Due posizioni antitetiche di Medicina democratica per l’Appello Solvay.

  

La posizione della Sezione dovrebbe, avrebbe dovuto, essere la determinante in quanto è la Sezione, non altri, che sul territorio per 40 anni, pagando salati prezzi personali, ha condotto le lotte denunciando ripetutamente gli inquinamenti e le vittime degli inquinamenti, a cominciare dall’avvelenamento doloso delle falde, e proponendo invano agli Enti locali gli strumenti per contrastarli ed eliminarli, tramite l’Osservatorio ambientale della Fraschetta. L’approdo del processo in Corte di Assise non è stato altro che un risultato delle lotte della Sezione di Alessandria, non di altri. Perciò la Sezione ritiene di essere l’unica ad avere legittimo titolo storico a pronunciarsi sul merito della sciagurata sentenza di primo grado e sull’appello. Non ha purtroppo la Sezione titolo giuridico per impugnare la sentenza, il quale compete al presidente che invece non farà opposizione. Lino Balza, in quanto parte lesa, ha titolo di esercitare il ricorso, e infatti lo farà, revocando il mandato all’avv. Laura Mara. Ad Alessandria, e non solo, Lino Balza è pur sempre l’identificazione quarantennale di Medicina democratica e tale resterà: speriamo sia sufficiente a salvaguardare l’immagine e la prospettiva dell’Associazione. (continua)

Solvay, perchè in Appello revoco il mandato all’ avvocato.

Processo in Appello per impugnazione della sentenza Solvay- Ausimont emessa dalla Corte di Assise di Alessandria.
<<Lino Balza: perchè in Appello revoco il mandato alla avvocato>>.
Conferenza stampa mercoledì 20 luglio ore 18,30 presso lo Studio legale Martinelli avv. Massimo, via Migliara 36 Alessandria.
Parteciperà Barbara Tartaglione, responsabile della Sezione provinciale di Medicina democratica.

Danilo Arona su amianto e cromo.

Il noto giallista scrive fra l’altro: “Medicina Democratica si è occupata a lungo e bene della relazione tra l’incidenza tumorale a Spinetta Marengo e la tristemente famosa “emergenza cromo” nella zona della Fraschetta. A tutti consiglio l’acquisto e la lettura del libro Ambiente delitto perfetto di Barbara Tartaglione e Lino Balza, un testo sconvolgente per il quale varrebbe la pena di citare Finardi, “mollare le menate e mettersi a lottare”. Me ne occuperò in dettaglio a breve perché il Superstite oggi intende ricordare che anche un genere letterario di intrattenimento come l’horror – io preferirei dire “gotico contemporaneo”, ma so bene che è troppo lungo e accademico…- possa divenire nelle mani giuste un genere politico di denuncia ecologica”
Clicca qui l’intervento di Arona.
Il libro può essere chiesto a linobalzamedicinadem@gmail.com

In Senato convegno in onore di Giorgio Nebbia.

Festeggiati i novantanni dello scienziato padre dell’ambientalismo italiano. Interventi di Barbara Tartaglione per Medicina democratica Movimento di lotta per la salute (clicca qui la trascrizione), Gianni Mattioli, Walter Ganapini, Gianni Tamino, Fulco Pratesi, Ermete Realacci, Grazia Francescato, Gianni Cannata, Valerio Calzolaio, Roberto Musacchio, Alfonso Andria, Giorgio Assennato, Daniele Balicco, Alberto Berton, Nicola Capone, Marica Di Pierri, Salvatore Giannella, Edgar Meyer, Giovanna Ricoveri, Patrizia Sentinelli.

Clicca qui il nostro canale Youtube
Clicca qui l’album fotografico dell’evento
Clicca qui la prefazione di Giorgio Nebbia al nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto” (sarà spedito a chi ne farà richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com).
Clicca qui Manfredonia News “90 anni di Giorgio Nebbia una vita per l’ambiente”
Clicca qui Rifondazione Comunista “Giorgio Nebbia racconta”
Clicca qui Verdi Ambiente e Società “Giorgio Nebbia, i 90 anni del grande ecologo”
Clicca qui Il Manifesto “Giorgio Nebbia, i 90 anni del grande ecologo”
Clicca qui Facciamo Sinistra “Giorgio Nebbia, i 90 anni del grande ecologo”
Clicca qui La rivista del centro studi – La città della scienza “Giorgio Nebbia, i 90 anni del grande ecologo”
Clicca qui Musil Brescia “Convegno in onore di Giorgio Nebbia presso il Senato della Repubblica”
Clicca qui Eddy Burg “Giorgio Nebbia, i 90 anni del grande ecologo”
Clicca qui La Gazzetta del Mezzogiorno “Auguri prof. Nebbia, maestro d’ecologia”
Clicca qui Green Report “I novant’anni di Giorgio Nebbia, mezzo secolo del miglior ambientalismo italiano”
Clicca qui Rifondazione Comunista “Fare di più con meno”
Clicca qui Università di Bari “Incontro per i 90 anni del Prof. Giorgio Nebbia”
Su Ecosin è in allestimento il video di tutto il convegno.

Giorgio Nebbia interviene a Casale Monferrato.

Una lectio magistralis dello scienziato per gli studenti di ieri e di oggi. Al Liceo Balbo massiccia partecipazione al convegno organizzato da Medicina democratica, Legambiente e Associazione Paolo Ferraris. Il professore ha elogiato il nostro libro “Ambiente Delitto Perfetto” al quale ha fatto la prefazione.

Clicca qui Silvana Mossano “Coscienza ambientalista maturata dalla crisi idrica”.
Clicca qui Massimo Iaretti “Mostra per ricordare l’inquinamento dell’acquedotto”
Clicca qui Il Monferrato “Nel 1986 l’acquedotto inquinato: mostra e iniziative studentesche”
Clicca qui Chiara Cane “Nel 1986 l’Acquedotto inquinato”
Clicca qui Silvana Mossano “Veleni nell’acqua 30 anni fa raccontati in una mostra”

“Ambiente Delitto Perfetto” politically incorrect” per Stampa e Piccolo.

Essendo stati anche i giornalisti messi sotto accusa, i direttori Massimo Mathis e Roberto Gilardengo hanno vietano ai redattori di parlarne. La censura non è servita: abbiamo esaurito la prima edizione e anche la ristampa sta andando a gonfie vele. Ne beneficiano NoTav e Ricerca cura mesotelioma, nonchè NoTriv, ai quali sono devoluti integralmente i ricavi del libro. Un pugno nello stomaco l’ha definito Ettore Grassano in CorriereAL: clicca qui

Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis, le pare onesto il suo giornale?

Igor Man perplesso

Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis
Le pare onesto che il suo giornale impegni a caratteri cubitali un paginone al “progetto” Solvay di bonifica del disastro ecologico di Spinetta Marengo (Alessandria) ma neppure una riga alle immediate contestazioni (clicca qui ad es.) di Medicina Democratica, l’antagonista storico dell’azienda, che senza mezzi termini definisce clamorosa truffa propagandistica –e la dimostra!- le sperimentazioni (peraltro banali) dell’Università di Alessandria contrabbandate per bonifica?
Gli “esperti” del suo staff redazionale, che hanno perfino letto “Ambiente Delitto Perfetto”, le hanno forse detto che il livello scientifico di Medicina Democratica è inferiore a quello delle controparti? Io non credo. La lunga storia di Medicina Democratica è conosciuta e riconosciuta, è ricca di scienziati anche internazionali. Non a caso i nostri consulenti al processo in Corte d’assise hanno messo sull’attenti la pletora dei famosi periti padronali, e i loro avvocati. Certo, hanno un “piccolo difetto”: non sono pagati, lavorano gratis per l’Associazione, non sono prezzolati. Non le pare, questa, una garanzia supplementare?
“Posso sbagliarmi” racconta settimanalmente il suo predecessore Bottino, che ha compitato il suddetto paginone. Lei definisce onesto un giornale che censura e inganna i lettori? Soprattutto quando è in ballo la salute di migliaia di persone? Le domande, egr. sig. Mathis, “Premio Igor Man“, resteranno anche quando avrà fatto finta di non aver ricevuto questa mia.

Barbara Tartaglione

Clicca qui Corriereal “Lettera aperta al direttore de La Stampa di Alessandria”
Clicca qui Alessandria Post “Medicina democratica scrive al direttore de La Stampa”
Clicca qui Pennatagliente “Egr. direttore de La Stampa, Massimo Mathis”

All’Università di Genova: “Ambiente Delitto Perfetto” e TTIP Transatlantic Trade ad Investiment Partnership (Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti).

Giovedì 25 febbraio 2016 ore 16,30 Presso Aula Magna Facoltà di Scienze Umanistiche, Università di Genova Via Balbi nr. 2 16126 Genova

Valerio Gennaro Medico Epidemiologo all’IST di Genova e presidente provinciale di ISDE Medici per l’Ambiente di Genova.

Lino Balza Medicina Democratica sezione di Alessandria, coautore con Barbara Tartaglione del libro “Ambiente. Delitto Perfetto”.

Sergio G. Contu portavoce del Gruppo Stop TTIP Genova. 

Clicca qui il manifesto.

Al Direttivo di Firenze di Medicina democratica presentata la 2^ edizione

di “Ambiente Delitto Perfetto” ampliato a 530 pagine con la splendida prefazione di Giorgio Nebbia e le “conclusioni” (del libro e non della storia). Le conclusioni riguardano anche il ruolo della nostra Associazione:
 

….Medicina democratica, che non è un’associazione di medici, anche Medicina democratica Movimento di lotta per la salute vive nel suddetto contesto storico, che non è più quello dei tempi di Giulio Maccacaro, ed è consapevole della propria irrinunciabile impronta genetica: “conflitto” “non neutralità della scienza” “sapere operaio” “non delega” “gruppo omogeneo” “soggettività collettiva” “rischio zero”, consapevole di volere non rischiare la perdita della propria singolare peculiarità, del suo essere “movimento di lotta”, non arretrare anch’essa nella difensiva: dalla “lotta per la salute” alla “lotta per la sanità “, dalle battaglie popolari per la prevenzione primaria dentro le fabbriche e sul territorio limitarsi cioè alla pur sacrosanta difesa della sanità pubblica e a una attività prevalente in campo risarcitorio legale…. continua

Il libro sarà inviato a coloro che ne faranno richiesta a linobalzamedicinadem@gmail.com 

Seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto” con prefazione, pardon lezione di ecologia, di Giorgio Nebbia.

In 530 pagine 691 personaggi e interpreti per 2 risposte inquietanti: la sconfitta epocale dei movimenti è irreversibile? la giustizia in campo ambientale è impossibile? Insomma, quale è il ruolo svolto da Movimenti e Magistratura nel delitto contro ambiente e salute in Italia.

Indice dei capitoli: La sconfitta del movimento operaio. Ascesa e caduta dei movimenti eco pacifisti. Nucleare Bosco Marengo. Uso politico della giustizia. No Tav. Resistere, resistere, resistere. J’accuse. 40 anni di responsabilità industriali, sindacali, politiche, giudiziarie, giornalistiche. Processo Solvay. Scandalo industriale e politico. Processo amianto Eternit. La vergogna. Processo ThyssenKrupp. Giustizia di classe. Processo smog Alessandria. Uso pilatesco della giustizia. Processo Michelin. Malagiustizia. Finalmente… Legge Ecoreati . Conclusioni. Nebbia insegna che la conclusione di un libro non è la conclusione della Storia.
Non solo drammi, anche farse in 9 Siparietti: – Satira, mezzo di lotta della classe lavoratrice. – Il Bastone e la carota avvelenata. – Metti una sera a cena con Romano (e Marcellino, Fabrizio, Bruno…). – Premi Attila. Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori . – Pollo alla Marengo. – Il mistero dei bidoni. Dramma in due atti. –

Come per la prima edizione, la sezione provinciale di Medicina democratica devolve totalmente la sottoscrizione a NoTav e Ricerca mesoteliama. Prenota il libro a linobalzamedicinadem@gmail.com

Le code velenose della (ingiusta) sentenza della Corte di Assise di Alessandria per il processo Solvay.

Esaurite le prime 500 copie, la seconda edizione di “Ambiente Delitto Perfetto” passa da 488 a 534 pagine, in buona parte dedicate ai clamorosi sviluppi della sentenza. Se il Pubblico Ministero rinuncia al ricorso in Appello per l’articolo 439 (dolo), Solvay rinuncia a deferire per concussione il PM al Consiglio Superiore della Magistratura e cade in Procura a Milano l’accusa a Solvay di aver diffamato il PM per associazione a delinquere con i politici?

A Firenze vivace il Congresso nazionale di Medicina Democratica.

https://picasaweb.google.com/101674095903342826919/VIIICongressoNazionaleMDAFirenzeIl1921Novembre2015

La sezione di Alessandria, con la diffusione del libro “Ambiente Delitto Perfetto” (chiedi una copia a medicinademocraticaal@gmail.com), ha raccolto a sostegno del Controsservatorio Valsusa 370 euro in contanti, oltre ai bonifici bancari. Forte attenzione al nostro documento (clicca qui) e sull’intervento di Barbara Tartaglione (clicca la prima parte e la seconda parte del video) che però non ha accettato la candidatura a Presidente. Prossimamente metteremo in rete tutti i documenti e interventi congressuali.

Sindaco Palazzetti, cosa ci fa lì quell’amianto?

https://plus.google.com/photos/101674095903342826919/albums/6130225754181182321
non ritiene incredibile che oggi, per una strada della città, via Trieste, di cui Lei è primo cittadino, si possano vedere appoggiati a terra accanto ai classici bidoni dell’immondizia sacchi pieni di amianto? Depositati lì come fossero un rifiuto qualunque, innocuo, biodegradabile. Dapprima si può pensare di aver visto male, ma se poi ci si avvicina, si apre un lembo del sacco si può scorgere proprio lui, l’amianto, che a Casale ha fatto strage enorme di vite umane e ancora ne farà. E allora ci si chiede cosa ci faccia qui, chi lo abbia messo, chi lo verrà a portare via se verrà e soprattutto quando. Intanto i giorni passano e i sacchi sono sempre lì. Qualcuno telefona all’ASL e dopo vario tergiversare si viene a sapere che l’amianto è lì da almeno 10 giorni e ne passeranno altrettanti prima che venga rimosso (1 aprile, sperando che non sia un pesce), ma nessuno sa da dove arrivi o almeno nessuno lo dice.

Ma che cultura, che etica, che morale ha colui o coloro che ha o hanno depositato in quel luogo e in quella maniera i sacchi di amianto e quanta cultura, quanta etica, quanta morale e soprattutto quanto interessa la salute pubblica all’ASL che risponde così o a Lei Signor Sindaco? Perchè non ci si adopera per eliminare immediatamente da quel luogo quei sacchi di amianto?

Clicca qui Corriereal “Sindaco Palazzetti cosa ci fa lì quell’amianto?”
Clicca qui Alessandria Post “Cosa ci fa lì quell’amianto?”
Clicca qui Oggicronaca “A Casale sacchi di amianto lasciati in strada vicino ai cassonetti?”



Boicottiamo il Bennet.

Ad Alessandria, ruba ricambi di spazzolini per il figlio di nove anni. Infermiere diplomato, 51 anni, disoccupato, li aveva nascosti nel giubbotto per portarli al bambino che ha problemi ai denti. Bennet non ritira la querela. Nemmeno di fronte alla pubblica umiliazione davanti alle casse. Nemmeno di fronte alla immediata restituzione della misera refurtiva, dunque a danno nullo. Nemmeno di fronte al pentimento e al risarcimento morale. Nemmeno di fronte ad un incensurato. Bennet è intransigente, non ha pietà, non offre un posto di lavoro al poveraccio, rifiuta addirittura di ritirare la querela. Il giudice Seddaiu applica la legge (bella legge che abbiamo che manda in galera per due meloni mentre il Quirinale invita i pregiudicati) e infligge 27 giorni di reclusione tramutati in 6.750 euro di multa. Sai quanti spazzolini dovrebbe rubare per pagare la multa.

Medicina democratica è in contatto con almeno 20 mila persone fra mailinglist e social network. Le invitiamo ognuna a fare passa parola, affinchè aggiungano altre migliaia di scandalizzati, affinchè tutti non andiamo più a fare la spesa ai supermercati Bennet fino a che non ritira la querela. Altrimenti Bennet è e resterà miliardario leader degli ipermercati, ma non con i nostri soldi.
Clicca qui Corriereal “Boicottiamo il Bennet”
Clicca qui La Stampa “Ruba spazzolini per il figlio. Inflitti 7mila euro di multa”
Clicca qui Pennatagliente “Non andiamo più a fare la spesa alla Bennet”
Clicca qui Agorà Magazine “I poveri sono di solito senza diritti, talvolta si scontrano con il Diritto…sciocco”
Clicca qui La Stampa “Levata di scudi contro il Bennet che non ha avuto pietà dopo il furto”
Clicca qui Inalessandria “Non andiamo più a fare la spesa al Bennet”
Clicca qui Piercarlo Lava Blog “Non andiamo più a fare la sesa al Bennet”
Clicca qui i commenti al post su Facebook
Clicca qui diAlessandria “Boicottiamo il Bennet”
Clicca qui Alessandrianews “Appello per il ladro di spazzolini”
Clicca qui Nuova Società “Perchè bisogna boicottare la Bennet”
Clicca qui Easy news Italia “Boicottiamo il Bennet”
Clicca qui Pontinia Ecologia e Libertà “Boicottiamo il Bennet di Michele Ratti. Chi ruba uno spazzolino va in galera”

Solvay è un gatto furbo e si fa sponsorizzare dal Comune di Alessandria.

Al processo penale (avvelenamento doloso e dolosa omessa bonifica) il Comune di Alessandria finge senza troppo disturbare di fare la parte civile contro Solvay, chiedendo addirittura il risarcimento danni; per ri-compensare il quale si fa sponsor della multinazionale belga. Così quest’anno avviene per lo spettacolo allestito (maltempo o nube tossica permettendo) davanti o dentro lo stabilimento di Spinetta Marengo: “La gabbianella e il gatto”, una splendida rappresentazione di Federica Sassaroli tratta dal romanzo di Luis Sepulveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Il gatto Zorba è Solvay, la gabbiana Hengah è Ausimont e la gabbianella è lo stabilimento: la sponsorizzata Solvay cerca di impadronirsi della parabola di Sepulveda che inneggia alla speranza di salvezza della natura. Invece le differenze sono abissali, come aveva avvertito Sepulveda: “In questa terra mentiamo per essere felici. Ma nessuno di noi confonde la bugia con l’inganno”. I bambini alessandrini, almeno loro, non si faranno confondere. Infatti, nella fiaba di Sepulveda la gabbiana Hengah è vittima dell’inquinamento (petrolio in mare) mentre nel dramma della Fraschetta è la stessa gabbiana Ausimont che ha provocato l’inquinamento (cromo e altra ventina i veleni). La gabbiana Hengah morente affida l’uovo al gatto Zorba “nero grande e grosso”, con la promessa che ne prenderà cura e insegnerà a volare alla gabbianella Fortunata. Il gatto Solvay nero grande e grosso, invece, l’uovo (lo stabilimento chimico) dalla gabbiana Ausimont se lo compra, e dunque senza la promessa di bonificarlo. Il gatto Zorba cova e cura e allena al volo la gabbianella Fortunata con l’aiuto degli amici mici e del poeta, mentre il gatto Solvay non sta curando l’uovo stabilimento lasciandolo marcire con la complicità degli amministratori locali, e per questo sarà presto condannato dal poeta Corte di Assise. Altro è il finale della fiaba di Sepulveda: la gabbianella Fortunata spicca in volo quando tutti hanno compreso che “Vola solo chi osa farlo”. E vivranno felici e contenti. Altro è il finale della nostra realtà, e altro il titolo: “Storia di una gabbianella e del gatto che NON le insegnò a volare”.
Clicca qui La Stampa “Il gatto non insegnò alla gabbianella il volo”
Clicca qui Pennatagliente 
Clicca qui Agoramagazine
Clicca qui Città futura
Clicca qui La Stampa “Dopo Goldoni-Molière ora tocca alla Sassaroli”

Medicina democratica, SEL, Movimento 5Stelle e Federazione della sinistra unanimi sulla proposta di Osservatorio ambientale della Fraschetta.

Impegno comune per la bonifica: evitare la chiusura dello stabilimento e affermare il diritto alla salute. Proposto un Comitato scientifico internazionale. Dopo l’introduzione di Barbara Tartaglione per Medicina democratica (clicca qui), sono seguite le relazioni di Marcello Talpo per 5Stelle e Filippo Boatti per SEL. Sala stracolma e partecipante, 5 minuti per ogni domanda e 5 per ogni risposta. Molte domande all’assessore Lombardi, che ha impegnato la Giunta. Grande assente il PD, più volte criticato. Dell’Osservatorio si parlerà stasera all’assemblea di Predosa. L’Osservatorio fa anche parte delle proposte elettorali del PD di Tortona.

Clicca qui Pennatagliente “Alessandria, giovedì 3 aprile: un’iniziativa sulla Solvay”
Clicca qui Corriereal “Caso Solvay: indispensabile l’Osservatorio della Fraschetta”
Clicca qui Il Piccolo “Sel, FdS, Movimento 5 Stelle rilanciano con l’Osservatorio”
Clicca qui la videoregistrazione della Tavola rotonda alla Taglieria del pelo.
Clicca qui la videoregistrazione dell’intervento di Medicina democratica all’assemblea a Predosa.
Clicca qui La Stampa “Sul lavaggio terre inquinate Predosa vara altra battaglia”
Clicca qui La Stampa “Tutela dell’ambiente, elezioni e paesi uniscono gli intenti”