Iniziative importanti ma che si rivelerebbero ininfluenti se…

…se si fallisce l’obbiettivo principale. Facciamo sì che la lotta non sia per togliere dall’occhio la pagliuzza piuttosto che la trave.
Clicca qui Alessandria Post “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
Clicca qui Corriereal “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
Clicca qui Pennatagliente “Impedire le discariche Tav non serve a nulla senza bonifica Solvay”
La coerenza di un individuo o di una associazione è un valore in sé. Perciò Medicina democratica ribadisce in termini che siano inequivocabili le proprie posizioni. In sintesi. L’inquinamento per amianto-schiumogeni, dagli scavi Tav Terzo Valico fin dentro le cave-discariche “Clara e buona” nel Cristo e “Bolla” e “Guarasca” in Spinetta Marengo, sarà-sarebbe per la Fraschetta appena una goccia in più nell’oceano della falda già inquinata dalla Solvay (cromo esavalente altri 21 veleni tossico cancerogeni). Impedire che questa goccia si aggiunga, impedire le discariche servirà-servirebbe a niente se non si attua la bonifica sotto il polo chimico chiesta anche da Ispra-Ministero dell’Ambiente: togliendo il milione di metri cubi sotterrati che continuerebbero in eterno a percolare in falda. Chiedere alla sindaco di Alessandria di cancellare l’autorizzazione alle discariche non serve a niente se Rossa sta barattando la bonifica con il ponte sul Bormida. Semmai sarebbero più efficaci le dimissioni dell’assessore all’ambiente Claudio Lombardi per affermare: 1) la salute della Fraschetta si salva solo se si avvia un bonifica vera invece della fasulla e collusa con le istituzioni pubbliche; 2)la vera bonifica, complessa e costosissima, si può fare solo promuovendo un garante Comitato scientifico internazionale; 3) il Comitato va inserito nell’ambito del rivendicato Osservatorio ambientale della Fraschetta; 4) di concerto con la rivendicata Indagine epidemiologica della Fraschetta. Infine OK alla manifestazione di protesta del 23 maggio davanti al Municipio, però sarebbe ancora più utile partecipare il 25 maggio all’udienza in Corte di Assise che sta concludendo il processo Solvay, la cui sentenza è fondamentale per la bonifica e i 4 punti strategici suddetti. Insomma, che la lotta contro le tre discariche non sia per togliere dall’occhio la pagliuzza piuttosto che la trave. 

Il veto della renziana Rossa all’anti renziano Cofferati cosa c’entra con la Liberazione?

Respinto l’ex leader CGIL dalla sindaco di Alessandria alla cerimonia del 25 aprile. In nome di Matteo Renzi: “l’innovatore della sinistra italiana”. L’Anpi: non vogliamo le ministre, perchè siamo contro il governo. Continua
Clicca qui la replica di Cofferati.
Clicca qui la replica alla sindaco dell’ANPI “Netto rifiuto di Rita Rossa anche a Moni Ovadia”
Clicca qui “L’ANPI festeggia la Liberazione. Da Renzi”
Clicca qui Lavoro Ergo Sum “Il 25 aprile del 1945 l’Italia si è liberata dal fascismo, il Sindaco di Alessandria ancora NO”
Clicca qui Alessandrianews “Veto a Cofferati non giustificabile”

Gradimento: Rita Rossa al primo e all’ultimo posto.

Quasi al primo posto nel voto per il Premio Attila 2014 (clicca qui), che corrisponde all’ultimo posto nella classifica del gradimento dei sindaci italiani elaborata dal Sole24Ore.
Da quando è passata da sindaco del Comune di Alessandria (in dissesto) anche a presidente della Provincia (in liquidazione) le contestazioni si sono allargate dal polo chimico della Fraschetta alla discarica di Sezzadio (clicca qui La Stampa) e al Tav Terzo Valico (clicca qui Piero Bottino “Rocce del Terzo Valico: via libera del comune per gettarle a Spinetta”).
Ultim’ora la contestazione dell’ANPI di Alessandria: clicca qui Vincenzo Galiano ” Polemica sulle celebrazioni del 25 aprile fra l’associazione dei partigiani e il sindaco”. Infatti i partigiani bocciano la ministra relatrice Boschi essendo contrari a legge elettorale e riforma costituzionale del governo.
Clicca qui la lettera di Sergio Cofferati “Assurdo il veto di Rossa contro di me”

127 anni di reclusione per 8 imputati al processo Solvay in Corte di Assise di Alessandria.

Avvelenamento doloso della falda e dolosa omessa bonifica. Dopo la requisitoria finale del PM Riccardo Ghio, Laura Mara di Medicina democratica è l’unico avvocato di parte civile che prende la parola per controbattere l’esercito dei difensori Solvay. Poco prima avevano reso dichiarazioni spontanee e commosse tre degli otto immacolati benemeriti imputati. Per chiedere perdono alle vittime? Commossi per la presenza di vedove in aula? Continua.

Clicca qui Il Piccolo “Polo chimico, processo verso la conclusione”
Clicca qui Monica Gasparini “Si torna in aula con le repliche. Avvelenare significa mettere in atto una condotta idonea a ledere una persona”
Clicca qui Emma Camagna “Gli alti dirigenti Ausimont: siamo imputati senza colpe. Il PM replica: nascosta la gravità dell’inquinamento delle falde”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico, la sentenza prima dell’estate”
Clicca qui Alessandria Post “Tre scendono dalla croce al processo Solvay in Corte d’Assise di Alessandria”

20 aprile La Corte di Assise di Alessandria riprende il processo Solvay. Mentre la classe politica locale fa orrore.

Se clicchi qui, ti aggiorni su interventi e iniziative di Medicina democratica durante questi mesi di sospensione delle udienze. Innanzitutto sull’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo, il silenzio sui danni alle persone, l’ulteriore contaminazione delle falde, l’effetto domino in grado di provocare una catastrofe industriale con migliaia di morti, i politici che scoprono l’acqua calda: manca il Piano di emergenza. I politici ignorano la nostra denuncia dei veleni nel sangue dei lavoratori e dei cittadini e non avviano l’Indagine epidemiologica; men che mai promuovono una Commissione scientifica internazionale che garantisca un vero Progetto di bonifica della bomba ecologica della Fraschetta. Anzi, si dispongono a rinunciare alla bonifica in cambio di un ponte sul Bormida. Perciò Rita Rossa sfiora la vittoria al Premio Attila, ma anche gli altri sindaci della Fraschetta se ne fregano della salute della popolazione. 

Clicca qui Citta futura “E i politici scoprirono l’acqua calda”
Clicca qui Alessandrianews “Incidente Arkema tanti forse nessun perché”
Clicca qui Corriereal “La classe politica locale fa orrore”
Clicca qui La Stampa “Piano d’emergenza. Si aspetta il morto?”
Clicca qui Pennatagliente “La classe politica locale fa orrore”

18 aprile assemblea dei soci di Medicina democratica.

Alle ore 10.00 a Firenze, via Luigi Alamanni 32R Dopolavoro Ferroviario DLF (dai binari della Stazione S. Maria Novella, uscita a destra, 200 metri lungo la stazione). I punti all’ordine del giorno sono i seguenti – discussione e approvazione del bilancio d’esercizio 2014 e deliberazioni conseguenti; – organizzazione e discussione dei temi per il VIII Congresso Nazionale – valutazione dello stato della rivista “Medicina Democratica” e attività della redazione, valutazione sulla disponibilità della rivista sul web; – valutazione sullo stato delle vertenze legali in corso; – varie ed eventuali.

Clicca qui la delega da inviare a segreteria@medicinademocatica.org 
Clicca qui per iscriversi

18 aprile. Arquata Scrivia Marcia popolare “Chiudiamo la partita del Terzo Valico e delle Grandi opere”.

Appuntamento alle ore 14, stazione ferroviaria di Arquata. STOP immediato ai cantieri. Cancellazione della legge Obiettivo e del decreto Sblocca Italia. Messa in sicurezza del territorio.
Dirottamento dei fondi su sanità, scuola, casa e reddito.
Clicca qui Antonello Brunetti “Il terzo valico spuzza”
Clicca qui Il Piccolo ” Duemila persone alla manifestazione. Secco no al supertreno: ci opporremo sempre, siamo i nuovi partigiani.”
Clicca qui La Stampa “Terzo Valico inutile. Quei soldi per aiutare i paesi alluvionati. Appello a Delrio Renzi: ora si fermino le grandi opere. Attivisti anche dalla Val Susa al corteo. Duemila persone secondo i Comitati.” 

Medicina democratica ricorre per la fecondazione eterologa.

Presentato ricorso contro la delibera della regione Lombardia che stabilisce che le donne che si rivolgeranno ad un Centro dove si pratica la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), per ottenere la fecondazione eterologa, dovranno pagare l’intero costo della prestazione.
Clicca qui il comunicato stampa di Medicina democratica

E i politici scoprirono l’acqua calda dopo l’ennesimo incidente al polo chimico di Spinetta Marengo.

Manca il piano di emergenza. Ma se è da trenta anni che l’abbiamo rivendicato dentro l’Osservatorio ambientale della Fraschetta! Ma se nel 2002 denunciammo subito che quello approvato era fasullo! Ma se ancora l’anno scorso il Consiglio comunale di Alessandria ha bocciato la Mozione dei 5Stelle! E’ una classe politica senza pudore.
Clicca qui Massimo Putzu “La città senza piano di emergenza. Scaduto da 10 anni riguarda come comportarsi all’esterno del polo chimico. Il dato preoccupante emerso durante la Commissione comunale ambiente” 

No Expo 2015.

Expo, assieme a “grandi eventi” (Mondiali di calcio ed Olimpiadi), Grandi Opere (Tav) e gestione dei grandi disastri ambientali ecc.ha un ruolo centrale per il capitalismo della speculazione agricola e urbanistica, la cementificazione, la svendita del patrimonio pubblico, il drenaggio delle risorse dai settori di supporto sociale, mafie corruzione…
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