Rinviato all’infinito il deposito nazionale -sicuro per migliaia di anni- grazie ai politici passati e presenti, compresi gli alessandrini che hanno avallato il vulnerabilissimo deposito di Bosco Marengo contro il nostro ricorso al Consiglio di stato (vedi il libro Ambiente Delitto Perfetto e il blog). Ma il deposito nazionale, di fatto, ce l’abbiamo già in casa: cioè quelli cosiddetti “temporanei” che sarebbero prossimi all’ampliamento. Quelli di Saluggia e Trino, nelle contestazioni, sembrerebbero i meno idonei (clicca qui), mentre quello di Bosco trova scarse opposizioni sul territorio, a cominciare dal sindaco che impedisce addirittura l’assemblea pubblica.
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