

Movimenti di Lotta per la Salute, l"Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
L’Agenzia di stampa nazionale “Dire” pubblica in un articolo sull’inceneritore di Roma la denuncia della pediatra Francesca Mazzoli, 30 anni di professione al San Camillo di Roma, membro di ISDE Italia, secondo… L’articolo Inceneritore di Roma, “Produrrà diossine e metalli, a rischio la nostra salute” proviene da ISDE News.
“A Gaza non c’è la carestia di massa. Abbiamo una prova semplice: abbiamo arrestato migliaia e migliaia divisi tra civili e miliziani e li abbiamo fotografati senza maglietta, non ce n’era uno emaciato. Neanche un singolo caso dall’inizio della guerra a oggi. Anzi, si vede esattamente il contrario perché non si fa molto esercizio fisico”. Con queste parole pronunciate martedì alla conferenza dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) il premier israeliano Benjamin Netanyahu – dopo 600 giorni di attacchi alla Striscia di Gaza – ha assicurato che il suo governo non sta affamando i gazawi sopravvissuti alle bombe, accuse che ha derubricato a “menzogna del momento”. Anche tutti i video sono falsi.
Non basta piantare alberi. Serve sapere perché. Serve sapere dove. E serve sapere per chi. La riforestazione non è un gesto poetico. È una scelta politica. Una strategia industriale. Un progetto economico. L’errore più grande è considerarla un’azione riparatoria, un modo per farsi perdonare. La vera riforestazione non è pentimento. È visione. È radice del futuro. In Italia ci sono centinaia di migliaia di ettari agricoli abbandonati. Spazi che potrebbero ospitare foreste produttive. Rigenerare suolo. Proteggere biodiversità. Rallentare l’erosione. Trattenere acqua. Assorbire anidride carbonica. Invece li lasciamo marcire. Ci diciamo sostenibili, ma ci manca una politica del verde. Una politica capace di legare ambiente, sviluppo e futuro. Clicca qui.
Strage di Viareggio, confermata in appello la condanna per Moretti, ex amministratore delegato di Fs. Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, è stata confermata la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti. Quest’ultimo era tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze, dopo il rinvio della Cassazione, erano chiamati a quantificare le condanne limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. La difesa di Moretti ha già annunciato ricorso.
SDE – Associazione Medici per l’Ambiente Italia pubblica un aggiornamento del suo Position Paper dal titolo “Trasporto aereo: impatto su clima, ambiente e salute. Le ragioni scientifiche ed etiche per ridurre e rendere razionale questo tipo di mobilità” , curato dalla dott. Antonella Litta e dall’ing. Giuseppina Ranalli.
Ti invitiamo a partecipare alla riunione del Comitato organizzatore della prossima Marcia PerugiAssisi che si svolgerà mercoledì 28 maggio 2025 dalle 17.30 alle 19.00 via ZOOM.
Per iscriversi e partecipare
Nel Dossier de “L’indipendente”, ampi servizi tra cui una intervista a Lino Balza.
Tonnellate di rifiuti fronte mare di tre industrie dismesse devono essere bonificate da più di un ventennio. Il piano esiste dal 2019 ma le scorie sono ancora lì. E la popolazione si ammala di tumore. Clicca qui da Rete Ambientalista.
Altro che armi! L’Europa investa sui farmaci salvavita che non vedono mai la luce per mancanza di fondi: titolo “Ippocrate” , l a newsletter settimanale di Linda Varlese. Per riceverla puoi iscriverti qui (anche adesso).
L’altoforno 1 dell’Ilva avrebbe dovuto essere spento quando è scoppiato l’incendio lo scorso 7 maggio, se solo l’amministrazione straordinaria fosse riuscita a rispettare il cronoprogramma concordato con i sindacati nel luglio dello scorso anno. Il suo spegnimento era previsto tra febbraio e marzo e al suo posto avrebbe dovuto essere in marcia l’altoforno 2. Non è avvenuto, anche perché, come spiegato ai sindacati due giorni fa dai manager di Acciaierie d’Italia, gestore del siderurgico in amministrazione straordinaria, proprio l’impianto che doveva ripartire ha a sua volta problemi. Così l’altoforno 1 ha continuato a produrre per due mesi oltre il momento previsto. Fino all’incidente che ha portato la Procura di Taranto al sequestro senza facoltà d’uso, innescando un nuovo scontro con i commissari e il ministro Adolfo Urso contro i pm.