Niccolò Paganini, il disabile che divenne un funambolo del violino.

Giudicato privo di ogni capacità manuale, ovvero l’equivalente ottocentesco di una condanna all’emarginazione, non si arrese alla sua condizione e, molto prima che il concetto di inclusione fosse acquisito dalla società, lottò per affermarsi, sublimando la malattia in musica. (continua…)