
Quando non è necessario.

Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
La prima radice di ogni altra violenza e oppressione è la dominazione maschilista e patriarcale che spezza in due l’umanità e nega piena dignità e uguaglianza di diritti a metà del genere umano, e così disumanizza l’umanità intera. Solo abolendola (continua)
Un numero corrispondente a quello degli abitanti dell’Italia. Come è possibile che siano di fatto “invisibili” e discriminate? È purtroppo quello che accade, «e per combattere tale fenomeno bisogna agire innanzitutto sui dati che consentano di conoscerlo, e quindi sull’istruzione, sul lavoro, su campagne di sensibilizzazione, ma anche su norme e politiche che tengano conto della discriminazione intersezionale» (continua…)
Perchè lo sciopero come strumento? Perchè la lotta al sistema patriarcale?
Perchè la lotta se è, deve essere intersezionale? Perchè sarà lotta alla violenza maschile sulle donne e a tutte le forme di violenza di genere? Perchè l’attenzione al mondo della scuola, dell’educazione, del lavoro? “Scioperiamo contro la violenza patriarcale. Scioperiamo contro i fascismi che ci schiacciano e ci limitano quotidianamente. Scioperiamo contro chi ci toglie spazio e spazi di autodeterminazione, pensiero, libertà”. Siete tutt3 in vitat3 a questo momento aperto di confronto: segui qui l’evento!
Da un recente rapporto dell’ISTAT risulta che ben il 94% delle Care rifugio presenti nel nostro Paese ha adottato criteri di esclusione dall’accoglienza delle ospiti. Tra i criteri di esclusione figurano, ad esempio, essere soggette ad abuso di sostanze e dipendenze, la presenza di un disagio psichiatrico, essere senza fissa dimora, tutte categorie di persone che hanno oggettivamente minori possibilità di cavarsela da sole. Si tratta di pratiche discriminatorie illegittime sotto il profilo giuridico, politico ed etico (continua…)
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignità e i diritti , clicca qui il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo:
“Donne contro le guerre”. Resoconto dell’iniziativa organizzata da “Erinna”.
Un appello di donne: Addio alle armi. Nel mondo con uno sguardo femminile amorevole e irriducibile.
Scriviamo all’ambasciata dell’Iran in Italia per chiedere che cessino persecuzioni ed uccisioni.
Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane.
Lettera all’ambasciatore dell’Iran in Italia.
Egregio ambasciatore, le saremmo grati se volesse trasmettere al suo governo il seguente appello. (continua)
La Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio ha pubblicato una Relazione sull’attuazione delle “Linee Guida sanitarie per il soccorso alle donne vittime di violenza” e questa volta l’avere coinvolto le coordinatrici del Tavolo sulle Donne con Disabilità dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e alcune esponenti dell’associazionismo di settore, ha fatto la differenza nel descrivere in modo appropriato le attuali conoscenze sul fenomeno della violenza contro le donne con disabilità, e nel proporre misure di contrasto alle discriminazioni multiple (continua…)
La sterilizzazione forzata è una forma invasiva di violenza che distrugge la vita delle vittime, porta a traumi permanenti e mette in discussione la capacità delle persone con disabilità, in larghissima maggioranza donne, di prendersi cura di un bambino e di crearsi una famiglia. Lo afferma l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, in un recente rapporto che mira a far sì che questa specifica forma di violenza diventi reato in tutta l’Unione Europea, dove è ancora legalmente ammessa in 14 Stati Membri e non nel nostro. E tuttavia, nemmeno l’Italia è assolta. Vediamo perché (continua…)
Nella protesta in Iran che si sta allargando in prima fila ci sono le donne: bruciano i veli, tagliano i capelli, si scontrano con la polizia. A scatenare la sollevazione è stata l’uccisione, per mano della polizia morale, della 22enne curda Mahsa Amini, venerdì scorso. “Non è una rivolta di quelle che ormai si verificano ogni anno: stavolta ha le caratteristiche di una rivoluzione. Per quattro motivi: Clicca qui dall’intervista a Fariborz Kamkari, regista curdo-iraniano – da il manifesto
Sulla newsletter (clicca qui) numerose le iniziative e le manifestazioni dalla Valsusa su temi diversi. Il divieto di manifestazione. Giornata nazionale di protesta. Energia nucleare e gas fossile. COP26 fallimento. Sovranità alimentare. Giornata nazionale degli alberi. Difesa dell’acqua e dei beni comuni. Corteo antimilitarista. Violenze di genere. Le vittime della repressione. Radio No Tav. No green pass. Presidio San Didero. Askatasuna. Eccetera.
TUTTE LE DONNE SABATO 25 SETTEMBRE ORE 14 PIAZZA DEL POPOLO ROMA Clicca qui. Torniamo in piazza con una consapevolezza in più, perchè dalla pandemia abbiamo imparato una lezione: contro l’incuria del potere, occorre lottare per praticare la cura che metta al centro la vita degli esseri umani della natura e di tutti i viventi. Torniamo in piazza mentre si svolge il dramma dell’Afghanistan. Un altro, e altri crimini provocati dalle guerre dei potenti: in Siria, Yemen, Kurdistan, Palestina, Iraq, Libano, Libia, in tanta parte dell’Africa… La guerra, sempre scatenata da interessi economici e di potere, opera distruzione. La violenza chiama violenza. Mai crea democrazia, libertà, diritti. Per questo le nostre prime parole sono contro la guerra. Contro la guerra patriarcale in nome della libertà delle donne. Contro la guerra distruttiva in nome della “esportazione” di democrazia. Contro la guerra che arricchisce l’industria delle armi e i poteri militari, che porta occupazioni e guerre civili. Contro la guerra, che esprime con la massima violenza l’incuria, dell’umanità e della natura. Torniamo in piazza per svelare l’ipocrisia di una politica che oggi si strappa i capelli per “le donne e i bambini afghani” dopo aver occupato per 20 anni il paese e sostenuto i signori della guerra ed il oro governi corrotti legati all’economia della droga e autori, essi stessi, di crimini Il nostro paese non è innocente. Basta con la retorica mediatica, basta con l’esaltazione del “ventennio di libertà”. Torniamo in piazza per altri tre buoni motivi (continua)
Il femminismo è il massimo inveramento storico della nonviolenza . E’ la corrente calda della nonviolenza. E’ il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell’umanità. Dai femminismi tutte e tutti ricevemmo la coscienza che… continua.
20° settimana di MOBILITAZIONE CONTRO L’OCCUPAZIONE DELLE TERRE DEL PRESIDIO EX-AUTOPORTO A SAN DIDERO, al fine di contrastare la preparazione del cantiere per costruire UN NUOVO AUTOPORTO e spostare quello attuale a Susa lasciando il posto a opere per la Nuova Linea TAV Torino Lione. Conferenze a Bussoleno su “Ecologia è politica”. La Rete italiana delle Donne in Nero in strada per l’Afghanistan. Campeggio giovanile dall’8 all’12 settembre nei territori liberati di Venaus. Preparazione dello sciopero globale per clima del 24 settembre. EXTINCTION REBELLION dal G20 alla COP26. Queste e le altre iniziative No Tav Valsusa nella newslettera di Doriella&Renato: clicca qui.
L’invisibilità delle donne con disabilità è la costante negativa che le caratterizza. Un’invisibilità che impedisce loro di essere riconosciute come cittadine e titolari di diritti; e dall’inizio dell’emergenza Covid, la loro situazione di esclusione e abbandono si è ulteriormente aggravata, mostrando tutta la sua crudezza e tragicità. (continua…)
Noi del gruppo uomini di Pinerolo (vedi la storia del gruppo) abbiamo pensato a questo sito web come ad una ulteriore possibilità di comunicare e condividere percorsi di ricerca, di autocoscienza e di approfondimento da parte di uomini su temi quali il patriarcato dominante, l’identità maschile, il rapporto uomo-donna in tutte le sfere della vita quotidiana (famiglia, lavoro, politica, scienza, economia,…).
Questo sito vuole essere un contenitore dove mettere il nostro cammino di gruppo e il cammino che altri gruppi e singoli uomini stanno facendo sulle tematiche prima citate. Da qualche anno stiamo venendo in contatto con tante persone che si muovono nella nostra direzione e vogliamo condividere questo spazio di comunicazione con loro e con chiunque voglia contribuirvi. Mail carlobeppe@libero.it.
Progetto “VIVIEN” (“VIctim VIolence Educational Network”). (continua…)
Uno studio per iniziare a parlare di violenza con loro, insegnando loro a riconoscerla nelle diverse manifestazioni di essa e a chiedere aiuto (continua…)
Associazione e centro antiviolenza “Erinna” e la “Casa internazionale delle donne”. Clicca qui.
14enne violentata a turno da cinque uomini: il giudice riduce la pena perché la ragazza era “incosciente” “La vittima non sapeva cosa stesse e cosa non stesse facendo, di conseguenza non aveva la capacità di accettare od opporsi ai rapporti sessuali che la maggior parte degli imputati ha avuto con lei”. Lo stato di incoscienza della ragazza, così come la sua età, invece di essere un’ aggravante agli stupratori, per il giudice non ci sarebbe stato stupro di gruppo ma solo “abuso“! Perchè la ragazza non si è opposta con la forza (se non fosse tragica la cosa sarebbe ridicola: ma se era incosciente…?!).
Questa sentenza vergognosa grida complicità, doppia violenza; è un messaggio di incentivo ai maschi a stuprare rischiando solo una lieve condanna, e crea un pericolosissimo precedente. Essa dimostra che anche il giudice è parte degli “uomini che odiano le donne”, che le donne sono violentate non solo dagli uomini, ma dopo dallo Stato, dai governi…
Clicca qui Il Centro antiviolenza e la Casa internazionale delle donne.
Seminario “Una analisi scientifica dei movimenti migratori” e Assemblea NoTav per discutere le prossime iniziative a Torino e in Val Susa. Clicca qui.
Le vittime spesso subiscono in silenzio, anche a causa della difficoltà a trovare i supporti e i sostegni necessari per chiedere aiuto e denunciare. (continua…)
Clicca qui il vademecum sciopero.
Dopo tanti mesi di silenzio esce un nuovo numero di “Uomini in Cammino” che ha ripreso forma all’indomani della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza maschile sulle donne, grazie a due “temi” che si sono imposti con forza e dolcezza alla riflessione: la bambina e la lingua materna. Continua…
I primi dati raccolti dal questionario (continua…)
Un fenomeno tanto diffuso quanto taciuto (continua…)
Diminuiscono i reati comuni, ma aumentano quelli contro le donne: lo dicono i dati diffusi dal Ministero degli Interni. I servizi antiviolenza sono ancora largamente inaccessibili alle donne con disabilità, pur essendo queste esposte a violenza in misura maggiore delle altre donne. (continua…)
Clicca qui Doriella e Renato su Antifascismo, lavoro, iniziative e assemblea NOTAV, petizione derivati, violenza contro le donne, Olocausto e aggiornamenti.
Interi popoli prigionieri della guerra, atti barbarici compiuti su persone indifese, mucchi di cadaveri ripescati dal mediterraneo, bambini con il volto sfigurato dalla fame e dalle sofferenze, persone uccise, torturate, vendute come schiavi, stupri, anziani abbandonati alla peggior solitudine, donne e uomini che perdono il lavoro, giovani che non lo trovano, donne violentate e uccise in famiglia, famiglie che non trovano casa, persone che non riescono a curarsi, giornalisti ammazzati e perseguitati dalle mafie e dalla criminalità, beni comuni privatizzati, terra, aria, acqua e cibo devastati. Clicca qui: Giornata mondiale d’azione per i Diritti Umani
Ancora ben poco si parla pur non trattandosi certo di un fenomeno marginale (continua…)