lino Balza “Rossa, non sarai più tu la sindaco/presidente di Alessandria”
Clicca qui Giampiero Carbone “Con i trattori in piazza per la falda”
Clicca qui La Stampa “L’urlo dei duemila: l’acqua non si tocca” 

Anche Medicina democratica non parteciperà al consiglio comunale di Tortona.‏

Segue l’esempio dei Comitati NoTav che scrivono: “Una vera e propria farsa: non si tratta di un consiglio realmente aperto ma una mera operazione di propaganda con la parola a sindaco assessori Cociv ferrovie e infine la “foglia di fico” a No Tav e associazioni, senza repliche e confronto reale”. 

Le ultime parole famose di Roberto Gilardengo.

L’editoriale in prima pagina del direttore, titolo “La differenza tra il web e i giornali“, polemizza: “Facebook è il bar del terzo millennio” e conclude: “Per le cose serie ci sarà sempre spazio sui giornali”. Infatti Il Piccolo non scrive una riga sul deposito delle motivazioni della orribile sentenza del processo Solvay e meno che meno sul commento scandalizzato ricevuto da Medicina democratica (clicca qui). Esempio di “cosa più seria” secondo Gilardengo è la notizia “Pecetto. Incendio di sterpaglie“. A proposito di bar Gilardengo ha ragione: nei bar il suo giornale non è più sui tavolini, ai lettori non interessa e i ristoratori risparmiano. Di conseguenza sono in cassa integrazione i giornalisti di quello che era, sotto la direzione di Paolo Zoccola, un trisettimanale e che tra non molto diventerà settimanale.   

Medicina democratica si appellerà contro la scandalosa sentenza Solvay di Spinetta Marengo sostenendo l’avvelenamento doloso delle acque (art. 439).

La Corte aveva a disposizione innumerevoli prove di “dolo”. Ne bastava una: l’avviso “Acqua non potabile” era solo nel bagno dei dirigenti, non c’era nel resto della fabbrica, né sopra ai rubinetti di Spinetta, né a fianco dei pozzi del territorio. Continua

Clicca qui Silvana Mossano “Trentamila pagine di inchiesta e udienze segnate da colpi bassi. I veleni finiti nelle falde di Spinetta”.
Clicca qui Corriereal “Medicina Democratica: Ricorreremo in appello contro la sentenza sul polo chimico di Spinetta Marengo”
Clicca qui Rete Jonica Ambientale “Medicina Democratica si appella contro la sentenza Solvay di Spinetta Marengo”
Clicca qui Alessandrianews “Medicina democratica: sentenza deludente e preoccupante, ricorreremo in appello”
Clicca qui Città Futura on-line “Sentenza area ex Ausimont. Da rivedere”
Clicca qui Alessandria Post “Medicina Democratica si appellerà contro la sentenza Solvay di Spinetta Marengo”Sentenza area ex Ausimont. Da rivedere.Sentenza area ex Ausimont. Da rivedere.

Trecentomila firme raccolte per i referendum sociali.

Ne servono altre 200 mila per far sì che nella primavera prossima i cittadini e le cittadine italiane possano esprimersi su temi cruciali come scuola, ambiente e beni comuni (per abrogare gli aspetti peggiori della legge 107 la cattiva scuola di Renzi, per bloccare il piano nazionale che prevede la costruzione di altri 15 inceneritori, per evitare la concessione di nuove trivellazioni in mare o in terra, per contrastare la direttiva ministeriale di privatizzazione dei servizi pubblici). Giugno è l’ultimo mese di raccolta: ai banchetti e presso i municipi.

Per forza che la gente butta le lastre di amianto nei campi.

Solo i Comuni del casalese (49 comuni) hanno una forte riduzione dei costi per il trasporto e conferimento in discarica, ma solo sulle coperture in amianto dei tetti. Per altri manufatti (tubi, tettoie) costa da 200-300 euro in su con una ditta privata. Infatti, se ti rivolgi alle aziende pubbliche di smaltimento rifiuti (AMIU ad Alessandria, COSMO a Casale Monferrato) ti chiudono i cancelli in faccia e neppure ti indirizzano presso le ditte specializzate.