
L’annuncio di risultati trimestrali in calo ha fatto sprofondare in borsa il titolo Solvay. Ma il titolo a picco non si ripercuoterà sulla esigua somma di 100mila euro che Solvay Syensqo deve versare al Comune di Alessandria quale merito del patteggiamento che ha aperto la strada ai patteggiamenti delle altre parti civili, innanzitutto Regione Piemonte e Governo, che consentirebbero alla multinazionale belga di uscire praticamente indenne dal processo per il disastro ambientale e sanitario del sito di Spinetta Marengo: senza risarcimenti per le Vittime, senza bonifica del territorio, proseguendo indisturbata nelle produzioni inquinanti.
Il sindaco di Alessandria si è giustificato del patteggiamento, che ha scandalizzato Comitati e Associazioni di tutta Italia: “ha svenduto la salute”, con la necessità urgente di far fronte al degrado dei cimiteri. Il lavoro di sfalcio dell’erba è già avviato nei camposanti di Spinetta e Litta Parodi. “Proseguirà” rassicura il sindaco Giorgio Abonante “in tutti i cimiteri. Stiamo facendo l’impossibile con le risorse che abbiamo a disposizione. Non è facile trovare 1.5 milioni di euro.” L’affermazione ha rinfocolato le polemiche: per far quadrare i conti ci volevano proprio gli scandalosi 100mila euro?
In più, il sindaco ha annunciato di voler utilizzare il diserbo chimico, malgrado non sia ammesso dal regolamento comunale. Ciò ha provocato critiche da parte delle opposizioni, che hanno ironizzato: diserbanti prodotti da Solvay? Però anche si è scossa la tenuta della sua maggioranza, con la contrarietà ambientalista dei Cinquestelle, già feriti dall’inaudita decisione di contrattare il patteggiamento con Solvay.