Quel che si deve fare sulla paralisi cerebrale infantile.

Un problema sociale come quello della paralisi cerebrale infantile – una delle più frequenti malattie neurologiche dell’infanzia – richiede misure atte ad accrescere la conoscenza medica sulla patologia, la garanzia di un assistenza e di un risarcimento adeguati ai bambini che hanno sviluppato disabilità alla nascita, e al tempo stesso la riduzione della conflittualità e dei costi sostenuti dal Servizio Sanitario Nazionale per risarcire le famiglie colpite. (continua…)

Promemoria No Tav Terzo Valico di Antonello Brunetti a Di Maio.


    1992 – Il logo degli oppositori al TAV Mi-GE (Arquata, Gavi , Novi, Tortona).

Da un mese, oltre alle varie catastrofi che avvengono per le mancate manutenzioni e i controlli di cui nessuno si occupa, la maggior parte dei media nazionali e locali rilanciano la notizia sulla “grave sciagura delle perplessità costi-benefici del M5S sulle grandi opere, in particolare sulle TAV Torino-Lione e Terzo Valico”. Clicca qui la prima parte dell’intervento del massimo studioso del Tav Terzo Valico. Prossimamente la seconda parte dimostrerà che il Tav Terzo Valico è assolutamente inutile e che con i miliardi risparmiati si potrebbe effettivamente migliorare tutta la trasportistica italiana utilizzando l’esistente, in particolare la rete ferroviaria per il 70% fortemente sottoutilizzata o negletta.

Borse di studio per ragazze figlie di detenuti o di martiri nel Kurdistan turco.

Progetto Berfin (bucaneve): clicca qui. Progetto proposto dalle avvocate della Casa Internazionale delle donne di Roma, fa parte dell’iniziativa dei premi di laurea dedicati alla memoria dell’avvocata Simonetta Massaroni. Puoi contribuire a far studiare queste e/o altre ragazze versando la somma di euro 250 sul conto corrente sottoindicato: Banca Prossima – Filiale di Milano – IBAN: IT61 U033 5901 6001 0000 0111185 intestato a: Associazione Verso il Kurdistan onlus – Causale: contributo volontario – La donazione è detraibile ai fini fiscali.

No Camp Darby di Livorno.

Il 3 settembre ci sarà un altro presidio di protesta a Livorno in via Grande dalle 10 di mattina fino alle 13. L’11 settembre, per l’apertura del meeting antirazzista, parleremo di Camp Darby con Manlio Dinucci e Franco Busoni ed altri. Ore 21 area Cecinella, Marina di Cecina.

PFOA: allarmato perfino il giornale della Confindustria.

Oltre alle ricadute delle vecchie produzioni Miteni nella zona di Trìssino (Vicenza) sono state trovate quantità importanti di Pfas agli scarichi della Solvay Solexys (ex Montefluos) a Spinetta Marengo (Alessandria) che usava i prodotti della Miteni per produrre l’antiaderente Algoflon. A monte dello scarico vi sono tracce appena percettibili di Pfas, mentre a valle dello scarico nella Bormida di Spigno il tasso è (secondi i punti) tra i 300 e i 6.500 nanogrammi per litro d’acqua. La confluenza con il Tanaro abbassa la concentrazione a 150-800 nanogrammi e la diluzione nel Po scende a 10-125 nanogrammi per litro. VAI AL DOSSIER PFAS de Il Sole 24Ore

Con “Superando” tutte le informazioni sulla disabilità sono disponibili.

Superando.it è un servizio di informazione sulla disabilità promosso dalla FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e gestito da Agenzia E.Net s.c.a.r.l.
Per qualsiasi richiesta invia una email a info@superando.it.
Il servizio di aggiornamento gratuito è disponibile a tutti ed attivabile direttamente dal sito Superando.it cliccando qui.

La Miteni di Trissino deve essere fermata.

Le Associazioni chiedono l’intervento del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, e di quelli alla Sanità, Giulia Grillo, e Giustizia, Alfonso Bonafede, affinché le indagini in corso in Veneto vengano portate a completamento entro il più breve tempo possibile, vengano individuati, puniti, rimossi definitivamente i responsabili, i collusi e coloro che nel tempo abbiano contribuito a ritardare interventi e indagini. Chiedono infine che venga dato l’avvio ai lavori di risanamento di tutto il territorio, e di disinquinamento di tutti gli acquedotti. Clicca qui

Spiagge tropicali a Rosignano e marachelle della Solvay all’estero.

Intervista a Maurizio Marchi sulle “spiagge bianche”, leggi: scarichi, da parte di due giornaliste della TV francese France 2. Nei prossimi giorni ci sarà l’Agenzie France Presse. Questo interesse francese per Rosignano è stato scatenato da un Twitt. Clicca qui la prima parte della ricerca di Marchi sulle… Marachelle della Solvay all’estero. Clicca qui un video con Lino Balza.

Spiaggia libera sugli scarichi di Rosignano

Sapete cosa significa non poter lavare un’insalata? Non potersi lavare i denti? Fare una doccia al figlio?

Perché sapete che l’acqua è avvelenata da PFOA della Miteni? Le mamme di Vicenza dicono: basta! Cinque giorni e cinque notti di presidio permanente davanti alla Procura per chiedere risposte concrete. Un disastro ambientale che coinvolge tre province – Vicenza, Padova e Verona – con 30 comuni e oltre 500 mila persone. Clicca qui. Le Sostanze Perfluoro Alchiliche sono acidi molto forti, altamente tossici che agiscono come interferenti endocrini, accumulandosi nei tessuti e provocando – tra l’altro – alterazioni alla tiroide, innalzamento del colesterolo e infertilità maschile. Sono state assunte quotidianamente per decenni da migliaia di persone che pensavano di utilizzare acqua potabile. Ad Alessandria, malgrado le nostre denunce su lo scarico di Solvay fino al Bormida, è grave l’indifferenza delle Istituzioni.

Ricordando il Michelangiolo Bolognini.

A sei anni dalla morte, una raccolta dei suoi scritti, a cura di Maurizio Marchi. Gli scritti di Michelangiolo sono unici per la sua verve polemica verso l’ambientalismo del capitale e per le sue analisi da specialista sulle volute distorsioni legislative. “Ci sono uomini che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili” (B. Brecht, Vita di Galileo). Bolognini era uno di questi. Infaticabile, competente, generoso, intransigente contro l’ambientalismo di facciata: è questa l’immagine che emerge dai numerosi attestati di stima e di dolore che hanno fatto seguito alla sua morte. Lo ricordano al loro fianco nelle lotte contro gli inceneritori e le discariche numerosi comitati di base, associazioni e gruppi impegnati nella difesa dell’ambiente e della salute, oltre ovviamente all’ISDE e a Medicina Democratica, le associazioni in cui militava.
Clicca qui 1^ parte
Clicca qui 2^ parte
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A chi andrà questa volta il premio di città più accessibile?

Dopo Ávila, Salisburgo, Berlino, Göteborg, Borås, Milano, Chester e Lione, chi si aggiudicherà la nona edizione dell’“Access City Award”, iniziativa lanciata nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, allo scopo di dare visibilità e di premiare quelle città che abbiano preso iniziative esemplari, per migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano alle persone con disabilità? L’invio delle candidature è ancora possibile fino al 16 settembre, mentre la premiazione si avrà il 4 dicembre a Bruxelles (continua…)

Imbarazzanti comportamenti dell’Arpa di Alessandria.

Nella sua replica (clicca qui) Alberto Maffiotti ha fatto una dichiarazione gravissima per un direttore dell’Arpa. Ha scritto: “ Per quanto riguarda la pubblicazione o meno di dati inerenti il processo [Solvay] mi dispiace ma dopo richiesta per la divulgazione il PM non ha acconsentito. Il sottoscritto non può divulgare atti che sono stati richiesti dalla magistratura ,atti che a quanto mi consta sono stati negati anche a Medicina Democratica dallo stesso magistrato”. Non è così. Il PM Ghio ha chiesto al tribunale di Appello di Torino di depositare agli atti le aggiornate analisi dell’Arpa dalle quali risulta il perdurare di una grave situazione ecosanitaria nella Fraschetta causata dalla Solvay. La Solvay, ovviamente, si è opposta a inserire nuova documentazione agli atti, minacciando una espansione del processo. Il tribunale ha deciso di non acquisire agli atti le nuove analisi dell’Arpa. Come Medicina democratica, abbiamo così chiesto al PM Ghio copia del documento Arpa. Il PM ci ha risposto di non poterlo ricevere dal tribunale di Torino, dunque di richiederlo direttamente all’Arpa. Così Barbara Tartaglione ha ripetutamente e inutilmente fatto. NON E’ AMMISSIBILE CHE L’ARPA (COI SOLDI PUBBLICI) FACCIA DELLE ANALISI E LE TENGA SEGRETE, QUANDO SOPRATTUTO ESSE CONTENGANO DATI ALLARMANTI PER LA POPOLAZIONE CHE HA TUTTO IL DIRITTO DI CONOSCERE. MAFFIOTTI HA IL DOVERE ISTITUZIONALE, PRIMA ANCORA CHE MORALE, DI RENDERE PUBBLICI QUEI DATI. ALTRIMENTI ANCHE NOI LO ACCUSIAMO DI OMERTA’”. Stesso discorso vale per il PFOA della Solvay, ma questo è un altro imbarazzante capitolo (imbarazzante per Maffiotti). A tacere della fuga di gas del 1° agosto Anche in questo caso, strana coincidenza, è sempre Solvay in ballo. Che l’azienda belga sia solo sotto la nostra lente di ingrandimento? A nostra domanda Maffiotti non risponde: il PFIB è un gas pesante, più pesante dell’aria, che non è uscito da un camino alto 40m ma dal basso, che per arrivare ad un chilometro di distanza fra le abitazioni doveva necessariamente essere in concentrazioni spaventose in altre zone più vicine al punto di emissione e che ARPA NON PUÒ NON CONOSCERE!!!! ARPA non può controllare durante le emergenze ma solo quando terminano, campiona SOLO gas diluiti. Lo denunci, Maffiotti, altro che tranquillizzare.

PFOA: presidio davanti alla Procura per chiedere la chiusura della fabbrica e la bonifica del territorio.

Si conclude il lungo agosto “No Pfas”, che ha portato la questione del grave inquinamento sui tavoli dei ministeri dell’Ambiente e della Salute. Intanto, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una risoluzione per avviare la bonifica e continua il monitoraggio sanitario della Regione sui residenti della “zona rossa”: clicca qui. In preparazione una iniziativa di Legambiente ad Alessandria per il PFOA della Solvay.

Ma gli ambientalisti sanno dire solo no?

Giuseppe Teti, sindaco di Vignole Borbera (AL), chiede
“Cosa sono tutti sti no no no parliamo di inquinamento o di chiudere delle aziende ?”

Il sindaco si riferisce alla mailinglist dal titolo: “PER LA PREVENZIONE PRIMARIA I MOVIMENTI NO No solvay, No pfoa, No benetton, No tav, No ilva, No muos, No tap, No carbone, No nucleare, No dal molin, No glifosato, No amianto, No acqua privata, No razzismo, No guerra, No violenza…….”.

Domanda retorica, altrimenti strana da parte di un sindaco coraggioso ed encomiabile, come ha dimostrato in alcune occasioni: clicca qui Giornale7 e clicca qui La Stampa.

Tutti quei NO dei rispettivi Movimenti di lotta intendono affermare la PREVENZIONE PRIMARIA, cioè impedire a monte il realizzarsi di gravi attentati all’ambiente e alla salute, ciascuno dei quali era trattato sul Blog della Rete ambientalista. Il NO difficilmente si riferisce alla chiusura di un’azienda, semmai intende prevenire l’apertura di nuove fonti di rischio.

Perino vs Di Maio.

Questa vignetta sul nostro Blog prima delle elezioni aveva scandalizzato molti.

Alberto Perino: “I Sì Tav fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti” mentre i Cinquestelle continuano a fare sterili proclami invece di fare atti amministrativi. E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera, basta volerlo fare. Ma per non disturbare il manovratore (Telt e Lega) queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare il Tav. I nostri tecnici hanno suggerito molti modi, ma loro niente. Attendono i risultati dell’analisi costi benefici. Poi quando questa sarà conclusa vedranno cosa fare, se saranno ancora al governo e se esisteranno ancora. In che mani ci siamo messi”.

Clicca qui Alessandro Marescotti “Il silenzio dei pentastellati”

Amianto: Mentre il governo gialloverde continua a palleggiare sul Tav Terzo Valico…

I Comitati No Tav Terzo Valico: “Mentre il governo giallo-verde continua a far rimbalzare sui media notizie e dichiarazioni “ambigue” sul Terzo Valico e in attesa di “fantomatiche” analisi costi/benefici, i rischi legati all’amianto in basso-piemonte continuano ad essere all’ordine del giorno. Apprendiamo che da più di 10 giorni il cantiere della Castagnola è fermo perchè sono state rilevate grosse quantità di fibra killer. Sappiamo cosa significa respirare amianto, la storia di Casale Monferrato resta un monito indelebile. Fermare tutto ora. La salute prima di tutto”.

Gravissimi illeciti ambientali: Solvay sotto la lente.

Estesa contaminazione dei terreni e delle acque sotterranee con arsenico, mercurio e altre sostanze chimiche che possono nuocere ai lavoratori esposti ai vapori, ma anche ai pozzi delle abitazioni a ridosso del sito industriale di Rosignano, oltre che al mare antistante le Spiagge Bianche e alle acque del fiume Fine. Le indagini sono scaturite da una serie di esposti e denunce presentati da lavoratori e cittadini, in particolare storicamente dalla Sezione di Medicina democratica… per paradosso infine oggetto di querela per diffamazione a mezzo stampa. Clicca qui la relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate.

Summer School “Comunicare la Giustizia Ambientale”. Cioè l’ingiustizia.

Si terrà a Taranto, nella sede della più grande acciaieria d’Europa, dal 20 al 26 agosto e avrà l’obiettivo di formare 20 giovani attivisti nel campo della comunicazione sociale a comprendere i meccanismi chiave della in-giustizia ambientale e a trovare forme innovative ed efficaci per raccontarle al grande pubblico. La scuola è organizzata da Mani Tese in collaborazione con Peacelink, Centro Giustizia, Pace e Integrità del Creato e Genitori Tarantini ed è finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Per iscrizioni: ecg@manitese.it.
Raccomandiamo come testo “Ambiente Delitto Perfetto” di Barbara Tartaglione e Lino Balza, prefazione di Giorgio Nebbia (al quale si potrebbe chiedere una lectio magistralis)

Sopra le falde migliaia di tonnellate rifiuti tossici e nocivi del polo chimico di Bussi.

Inquinamento diffuso, anche per le falde acquifere, a seguito di deposito incontrollato, in contrasto e senza autorizzazione e senza alcuna sicurezza, in un’area di oltre 70.000 mq, di migliaia di tonnellate di scorie industriali e rifiuti tossici e nocivi derivanti dalla storica produzione industriale del polo chimico ex Montedison (oggi Solvay). L’ordinanza provinciale che lo certifica è stata notificata dalla Provincia di Pescara alla Edison spa.

Ennesima fuga di gas dallo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo. Solvay querelerà per diffamazione a mezzo stampa?

Per l’ennesima volta enti locali ed Arpa non sono stati avvertiti nonostante sia stata data l’Allerta di Stabilimento. Ricorrenti le denunce da parte della Sezione di Medicina democratica che definisce gravissimi questi eventi per una azienda ad alto rischio chimico. Interviene sui giornali anche l’ex assessore ambiente Claudio Lombardi: “La centralina Solvay di via del Ferraio a Spinetta ha segnalato la presenza di PFIB (Perfluoroisobutene) in concentrazione di circa 5 microgrammi/m3, anche se è ad una notevole distanza dallo stabilimento: ci chiediamo quale sarà stata la concentrazione misurata all’interno e nelle immediate adiacenze dello stesso. Le fughe di tale pericolosissimo gas non devono tassativamente avvenire: ne va della salute di lavoratori e cittadini. L’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) prescrive che il monitoraggio venga effettuato dall’ente pubblico e non da Solvay (il controllato non deve essere controllante) e nel punto di maggior ricaduta dei gas inquinante come fu fatto realizzare dal Comune nel 2016 per quanto riguarda acido cloridrico e fluoridrico ”. L’azienda come sempre ha definito l’incidente “un episodio limitato sia nel tempo che nella consistenza”. Per un “episodio” del genere, segnalato dalla Sezione di Livorno, Solvay ha denunciato Medicina democratica per diffamazione a mezzo stampa.

Scoperta-shock: l’inquinamento mette a rischio la fertilità dei giovani.

La ricerca condotta dall’Università di Padova su mille ventenni veneti parla chiaro: “Gli agenti inquinanti riducono la produzione di spermatozoi e la lunghezza dell’organo riproduttivo maschile”. Clicca qui. Nel mirino tra gli interferenti endocrini anche i PFOA, prodotti da Miteni di Trissino, oggetto in Veneto di una indagine di massa della Regione. Latitanza della Regione Piemonte invece per il Pfoa della Solvay di Spinetta Marengo. Eppure già dal 2015 Il Rotary Club di Alessandria, la Fondazione Cassa di Risparmio, l’Ufficio Scolastico Provinciale con la Struttura organizzativa complessa di Urologia dell’Ospedale di Novi Ligure (AslAl) in collaborazione con la Soc di Urologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, hanno avviato il progetto Pass (Progetto Andrologico Screening Studenti): clicca qui.

Sentenza storica sul glifosato e gli altri erbicidi Monsanto.

La Corte della California ha condannato la Monsanto Bayer a risarcire con 289 milioni di dollari un giardiniere per aver contratto un tumore utilizzando erbicidi a base di glifosato, in quanto era al corrente dei rischi per la salute umana del prodotto messo in commercio. Invece alla fine del 2017, nonostante 1,3 milioni di firme raccolte, la Commissione Europea aveva prorogato l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato per altri cinque anni. Clicca qui Giuseppe Onufrio.