Una Sfida Nuova Per L’acqua Pubblica
Allarme Telefonini E Wireless
E’ Nato Il Primo Quotidiano On Line Di Tortona E Dintorni
24 Settembre Clandestino Day
Carovana Per La Denuclearizzazione Civile E Militare
Manifestazione A Berlino Contro Il Nucleare
Anno Della Biodiversità: Evento A Rocca Grimalda
Ci Vuole Proprio Una Faccia Come Il ….
SETTIMANA DELLA MOBILITA’ ALTERNATIVA
Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio
Ora Bisogna Affrontare Le Spese Per Il Processo
L’europarlamentare Alessandrino Favorevole Alla Vivisezione
Art. 5,8,55 – sperimentare sui primati anche in assenza di gravi motivazioni riguardanti la salute umana
Art. 11 – sperimentare anche su cani e gatti randagi
Art. 16 – riutilizzare più volte lo stesso animale, anche in procedure che gli provocano intenso dolore, angoscia e sofferenza.
Art. 14 – sperimentare senza anestesia e/o non somministrare antidolorifici a un animale sofferente se i ricercatori lo ritengono opportuno.
Art. 5 – sperimentare su animali vivi a scopi didattici
Allegato VIII: creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche.
Somministrare scosse elttriche fino ad indurre l’impotenza.
Tenere in isolamento totale per lunghi periodi animali socievoli come cani e primati.
Predosa Respinge La Centrale A Biomasse
su progetto di Rava (Rava? ma non è il nome dell’assessore provinciale che dovrebbe approvare o respingere il progetto?). D’accordo col sindaco, vorrebbe bruciare 16.000 (iniziali) tonnellate di scarti ( ? ) di legna (e poi? e poi?) facendole venire da fuori. Sarebbero solo danni sanitari ambientali ed economici per i cittadini di Predosa e dintorni, i quali, scoperto il trucco, si sono riuniti per respingere l’impianto. L’intervento di Medicina democratica in assemblea ha indicato le strade per farlo, partendo dalle vittoriose esperienze fatte a Rivalta Scrivia, Castellazzo Bormida, Cassano Spinola.
Giornata Internazionale dell’Onu per la Pace
Condannato A Morte Per Reato Di Ambientalismo
INCONTRO DEI GRUPPI ANTINUCLEARI PIEMONTESI
38 Rinviati A Giudizio Per L’inquinamento Della Fraschetta
Se clicchi qui: il nostro commento al rinvio a giudizio.
Se clicchi qui: le istruzioni ai lavoratori e ai cittadini per costituirsi parti civili al processo. Attenzione! Riguardano non solo gli ammalati ma anche coloro che sono a rischio di ammalarsi!
Se clicchi qui: la denuncia sulle trasfusioni di sangue a rischio.
Se clicchi qui: l’articolo su La Stampa.
Se clicchi qui: i nomi dei 38 indagati
E’ MORTO ROBERTO TOPINO
Bugie Nucleari
No Al Nucleare, Si’ Alle Energie Rinnovabili
67° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA
MANIFESTAZIONE “NO AL NUCLEARE, SI’ ALLE ENERGIE RINNOVABILI”
APPUNTAMENTO alle ore 16.30 all’imbarcadero ACTV di S. Maria Elisabetta al Lido di Venezia dove si accoglieranno le “Motonavi No Nucleare” partite da Chioggia alle ore 15.00 e da Venezia Tronchetto.
Corteo Happening ore 17.00 con percorso S. Maria Elisabetta, Granviale, Lungomare Marconi fino al Palazzo del Cinema. Scioglimento manifestazione entro le ore 20.30
La manifestazione è promossa dalla Rete Veneta Contro il Nucleare di cui il nostro Comitato è co-promotore.
Interviene Giorgio Nebbia
Superiamo La Maledizione Di Sgarbi
ATOMKRAFT IST EIN IRRWEG, FRAU LAMBORIZIO
INCENERITORI: DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO
BOSCO MARENGO SI PROPORRA’ COME DEPOSITO ATOMICO NAZIONALE?
RAZZISTI!
GIULIO A. MACCACARO FONDATORE DI MEDICINA DEMOCRATICA
COSTRUIRE UN FRONTE ANTINUCLEARE NAZIONALE
Campeggio Antinucleare
MESSAGGIO PER FUMATORI E SOPRATTUTTO PER SINDACI
Anziani Cronici
MORTI DA AMMINE AROMATICHE
GLI INCENERITORI COLPISCONO I BAMBINI
Via Cadmio Zinco Rame Della Kme Di Serravalle Scrivia
Contro La Centrale A Biomasse A Carrosio (AL)
Predosa E Carrosio Tra I Tanti Progetti Di Biomasse Che Le Popolazioni Sono In Grado Di Sconfiggere
“Niet problema” dei nostri politici sul nucleare di Bosco Marengo, come in Russia
L’importante E’ Bruciare Qualcosa A Carrosio
Bonifica Amianto Con Fotovoltaico
Autodifesa dei Beni Comuni e della Salute Pubblica

non è un reato contro la proprietà privata
bensì è una autodifesa dei beni comuni e della salute pubblica.
Un intervento dell’avvocato Stefano Palmisano di Medicina democratica clicca qui
EMERGENZE LUNGO IL TORRENTE SCRIVIA
Clicca qui
Rinunciare Al Nuovo Ponte Sul Tanaro Per Mettere In Sicurezza Alessandria
Malgrado questa evidenza, ora si sta per costruire un nuovo ponte tra città e Cittadella. L’obiettivo è sempre lo stesso: sprecare miliardi di soldi pubblici (20.000.000 di euro) a beneficio dei privati. Ai dissipatori non interessa la sicurezza della città, che invece si può ottenere allestendo casse di espansione del fiume a monte di Alessandria. A questo scopo, noi sosteniamo, dovrebbero essere utilizzati i miliardi: rinunciando al faraonico ponte Meier e accontentandosi di una modesta passerella ciclo pedonale.
La pessima Giunta vuole fare di più e di peggio di un nuovo lussuoso ponte largo 33 metri, a tre corsie, 3.500 tonnellate di acciaio, 6.000 metri cubi di calcestruzzo. Vuole anche distruggere, come tradizione. Vuole stravolgere con asfalto e cemento l’area tra piazza Gobetti, piazza Santo Stefano, via Dossena e via Milano, con parking multipiano, ristorante, book shop, museo dell’architettura, esposizione, vendita prodotti tipici, bar, e quanto altro può venire in mente alla fantasia di un sindaco che farebbe meglio a pre-occuparsi delle situazioni che attentano alla salute dei suoi concittadini. Per fortuna degli alessandrini mancheranno i soldi pubblici (e i privati non sono così scemi).
Lino Balza
E Se Va A Fuoco Il Nucleare Di Bosco?

Sul blog ci si può documentare sul ricorso al Consiglio di Stato che abbiamo presentato per eliminare il deposito di Bosco Marengo, creare un precedente per tutti i siti nucleari italiani, insomma per bloccare il programma nucleare del Governo. Se la sentenza sarà sfavorevole, non ci resterà che il referendum. Dunque una sentenza di importanza nazionale. Dunque una sottoscrizione di importanza nazionale. Il costo iniziale del ricorso è previsto in circa 10 mila euro, una somma enorme, interamente da reperire tramite la sottoscrizione popolare. Scegliendo tra i due seguenti numeri di conto corrente.
Specificare sempre la causale: “Nucleare Alessandria” conto corrente bancario, intestato a Medicina Democratica Scrl C/C 10039 ABI 05584 CAB 01708 CIN W Codice IBAN – IT50W0558401708000000010039 oppure conto corrente postale n. 22362107 intestato a Pro Natura Torino Via Pastrengo 13, 10128 Torino.
LA “CARTA” DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Le fondamentali direttrici d’azione del movimento nonviolento sono:
1. l’opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l’oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un’altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell’uccisione e della lesione fisica, dell’odio e della menzogna, dell’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l’esempio, l’educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la non collaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
PER SAPERNE DI PIU’
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org;
per contatti: azionenonviolenta@sis.it
Tutti i fascicoli de “La nonviolenza è in cammino” dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Ecologisti del Piemonte: 6 agosto per il solare contro il nucleare al concerto di Bono e U2 a Torino

L’appuntamento è alle 14,30 davanti gli ingressi dello stadio, anche se alcune presenze ci saranno, se possibile, dal mattino. Tutti i partecipanti al volantinaggio, ma anche al concerto, sono invitati ad indossare una maglietta gialla ( che è diventato un po’ il colore degli antinucleari). Si cercherà di ottenere un intervento dal palco sul tema del nucleare.
Verranno distribuite stisciette gialle da mettere al polso, al braccio, alla testa (chiedendo un contributo di un euro per autofinanziare l’azione) in segno di protesta contro la possibile scelta di costruire centrali nucleari e, surrettiziamente, un deposito definitivo di scorie in Piemonte, in particolare nell’area vercellese.
Pubblicato da www.eco-ecoblog.blogspot.com
Addio Ai Treni Merci Altro Che Favola Del TAV Terzo Valico
E non ci vengano più a raccontare la favola di essere difensori della natura poiché il TAV Terzo Valico consentirà il passaggio delle merci dalle strade alla rete ferroviaria. Non smuovono un dito in questo senso, anzi… Il dato del calo dal 10% al 6% della quota merci su binari è lampante.
Al Lavoro Peggio Che In Guerra

– nel 2009: 1.050 morti, 790 mila infortuni, 34.646 nuovi casi di malattie professionali
– dal primo gennaio: 602 morti, 602.824 infortuni, 15.070 nuovi invalidi
COSA DICONO GOVERNO E IMPRESE:
– gli infortuni sono in calo del 7,5%
– il 25% dei mortali avviene sulla strada (infortuni in itinere) e quindi si tratta di incidenti stradali”
COSA NON DICONO:
– nel 2009 la produzione industriale è calata di quasi il 20% ( meno lavoro-meno infortuni)
– il lavoro nero è aumentato (chi non è assicurato non denuncia gli infortuni)
– molte aziende mascherano gli infortuni con le ferie o con la malattia
– le omesse denunce sono in aumento come la forza delle aziende grazie al ricatto della delocalizzazione
– gli infortuni in itinere colpiscono camionisti, rappresentanti, operai dei cantieri stradali, pendolari; quindi, di infortuni sul lavoro si tratta
– di lavoro si muore perché di precarietà si vive . Due operai morti su tre sono precari. E gli immigrati pagano un prezzo altissimo
E SOPRATTUTTO NON DICONO CHE:
– il prezzo della vita vale meno della produzione
– i controlli, invece di essere rafforzati, vengono indeboliti
– chi si ribella al lavoro rischioso, subisce sanzioni disciplinari e non è tutelato da chi dovrebbe difenderlo
Cromo Esavalente Stoppani Di Cogoleto: Condanne Senza Giustizia Intanto La Solvay…
In questa località è insediata la dismessa fabbrica chimica Stoppani, che ha provocato un fortissimo inquinamento delle terre e delle falde acquifere circostanti.
Ciò, secondo quanto stabilito dai giudici del Tribunale di Genova, è avvenuto dal 1996 al 2003, ma gli effetti devastanti dell’avvelenamento da cromo esavalente vanno avanti tuttora, nonostante la bonifica dell’area sia cominciata, ma non è ancora finita, nel 2007.
Giovedì 22 luglio, la giudice monocratica Luisa Carta ha condannato ad una pena assai mite, per i reati di “disastro colposo e falso”, i due principali imputati – dato che il terzo, il padrone Plinio Stoppani, è morto prima di iniziare il processo.
Si tratta dei due direttori dello stabilimento – Giuseppe Bruzzone e Giorgio Valenza – a cui è stata inflitta la pena, rispettivamente, di tre anni e otto mesi e due anni e otto mesi. Si tratta certamente di una “condanna” molto lieve, motivata anche dal fatto che per altri reati minori sono stati salvati dall’intervenuta prescrizione, ma i loro legali hanno preannunciato addirittura ricorso in appello.
Ancora meglio se la sono cavata gli altri tre imputati, tutti assolti per prescrizione dei reati ascritti loro: Carlo Veronesi, amministratore unico della Corind s.r.l. di Valduggia (VC); Dario Cerosillo, legale rappresentante della ditta omonima di Genova; Nadir Gardelli, direttore tecnico del cantiere, responsabile per conto di una ditta dell’operazione di smantellamento degli impianti e bonifica dell’amianto.
Speriamo che il prossimo processo Solvay di Spinetta non segua le stesse orme.
A proposito di amianto e Solvay.
Secondo la rivista scientifica The Lancet, 500.000 morti per amianto sono annunciati per la sola Europa nei primi 30 anni del XXI secolo. La direttiva Ue vietò la produzione e l’introduzione sul mercato comunitario delle fibre serial-killer a partire dal 1 gennaio 2005. L’unica eccezione fu quella concessa ai diaframmi utilizzati per la fabbricazione del cloro. Questa deroga, limitata a tre anni (fino al 1 gennaio 2008), doveva essere transitoria, il tempo necessario per i gruppi industriali chiamati in causa di trovare alternative ‘pulite’ al processo di produzione. Da allora, la maggior parte delle multinazionali hanno trovato una soluzione, salvo tre: Dow Chemical (Stati Uniti), Solvay (Belgio) e Zachem (Polonia). Solvay, ha addirittura trovato un’alternativa all’amianto nei suoi stabilimenti americani, ma non in Europa! Oggi questi gruppi approfittano della crisi economica per dire che il passaggio a una produzione pulita costa troppo.
Intanto alla foce del Po si denuncia Solvay per il PFOA: qui sotto il video.
Ecolibarna Storia Infinita. I Privati Inquinano e Non Pagano

Mentre il governo, per chiudere i cordoni della borsa, dichiara chiusa l’emergenza.
Il Comitato per la bonifica del sito Ecolibarna ha convocato una assemblea pubblica al Presidio per venerdì 30 luglio alle ore 17. Alla quale parteciperanno senz’altro i politici che in questi 25 anni non hanno fatto nulla per risolvere lo scandalo (Stradella, Lovelli, Cavallera ecc.). Quale soluzione? La soluzione non potrà essere il palliativo annunciato di “cinturazione” (800 mila euro) tramite un muraglione di cemento armato, incapace di bloccare definitivamente il deflusso dei veleni. Occorre invece una bonifica vera, a monte, cioè togliere i veleni dal terreno. Le soluzioni a valle sono inutili e costose, un business che non mancheranno di tentare in nuova veste per Spinetta. La storia infatti tende sempre a ripetersi. Si è appena concluso il vecchio processo Stoppani di Cogoleto (cromo esavalente). Sempre per inquinamento cancerogeno delle falde acquifere, è appena stato sequestrato uno dei più vecchi e grandi cantieri d’Europa: Santa Giulia nel milanese, 1,2 milioni di metri quadri dell’ex Montedison.
Clicca qui per leggere il comunicato stampa del Comitato.