Anche ad Alessandria un evento: biciclettata lungo un tratto della storica ferrovia Alessandria-Nizza-Bra-Cavallermaggiore. Clicca qui.
Autore: Admin
Incontri dibattito per il rilancio della lotta per l’acqua.
Spinetta Marengo: una nuova discarica proprio di fronte a quelle della Solvay.
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L’acqua bene comune e diritto umano universale.
Clicca qui l’appello e qui il programma dell’assemblea nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che si svolgerà a Roma sabato 1 e domenica 2 Marzo presso SCUP – Sport e Cultura Popolare (Via Nola 5)
250.000 tonnellate di rifiuti, anche tossici, sopra la falda tra Sezzadio e Predosa.
Il progetto Riccoboni per far soldi sull’acqua che beviamo.
VENERDI’ 28 FEBBRAIO – SALA CONSILIARE
PALAZZO COMUNALE – STREVI (AL) – ORE 21,15
ASSEMBLEA POPOLARE CONTRO DISCARICA DI SEZZADIO E PREDOSA.
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Solvay cerca di scaricare le responsabilità penali sugli enti locali.
In questa intervista (clicca qui) Giuseppina Pavese, responsabile dei laboratori chimici di Arpa, contesta alcune falsità della Solvay. A cominciare dal “pozzo8”: l’Arpa scopre che l’azienda di Spinetta Marengo distribuiva illegalmente a lavoratori e cittadini acqua per uso alimentare proveniente da un’area sottoposta dal 2001 a bonifica per gravissimo inquinamento. Nel mentre i veleni si stavano espandendo nella falda dell’acquedotto comunale. Solvay sapeva tutto. Di qui la denuncia per dolo alla Procura nel 2008. Altro azzoppato cavallo di battaglia di Solvay sono i piani di emergenza:
Altro azzoppato cavallo di battaglia di Solvay è l’accusa agli Enti locali: “Vi abbiamo presentato vari piani di emergenza, avete sempre risposto che non erano sufficienti e che ci voleva un piano di bonifica. Dunque” conclude Solvay “ci avete bocciato i piani di emergenza, ci avete impedito di farli”. Mai sentito nulla di più stravagante: gli Enti sono per legge tenuti non ad approvare e autorizzare i piani di emergenza (che hanno validità temporanea, emergenziale) bensì a pretendere piani di bonifica (validità definitiva). Il piano di emergenza è un obbligo delle aziende, obbligo che Solvay ha omesso dolosamente. Gli enti locali devono intervenire direttamente quando non c’è più il padrone dell’azienda e non è il nostro caso. Tanto meno Solvay ha fatto, ad oggi, un piano di bonifica. E continua a inquinare anche l’atmosfera. Dunque è inadempiente su tutti i fronti.
Tutta gente che non ha paura della giustizia. Né quella di dio al quale fa finta di credere. Né quella degli uomini che fa finta di rispettare.
Questa considerazione la trasmettiamo a quei pochi che riusciamo a raggiungere. A quelle 12.500 persone che raggiungiamo tramite queste pagine, i blog, la mailinglist, facebook, google+, twitter. A moltissimi, soprattutto alle vittime, ammalati e parenti dei defunti, appare eccessiva la tolleranza in Corte di Assise di Alessandria nei confronti della difesa Solvay. Non basta in aula l’ostentazione padronale di onnipotenza, si aggiunge lo stravolgimento del dibattimento processuale. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Il Piccolo “Processo al polo chimico: la difesa contesta anche il Noe”
Clicca qui La Stampa “Spesi molti soldi per fare manutenzione”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico a chi toccava la messa in sicurezza?”
Cosa aspettano i cittadini a dimettere questo sindaco tossico nocivo?
L’avevamo consigliato nella prima assemblea pubblica: clicca qui (8 settembre 2010). Infatti ora, in cambio di 8.000 euro all’anno (equivalente a circa a 1 centesimo al giorno per abitante) il sindaco di Predosa Giancarlo Sardi ha ritirato il ricorso al Tar contro la famigerata centrale “a biomasse”. In più è l’unico sindaco che non si è schierato contro la discarica Riccoboni di Sezzadio che inquinerebbe la gigantesca falda acquifera.
Clicca qui il commento avvelenato del Comitato Vivere a Predosa.
Una bella giornata di lotta No Tav a Pozzolo Formigaro.
Clicca qui Alessandrianews “Abbattuti 8 km di reti del cantiere del Terzo valico”
Clicca qui Notavterzovalico.info “Cadono chilometri di recinzioni a Pozzolo”
Votate e fate votare.
Anche quest’anno dobbiamo attribuire il ”Premio Attila Alessandria 2013”
“alla personalità che a livello locale si è particolarmente distinta a danno dell’ambiente e della salute”.
L’alta onorificenza ambientalista alessandrina, già conferita a concittadini del calibro di Marcellino Gavio (cliccando qui: le motivazioni) e Fabrizio Palenzona (cliccando qui: le motivazioni) l’anno passato ha premiato Carlo Cogliati (cliccando qui: le motivazioni) ex presidente della Solvay e principale imputato nel processo in corso in Corte di Assise di Alessandria (clicca qui per ricevere il dossier).
Il voto dovrà essere espresso, tramite e-mail alessandriamd@gmail.com oppure al numero telefonico 3470182679,oppure sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/MedicinaDemocraticaAlessandria entro e non oltre il 28 febbraio 2014. Ogni votante deve indicare nome&cognome del candidato al premio unitamente alle motivazioni/azioni di merito con le quali si particolarmente distinto a danno dell’ambiente e della salute.
Nell’auditorium della Corte di Assise di Alessandria suona l’orchestra di fiati e percussioni diretta dal maestro Santamaria.
Titolo dell’opera: “Tutti sapevano dell’immane inquinamento, soprattutto gli Enti pubblici. L’unica ignara Solvay”. Applausi di Ausimont. Fischi dal pubblico delle parti civili: anche le formiche nel loro piccolo si incazzano. Continua a leggere cliccando qui.
Clicca qui La Stampa “Inquinamento noto da 70 anni”
Clicca qui Il Piccolo “Spunta il libro nero delle analisi”
Clicca qui Alessandrianews “Solvay punta il dito contro gli enti: sapevano tutto”
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui Agora Magazine
Clicca qui Corriereal
Bianchi lascia l’Amag che ha rimesso in piedi ed ora è pronta a rialzarsi.
Così scrive La Stampa. Se l’azienda, anzichè disastrata, fosse in piedi… non avrebbe più bisogno di rialzarsi. Ad ogni modo, a chi vanno i 28 mila euro di Giampiero Borsi? Al nuovo amministratore delegato Mauro Bressan, fratello di Ezio a sua volta amministratore delegato di ATM. Affari di famiglia. La grande famiglia del PD che fa le nomine. La stessa che aveva dato, alla faccia dei giovani laureati disoccupati, 28 mila euro al fossile Borsi: già con ragguardevole pensione e ulteriormente retribuito come consulente Solvay, in base ad un curriculum di scuola media inferiore (non dott. come lasciava lo chiamassero), capoturno operaio, gestore mensa aziendale e impiegato Solvay, soprattutto PSI longa manus aziendale nelle relazioni con i politici locali.
Processo amianto Fibronit di Broni
All’udienza del processo Fibronit di Broni, i giudici hanno presentato i quesiti ai quali i periti incaricati dovranno dare risposte in ambito medico legale e sulla storia industriale e produttiva della Fibronit. Medicina democratica è parte civile. Prossima udienza a Pavia venerdì 28 febbraio alle 9,30.
Alto rischio di incidente rilevante alla Solvay
Clicca qui Aldo Milani .
Clicca qui Maurizio Marchi.
Clicca qui Comune di Rosignano Marittimo “Vivere in sicurezza”
Cacciatori armati fino ai denti, una strage di animali, danni incalcolabili all’ambiente.
Un’assurda carneficina, 56 vittime fra i cacciatori, 4 morti e 16 feriti tra la gente comune. Clicca qui.
Mutuo soccorso emergenza No Tav per raccolta fondi.
Il tribunale civile di Susa ha condannato Alberto Perino, Loredana Bellone (sindaca di San Didero) e Giorgio Vair (vicesindaco) a pagare ad Ltf danni astronomici (215.000 euro) per “aver impedito” un sondaggio nel gennaio 2010. Ci sarà ricorso in appello, ma la legge consente a chi ha vinto la causa di avere intanto il risarcimento.La raccolta fondi ha raggiunto la cifra di 121.625 euro SERVE ANCORA UNO SFORZO STRAORDINARIO
Per contribuire: bonifico sul conto per le spese legali NO TAV:
Conto BancoPosta N. 1004906838 intestato a: Davy Pietro Cebrari Maria Chiara
IBAN: IT22L0760101000001004906838
In alternativa, per piccole somme, su conto PayPal (anche con carte di credito, carte prepagate…)
No Tav Terzo valico: tutte e tutti a Pozzolo Formigaro.
Solvay accusata di violazioni di sicurezza.
Department of Labor’s Occupational Safety and Health Administration degli Stati Uniti hanno citato Solvay Specialty Polymers in12 violazioni per aver esposto i lavoratori al rischio chimico dei solventi. Clicca qui
Promuovere interventi legislativi per risolvere le situazioni che quotidianamente incontriamo come ex esposti e come vittime dell’amianto.
INCONTRO-CONVEGNO – Roma Senato della Repubblica 13 MARZO 2014 ore 10-17 Sala Santa Maria in Aquiro Piazza Capranica 72, ROMA. Tra gli interventi: avv. Laura Mara e dott. Luigi Mara di Medicina democratica. Clicca qui.
Altri 8 indagati Solvay e nuovi sequestri di aree inquinate.
La devastazione ambientale continua. Inefficace la barriera idraulica. Valori fuorilegge. Non avviata la bonifica. Clicca qui.
Tav Terzo Valico: tra il 20 e il 50 per cento di probabilità di trovare amianto.
Secondo l’ingegner Carpi, della Direzione Trasporti della Regione Piemonte, responsabile del gruppo di lavoro regionale sull’amianto, esiste il 20% di probabilità di incontrare pietre verdi (suscettibili di contenere amianto) fra il Passo della Bocchetta e Voltaggio e il 50% fra Voltaggio e Arquata Scrivia, Clicca qui
Piemonte: assistenza domiciliare a rischio.
I provvedimenti della Regione Piemonte rischiano di lasciare senza cure migliaia di persone malate croniche non autosufficienti». (continua…)
Sessualità e disabilità visiva.
I pregiudizi riguardanti le persone affette da deficit visivo e la loro affettività e sessualità. (continua…)
Ottava edizione del “Premio per la Pace Giuseppe Dossetti”.
Promuovere e diffondere la cultura della pace, intesa come cultura dei diritti della persona, della solidarietà sociale, della democrazia e del dialogo tra i popoli (continua…)
Ospedali Psichiatrici Giudiziari: la storia infinita.
La Conferenza delle Regioni ha chiesto che la chiusura di tali degradanti strutture venga rinviata di altri tre anni, non essendo pronti quei “mini OPG regionali” che dovrebbero sostituirle. Ma secondo il Comitato Stop OPG, è proprio la “regionalizzazione” in sé degli attuali Ospedali Psichiatrici Giudiziari ad essere del tutto inaccettabile
(continua…)
Nuova telemedicina per la SLA e altre malattie invalidanti.
“On” è un sistema innovativo di telemonitoraggio dello stato di salute che consente la gestione integrata delle malattie croniche di persone a rischio, realizzato per rispondere all’alta complessità dei pazienti affetti da SLA, ma facilmente adattabile a ogni tipo di patologia invalidante (continua…)
Lettera a una professoressa.
Una testimonianza proveniente dalla madre di un ragazzo sordo. (continua…)
I limiti e i rischi della “scuola a casa”.
Nata negli Stati Uniti per i bimbi in tenera età, l’“homeschooling”, ossia la “scuola a casa”, sembra diffondersi anche all’età dell’obbligo scolastico e pure in alcuni Paesi europei. (continua…)
Quarta Giornata Nazionale sugli Stati Vegetativi.
Silenzi rispettosi per Michael Schumacher e silenzi intollerabili per le famiglie. (continua…)
Come si comunica la disabilità nel web.
Il progetto “La città raccoglie sapienza” per raggruppare in un archivio a libera consultazione tutte le tesi di laurea centrate sull’inclusione delle persone con disabilità (continua…)
Sclerosi sistemica: è fondamentale la diagnosi precoce
3° Congresso Mondiale interamente dedicato a questa rara malattia reumatica cronica, autoimmune, invalidante e multiorgano, nota anche come sclerodermia, per la quale, purtroppo, non esiste ancora una cura risolutiva (continua…)
Linee guida per l’audiodescrizione.
Sarà Blindsight Project – Associazione impegnata da anni a far sì che il cinema, la TV e lo spettacolo in genere siano realmente accessibili a tutti – a presentare questo prezioso strumento, disponibile poi gratuitamente anche in internet, per accelerare nel nostro Paese il percorso di abbattimento delle barriere sensoriali (continua…)
Non si può più disattendere la Costituzione.
«Risolvere le emergenze sociali vuol dire soprattutto seguire le linee-guida vigenti, a partire da quelle fissate dalla nostra Carta Costituzionale, per fare in modo che alle stesse emergenze si possa rispondere con provvedimenti organici e non settoriali, che abbraccino il medio e lungo periodo» (continua…)
La nazionale italiana ai Mondiali di Weelchair hockey.
Crescita delle squadre e del numero dei tesserati, continuo miglioramento del livello tecnico dei Campionati: sono dati incontestabili, quelli che in agosto porteranno la Nazionale Italiana di wheelchair hockey ai Campionati Mondiali in Germania. (continua…)
Quel che chiediamo all’Europa e ai suoi nuovi parlamentari.
Un Manifesto in sei punti, elaborato dal Forum Europeo della Disabilità e rivolto a tutti coloro i quali si candideranno alle prossime Elezioni Europee del 22-25 maggio, per far sì che nei loro programmi vengano inclusi alcuni fondamentali princìpi riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie
(continua…)
I consulenti di Solvay ad Alessandria sono arrivati ad affermare che l’inquinamento ha origini naturali. Dunque ammalati e morti sono per cause naturali.
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Clicca qui lettera a La Stampa “L’Osservatorio Spieghiamo cos’è”
Clicca qui Il Piccolo “Controlli e analisi cromo: Arpa precisa incarichi e ruoli”
Clicca qui La Stampa Il Piccolo Alessandrianews Radiogold
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Clicca qui Alessandrianews “Il cromo nell’acqua potabile? Secondo Solvay è di origine naturale”
Clicca qui Allegroandante
Clicca qui Scheda storica Osservatorio ambientale della Fraschetta
Clicca qui Scheda storica Osservatorio: contenuti e realizzazione
Gli avvocati della difesa ci accusano, noi vittime di decessi e malattie, di fare sul blog commenti sgradevolmente non diplomatici alla loro orchestra di violini e tromboni. Cosa rispondiamo ?
Rispondiamo che nel loro piccolo anche le formiche si incazzano.
Incidenza dei tumori nella Bassa Valle Scrivia.
A Castelnuovo Scrivia, Sala Pessini, venerdì 7 febbraio ore 21,15, incontro con Carmelo Ciniglio di Medicina democratica, studioso del rapporto inquinamento-salute pubblica. L’incontro è organizzato dai sindaci di Alluvioni Cambiò, Alzano Scrivia, Castelnuovo, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Pontecurone, Sale.
Clicca qui La Stampa “L’allarme del tortonese: qui record dei tumori”
Solvay, Osservatorio, Governo. I politici alessandrini devono mettersi in testa
che non possono continuare nel bluff, che i cittadini non hanno fiducia in loro, che l’alternativa è la democrazia diretta e partecipata. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui La Stampa – Il Piccolo – Alessandrianews – Radiogold
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui Alessandrianews “E’ guerra dei dati sull’aria tra Arpa e Solvay”
Mai stato rischio di cancro alla Michelin di Spinetta Marengo.
I dirigenti processati ad Alessandria per lesioni e omicidio colposo si difendono: i lavoratori sono ammalati o morti di tumore alla vescica a causa delle sigarette, anche se avevano smesso di fumare da 40 anni. E’ la stessa tesi sostenuta contro il PM Guariniello nel processo di Torino negandogli amine aromatiche, antiossidanti PBNA, betanaftilamine, amianto ecc. Il più famigerato era il “reparto Z”, un inferno nelle testimonianza dei sopravvissuti. Omertà per paura.Le responsabilità dei sindacati.
Clicca qui “Mille pagine di dossier” preparato da Medicina democratica in concomitanza alla querela presentata da Michelin per presunta diffamazione a mezzo stampa.
Clicca qui La Stampa “Talco e nerofumo ovunque ma si negava rischio cancro”.
Clicca qui Alessandrianews “Si parlava con cautela di malattie e ambiente, se si voleva lavorare”
Clicca qui Il Piccolo “Michelin, parlano gli ex dipendenti”
Anche gli alessandrini dovrebbero avviare una class action contro Solvay di Spinetta Marengo.
Ad Alessandria è in corso un importantissimo processo contro la multinazionale belga per avvelenamento doloso della falda e dolosa omessa bonifica. Sono sempre altissimi, conferma Arpa, i livelli del disastro ecologico (clicca qui.) La bonifica definitiva secondo gli esperti è praticamente impossibile, almeno per decine di anni. Dunque gli alessandrini, in massa, dovrebbero cominciare ad organizzarsi in causa collettiva come fecero (milioni di dollari) per il cromo6 a Hinkley in California, o come stanno facendo per il PFNA acido perfluoro a Paulsboro (clicca qui). A Paulsboro (New Jersey) i cittadini hanno avviato una class action contro Solvay a causa della contaminazione dell’acqua pubblica con sostanze, secondo l’EPA (Enviromental Protection Agency), sicuramente tossiche. L’iniziativa della class action per Alessandria è in discussione tra alcune forze politiche.
I politici non hanno mai partecipato alla lotta ambientalista per il deposito nucleare unico nazionale.
Le scorie nucleari vanno in giro per l’Italia. Ad esempio quelle di Caorso dirette in Francia su camion o treno passano nottetempo per Alessandria, senza avvertire i cittadini con piani di sicurezza. Ad esempio quelle di Trino andrebbero a finire nei pressi della centrale atomica da smantellare. Ad esempio alcune di quelle di Bosco Marengo (900 fusti. 198.000 litri) stanno per partire verso Casaccia (Roma) per poi ritornare ricompattate. Dunque i rifiuti radioattivi vanno all’estero per poi ritornare riprocessati e sempre radioattivi e/o sono immagazzinati senza protezione in depositi temporanei (cioè per sempre). Contro il deposito “temporaneo” di Fabbricazioni Nucleari a Bosco attendiamo la decisione del Consiglio di Stato al nostro ricorso. Analogo ricorso per Trino pende davanti al Tar del Lazio. Il deposito nazionale unico, costruito in luogo sicuro e antisismico, dove confluire tutte le scorie, avrebbe dovuto per legge essere pronto entro il 2008. Gli ambientalisti lo pretendono per la sicurezza e la salute di milioni di persone. I politici italiani se ne fregano del deposito nazionale. Ai politici alessandrini basterebbe che le scorie fossero definitivamente rifilate a Roma. A loro poco importa che a Sellafield (Inghilterra), che tratta appunto materiale usato anche proveniente dall’Italia, ad esempio in questi giorni siano in allarme a causa del livello di radioattività superiore alla media.
Le mani della camorra sul Tav Terzo Valico ligure piemontese.
Inquinamento urbano. Medicina democratica contro il sindaco. Udienza del 4 febbraio.
Medicina democratica si oppone alla richiesta di archiviazione del PM Giancarlo Vona, e chiede al Gip Enrica Bertolotto:<<…CHIEDE che l’Ill.mo Giudice delle Indagini Preliminari, alla luce degli elementi esposti e, vista la potenziale gravità del fatto contestato, voglia:
– RESPINGERE LA RICHIESTA D’ARCHIVIAZIONE FORMULATA DAL P.M.;
– Disporre di un SUPPLEMENTO D’INDAGINE al fine di verificare in termini approfonditi e aggiornati, cioè in maniera completa le condizioni dell’inquinamento atmosferico estese a TUTTO il periodo di amministrazione della Giunta Fabbio, dei conseguenti atti, e dunque almeno fino al 2012.
– Di avviare le INDAGINI COMPLETAMENTE ASSENTI NELL’ISTRUTTORIA DEL P.M. e sulle quali invece aveva particolarmente insistito il nostro esposto denuncia. Cioè indagini epidemiologiche (morbilità e mortalità) sulla popolazione a rischio di Alessandria, combinando i quattro fattori principali: dati demografici, sanitari e ambientali ed evidenze scientifiche.>>
Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui “Decreto di fissazione in camera di consiglio”
Clicca qui “Opposizione alla richiesta di archiviazione”
Clicca qui “Integrazione della opposizione”
Clicca qui La Stampa “Si discute sull’esposto polveri sottili”
Clicca qui Il Piccolo “Archiviazione per quelle polveri sottili”
I maghi consulenti della Solvay alle prese con i giochi di prestigio: come si riesce a dimostrare che un’acqua cancerogena in falda diventa potabile quando esce dal rubinetto.
A scopo pubblicitario, alla prossima udienza una consulente sorseggerà in tribunale un bottiglione di acqua CROMO DOC della fonte Solvay. Lo stabilimento chimico sarà trasformato in idrotermale? Prestazioni idropiniche, inalatorie, fangobalneoterapia. Le piscine dietro le colline di Arkema sono immediatamente convertibili. Sulle colline di rifiuti si potrà sciare grazie alla neve a cielo sereno. A novembre fu già sperimentato il Luna Park. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui Pennatagliente “L’udienza del 22 gennaio”
L’inquinamento in falda si sta espandendo, a nord e sul Bormida. Altri pozzi dell’acquedotto sono in chiusura. Acqua imbevibile per altri 30-40 anni, salvo vera bonifica.
Il tre consulenti di Medicina democratica, Fulvio Baraldi geologo, Luigi Mara biologo, Bruno Thieme ingegnere, hanno ampiamente dimostrato la fondatezza dei capi di accusa formulati dal Pubblico Ministero con le richieste di condanna degli imputati. E, siccome nella dimostrazione hanno utilizzato documenti aziendali, hanno altresì dimostrato che Solvay sapeva. Clicca qui per continuare a leggere.
Clicca qui il testo delle conclusioni dei tre consulenti
Clicca qui Pennatagliente “Udienza del 22 gennaio”
Clicca qui La Stampa “Al polo chimico colpevoli ritardi”
Clicca qui Il Piccolo “Inquinamento importante, difficilmente recuperabile”
Clicca qui La Stampa “Battaglia tra consulenti su potabilità dell’acqua scaturita dal pozzo8”
Clicca qui Alessandrianews “Processo polo chimico: danni ambientali per 50 milioni di euro”
Mistero a Spinetta Marengo
Il Ministero dell’ambiente: tutto ciò che era noto ad Ausimont era noto a Solvay. Lo Stato chiede un acconto di 51 milioni di euro per danni da avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica.
Una bonifica della falda sta diventando praticamente impossibile per dolo di Solvay. Non si può imputare colpa agli Enti ciò che è compito dell’azienda: le barriere idrauliche non hanno risolto niente. Falda inquinata addirittura a monte, entra in Bormida. Clicca qui per continuare a leggere.
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Solvay annuncia in pompa magna un secondo “piano di bonifica” ma non di bonifica definitiva si tratta, al più di messa in sicurezza temporanea. Medicina democratica lo demolisce punto per punto. E propone.
Rischia si saltare la quinta colonna che Solvay aveva piazzato in AMAG.
Giampiero Borsi, PSI, un passato da dipendente dello stabilimento spinettese come uomo di collegamento con i politici e le amministratori locali, rischia di essere estromesso dal consiglio di amministrazione dell’AMAG (municipale acqua gas) dove l’azienda chimica era riuscita a inserirlo addirittura come amministratore delegato. E’ un momento delicato : saltato il truffaldino primo piano di bonifica Solvay-Amag (made by Lorenzo Repetto), ora si sta discutendo il secondo.
Clicca qui La Stampa “Affonda la corazzata Amag. Il sindaco Rossa azzera il cda”
Clicca qui M. Massone “Dovevamo discutere del processo Solvay”
Solvay annuncia in pompa magna un secondo “piano di bonifica” ma non di bonifica definitiva si tratta, al più di una provvisoria messa in sicurezza.
L’elefante Solvay ha partorito il topolino, ma giornali hanno abboccato e dedicato titoloni al presunto “piano”. Invece il colosso belga assolutamente non ha convinto Medicina democratica con il suo progetto tutto teorico di presunta bonifica del cromo esavalente innaffiando qua e là sui terreni ditionito di sodio a sua volta peraltro tossico. Tanto meno soddisfa la fantomatica bonifica del cocktail di altri 20 veleni tossici e cancerogeni che da un’area vastissima colano in falda: solventi clorurati, cloroformio, tetrafluoretilene, arsenico, nichel, clorofluorocarburi, solfati, ddt, cobalto, mercurio, selenio, vanadio, piombo, cadmio, solventi aromatici eccetera. Per questi inquinanti Solvay osa definire “bonifica” una già fallimentare cosiddetta “barriera idraulica”. In realtà succhiare tramite pozzi e lavare una immensa falda sotterranea sarebbe una pretesa folle ed è una truffa chiamarla bonifica. Fa ridere poi la presunta bonifica dei metalli pesanti tramite felci che li assorbirebbero dalle radici per trasferirli nel fogliame, poi sfalciato ed inviato a smaltimento. Dunque tutti gli interventi di Solvay si alternano all’insegna della precarietà, definita bonifica. Così è anche per le discariche tossico cancerogene che vengono definite bonificate perché riammucchiate e ricoperte con teloni. Ridicolo. Dubitiamo che un professore ordinario di chimica all’università di Alessandria, Domenico Osella, si esponga a definire tutto ciò come “bonifica” piuttosto che provvisoria “messa in sicurezza”. Infine va rimarcato che Solvay per questi parziali e discutibili tentativi di messa in sicurezza chiede autorizzazione delle autorità, come fosse una certificazione di bonifica. A questa assurda pretesa la risposta degli Enti non può che essere sempre la stessa: Solvay non ha bisogno di autorizzazioni preventive, faccia ciò che ritiene di suo dovere, gli Enti valuteranno a posteriori i risultati. Ma già ora essi possono leggere, clicca qui, che abbiamo già scientificamente smontato pezzo per pezzo il presunto “piano di bonifica”. Noi dimostriamo che la vera bonifica si può fare solo eliminando i veleni dai terreni che percolano in falda: così si salva la salute, l’ambiente e l’occupazione.