Come cambiare il clima e il sistema.

Casacomune, scuola e azioni, è un’associazione fondata da don Luigi Ciotti, nata dal Gruppo Abele e Libera . E’ una scuola di formazione scientifica, di dialogo culturale e di incontro, caratterizzata da una didattica attiva ed esperienziale, capace di promuovere i valori e le azioni dell’ecologia integrale e della giustizia sociale.

Vi proponiamo di partecipare al seminario 

SiamoTerraViva 

che si terrà sia online sia in presenza presso la Certosa ad Avigliana (TO) nei giorni dal 24 al 26 novembre 2023.

Sarà un momento di confronto ed approfondimento, durante il quale, insieme ad altri esperti, esponenti di organizzazioni, attivisti e professionisti cercheremo di “mettere ordine” sulle questioni cruciali legate alle tematiche socio-ambientali e trovare dei punti di contatto per promuovere assieme un vero cambiamento, ormai evidentemente necessario ed urgente.

Clicca qui il Programma definitivo.

Morire per l’ONU

L’interpretazione ufficiale americana dei rapporti internazionali come di una “competizione strategica” per il dominio mondiale, la determinazione degli Stati Uniti a vincerla debellando tanto per cominciare la Russia e la Cina, il “fai da te” di Putin mediante la guerra per mettere in sicurezza i confini con l’Ucraina, la prima reazione di Zelensky che ha chiesto lo scioglimento dell’ONU, la perversa azione terroristica di Hamas del 7 ottobre e la vendetta dello Stato d’ Israele contro tutta la popolazione  palestinese e l’intero territorio di Gaza, hanno fatto a pezzi l’ordine internazionale, esacerbando la “guerra mondiale a pezzi” già denunciata dal Papa. La prima e più importante vittima di questa catastrofe è l’ONU… Clicca qui una riflessione di Raniero La Valle

Genova. Porto bloccato contro l’attracco di una nave israeliana.

Al porto di Genova è in corso il presidio per impedire il passaggio della nave della ZIM, carica di armamenti e diretta a Israele. Al varco San Benigno centinaia di operai portuali, studenti, pacifisti e attivisti solidali con il popolo palestinese, bloccano il varco con lo slogan “la guerra comincia da qui” “fermiamo le navi della morte”.  Oltre al varco della ZIM, principale compagnia logistica israeliana, è stato bloccato anche il varco dei traghetti. L’iniziativa raccoglie l’invito dei sindacati palestinesi, che nei giorni scorsi avevano diffuso un appello nel quale chiedono ai lavoratori delle industrie coinvolte di rifiutarsi di costruire armi destinate ad Israele, di rifiutarsi di trasportare armi da e verso Israele. Manifestazioni in altri porti internazionali: clicca qui.

I nostri figli colpiti dagli Pfas.

Tra le lacrime,  le testimonianze dei genitori al processo di Vicenza  contro i 15 manager dell’ex Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation che sono accusati a vario titolo di disastro ambientale, gestione dei rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale, avvelenamento delle acque e di reati fallimentari per l’ex azienda chimica Miteni di Trissino. Clicca qui.

Fronte Comune in Val Bisagno.

Il Fronte comune ligure “Insieme per la sanità pubblica”, composto da circa 50 associazioni, tra cui il Movimento di lotta per la salute Maccacaro, ha avviato il suo percorso di partecipazione popolare con una assemblea in Val Bisagno per illustrare la piattaforma rivendicativa  verso governo e regione, clicca qui

Di cosa parliamo quando parliamo di Gaza.

Vita a Gaza Di cosa parliamo quando parliamo di Gaza. La superficie della Striscia di Gaza è di 360 chilometri quadrati. Roma, per fare un confronto, con i suoi 1.285 chilometri quadrati è tre volte e mezzo più grande. Gli abitanti di Gaza sono 2.098.389, quelli di Roma sono 2.748.109. Il 71 per cento degli abitanti di Gaza ha lo status di rifugiato. A Gaza le persone tra 0 e 14 anni sono il 39 per cento della popolazione (in Italia sono il 12 per cento); quelle con più di 65 anni il 2,9 (in Italia sono il 23 per cento). A Gaza l’età media è di 18 anni, in Italia di 46 anni. Il tasso di crescita della popolazione è dell’1,9 per cento, mentre in Italia è negativo: -0,1 per cento. A Gaza il tasso di mortalità infantile è di 14 morti ogni mille bambini nati vivi, da noi è di 3 morti ogni mille. La speranza di vita alla nascita è di 75 anni a Gaza, di 82 anni in Italia. A Gaza nel 2022 l’elettricità c’è stata in media per 13 ore al giorno. E il 96 per cento dell’acqua dell’unica falda acquifera non è adatta al consumo umano: 1,8 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria per l’acqua, i servizi igienico-sanitari e l’igiene. A Gaza la densità di letti ospedalieri è di 1,3 ogni mille abitanti, in Italia è quasi il triplo. A Gaza nel 2022 più di ventimila pazienti hanno chiesto un permesso per potersi curare all’estero; Israele ha respinto o ritardato il 34 per cento di queste richieste. A Gaza ci sono 32 alunni e alunne per ogni insegnante. L’aspettativa di vita scolastica è di 13 anni a Gaza, di 16 anni da noi. Il tasso di disoccupazione tra i giovani di Gaza è del 75 per cento, in Italia del 21 per cento. Il pil pro capite di Gaza è di circa 900 euro, quello italiano è di 30.855 euro. L’80 per cento degli abitanti di Gaza dipende dagli aiuti umanitari e le persone che vivono sotto la soglia di povertà sono l’81 per cento della popolazione, il 9,4 per cento in Italia. Gli abitanti della Striscia di Gaza non possono andar via né tornare liberamente.

Giovanni De Mauro www.internazionale.it

Cessate il fuoco!

Marcia della pace e della fraternità
Assisi 
 domenica 10 dicembre 2023


 Nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in occasione del 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (10 dicembre 1948-2023) organizziamo assieme una nuova marcia della pace e della fraternità per fermare le stragi. Riprendiamo in mano la bussola dei diritti umani! Clicca qui Papa Francesco e Antonio Guterres.