Laudato sì, Laudato qui

Seminario di approfondimento sulle questioni più importanti sul tappeto oggi, tra esperti di crisi climatica e ricadute ambientali, sociali, economiche e esponenti di movimenti, associazioni e singoli attivistiche, a diverso titolo, sono impegnati in azioni di conversione ecologica.

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Solvay: assolutamente non chiudo i Pfas a Spinetta Marengo.

Lo ha ribadito a Sindaco, Regione Piemonte e Procura: Solvay non ha alcuna intenzione di chiudere le produzioni di Pfas a Spinetta Marengo.  La multinazionale belga conferma il “Solvay One Planet sustainability roadmap”: ovvero quella che -candidamente- definisce “la strategia globale di sostenibilità”, cioè produrre il nuovo tipo di PFAS“NFS (Non-Fluoro-Surfactant), Fluoroelastomeri perossidici FKM Tecnoflon”, eliminando “quasi totalmente” l’uso dei fluorotensioattivi.

Più di così non posso fare, ammicca Ilham Kadri CEO and President, o mangiate la minestra o saltate dalla finestra. Non posso proprio, perché “dobbiamo consolidare la leadership internazionale nei fluoroelastomeri, espandendo la base produttiva in Europa, negli Stati Uniti e in Cina”. Tant’è che “per soddisfare la crescita della domanda*, da maggio 2021 abbiamo aumentato a Spinetta la capacita produttiva del 30% con un nuovo impianto per la produzione di fluoroelastomeri a reticolazione perossidica”.

Per ora tenetevi il Pfas cC6O4 e accontentatavi che noi “volontariamente, siamo impegnati all’eliminazione degli additivi tensioattivi fluorurati in due step: due produzioni (fluoropolimeri Hyflon e Algoflon PTFE) interrotte entro giugno 2023 e, a livello globale, il 99% dal 2026 (l’1% a ciclo chiuso, zero reflui)”. Insomma, il C6O4 (e l’ADV?) è garantito in acqua e aria almeno fino al 2026. Lo autorizza la Provincia di Alessandria, con il benestare del sindaco.

* L’ FKM Tecnoflon è particolarmente indicato per alcuni componenti dei motori a combustione interna a basse emissioni (ICE), dei veicoli ibridi ed elettrici (HEV, EV) per condotti, tenute meccaniche e guarnizioni, quando è necessaria resistenza ad alte temperature e a fluidi chimici aggressivi. Il fluoropolimero viene anche impiegato nel settore dei semiconduttori e nei dispositivi elettronici indossabili, dove aiuta a mantenere condizioni di elevata purezza.
Lo stabilimento di Spinetta Marengo, in provincia di Alessandria, è il principale impianto di Solvay in Italia: produce monomeri, plastomeri, fluoropolimeri, gomme e lubrificanti fluorurati.

Discariche Pfas in Piemonte. Solvay: non nostre, noi li inceneriamo. E il governo la finanzia.

Il Piemonte si conferma, con il Veneto e la Lombardia, la regione più inquinata di Pfas. Non che fosse insufficiente Alessandria del polo chimico Solvay, ma ora si aggiungono le rivelazioni del giornale “Domani”, che ha potuto scoprire, con un accesso agli atti, concentrazioni sull’ordine delle centinaia di C6O4 (282 microgrammi/litro) ritrovati da Arpa nel percolato di discarica del lotto 5 della maggiore discarica piemontese, quella di Barricalla in provincia di Torino.

Barricalla, comune di Collegno, non è autorizzata a smaltire i pfas, che finirebbero addirittura per fluire nei depuratori delle città. Solvay si dichiara innocente perché “Noi invece affrontiamo elevate spese di smaltimento tramite incenerimento, come da autorizzazioni”. Quali autorizzazioni? dove sono inceneriti i Pfas? Ufficialmente non si sa. Chi dovrebbe saperlo non apre bocca: curiosamente a presiedere la conferenza che si occupa delle autorizzazioni per la costruzione della nuova Barricalla2 è Claudio Coffano, in quanto neo promosso direttore del dipartimento Ambiente e vigilanza ambientale della Città metropolitana di Torino. E chi è Coffano?  E’ lo stesso che, in qualità di dirigente ambiente della Provincia di Alessandria, nel 2021 aveva concesso a Solvay l’ampliamento della produzione proprio del Pfas C6O4, dopo aver fatto finta per dieci anni di non vedere questo Pfas nè l’ADV.

E’ lo stesso che aveva garantito in audizione parlamentare i governi.  Tant’è che il ministero dello “Sviluppo economico e del Made in Italy”, non solo non mette al bando i tossici e cancerogeni Pfas in Italia, ma finanzia con le Regioni addirittura nuovi progetti alla Solvay di Spinetta Marengo: unica produttrice di Pfas in Italia. 

Aumento del cancro della tiroide correlato ai Pfas.

I ricercatori americani hanno studiato l’associazione tra i livelli plasmatici di PFAS e la diagnosi di cancro della tiroide tramite BioMe, una biobanca del Mount Sinai di New York. In particolare, il team ha preso in considerazione 88 pazienti con cancro della tiroide – con campioni di plasma raccolti prima o al momento della diagnosi di tumore – e 88 controlli, non affetti da cancro, che corrispondevano per sesso, etnia, età, indice di massa corporea, status di fumatore e anno di raccolta del campione ematico. I ricercatori hanno misurato i livelli di otto PFAS nei campioni di sangue tramite una tecnica metabolomica non mirata e li hanno confrontati tra i pazienti con tumore della tiroide e i soggetti di controllo.

Dai risultati è emerso che l’esposizione al PFOS portava ad un aumento del rischio di diagnosi di cancro della tiroide del 56%. 

Se la legge è uguale in tutti i processi…

Sfilano (clicca qui) le testimonianze delle Vittime Pfas al processo di Vicenza contro Miteni di Trissino. Sono analoghe alle testimonianze che ascoltammo più di due lustri fa al processo di Alessandria contro Solvay di Spinetta Marengo, che si risolse dieci anni dopo in Cassazione senza nessun risarcimento delle morti e dei tumori delle Vittime. Nonché senza condanne ai vertici dell’azienda, né alle istituzioni. Nonchè senza bonifica, anzi, il reato è stato fino ad oggi reiterato. 

Disinformazione Pfas.

Pubblicità della friggitrice ad aria Proscenic: “La friggitrice ad aria T20 è progettata pensando alla sicurezza alimentare, con un cestello realizzato con materiali adatti agli alimenti, privi di BPA e PFOAe un rivestimento antiaderente in Teflon che rende la pulizia un gioco da ragazzi, potendo essere addirittura lavato direttamente in lavastoviglie”.

Pubblicità ingannevole. Il Teflon veniva fabbricato per decenni con il Pfas PFOA, che oggi è vietato come altamente cancerogeno.  Con quale Pfas il PFOA è stato sostituito per ottenere sempre il Teflon? Considerato che altri produttori pubblicizzano friggitrici “Teflon-Free”:

Non è la soia a provocare leucemia ma sono i pesticidi usati nelle coltivazioni di soia.

Il Brasile è diventato il principale produttore di soia al mondo, ma anche il maggior consumatore di pesticidi ed erbicidi, che inquinano il suolo e le falde acquifere. La coltivazione sempre più intensiva di soia in Brasile e il conseguente uso di pesticidi è correlata a un aumento dei casi di leucemia nei bambini. A dirlo è un nuovo studio condotto dall’Università dell’Illinois – Urbana-Champaign, in collaborazione con l’Università di Denver e l’Università di Wisconsin – Madison.

Mareggiata (giudiziaria) sulla diga di Genova.

Il  sospetto è che dietro al principale appalto affidato con fondi del Pnrr possano nascondersi varie irregolarità: nella progettazione e nell’affidamento dei lavori di realizzazione. La maxi diga di Genova, secondo due diversi esposti, sarebbe un’opera faraonica (1,3 miliardi di euro) costruita con fondi pubblici che rischierebbe però di favorire soprattutto due terminalisti privati, Gianluigi Aponte e Aldo Spinelli. È quanto denuncia Italia Nostra in un esposto articolato che, dopo essere stato valutato dalla Procura di Genova, è stato ritenuto di interesse tale da essere trasmesso alla Procura europea: le irregolarità ipotizzate, infatti, riguarderebbero fondi erogati dall’Unione europea.

Pro e contro lo Stato Palestinese.

CONTRO

Amichai Eliyahu, ministro israeliano per il Patrimonio edilizio, ha dichiarato che l’utilizzo della bomba atomica su Gaza è “una delle possibilità” in campo. Le dichiarazioni di Eliyahu sono state fatte durante un’intervista alla radio Kol Barma, e sono state successivamente condivise su Twitter dal giornalista Yaki Adamker. Durante l’intervista, Eliyahu ha sostenuto che Gaza non merita aiuti umanitari a causa delle azioni di Hamas e ha suggerito che l’utilizzo di una bomba atomica su tutta Gaza potrebbe essere una delle opzioni. Quando gli è stato fatto notare che nell’enclave palestinese ci sono ostaggi, ha risposto che “in guerra ci sono anche dei prezzi”.

Israele dispone della bomba atomica e ha tenuto in carcere il tecnico nucleare Vanunu per averlo rivelato al mondo nel 1986. Il suo uso avrebbe un costo minore dei bombardamenti convenzionali. Il Primo Ministro Netanyahu si è dissociato.

PRO

Mordechai Vanunu, anche noto con il nome di battesimo cristiano John Crossman; è un ex tecnico nucleare israeliano di origine ebraico-marocchina, noto per aver rivelato l’esistenza delle armi nucleari segrete dello Stato di Israele. In seguito alle rivelazioni, agenti israeliani nel 1986 lo rapirono in Italia, lo drogarono e lo trasportarono in Israele, dove una corte lo processò in segreto con accuse di tradimento e spionaggio, condannandolo a 18 anni di prigionia. 11 dei quali passati in completo isolamento e, sottoposto a torture psicologiche e trattamenti inumani, tentativi di lavaggio del cervello. Egli rifiutò, come atti di nonviolenza e resistenza passiva, di rivolgere la parola alle guardie e ai membri dello Shin Bet in lingua ebraica (ma solo in lingua inglese), di leggere quotidiani israeliani che non fossero scritti in inglese e di guardare programmi televisivi che non fossero della BBC; rifiutò anche un trattamento psichiatrico.

Uscito di prigione il 21 aprile 2004, per scontare gli ultimi mesi in libertà vigilata, nonostante avesse quasi scontato l’intera pena è stato comunque sottoposto dalle autorità israeliane a notevoli restrizioni della libertà a tempo indeterminato, dal passaporto negato al divieto di parlare con giornalisti.  In seguito arrestato più volte. A favore di uno Stato Palestinese.

Vanunu è considerato da Amnesty International come un prigioniero e un perseguitato politico e gli è stato attribuito lo status di prigioniero di coscienza. Candidato al Nobel per la pace.