Meloni: “Accuse vergognose contro la Polizia”.

Il Consiglio d’Europa: “Razzismo tra le forze di polizia italiana”. 
«La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione», ha affermato oggi Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri). «È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei», ha aggiunto in conferenza stampa Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’Ecri. «Le parole pronunciate dalla Commissione, che accusano le Forze di Polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose. Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle Forze dell’Ordine vengono aggrediti, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge», ha ribattuto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. «Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d’Europa  si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti», ha aggiunto la premier.

Gli jihadisti amici dell’occidente.

Madre Agnes Mariam De la Croix.
Siria. Continuano ad arrivarci, nel silenzio dei media internazionali, appelli disperati contro i massacri e crimini quotidiani degli “Jihadisti democratici” che reggono le fila a Damasco per gli interessi stranieri. Enrico Vigna, 29 maggio 2025.
 
Madre Agnes Mariam De la Croix, ha lanciato numerosi appelli per la solidarietà alla popolazione alawita e cristiana della Siria, massacrata e schiacciata sotto il tallone dei “lupi” della “nuova” Siria.

Il genocidio di Netanyahu fabbrica l’antisemitismo internazionale.

Due diplomatici sono stati assassinati a Washington e uno è stato fermato dalla polizia che gridava “Liberate la Palestina” mentre lo conducevano in cella. Questa è una conseguenza diretta del genocidio che lo Stato di Israele sta perpetrando nella Striscia di Gaza. L’odio genera odio e Netanyahu sta piantando i semi per un raccolto sempre più abbondante, sta costruendo una fabbrica jihadista. Nessuna persona sana di mente può immaginare che le 50.000 persone uccise da Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 rimarranno impuniti. Nessuno può essere così ingenuo da credere che la carneficina di Gaza, le orge di fuoco e sangue, laa fame, saranno gratuite o resteranno impunite. La Palestina sta generando un movimento di reazione popolare globale che alla fine culminerà in una violenta risposta di resistenza. Nessun popolo resta a guardare mentre affronta lo sterminio totale, senza ribellarsi, senza combattere, senza lottare per la propria sopravvivenza. E questo campo di battaglia raggiungerà ogni angolo. La dimensione storica del genocidio è talmente enorme che alla fine si trasformerà in un Hamas internazionale.
 
Clicca qui José Antequera, giornalista, scrittore e direttore della rivista Gurb.

Non basta piantare alberi.

Non basta piantare alberi. Serve sapere perché. Serve sapere dove. E serve sapere per chi. La riforestazione non è un gesto poetico. È una scelta politica. Una strategia industriale. Un progetto economico. L’errore più grande è considerarla un’azione riparatoria, un modo per farsi perdonare. La vera riforestazione non è pentimento. È visione. È radice del futuro. In Italia ci sono centinaia di migliaia di ettari agricoli abbandonati. Spazi che potrebbero ospitare foreste produttive. Rigenerare suolo. Proteggere biodiversità. Rallentare l’erosione. Trattenere acqua. Assorbire anidride carbonica. Invece li lasciamo marcire. Ci diciamo sostenibili, ma ci manca una politica del verde. Una politica capace di legare ambiente, sviluppo e futuro. Clicca qui.

Tav Terzo Valico: enorme spreco per una “gran opera” inutile e dannosa.

2006. La marcia Serravalle-Arquata della Rete Ambientalista .
Il tunnel appenninico del Terzo valico se lo pagano gli italiani, non c’è Pnrr che tenga. Con l’approvazione da parte del Parlamento della Proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza una quota consistente dei 3,8 miliardi di euro arrivati dall’Unione europea per realizzare l’Alta capacità tra Genova e Tortona sarà destinata altrove, non più per l’opera più importante, la maxi galleria, per l’appunto. La perdita delle ingenti risorse in scadenza nel giugno 2026 è dovuta all’impossibilità di rispettare tutti i problemi emersi nello scavo della doppia galleria sotto l’Appennino che hanno ben presto bloccato le talpe meccaniche: la scoperta di enorme quantità di gas a rischio di esplosione, l’amianto volutamente ignorato, la prevedibile friabilità delle rocce, la prevista intercettazione delle falde acquifere ecc. Insomma, una devastazione del territorio. Clicca qui Giampiero Carbone.
 
Tutte queste criticità ambientali, oltre allo spreco enorme di fondi pubblici per una “grande opera” inutile, erano già state allarmate nelle battaglie condotte dai Comitati e dalle Associazioni che avevano indetto imponenti manifestazioni popolari.

Vincono le minoranze.

A Genova la Salis ha vinto con circa il 25% degli aventi diritto al voto!!!
 
Come nelle scorse elezioni politiche quando le destre hanno conquistato il governo con circa il 27% degli aventi diritto al voto … quindi basta una MINORANZA per vincere e andare al potere … è per questo che da decenni destre ed ex-sinistra hanno adottato il sistema elettorale che permette a una minoranza di vincere appunto anche se fanno scelte dannose, supercostose (a spese dei cittadini) e inutili come quelle che vogliono fare le destre e l’ex-sinistra ora con la Salis cioè le cosiddette grandi opere che permettono anche mastrussi e quindi soldi per le campagne elettorali di conquista della maggioranza degli elettori (compresi i precari delle cooperative sociali che non hanno scelta) … comunque occorre una seria riflessione per capire cosa fare per rilanciare la partecipazione dell’ex popolo della sinistra disgustato amareggiato e impotente rispetto al dominio di questa coalizione di fatto fra destre e ex-sinistra con la benedizione dell’opus dei (la troika genovese).
 
INTANTO MOBILITIAMOCI AL MASSIMO PER I CINQUE SI SI SI SI SI AL REFERENDUM !!!
 
Prof. Salvatore Palidda

Bruciate vive 32 persone.

Strage di Viareggio, confermata in appello la condanna per Moretti, ex amministratore delegato di Fs. Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, è stata confermata la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti. Quest’ultimo era tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze, dopo il rinvio della Cassazione, erano chiamati a quantificare le condanne limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. La difesa di Moretti ha già annunciato ricorso.