Inquinamento urbano. Medicina democratica contro il sindaco. Udienza del 4 febbraio.

Medicina democratica si oppone alla richiesta di archiviazione del PM Giancarlo Vona, e chiede al Gip Enrica Bertolotto:<<…CHIEDE che l’Ill.mo Giudice delle Indagini Preliminari, alla luce degli elementi esposti e, vista la potenziale gravità del fatto contestato, voglia:
– RESPINGERE LA RICHIESTA D’ARCHIVIAZIONE FORMULATA DAL P.M.;
– Disporre di un SUPPLEMENTO D’INDAGINE al fine di verificare in termini approfonditi e aggiornati, cioè in maniera completa le condizioni dell’inquinamento atmosferico estese a TUTTO il periodo di amministrazione della Giunta Fabbio, dei conseguenti atti, e dunque almeno fino al 2012.
– Di avviare le INDAGINI COMPLETAMENTE ASSENTI NELL’ISTRUTTORIA DEL P.M. e sulle quali invece aveva particolarmente insistito il nostro esposto denuncia. Cioè indagini epidemiologiche (morbilità e mortalità) sulla popolazione a rischio di Alessandria, combinando i quattro fattori principali: dati demografici, sanitari e ambientali ed evidenze scientifiche.>>
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Clicca qui “Decreto di fissazione in camera di consiglio”
Clicca qui “Opposizione alla richiesta di archiviazione”
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Clicca qui La Stampa “Si discute sull’esposto polveri sottili”
Clicca qui Il Piccolo “Archiviazione per quelle polveri sottili”

I maghi consulenti della Solvay alle prese con i giochi di prestigio: come si riesce a dimostrare che un’acqua cancerogena in falda diventa potabile quando esce dal rubinetto.

A scopo pubblicitario, alla prossima udienza una consulente sorseggerà in tribunale un bottiglione di acqua CROMO DOC della fonte Solvay. Lo stabilimento chimico sarà trasformato in idrotermale? Prestazioni idropiniche, inalatorie, fangobalneoterapia. Le piscine dietro le colline di Arkema sono immediatamente convertibili. Sulle colline di rifiuti si potrà sciare grazie alla neve a cielo sereno. A novembre fu già sperimentato il Luna Park. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Pennatagliente “L’udienza del 22 gennaio”

L’inquinamento in falda si sta espandendo, a nord e sul Bormida. Altri pozzi dell’acquedotto sono in chiusura. Acqua imbevibile per altri 30-40 anni, salvo vera bonifica.

Il tre consulenti di Medicina democratica, Fulvio Baraldi geologo, Luigi Mara biologo, Bruno Thieme ingegnere, hanno ampiamente dimostrato la fondatezza dei capi di accusa formulati dal Pubblico Ministero con le richieste di condanna degli imputati. E, siccome nella dimostrazione hanno utilizzato documenti aziendali, hanno altresì dimostrato che Solvay sapeva. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui il testo delle conclusioni dei tre consulenti
Clicca qui Pennatagliente “Udienza del 22 gennaio”
Clicca qui La Stampa “Al polo chimico colpevoli ritardi”
Clicca qui Il Piccolo “Inquinamento importante, difficilmente recuperabile”
Clicca qui La Stampa “Battaglia tra consulenti su potabilità dell’acqua scaturita dal pozzo8”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico: danni ambientali per 50 milioni di euro”

Mistero a Spinetta Marengo

http://www.scribd.com/doc/201951539/Il-Piccolo-Cromo6
Cliccando e leggendo questo articolo, potrete aiutare Il Piccolo e la sindaco Rossa a far luce sul mistero: ci sono  in falda a Spinetta Marengo  21 veleni fra cui cromo esavalente? perché ci sono? e soprattutto chi li ha sotterrati? A tutti coloro che forniranno la soluzione al mistero (direttore@ilpiccolo.net) offriremo in omaggio una bottiglia DOC.
 

Il Ministero dell’ambiente: tutto ciò che era noto ad Ausimont era noto a Solvay. Lo Stato chiede un acconto di 51 milioni di euro per danni da avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica.

Una bonifica della falda sta diventando praticamente impossibile per dolo di Solvay. Non si può imputare colpa agli Enti ciò che è compito dell’azienda: le barriere idrauliche non hanno risolto niente. Falda inquinata addirittura a monte, entra in Bormida. Clicca qui per continuare a leggere.
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Solvay annuncia in pompa magna un secondo “piano di bonifica” ma non di bonifica definitiva si tratta, al più di messa in sicurezza temporanea. Medicina democratica lo demolisce punto per punto. E propone.

L’elefante Solvay ha partorito il topolino, ma giornali hanno abboccato e dedicato titoloni al presunto “piano”. Invece il colosso belga assolutamente non ha convinto Medicina democratica con il suo progetto tutto teorico di presunta bonifica del cromo esavalente innaffiando qua e là sui terreni ditionito di sodio a sua volta peraltro tossico. Tanto meno soddisfa la fantomatica bonifica del cocktail di altri 20 veleni tossici e cancerogeni che da un’area vastissima colano in falda. Per questi inquinanti Solvay osa definire “bonifica” una già fallimentare cosiddetta “barriera idraulica”. In realtà succhiare tramite pozzi e lavare una immensa falda sotterranea sarebbe una pretesa folle ed è una truffa chiamarla bonifica. Fa ridere poi la presunta bonifica dei metalli pesanti tramite felci che li assorbirebbero dalle radici per trasferirli nel fogliame, poi sfalciato ed inviato a smaltimento. Dunque tutti gli interventi di Solvay si alternano all’insegna della precarietà, definita bonifica. Così è anche per le discariche tossico cancerogene che vengono definite bonificate perché riammucchiate e ricoperte con teloni. Noi dimostriamo che la vera bonifica si può fare solo eliminando i veleni dai terreni che percolano in falda: così si salva la salute, l’ambiente e l’occupazione. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Pennatagliente “il secondo piano di bonifica in pompa magna Solvay smontato pezzo per pezzo”
Clicca qui La Stampa “Bonifica definitiva? No solo temporanea” 
Clicca qui La Stampa “Diversità tra bonifica e messa in sicurezza”
Clicca qui Corriereal “Polo chimico: si fa presto adire bonifica”
Clicca qui La Stampa “Vera bonifica solo togliendo i terreni”

Rischia si saltare la quinta colonna che Solvay aveva piazzato in AMAG.

Giampiero Borsi, PSI, un passato da dipendente dello stabilimento spinettese come uomo di collegamento con i politici e le amministratori locali, rischia di essere estromesso dal consiglio di amministrazione dell’AMAG (municipale acqua gas) dove l’azienda chimica era riuscita a inserirlo addirittura come amministratore delegato. E’ un momento delicato : saltato il truffaldino primo piano di bonifica Solvay-Amag (made by Lorenzo Repetto), ora si sta discutendo il secondo.
Clicca qui La Stampa “Affonda la corazzata Amag. Il sindaco Rossa azzera il cda”
Clicca qui M. Massone “Dovevamo discutere del processo Solvay”

Solvay annuncia in pompa magna un secondo “piano di bonifica” ma non di bonifica definitiva si tratta, al più di una provvisoria messa in sicurezza.

Clicca qui Pennatagliente “Il secondo “piano di bonifica” in pompa magna Solvay: smontato pezzo per pezzo”
Clicca qui Corriereal “Polo chimico: si fa presto a dire bonifica”
Clicca qui La Stampa “Diversità tra bonifica e messa in sicurezza”


L’elefante Solvay ha partorito il topolino, ma giornali hanno abboccato e dedicato titoloni al presunto “piano”. Invece il colosso belga assolutamente non ha convinto Medicina democratica con il suo progetto tutto teorico di presunta bonifica del cromo esavalente innaffiando qua e là sui terreni ditionito di sodio a sua volta peraltro tossico. Tanto meno soddisfa la fantomatica bonifica del cocktail di altri 20 veleni tossici e cancerogeni che da un’area vastissima colano in falda: solventi clorurati, cloroformio, tetrafluoretilene, arsenico, nichel, clorofluorocarburi, solfati, ddt, cobalto, mercurio, selenio, vanadio, piombo, cadmio, solventi aromatici eccetera. Per questi inquinanti Solvay osa definire “bonifica” una già fallimentare cosiddetta “barriera idraulica”. In realtà succhiare tramite pozzi e lavare una immensa falda sotterranea sarebbe una pretesa folle ed è una truffa chiamarla bonifica. Fa ridere poi la presunta bonifica dei metalli pesanti tramite felci che li assorbirebbero dalle radici per trasferirli nel fogliame, poi sfalciato ed inviato a smaltimento. Dunque tutti gli interventi di Solvay si alternano all’insegna della precarietà, definita bonifica. Così è anche per le discariche tossico cancerogene che vengono definite bonificate perché riammucchiate e ricoperte con teloni. Ridicolo. Dubitiamo che un professore ordinario di chimica all’università di Alessandria, Domenico Osella, si esponga a definire tutto ciò come “bonifica” piuttosto che provvisoria “messa in sicurezza”. Infine va rimarcato che Solvay per questi parziali e discutibili tentativi di messa in sicurezza chiede autorizzazione delle autorità, come fosse una certificazione di bonifica. A questa assurda pretesa la risposta degli Enti non può che essere sempre la stessa: Solvay non ha bisogno di autorizzazioni preventive, faccia ciò che ritiene di suo dovere, gli Enti valuteranno a posteriori i risultati. Ma già ora essi possono leggere, clicca qui, che abbiamo già scientificamente smontato pezzo per pezzo il presunto “piano di bonifica”. Noi dimostriamo che la vera bonifica si può fare solo eliminando i veleni dai terreni che percolano in falda: così si salva la salute, l’ambiente e l’occupazione.

Costa troppo migliorare l’impianto a biomasse

Il Comitato “Vivere a Predosa” non ha ancora ricevuto risposta dalla ditta Cavanna alla richiesta di modifiche all’impianto biomasse per ridurre le emissioni inquinanti (ossido di azoto) e i rumori. Resta dunque attivo il ricorso al Tar che sarà discusso l’8 maggio.

Acqua pubblica: obbiettivo ampiamente superato.

La convalida delle firme raccolte in Europa per l’Iniziativa dei Cittadini Europei per la gestione pubblica dell’acqua ha raggiunto la cifra di 1.659.692 firme certificate in totale in 25 paesi europei, molto più del milione necessario. Le firme verranno consegnate al Commissario Europeo e a febbraio dovrebbe esserci l’audizione al Parlamento Europeo. L’iniziativa quindi va avanti. Clicca qui

Viva l’alta velocità e abbasso i pendolari.‏

Il Tav Terzo Valico è caldeggiato come strategico da politicanti, imprese, banche, cardinali, ecc. E tutto questo perché, dicono loro, ce lo chiederebbe l’Europa e ci sono l’Expo 2015 e 4 milioni e mezzo di container da trasferire a Rotterdam. A giudicare dai dati reali forniti dal porto di Genova risulta con chiarezza che se andiamo avanti di questo passo ci saranno sempre meno merci da trasferire mentre non ci saranno neppure più i pendolari (di cui se ne strafregano altamente).
Clicca qui Antonello Brunetti.

Medicina democratica continua a chiedere una indagine epidemiologica sui lavoratori e i cittadini a rischio passato e presente di Fabbricazioni Nucleari.‏

Mentre a Bosco Marengo la sindaco Lamborizio spende in lampadine e asfalto i soldi Cipe per il suo assenso al deposito atomico di Fabbricazioni Nucleari, più seriamente il Consiglio comunale di Trino approva un progetto di collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale per uno “screening” della popolazione locale sulle malattie derivanti dalla radioattività della ex Centrale. Nella raccolta dati mobilitati medici di famiglia, Asl, associazioni ambientaliste e tutti i cittadini.  

Per proteggere e riqualificare il Servizio Socio Sanitario Nazionale‏

Nasce con questo fondamentale obiettivo, all’insegna di princìpi quali l’universalità, la solidarietà e l’equità, il “Tavolo per la protezione e la qualità del Servizio Socio Sanitario Nazionale”, iniziativa promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, cui hanno già aderito grandi organizzazioni di operatori della Sanità, oltreché di cittadini e pazienti.
(continua…)

La terapia multisistemica in acqua per l’autismo.‏

Un’intensa attività, fatta di incontri, seminari e corsi, sta sempre più contribuendo a diffondere la terapia multisistemica in acqua (TMA), strategia che usa appunto l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale e motorio, per spingere le persone con disturbi della comunicazione e autismo a una relazione significativa, in un ambiente ludico come quello delle piscine pubbliche.
(continua…)

Colpevoli di difendere la nostra terra e i beni comuni. Chiediamo a tutti un appoggio e una solidarietà concreta.

Il Movimento No Tav, con molta umiltà, ma altrettanta dignità e fiducia, chiede a tutti quelli che ci dicono: “Non mollate!”, “Siete l’unica speranza di questo Paese”, “Resistete anche per noi” di dare un concreto appoggio aiutandoci economicamente in modo che possiamo resistere ancora contro questo Stato e questi Poteri Forti e mafiosi che ci vogliono per sempre a cuccia e buoni. Ci sono più di 400 persone indagate per questa resistenza contro un’opera imposta, inutile e devastante sia per l’ambiente sia per le finanze di questo Stato e che impedisce di fare tutte le altre piccole opere utili. Ci sono condanne per centinaia di migliaia di euro a cui non si riesce a far fronte. Clicca qui.

Ecologia politica. Quattro rifiuti da buttare in discarica.‏

Questi quattro consiglieri regionali, due del PDL e due della Lega Nord, eletti in provincia, non soddisfatti di guadagnare in un mese quanto un pensionato in un anno, sono con altri 39 accusati di peculato dai giudici nel processo battezzato “Rimborsopoli”: si sono fatti rimborsare con soldi pubblici le loro spese personali. Secondo la gran parte dei consiglieri erano spese istituzionali: mutande, fiori, pranzetti intimi, centri estetici, dolciumi, gratta&vinci, frullatori, tagliaerbe e chi più ne ha ne metta.

Beati gli ultimi perchè saranno i primi… a rioccupare un’altra poltrona politica.

Che lo dicano con questa patetica locandina pubblicitaria i commercianti, passi, ma è il colmo che lo dica la sindaco Rossa che la dissestata città ripartirà perchè lei ha tartassato gli alessandrini e sottratto i soldi ai servizi pubblici per buttarli via in un ponte faraonico quanto inutile. Non a caso Rossa è risultata ultima per gradimento dei cittadini fra tutti i sindaci italiani, nella classifica stilata da Il Sole24Ore. Forte di questo successo, data per scontata la sua non rielezione, si è già prenotata per le prossime elezioni europee.  

A proposito del processo ad Alessandria di Medicina democratica contro il sindaco per inquinamento urbano

clicca qui La Stampa “Esposto su smog, Md contro l’archiviazione”

Si può morire di cancro al polmone anche per inquinamento dell’aria? Lo IARC dice di sì. E’ stata una giornata storica per l’epidemiologia, la tossicologia e la salute pubblica, in cui la massima autorità mondiale in fatto di studio degli agenti cancerogeni ha presentato i dati della monografia numero 109 dedicata, appunto, all’”outdoor air pollution”. L’inquinamento atmosferico esterno è stato infatti classificato nel Gruppo1, cioè cancerogeno per l’uomo: come il cloruro di vinile, la formaldeide, l’amianto, il benzene, le radiazioni ionizzanti. Clicca qui.

A complemento puoi cliccare sui seguenti articoli correlati allo studio Iarc:
http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2013/pdfs/pr221_E.pdf
http://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045%2813%2970487-X/fulltext

Repetto perseguitato dai magistrati per il suo dono dell’ubiquità.

Questo blog è stato costretto spesso a prendere di mira Lorenzo Repetto, braccio destro dell’ex sindaco Piercarlo Fabbio, per le sue vicissitudine giudiziarie soprattutto a danno dell’ambiente. La moltitudine di reati di cui è imputato probabilmente è dovuta al dono di ubiquità di cui gode: ne può compiere contemporaneamente due in due posti diversi. Nel processo per truffa all’AMAG, di cui era presidente, ad esempio ha dimostrato che a Roma aveva viaggiato contemporaneamente in auto e in aereo, dunque aveva chiesto due rimborsi. Clicca qui.
Clicca qui Pennatagliente “al processo contro Repetto ex AD di AMAG emerge come lui e la sua cricca abbiano portato il comune in dissesto” 

L’Italcementi dà per scontata l’autorizzazione della Provincia.

Il Comitato dei residenti si era opposto all’utilizzo delle “ceneri volanti” per il rischio diossina e la Cementir di Arquata Scrivia aveva rinunciato. Ora torna alla carica l’Italcementi a Novi Ligure con il progetto presentato alla Provincia –ancora privo di Valutazione di impatto ambientale- per produrre cemento usando nella macinazione 70 mila tonnellate annue di ceneri di carbone e lignite provenienti dai filtri delle centrali a carbone.

 

Sindaci e comitati difendono l’acqua. La Provincia nicchia.

Come per la Riccoboni ( discarica rifiuti a Sezzadio), anche per il progetto della Grassano a Predosa (recupero di catalizzatori a base di nichel e bonifica di terreni inquinati, che si aggiungono al recupero degli oli esausti) incombe gravissimo pericolo per la importante falda acquifera. In più, grosse preoccupazioni sulle emissioni in atmosfera e sull’inquinamento acustico.

Sempre peggio la raccolta differenziata a Novi Ligure.

E’ scesa al 48%, mentre la legge impone di raggiungere almeno il 65%, pena le sanzioni comunitarie. Merito di questo disastro va senz’altro all’immarcescibile presidente del Consorzio rifiuti, Oreste Soro, che ha sempre boicottato la differenziata, soprattutto il “porta a porta”, per spingere verso l’inceneritore suo grande obbiettivo.

Il 14 gennaio il tribunale decide la denuncia di Medicina democratica contro l’ex sindaco Fabbio per l’inquinamento di Alessandria.

Alessandria nell’indagine di ItaliaOggi (clicca qui) è collocata al 56° posto (su 110 province) per la qualità della vita, e addirittura all’83° posizione per l’ambiente, prima in Italia per l’inquinamento da polveri sottili e ultima per ampiezza di ZTL . A sua volta il rapporto sul Sole24Ore (clicca qui) la pone al 35° posto su 44, al 40° per le ZTL e perfino per la capacità di depurazione.

60 pagine di storia e cronaca

Cara/o amica/o, se vuoi ricevere le 60 pagine del Dossier, di cui cliccando qui puoi leggere l’Indice analitico, usa le seguenti modalità. Sottoscrivi 5,00 euro tramite paypal su lubaja2003@yahoo.it e riceverai il Dossier direttamente sulla casella di posta elettronica utilizzata su paypal . Oppure contattaci telefonicamente al 3470182679 per una consegna cartacea.

Modesto esempio di giornalismo militante -militante per la salute e l’ambiente- questi articoli, pubblicati su la rivista “Medicina democratica”, sui giornali locali e nazionali, carta stampata e on line, nonché su innumerevoli blog, sono stati raccolti nel
dossier in ordine cronologico: dall’esposto-denuncia di Medicina democratica fino al dicembre 2013. Le cronache delle udienze del clamoroso processo Solvay in Corte di Assise, “politicamente scorrette”, impietose per i carnefici e partigiane per le vittime, offrono, al di là delle responsabilità penali e delle miserie e nobiltà umane rappresentate, il filo conduttore della lunga storia dell’insediamento industriale di Spinetta Marengo (Montedison, Solvay, Edison, Arkema) che ha assicurato lavoro e morte ad Alessandria, che diede lustro ad una classe operaia leader nel sindacato non solo locale, che ha sempre intrecciato privilegiati rapporti con amministratori e partiti, che è superstite testimone di una distrutta chimica italiana e che rischia il futuro produttivo e occupazionale se non risolve l’inquinamento della bomba ecologica.

Nessuno, a parte Solvay al processo, osa negare la cancerogenicità negli animali e nell’uomo del cromo esavalente assorbito per via orale.

Clicca qui La Stampa “Cromo6 nelle acque limiti da rivedere”
Clicca qui Oggi Cronaca “Il cromo esavalente è cancerogeno. Siamo preoccupati per Solvay”
Clicca qui Liquida “Solvay non neghi che il cromo esavalente assorbito per via orale è cancerogeno”
Clicca qui Pennatagliente “Solvay non neghi che il cromo esavalente assorbito per via orale è cancerogeno”
Clicca qui Il Piccolo “Cromo6: ammesso livello abnorme”
Clicca qui Libero 24X7 “Solvay non neghi che il cromo assorbito oralmente è cancerogeno”
Clicca qui Icittadiniprimaditutto “Solvay non neghi che il cromo assorbito per via orale è cancerogeno”
Clicca qui Corriereal “Il cromo esavalente assorbito per via orale è cancerogeno”

Che il cromo esavalente sia cancerogeno quando bevuto, oltre che quando respirato e per contatto, le aziende chimiche lo sanno (da sempre e) ufficialmente almeno dal 1987. Quando ricercatori cinesi (Zhang e Li) ri-pubblicarono i risultati di un’indagine epidemiologica del periodo 1965-1986 su un’area geografica della provincia di Liaoning inquinata nelle acque di falda dal cromo6, con un’impressionante incidenza di tumori. Questi studi erano talmente conosciuti nell’ambiente industriale che la PG&E Pacific Gas and Electric Company nel 1996 preferì, piuttosto che incorrere in procedimenti penali, pagare un risarcimento astronomico di 333 milioni di dollari alle (634) vittime di cancro a Hinkley in California (la vicenda divenne famosa per il film del 2000 vincitore di Oscar interpretato da Julia Roberts). Tutto il mondo è paese, come ben sappiamo a Spinetta Marengo o ad Alessandria.
Le risultanze epidemiologiche dei lontani anni ‘80 sono state analiticamente specificate dagli studi sperimentali dell’EPA Enviromental Protection Agency californiana: neoplasie dell’epitelio di rivestimento della mucosa orale e della lingua, adenomi e carcinomi del piccolo intestino, anemia e infiltrazioni istiolitiche di fegato e linfonodi. Sia in Italia che all’estero si susseguono indagini ecologiche che confermano l’evidenza, ed estendono la cancerogenicità anche a rene, vescica e osso. Insomma, nessuno (a parte Solvay al processo in corso in Corte d’Assise di Alessandria) osa negare la cancerogenicità negli animali e nell’uomo del cromo esavalente assorbito per via orale.

Come Medicina democratica vogliamo però rimarcare che il limite di concentrazione di cromo6 nelle acque potabili dovrebbe essere zero, mentre è abnorme il livello massimo ammesso dalle leggi : 0,05 mg/l deriva infatti da uno standard OMS addirittura del 1958, che ignora dunque la drammatica storia scientifica sopraggiunta. Sosteniamo il “rischio zero” per il cromo6 , perché il cromo6 è troppo pericoloso nell’organismo umano in quanto può facilmente attraversare le membrane cellulari (mutazioni del DNA), quando addirittura lo stesso cromo3 non è innocuo all’interno delle cellule come lo è fuori.

Bilancio di un anno di attività di Medicina democratica

Un anno segnato da tanti avvenimenti, positivi e negativi e altrettante azioni. Lo sa chi segue la nostra pagina Facebook (450 “mi piace”), il nostro gruppo Facebook (5.200 iscritti), il nostro blog  (200.000 visite), la mailinglist settimanale (6.000 contatti), o chi ci legge (quando non censurati) sui mass media cartacei e on line. Il nostro blog offe uno spaccato abbastanza preciso dell’attività di Medicina democratica: nell’anno sono stati pubblicati 486 post (più di uno al giorno)

Un altro anno è passato e il nostro lavoro non si è mai arrestato, le nostre inchieste e le nostre azioni sono rimaste sempre al di sopra della soglia di attenzione per poter raccontare e tentare di assicurare solidarietà e appoggio concreto a tutti coloro che ne hanno avuto bisogno. Un anno segnato da tanti avvenimenti, positivi e negativi e altrettante azioni. Lo sa chi segue la nostra pagina Facebook (450 “mi piace”), il nostro gruppo Facebook (5.200 iscritti), il nostro blog (200.000 visite), la mailinglist settimanale (6.000 contatti), o chi ci legge (quando non censurati) sui mass media cartacei e on line. Lo sa che cerchiamo di interessare e coinvolgere  i vari aspetti della vita sociale della nostra provincia, in particolare ma non solo, dalle problematiche sanitarie, ambientali, lavorative a quelle di sostegno alla lotta in ambiti diversi.  Ad esempio, nel contrastare le inutili dannose “grandi opere” locali quali il TAV Terzo Valico, contro il quale si è sviluppato  un fortissimo movimento ligure piemontese. 
Per ovvi motivi siamo molto presenti e impegnati sul nostro territorio, di cui conosciamo a fondo le problematiche e ove le necessità vengono vissute e sentite anche in prima persona, ma l’interessamento è rivolto a chiunque ne abbia necessità con collaborazioni con altre sedi provinciali di Medicina democratica.    
Quest’anno le energie sono state fortemente assorbite dal  grande processo Solvay di Spinetta Marengo, giunto finalmente in corte d’Assise del Tribunale di Alessandria, di cui Medicina democratica è parte civile assistita  dall’avvocato Laura Mara, che patrocina –gratuitamente- le vittime: ammalati e famigliari dei deceduti. Senz’altro è il processo (per inquinamento doloso della falda acquifera dell’acquedotto di Alessandria e dolosa omessa bonifica) più complesso che si sia mai svolto ad Alessandria (è infatti  presieduto dalla stessa Presidente del Tribunale) con udienze quasi settimanali, decine e decine di testi, testimoni, consulenti, giornalisti, parti lese e… centinaia di avvocati della difesa per gli 8 dirigenti imputati. Oltre ai risarcimenti, il nostro obbiettivo fondamentale è la bonifica dell’area del polo chimico per salvaguardare la salute dei lavoratori e dei cittadini, e per scongiurare la altrimenti inevitabile chiusura della fabbrica.
 Abbiamo respinto la richiesta d’archiviazione della denuncia penale  al  sindaco di Alessandria per quanto riguarda il superamento avvenuto oltre i limiti ammessi per legge della soglia di inquinamento dell’aria nella città di Alessandria con PM10 e le altre polveri sottili.
Abbiamo continuato a seguire il nostro ricorso al Consiglio di Stato contro il deposito atomico di Fabbricazioni Nucleari a Bosco Marengo, la cui minaccia alle generazioni future pesa sulla coscienza della politica locale.
Medicina democratica è parte civile al processo Eternit di Casale Monferrato, a favore delle vittime di cancro (mesotelioma) per l’amianto, processo che quest’anno finalmente si è concluso con una prima storica condanna a carico dell’amministratore delegato Schmidheiny.
                Quest’anno ha visto anche avviarsi il processo Michelin, che coinvolge la multinazionale francese presente sul nostro territorio a Spinetta Marengo, per reati di omicidio colposo e lesioni personali gravi per operai morti di cancro ed altri ammalati.
Inoltre, come succede da vent’anni, anche quest’anno con forza e convinzione abbiamo affermato la necessità assoluta di istituire l’Osservatorio Ambientale della Fraschetta, che per Medicina democratica risulta essere l’unico efficace strumento di controllo e verifica ambientale della nostra zona altamente inquinata in acqua, aria e terra. Istituzione mai avvenuta nel concreto, mai accettata dalle amministrazioni che si sono succedute nella nostra provincia, né negli anni passati né in questo ultimo appena trascorso, in quanto li avrebbe costretti a rigidi controlli e verifiche e bonifiche, eliminando una irresponsabile valutazione del danno che ha portato il nostro territorio a questo livello d’inquinamento. L’Osservatorio Ambientale della Fraschetta rimane il nostro obiettivo principale, assolutamente fondamentale da raggiungere, in quanto porterebbe ad effettuare azioni reali di bonifica nel nostro territorio così altamente inquinato.
Il nostro blog offe uno spaccato abbastanza preciso dell’attività di Medicina democratica: nell’anno sono stati pubblicati 486 post (più di uno al giorno), relativi a argomenti svariati in ambito ambientale, sanitario, di amministrazione locale, politico, e talvolta ci siamo dilettati a fare della satira, sempre mantenendo un (ir)rispetto che riteniamo fondamentale, con vignette o fotografie o piccole frasi. In Particolare abbiamo documentato l’inquinamento della nostra provincia e della nostra regione andando a verificare noi stessi sul posto e effettuando registrazioni video e fotografie, che poi abbiamo pubblicato sul blog. La rubrica più gettonata e copiata dalla satira anche in ambito nazionale è Ultim’ora . Nella rubrica Frasi celebri si apre invece un sorridente siparietto anche sulla politica locale. Le etichette specializzate riguardano:
Complessivamente il blog comprende 114 Argomenti , con migliaia di post.  I Post più ricorrenti quest’anno hanno riguardato:  Acqua pubblica – Amianto – Cementir  – Cromo – Ecolibarna –Eolico –Bombardieri F35 – Sindaci – Giornali che non fanno informazione –  Inquinamento urbano –Michelin -Morti sul lavoro – No tav – Nucleare – Pace non violenza -Polemiche con i sindacati -Ponte cittadella -Processi dove Medicina democratica  è parte civile -Processo Solvay Solexis – Processo Eternit – Rifiuti –Sanità – Scuola pubblica -Sindaci che vendono  la salute dei cittadini – Termovalorizzatori –Thyssenkrupp –Vegetarismo – Vivere con i veleni -.
Abbiamo cercato di fare controinformazione,  informazione e diffusione sulla stampa locale, sempre con molta difficoltà, in quanto spesso siamo stati censurati e boicottati, mentre abbiamo deciso, con risultati soddisfacenti, di solcare, in modo più deciso, le vie della rete internet, su cui troviamo riscontro favorevole e interessato. A tal riguardo l’anno appena trascorso è stato anche spartiacque tra il nuovo ed il vecchio, abbiamo ricostruito il nostro blog in una veste grafica più moderna e luminosa, le informazioni importanti saltano subito all’occhio, alto è stato il  gradimento e ne siamo felici.
Un altro anno si conclude, ma un altro ancora inizierà e le nostre lotte saranno sempre più decise e determinate a raggiungere giustizia per tutti coloro subiscono soprusi e violenze, il nostro è un Movimento di lotta che fonda le sue radici profonde nel principio fondamentale che deve garantire il rispetto dei diritti umani per tutti.
Si regge esclusivamente sul volontariato dei soci. Dunque sulla tua sottoscrizione. Che ha un valore pecuniario modesto e indispensabile ma incommensurabile come sostegno psicologico e morale per mantenere le forze per andare avanti.
Lino Balza Responsabile della Sezione provinciale di Alessandria.
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