I Pfas nelle birre. Controllare le acque in origine.

Secondo uno studio pubblicato su Environmental Science and Technology che ha analizzato i PFAS in 94 campioni di birra, molte birre popolari, sia quelle prodotte da piccoli birrifici che quelle prodotte da grandi aziende nazionali e internazionali, contengono sostanze chimiche PFAS collegate a tumori, danni agli organi e al sistema immunitario e altri problemi di salute.
 
Le birre – che in media sono costituite per circa il 90% da acqua – prodotte in contee con elevati livelli di PFAS nell’acqua potabile presentavano la contaminazione maggiore. Lo studio ha evidenziato che circa il 18% dei birrifici statunitensi si trova in codici postali in cui è nota la presenza di PFAS nell’acqua potabile. Nelle birre della Carolina del Nord, in particolare quelle situate nei pressi del bacino del fiume Cape Fear, sono state rilevate più concentrazioni di PFAS rispetto alle birre del Michigan o della California. L’area del bacino del fiume Cape Fear è notoriamente contaminata da una varietà di PFAS, molti dei quali sono riconducibili al sito della Chemours Fayetteville Works.
 
Insomma, norma per ogni consumatore, prima di bere una birra si dovrebbe controllare se l’acqua potabile della zona di produzione contiene Pfas.