Risorgimento Valbormida. Film documentario “Bormida”.

INVITO alla proiezione del docu-film “BORMIDA”

martedì 5 novembre a Cessole (AT) nel salone comunale alle ore 20,30
martedì 12 novembre a Monastero B.da (AT) nel castello alle ore 20,30
martedì 19 novembre a  Levice (CN) salone comunale alle ore 20,30
martedì 26 novembre ad Acqui Terme (AL) Stabile “Ex Caimano”, Via Ferraris, n° 5  alle ore 20,30.

Dopo la proiezione si informeranno i presenti degli ultimi sviluppi della vicenda ACNA, vi aspettiamo numerosi, IL FUTURO DELLA VALLE BORMIDA DIPENDE DA NOI di Alberto Momo e Laura Cantarella, già presentato al 36° Torino Film Festival. Un ciclo di proiezioni al via. 

La raccolta differenziata di plastica va all’inceneritore.

Il caso Parma-Pizzarotti  riaccende i riflettori su limiti e inganni dell’industria del riciclo che si presenta come “green“. In Italia viene avviato al riciclo il 51% della plastica che i cittadini raccolgono. La raccolta dei Comuni è scorretta. Non tutte le plastiche sono riciclabili.  Obbiettivi:  aumentare l’efficienza della filiera del riciclo e soprattutto ridurre il consumo di plastica. Clicca qui Luisiana Gaita.

La nonviolenza è antica come le montagne.

“Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne. Non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità. Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi. Occhio per occhio… e il mondo diventa cieco. Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere. Per praticare la nonviolenza, bisogna essere intrepidi e avere un coraggio a tutta prova. Nessun uomo può essere attivamente non-violento e non ribellarsi contro l’ingiustizia dovunque essa si verifichi.” Mohandas Karamchand Gandhi

Libertà di movimento, libertà per i movimenti.

Corteo nazionale a Roma. Dietro lo striscione che chiede l’abrogazione delle Leggi Sicurezza si ritroverà chi negli ultimi anni ha manifestato in ogni parte d’Italia contro la propaganda salviniana e la chiusura dei porti, si oppone alla ferocia degli sgomberi di occupazioni abitative e spazi sociali, si mobilita nei quartieri popolari, alle centinaia di realtà che hanno dato vita al corteo del 10 novembre dell’anno scorso contro la conversione in legge del primo Decreto Sicurezza. Clicca qui.

La valle che lotta non si potrà mai arrestare.

“Dodici compagne e compagni del movimento No Tav sono stati condannati in via definitiva a un anno di carcere per una mobilitazione del marzo 2012.

Tra questi Nicoletta Dosio. Le scrive Haidi Giuliani: “Così Nicoletta andrà in prigione. E’ una signora minuta e gentile, Nicoletta, una professoressa in pensione. E’ sempre vissuta dalla parte del diritto: quello degli esseri umani, degli animali, delle piante, della terra. Per questo motivo andrà in prigione, per questo motivo una volta le hanno rotto il naso. Lei no, lei non ha mai fatto violenza a nessuno.

Per questo andrà in prigione. Chi l’ha ferita, e insultata, e condannata, sta dalla parte dei soldi. Dalla parte di un mondo affaristico cieco e sordo. Dalla parte di pochi che si vogliono arricchire a spese

dei molti. E per i soldi devastano territori e raccontano falsità. Hanno grandi mezzi, molto potere. Nicoletta ha solo la propria dignità…..”

Clicca anche nella newslettera Val Susa: Beni comuni, Con quale diritto, NOTAV, FFF, Solidarietà, Emergency, Curdi, Decreto Sicurezza, Flores Solis, A21 e aggiornamenti.

Verona non è solo cori razzisti.

“Sono nato a Verona, dove abito e vivo. A Verona c’è la Casa per la Nonviolenza, ci sono i Comboniani, c’è l’istituto don Calabria, c’è il Cestim, c’è Nigrizia e c’è Azione nonviolenta. A Verona abbiamo realizzato le Arene di Pace e ieri, in tanti, abbiamo celebrato il 4 novembre dedicato ai Disertori della prima guerra mondiale. Il problema di Verona sono i veronesi che sostengono politicamente, e con il voto, una destra fascistoide (dedita agli affari, alle speculazioni, ai soldi facili), che si avvale del lavoro sporco di gruppi estremisti che crescono anche nel brodo di coltura del tifo calcistico. Minimizzare questi fenomeni razzisti e violenti (ci sono stati anche morti) equivale ad esserne complici.  Verona non è né la città dell’odio, né la città dell’amore. E’ la città opulenta dell’ignavia. Verona è bellissima vista da lontano, è meschina vista da vicino. Questi sono i due volti della città. La via d’uscita non è la contrapposizione, ma il lavoro culturale, educativo, solidale, che può trovare nuova espressione politica proprio nella pratica nonviolenta. ‘Non esiste mondo fuor dalle mura di Verona’. E’ qui che dobbiamo agire.”. La riflessione è di Mao Valpiana: clicca qui il profilo.

No guerra no Nato, dai camalli di Genova a Solbiate Olona.

Presidio  di fronte alla base Nato di Solbiate Olona, uno dei 9 comandi di reazione rapida. Oltre alle distruzioni e ai morti (90% civili) le guerre sottraggono risorse (70milioni € al giorno all’Italia) a sanità istruzione pensioni , e distruggono l’ecosistema (1 giorno di guerra uguale carburante per 1milione di auto), poi il nucleareClicca qui

La Provincia di Alessandria neghi alla Solvay l’Autorizzazione Integrata Ambientale al C6O4/ PFAS di Spinetta Marengo (AL).

No all’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Solvay.

Il nostro allarme partì da Alessandria anche con esposti denuncia alla Procura già nel 2009,  attualmente il C6O4 (Pfas a catena corta, tossico e cancerogeno)   è oggetto di indagine in concomitanza con il processo Miteni di Trissino al tribunale di Vicenza, (clicca qui),  nonché per lo stesso la Solvay  -sotto ricatto di licenziamenti-  ha chiesto alla Provincia di Alessandria   l’Autorizzazione Integrata Ambientale AIA: contro la quale si oppone Legambiente nazionaleclicca qui il documento a Provincia e Comune. Le analitiche contestazioni scientifiche di Legambiente integrano esemplarmente quelle contenute negli innumerevoli esposti succedutisi dopo il 2009. Clicca qui il Comunicato stampa di “Movimento di lotta per la salute Giulio A. Maccacaro”.

Parte il processo PFAS contro Miteni e rimbomba per Solvay in Alessandria, tra mancate bonifiche, possibili inceneritori, allarmi per alimenti e contenitori, licenziamenti e omertà sindacali. Allarme nazionale.

Alla vigilia del processo PFOA contro la Miteni di Trissino (11 novembre),

dopo le critiche del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro” nella costituzione delle Vittime parti civili nel procedimento penale e il sopraggiungere di nuove testimonianze: clicca qui,

si infittisce la polemica in merito alla bonifica, questione che sarà centrale nel corso del processo: clicca qui.

All’orizzonte della bonifica compare addirittura un inceneritore  che la società Ecoprogetto Venezia  intende realizzare anche a quello scopo nel sito di Fusina-Venezia: clicca qui.

D’altronde, quando si parla di Pfas si intende anche il C6O4 (Pfas a catena più corta) anche esso  trovato nel sangue. A sua volta, l’Istituto superiore di sanità ISS ha divulgato i dati che dentro il corpo dei bambini stanno arrivando  “dosi settimanali” di Pfoa, segno  che il veleno bioaccumulabile viene assunto tanto negli alimenti che dalle confezioni degli alimenti. L’allarme dunque è nazionale: clicca qui.

L’attenzione dunque si sposta di nuovo sulla Solvay di Spinetta Marengo dove il C6O4 ha sostituito il Pfoa, per anni scaricato in Bormida/Tanaro/Po.

Ebbene, ad Alessandria Solvay ha contemporaneamente inaugurato un nuovo impianto e annunciato che intende aumentare del 30% la capacità produttiva di fluoroelastomeri, cioè il Tecnoflon, perciò estendere la produzione e l’uso di C6O4: clicca qui l’autorizzazione AIA Autorizzazione Integrata Ambientale  chiesta alla Provincia,

e contemporaneamente ha annunciato la procedura di licenziamento per 28 persone.

Insomma si offre ai sindacati di convertire i licenziamenti in prepensionamenti in cambio di continuare come struzzi a non sollevare problemi insormontabili sull’utilizzo del C6O4: emissioni in atmosfera, emissione di liquidi e reflui, e relativi effetti sulla salute di lavoratori e cittadini.

Per quanto riguarda liquidi e reflui, altra coincidenza, la notizia di un inceneritore (tra Alessandria e Asti)  grazie ad un colossale finanziamento regionale ad una società mista pubblico-privata. Coincidenza, solo temporale? con l’inceneritore veneto?

Il tutto sta avvenendo coperto dal massimo silenzio delle Istituzioni e dei Sindacati. Silenzio che rompiamo.

DOCUMENTO TRASMESSO A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE DAL “MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE MACCACARO”

A Livorno una nuova associazione ambientalista soppianta la vecchia.

L’Altritalia Ambiente è una associazione che per autodefinizione  “sposa le teorie dell’ambientalismo moderno, ragionevole, realizzabile e accettabile da una società oramai abituata all’opulenza e ai benefici tipici di una civiltà industriale”, ma che gli ambientalisti definiscono filo industriale ovvero ispirata dalle industrie. In questa o quell’altra veste, ha organizzato una ammucchiata di organizzatori (Solvay spalleggiata dalle consorelle Ineos e Inovyn e Confindustria, dal  comune di Rosignano Marittimo, e dall’Università di Pisa) in un convegno destinato agli studenti arruolati come soldatini. Il titolo del convegno dice tutto:  “La chimica moderna tra sostenibilità e pregiudizio.” Il pregiudizio ovviamente è degli ambientalisti veri, gli antimoderni. Tra questi vi era in passato Maurizio Marchi  che ci auguriamo rompa il lungo silenzio seguito al colpo di spugna della querela. Nel frattempo ospitiamo la segnalazione con il commento di un ex iscritto della sua associazione: Clicca qui.

Salute e mortalità generale nei 25 quartieri di Genova.

Presentato il referto epidemiologico comunale (REC)  al congresso dell’Associazione italiana di epidemiologia (AIE) grazie alla collaborazione dell’ufficio statistico del Comune di Genova e del servizio di Epidemiologia ambientale dell’istituto tumori di Milano (INT). E’ in preparazione l’analisi per le 71 unità urbanistiche e la relativa mappatura. Contattare valerio.gennaro52@gmail.com

Val di Susa, fotoviaggio tra sprechi, inutilità e fatiscenza.

Non  solo fotografie, ma la storia di una Valle la nostra, che qualcuno vorrebbe svuotare di vita e resistenza per consegnarla inerme a quella devastazione che accomuna la Valle di Susa agli infiniti territori messi a ferro e fuoco da un sistema sempre più irresponsabile e violento. Presentazione di Nicoletta Dosio. Clicca qui nella newslettera di Doriella&Renato, insieme alle altre iniziative di lotta:  corteo per sostenere la resistenza della popolazione e delle Forze Siriane Democratiche, Fridaysforfuture, assemblee, cene, dibattiti…

Costruiamo ponti. Non muri.

La Missione di “Un Ponte Per” nel Nord Est della Siria prosegue il suo lavoro e continua ad essere operativa insieme alla Mezzaluna Rossa Curda. La situazione in Siria è drammatica. Restiamo nelle zone del conflitto al confine turco-siriano per continuare a portare soccorso alle centinaia di civili colpiti dall’aviazione militare turca. Aiutaci. Clicca qui.

Testimoniamo un documento chiave per il processo PFAS di Vicenza.

Una premessa è d’obbligo. Nel processo a Vicenza contro Miteni di Trissino,  riteniamo un grave errore da parte degli avvocati limitarsi a  chiedere per  le Vittime  parti civili (le  vere vittime: le altre parti civili sono in gran parte avvoltoi degli indennizzi)  un risarcimento di danno per “patema d’animo”, cioè una manciata di euro a fronte di un pesante capo di imputazione di avvelenamento doloso delle acque destinate all’alimentazione (articolo 439 del codice penale! oltre 16 anni di reclusione!), dunque di un delitto che ha colpito, colpisce e colpirà duramente la loro salute. Un delitto arcinoto da almeno cinque anni prima  che scoppiasse il caso veneto.      

Tra gli imputati (2009-2015) del processo Miteni risulta Luigi Guarracino che a Spinetta Marengo per Solvay ha scaricato PFOA in Bormida-Tanaro-Po dal 2003 al 2008, direttore già condannato nei processi di Bussi (Pescara) e di Spinetta M. (Alessandria). Non abbiamo letto fra gli imputati il nome di Giovanni Costa, né sappiamo se è stato tra gli indagati. Presumibilmente sarà testimone chiave. Noi riteniamo che fosse quanto meno indagabile, essendo persona assai informata dei fatti, assai partecipe dei fatti, e i fatti qui consistono in particolare nell’avvelenamento dei lavoratori e dei cittadini tramite PFOA in acque e aria. Se utile ai fini processuali, rendiamo personale testimonianza e allegando (clicca qui) un documento – anno 2010-  inviato  dalla Sezione di Alessandria in carta intestata “Medicina democratica Movimento di lotta per la salute” e ampiamente diffuso. Dallo stesso risalta l’accusa  a Giovanni Coscia (e dunque ai suoi datori di lavoro, compreso l’ex direttore Luigi Guarracino… per 13 anni esperto di PFOA) di essere a conoscenza ovvero co-responsabile, quale  storico medico di fabbrica  sia della Miteni che della Solvay di Spinetta Marengo, dei danni provocati dal PFOA (poi C6O4), cioè di occultare la gravità della condizione sanitaria dei lavoratori e ingannando l’ignavia dell’Arpa.  Questo documento, ripetiamo: anno 2010, è entrato a far parte del corposo fascicolo degli esposti presentati alla procura della Repubblica di Alessandria con sottolineatura: “Noi riteniamo trattasi di una emergenza per Alessandria e il bacino del Po”. Lo stesso concetto lo divulgammo via internet e in assemblee sul territorio nazionale fin dal 2008.  Il documento è articolato in 24 dettagliatissimi punti, capi di imputazione quanto meno morali,  nell’ultimo dei quali a Giovanni Costa è esplicitamente  contestata -ribadiamo: anno 2010- la sua complice connivenza: Lei, pur sapendo di tutti gli studi (quarantennali) e divieti e risarcimenti (2005 Du Pont) internazionali nonchè dei livelli ematici di avvelenamento riscontrati in Spinetta e Trissino (donatori di sangue compresi), proprio Lei dovrebbe essere il primo a chiedere il bando della sostanza inesistente in natura e invece vende  la sua autorità per reiterare rassicurazioni  – mentendo anche in scandalose assemblee con i lavoratori – che essa non  provoca malattie, tumori/ malformazioni/alterazioni sessuali…  ma sarebbe pressoché innocua o benefica all’uomo. Lo sfidammo ad un confronto pubblico. Invano. Giovanni Coscia fa parte di quella categoria di medici che Maccacaro esecrava e denunciava.

MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE GIULIO A. MACCACARO

Quando le mamme s’incazzano.

Miteni di Trissino: processo da record per la contaminazione da PFAS. Clicca qui la video inchiesta di Andrea Tomasi.

Clicca qui un video di Nadia Toffa del 2016. Si tenga presente che le stesse Iene avevano sei anni prima trasmesso i servizi di Luigi Pelazza sulla Solvay di Spinetta Marengo. E che la campagna anti-PFOA era addirittura partita da Alessandria nel 2008.  

Risorgimento Valbormida. Acna fabbrica di armi chimiche.

“Occorre rivedere la bonifica e il danno ambientale” commenta Ilvo Barbiero nella recensione al il libro “Veleni di stato” di Gianluca de Feo, che ha esaminato documenti dei Servizi Segreti inglesi, contenuti nei National Archives, desecretati dopo la fine della guerra fredda, che si riferiscono al periodo che va dagli anni ’20 alla fine della seconda guerra mondiale. Clicca qui.

Ilva di Taranto: lavoro o salute.

Sta per essere convertito in legge il decreto comprensivo dello scudo penale per i manager Acelor Mittal legato all’attuazione del piano ambientale (e anche i  capisquadra e i capireparto, spalleggiati da qualche sindacato, chiedono l’analogo  esonero delle responsabilità). Clicca qui un appello di Salvatore Palidda: affinché i sindacati fermino la deriva reazionaria.

Scendi in piazza contro la guerra in Siria.

Ritiro immediato delle truppe della Turchia • Istituire una No-Fly-Zone sotto l’egida delle Nazioni Unite • fermare la cooperazione militare e diplomatica dell’Italia e dell’Unione Europea con la Turchia • creare un corridoio umanitario per l’evacuazione dei feriti dalle zone di guerra

Per informazioni: 

Corteo Roma https://www.facebook.com/events/411858223069945/  

Corteo Milano https://www.facebook.com/events/1558245557650959/

Ma è proprio giusto chiamarle Rare?

Prese globalmente le Malattie Rare non sono affatto tali, ma sono una vera e propria priorità di salute pubblica, coinvolgendo milioni di persone che finora sono stati letteralmente gli “orfani della salute” e che hanno un’acuta necessità di assistenza sanitaria, di accesso a trattamenti innovativi e di un sistema sociale che sostenga il loro diritto al maggior benessere possibile (continua…)

Pacifismo è antifascismo.

Aldo Capitini , docente universitario, è stato il più grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. Così si rivolse ai giovani studenti: “Posso assicurare i giovani di oggi che il mio rifiuto fu dopo aver sentito le premesse del fascismo proprio nell’animo adolescente, e dopo averle consumate; sicchè i fascisti mi apparvero dei ritardatari. Continua