Giorgia Meloni in Parlamento. Per quel che riguarda il Medio Oriente, chiede la liberazione degli ostaggi, parla di due popoli, due Stati. Ma tiene a chiarire: “No al cessate il fuoco. C’è una differenza tra entrare in casa di qualcuno, guardare un neonato, tagliargli la testa e chiedere alle persone di evacuare perché non si vogliono coinvolgere i civili”. Passaggio che provoca qualche protesta. Così come il riferimento ai “danni collaterali” quando dice che “Hamas si fa scudo con il popolo palestinese, ed è oggettivamente difficile targetizzare sui terroristi”.
Giorno: 26 Ottobre 2023
Rinchiuso in una RSA contro la sua volontà.
«È morto il professor Gilardi rinchiuso per tre anni in una RSA contro la sua volontà. Finiti i presìdi, gli striscioni, i gesti dimostrativi, le inchieste televisive, le istanze e gli appelli , le raccomandazioni del Garante, e destinati al dimenticatoio i problemi con la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, che aveva condannato l’Italia per la violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Ora tutto torna “a posto” e l’operazione “silenzio e oblio” potrà iniziare a macinare risultati»
(continua…)
Occhi per occhio.
In tre settimane di guerra sono morti almeno 5.791 palestinesi, tra cui 2.360 bambini; altre 16.297 persone sono rimaste ferite e 1,4 milioni sono state già sfollate. Il 13 ottobre, 23 ospedali nel nord della Striscia di Gaza hanno ricevuto ordini di evacuazione forzata dall’esercito israeliano e da allora continuano incessanti le telefonate dall’esercito israeliano affinché l’ordine sia eseguito. Questi ospedali forniscono cure salvavita a oltre 2.000 pazienti e sono l’unico rifugio sicuro per decine di migliaia di famiglie. In mezzo alla catastrofe umanitaria che sta colpendo la Striscia di Gaza, questi ordini di evacuazione forzata sono praticamente impossibili da attuare. Firma il nostro appello urgente, chiedi alle autorità israeliane di revocare immediatamente gli ordini di evacuazione e di garantire la protezione delle strutture sanitarie.
Questo appello di Amnesty International cadrà nel vuoto perché la vendetta “Occhio per occhio” dell’ Antico Testamento (Libro dell’Esodo, cap. XXI) è interpretata da Israele senza proporzionalità biblica (1 a 1), piuttosto come rappresaglia detta decimazione (dal latino decimatio) (es. eliminare 10 italiani per 1 tedesco). Se i morti israeliani sono stati 1.400, siamo neanche alla metà della meta.
Immediato cessate il fuoco e urgente conferenza di pace.
Si fermi questo inaudito massacro in atto. Chiediamo il tempestivo intervento della comunità internazionale e dell’ONU per un immediato “cessate il fuoco” e favorire una soluzione definitiva e condivisa dei rapporti tra Israele e Palestinesi.
Quel che è in corso, da parte di Hamas e del governo di estrema destra israeliano, è una palese violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali di salvaguardia delle popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.
La nostra condanna contro ogni forma di violenza, di aggressione e di rappresaglia contro la popolazione civile, sia Palestinese, sia Israeliana è assoluta.
Hamas, dopo il criminale eccidio di civili inermi, deve immediatamente rilasciare gli ostaggi e cessare le ostilità che, oltretutto, le dono anche la storica e giusta lotta del popolo palestinese per il riconoscimento di un proprio stato autonomo.
Il governo di Israele con la sua rappresaglia ha già prodotto migliaia di morti, soprattutto donne e bambini, e mette a repentaglio la stessa esistenza dell’intera popolazione della Striscia di Gaza, già ad alto indice di povertà, impedendo il suo rifornimento di cibo, acqua ed elettricità ed in totale assenza di corridoi di fuga e, da ultimo, con inauditi massacri come quello dell’Ospedale scaturito dal bombardamento di Gaza.
Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per il diritto alla autodeterminazione dei popoli, per la convivenza e per una pace giusta e duratura.
Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale chiedendo alle parti l’immediato cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri, il rispetto del diritto umanitario per evitare ulteriore spargimento di sangue, con l’impegno di convocare, con urgenza, una Conferenza di pace che risolva, finalmente, la questione Palestinese, condizione che porrebbe fine all’occupazione Israeliana e alla legittima resistenza Palestinese, ristabilendo così le condizioni per la costruzione di società pacifiche e democratiche.
Comitato per la pace Taranto
Anche questo appello cadrà nel vuoto perché l’ONU è sempre stata filo araba ma sempre paralizzata dai veti USA a favore di Israele. Clicca qui.
Aderisci alla campagna dei Medici per l’Ambiente.
I Pfas producono infertilità ai maschi.
Al Congresso nazionale dell’Associazione medici per l’ambiente – ISDE Italia è stato premiato lo studio che sta dimostrando la correlazione tra Pfas e fertilità maschile. Lo studio promosso dal dottor Francesco Bertola è in corso avendo già esaminato 900 ragazzi residenti nelle zone del Veneto contaminate da Pfas e riscontrato che il 30 per cento presenta anomalie a livello riproduttivo.
Lo studio, che si avvia alla conclusione con sei mesi di anticipo rispetto al previsto, si prefigge di arruolare oltre 1000 giovani maschi residenti nell’area rossa ai quali vengono offerti gratuitamente visite mediche, esami di laboratorio sul sangue e sullo sperma, densitometria ossea, ecografia testicolare, con l’obiettivo di evidenziare precocemente anomalie dello sperma che sono già presenti in circa il 30% dei circa 900 soggetti finora esaminati. Per completare lo studio indipendente c’è bisogno di numerosi fondi che possono essere donati, e dedotti dalle tasse, seguendo le indicazioni riportate alla pagina www.isde.it/pfas dove sono riportati anche tutti i dettagli dello studio stesso.
ISDE sta conducendo lo studio su «Pfas e fertilità maschile” nella cosiddetta “area rossa” del Veneto, pesantemente contaminata dalle sostanze perfluoroalchiliche ovvero le «molecole per l’eternità» perché non decadono. Si tratta di una enorme contaminazione delle acque potabili del Veneto causata dalle lavorazioni delle industrie – prima di tutte la Miteni di Trissino – che hanno usato composti impermeabilizzanti (Pfas) e per lo sbrinamento delle ali degli aerei (Pfos).
Medici per l’ambiente a Congresso.
Pfas, fattore di rischio per le cardiopatie ischemiche.
Checchè ne dica un Gip di Vicenza, i Pfas aumentano il colesterolo. Pubblicato su Toxicology Reports, lo studio mostra come i maggiori inquinanti PFOA e PFOS interferiscono sul processo di assorbimento cellulare del colesterolo dal sangue. Dai dati epidemiologici emerge che la quota di persone con elevati livelli di colesterolo nella fascia di età 35-75 anni è più che doppia rispetto alla popolazione generale (57% vs 22%).
Il team dell’università di Padova, coordinato dal professor Carlo Foresta, ha dimostrato che i Pfas interagiscono con la membrana delle cellule del fegato e ostacolano il normale assorbimento di colesterolo, incrementandone quindi i livelli circolanti (effetto dovuto a una ridotta plasticità della membrana cellulare, che impedisce la corretta funzionalità di tutti quei meccanismi di captazione del colesterolo).
I risultati degli studi epidemiologici, sia internazionali che a livello della Regione Veneto, condotti sulla popolazione residente in zone contaminate mostrano che la percentuale dei soggetti con elevati livelli di colesterolo nel sangue, nella fascia di età compresa 35 e 75 anni, è più del doppio rispetto alla popolazione generale di controllo (circa 57% contro 22%). L’ipercolesterolemia è il principale fattore di rischio per le cardiopatie ischemiche, prima causa di morte tra le malattie cardiovascolari, davanti a fumo di sigaretta, diabete, ipertensione e obesità.
Sottolinea il professor Foresta: “I risultati di questo studio aggiungono un ulteriore tassello al più ampio spettro di manifestazioni cliniche associate all’esposizione ai PFAS e ormai ampiamente riconosciute a livello internazionale”. Checchè ne dica un GIP di Vicenza.