Voci narranti. Storie resistenti dalla Val di Susa.

Presentazione del libro con Marco Aime, Ezio Bertok, Nicoletta Dosio e Livio Pepino, organizzata insieme al Controsservatorio Valsusa. Dodici autobiografie di militanti No Tav “diversamente giovani”: dai loro racconti emerge con forza la dimensione popolare del movimento No Tav. Racconti che partono da lontano, da ricordi d’infanzia in cui spesso sono presenti richiami alla Resistenza al nazifascismo e alla lotta partigiana, ripercorrono esperienze di impegno nel sociale e nelle lotte sindacali per il lavoro e approdano alla militanza nel movimento No Tav in continuità con il vissuto precedente. Clicca qui insieme alle altre iniziative NoTav.

Chiude in America e Solvay i PFAS li fa in Alessandria.

Falli tu gli Pfas

Come avevamo già annunciato e commentato mesi fa, Solvay, costretta dal governo dello Stato del New Jersey, cessa nello stabilimento di West Deptford (Filadelfia) l’utilizzo dei Pfas negli Stati Uniti sostituendoli con nuove tecnologie. Il New Jersey, avendo rilevato l’inquinamento da Pfas in una vasta area adiacente allo stabilimento, ha portato in giudizio l’azienda, chiedendo bonifiche e danni. Nell’accordo Solvay sborserà 493milionidi dollari. La CEO di Solvay Ilham Kadri ha dichiarato che “l’indennizzo non va considerato come una ammissione di colpa”ma come disinteressato atto di filantropia. L’impegno di rinunciare all’impiego dei Pfas in tutti i siti di produzione degli Stati Uniti d’altronde era stato preso per il 2021.

Invece, a Spinetta Marengo, con la complicità di Comune, Provincia e Regione, Solvay ribadisce la sua decisione di non fermare le produzioni di C6O4 e ADV. A spese delle pompe funebri e servizio sanitario nazionale.

Nota Bene. Dopo 9 anni a West Deptford, Andrea Diotto, grande esperto di inquinamento, è venuto a guadagnarsi la pagnottella a Spinetta Marengo, e il Rotary l’ha subito coronato presidente.

Mobilitazione europea contro la guerra, per la Pace.

Il presente appello (clicca qui) sottoscritto collettivamente da associazioni e organizzazioni diverse (socio-politico-sindacali) e individualmente da persone, impegna tutte e tutti a sollecitare, in Italia e in Europa, adesioni e contributi utili alla realizzazione di una grande mobilitazione popolare.

Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni all’indirizzo di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com o in calce al presente appello (nome/cognome, recapiti, qualifiche professionali e appartenenze a Organizzazioni).

Controinformazione Ligure.

Su  https://www.controinformazioneligure.it, tra gli altri articoli:

“Le catastrofi come big business. Dopo il Ponte, la Diga?”

“La diaspora dei medici liguri”: le carenze di personale medico come segno palese di una politica liquidatoria della sanità pubblica.

“Quale futuro per l’economia ligure”: la costante contrazione della base produttiva speculare al trend demografico di una regione che invecchia.

“Prosegue il suicidio assistito dell’aeroporto  Cristoforo Colombo”.

Bando immediato agli OGM.

Su Byo Blu canale 262 digitale terrestre (clicca qui) stop OGM con il prof. Giuseppe Altieri. Per un bando immediato di una tecnologia pericolosa, inquinante e irreversibile.

E un Referendum Consultivo (obbligatorio per legge) prima di ogni decisione in materia viste le conseguenze irreversibili dell’inquinamento e contaminazione dei semi tradizionali italici che rappresentano un diritto precedente.

Negare la comunione alle persone con disabilità intellettiva è discriminazione.

Episodi nei quali i bambini con disabilità intellettiva si vedono rifiutare la prima comunione da qualche parroco, che li ritiene incapaci di comprendere il significato del sacramento, sono ancora troppi rispetto all’attuale presa di coscienza della dignità delle persone con disabilità, operata da decenni di lotte delle famiglie e delle loro Associazioni, che hanno ottenuto norme nazionali e internazionali sul loro diritto di uguaglianza con tutti gli altri» (continua…)

ll disastro dei rifiuti in Liguria.

Negli ultimi sette anni, la Liguria ha dovuto portare fuori regione 850mila tonnellate di rifiuti propri e ha sostenuto una spesa, arrotondando per difetto, di 100 milioni di euro. E l’emorragia non si ferma, perché gli impianti non ci sono, quelli in costruzione, come il separatore Scarpino, seppur non risolutivi, sono in ritardo e alcune discariche stanno andando in crisi. Intanto si cerca in Val Bormida lo spazio per realizzare il termovalorizzatore. Vacilla anche il biodigestore di Genova che sarebbe finanziato dal Pnrr. A tacere che la Regione neppure si è accorta dell’emergenza PFAS.

Partigiani sempre!

Benedicta Festival 2023 avrà come filo conduttore Partigiani Sempre!, uno spettacolo teatrale e un disco-libro, testo di Massimo Carlotto, parole e musiche di Maurizio Camardi e degli Yo Yo Mundi, che l’Associazione Memoria della Benedicta ha prodotto in collaborazione con l’ANPI di Cesenatico e la Fondazione Longo. Clicca qui il programma.

Rischiano di meno Solvay e Miteni per i morti e gli ammalati di Piemonte e Veneto.

Ultima Generazione, Extinction Rebellion e i movimenti a loro vicini si trovano in tutta Europa ad affrontare un’ondata di repressione. Dalla  Francia alla Gran Bretagna all’Austria alla Germania, i governi stanno guardando con sempre più sospetto alle azioni dei nuovi ambientalisti che bloccano strade, si incatenano davanti ai cantieri o imbrattano simbolicamente monumenti e opere d’arte. Ma in Italia il governo va oltre. (continua)

Le responsabilità della magistratura di Alessandria (a tacere degli amministratori locali).

Tony Fletcher è il supertestimone della Procura al processo di Vicenza contro Miteni. Per noi è una conoscenza vecchia di quindici anni. Lo segnalammo infatti -inutilmente- negli esposti alla Procura di Alessandria, nonché ai giornali. Come segue.  

“”Abbiamo segnalato per primi la questione eco sanitaria con alcuni ricorsi (Alessandrini, Berto, Ferrarazzo, lavoratori poi licenziati) alla Procura relativi alla presenza di PFOA tanto nel sangue dei lavoratori quanto nelle acque dei fiumi Bormida, Tanaro e Po, nonché delle falde superficiali e forse non solo. Nella copiosa documentazione del ricorso, si fa proprio riferimento agli studi americani citati da Tony Fletcher, professore alla London School of Hygiene end Tropical Medicine. Lo scienziato, definito uno dei tre maggiori epidemiologi mondiali, pur nella sua veste di consulente di parte (della Dupont, azienda produttrice di PFOA che ha già indennizzato per 101,5 milioni di dollari) ci conferma il drammatico allarme su un prodotto accertato da anni negli animali come cancerogeno, mutageno e teratogeno, ma si dichiara attendista per quanto riguarda analoghi effetti sugli esseri umani: ‘Fra circa 18 mesi concluderemo gli studi’. La nostra Associazione ritiene invece, in base agli studi internazionali, che se il prodotto perfluorurato è cancerogeno per gli animali non può non esserlo per gli umani, come dimostrano le metodologie comunemente utilizzate nella ricerca medica e farmaceutica. Tanto più che il ‘principio di precauzione’ impone di sospendere un prodotto quando sospetto, senza attendere di conteggiare a posteriori i morti e gli ammalati. Perciò abbiamo chiesto che la Solvay di Spinetta Marengo interrompa immediatamente l’utilizzo del PFOA e il suo rilascio in aria e acqua. Siamo invece completamente d’accordo con il professor Fletcher, avendola invano già richiesta a Procura e Asl, sulla necessità di analisi del sangue di massa per il PFOA: come hanno fatto in USA per 70.000 persone.””

Pfas, risarcimenti miliardari per gli inquinanti Killer.

“Chi inquina paghi” è un vecchio slogan che rischia sempre di rimanere tale. Ma non per quanto riguarda i PFAS.  A cominciare dagli USA. Tre dei principali gruppi chimici statunitensi, ChemoursDupont e Corteva, sono stati costretti ad un accordo di 1,2 miliardi di dollari di risarcimenti per aver contaminato con i Pfas fonti d’acqua di tutti gli Stati Uniti.  Anche il gigante industriale 3M ha firmato un miliardario accordo di principio per risolvere tutte le richieste di risarcimento relativi ai PFAS nell’acqua potabile. La 3M è stata oggetto di cause legali per i Pfas anche in Europa: nel 2022   ha accettato un accordo di 571 milioni di euro con la Regione belga delle Fiandre per gli scarichi di PFAS intorno allo stabilimento di Zwijndrecht vicino alla città di Anversa. Il governo olandese ha chiesto indennizzi alla 3M per i danni nel fiume Shelda occidentale che sfocia nel Mar del Nord. Così 3M ha dichiarato di cessare i Pfas entro il 2025.

E in Italia? Miteni e Solvay sono sotto processo. Miteni ha dichiarato fallimento prima di essere costretta a risarcire. Solvay anche dal secondo processo penale non rischia reclusioni a spese di chi detiene i cordoni della borsa, però ad Alessandria potrà essere costretta ad aprirli in sede civile a seguito di cause collettive -class action- delle Vittime, lavoratori e cittadini.

Prodotti in Italia i Pfas, vietati negli Stati Uniti.

Prima di Fletcher, Robert Billot, l’avvocato americano che per primo ha sconfitto le multinazionali produttrici dei Pfas ha testimoniato al processo in corso a Vicenza contro Miteni, i cui capi di imputazione non riguardano le conseguenze sanitarie dell’ecocidio, cioè i risarcimenti agli ammalati e ai morti tra la popolazione coinvolta. Pur significativa in sede penale, la testimonianza di Billot sarà determinante in sede civile ad Alessandria per inchiodare le responsabilità di Solvay a Spinetta Marengo. (continua)

Non solo gli inquinatori sapevano e nascondevano, ma anche le istituzioni sapevano e…

Come da testimonianza dell’avvocato Robert Billot, ben prima del 1976 gli studi evidenziano i pericoli sanitari dei Pfas, pur se le multinazionali e i loro medici chiudevano i dati nei cassetti. Non solo le aziende sapevano, anche le Istituzioni sapevano. Sapevano ben prima che scoppiasse nel 2013 il caso Veneto dopo la chiusura della Miteni.  Già dagli anni ’80 Lino Balza denunciava ondate di scarichi in Bormida ai quali Asl e magistratura non diedero il nome di Pfas. Già nel 2002 la CGIL con volantino denunciava ai lavoratori dello stabilimento per nome queste sostanze tossiche e cancerogene. Già nel 2009 Balza aveva sfidato Solvay col suo medico Giovanni Costa sui giornali e aveva denunciato e documentato in Procura gli studi scientifici internazionali e, soprattutto, che i Pfas erano stati rilevati nel sangue dei lavoratori della Solvay di Spinetta Marengo e secretati dall’azienda. Però solo nel 2022 la magistratura di Alessandria, dopo otto esposti, ha provveduto al sequestro delle cartelle cliniche!  (continua)

I risarcimenti Pfas alle Vittime.

“Chi inquina paghi” è un vecchio slogan che rischia sempre di rimanere tale in Italia? In Usa si stanno accumulando cause legali – intentate da governi statali, gruppi di difesa ambientale, servizi idrici e altri. E in Italia? Chi ha fatto profitti enormi sulle spalle dell’ambiente e della salute dei cittadini pagherà? Miteni e Solvay sono sotto processo penale. Miteni ha dichiarato fallimento prima di essere chiamata a risarcire. Solvay, a sua volta, anche dal secondo (imminente?) processo penale -con debole imputazione: disastro colposo e non doloso- da un lato non rischierà reclusioni a carico di chi detiene i cordoni della borsa ma “sacrificherà” con miti pene due direttori retribuiti allo scopo, e dall’altro tenderà a scaricare i costi della bonifica (se e quando) sullo Stato. E per quanto riguarda i risarcimenti alle Vittime: ammalati e morti, lavoratori e cittadini? Il rischio del danno e della beffa è atroce. Ecco allora che ci apprestiamo ad avviare in tribunale ad Alessandria in loro favore cause civili: cause collettive, class action. (continua)

Suona la grancassa della propaganda Solvay.

Solvay di Spinetta Marengo ha presentato in anteprima alla stampa il cantiere dell’ impianto a Carboni Attivi per il trattamento delle acque industriali di raffreddamento e meteoriche, nonché dell’impianto ad Osmosi Inversa per il trattamento dei reflui acquosi di processo. Essi garantirebbero “la rimozione pressoché totale dei fluorotensioattivi PFAS”. Riproponiamo pari pari la spiegazione della bufala che pubblicammo sul Sito l’anno scorso (e censurata dai giornali): “La più grossa delle ‘bufale Pfas’ propinate a giornali e istituzioni dalla multinazionale Solvay è (continua)

Anche la propaganda inquina.

Solvay di Spinetta Marengo si affida alla propaganda per arginare la sempre più insistente richiesta di cessazione immediata dei famigerati PFAS. Attualmente, da un lato punta sull’iniziativa “Fabbriche aperte”, col terzo rendez-vous di fumo senza arrosto: “una visita guidata alla barriera idraulica, all’impianto di Trattamento Acque di Falda (TAF) e un successivo laboratorio di ascolto e dialogo”, rinfreschi e applausi dei giornalismi inclusi, “al fine di rafforzare  lo spazio di confronto tra l’azienda e la popolazione locale per comprendere come funziona la rete di pozzi che costituisce la barriera idraulica a protezione dello stabilimento e del territorio circostante”.

Dall’altro, l’Arpa pubblicizza sui giornali che “Il Laboratorio Specialistico Piemonte Sud Est si arricchisce di una apparecchiatura d’avanguardia, di importanza fondamentale per poter tracciare le vie di diffusione di queste sostanze non solo nelle matrici liquide, e nell’acqua, ma anche nei suoli. Quel “si arricchisce” è di involontario quanto macabro umorismo. Non a caso applaude il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante all’unisono con l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, entrambi, come noto, da sempre oltremisura “impegnati   nella direzione della ricerca per il controllo dei livelli di inquinamento sul nostro territorio”. Come Solvay, peraltro. Una mano lava l’altra.

Mamme, bambini e donne incinte non utilizzate acqua del rubinetto.

«Nel cimitero di Zimella ci sono le tombe di sette bambini maschi morti per aborto tardivo spontaneo negli ultimi anni, mentre fra il 1960 ed il 2000 i casi analoghi erano stati in tutto due. Ma non è tutto, perché i problemi si manifestano in maniera grave dopo dieci anni di esposizione legata all’uso dell’acqua.”

Cinque anni fa aveva fatto rabbrividire questa testimonianza di un medico di base, Elisa Dalla Benetta, che confermava le ricerche del professor Carlo Foresta dell’Università di Padova: i Pfas sono interferenti ormonali e, abbattendo la produzione di testosterone, possono causare infertilità, problemi al sistema riproduttivo e tumori. Dunque bambini che muoiono a causa di aborti tardivi spontanei, ragazzi che vivono situazioni di confusione in merito alla loro identità sessuale, donne che affrontano l’idea della gravidanza con il timore di trasmettere ai propri figli problemi drammatici.

Ora, giugno 2023, «Va raccomandato alle donne in stato di gravidanza residenti nelle zone inquinate dai Pfas di non bere acqua di rubinetto». È possibile che in essa le sostanze perfluoro-alchiliche superino i livelli tollerabili dai neonati.” Ad affermarlo è il Consiglio regionale del Veneto. La mozione fatta propria dal Consiglio cita l’autorità europea per la salute alimentare Efsa, anche quando dice: «I bambini di età inferiore ai sei mesi sono maggiormente esposti alla contaminazione da Pfas attraverso il latte materno», così come l’accademia nazionale americana Nasem, che parla di aumento di rischio di basso peso neonatale ed ipertensione in gravidanza per le donne con concentrazioni derivanti dalla somma dei Pfas nel sangue.

Lo studio compiuto dal Coordinamento malattie rare della Regione ha evidenziato possibilità nettamente più alte della media per le donne in gravidanza che hanno a che fare con l’inquinamento da sostanze perfluorate di contrarre pre-eclampsia (+27%) e diabete gestazionale (+44%) e che c’è una probabilità più elevata del 29% che i bimbi abbiano un basso peso e che ci siano rischi significativi di anomalie al sistema nervoso e difetti congeniti al cuore.

Non solo i Pfas anche i Bisfenoli e uccidono.

Ancora una volta rilanciamo l’allarme. Avevamo cominciato ad Alessandria  anni fa con esposti a Procura-Prefetto-Arpa. L’Arpa aveva confermato quanto avevamo denunciato: alla Solvay di Spinetta Marengo nel cocktail con i PFAS (PFOA, C6O4, ADV) tra gli interferenti endocrini c’è anche il Bisfenolo nelle sostanze in uso. Sul nostro Sito c’è ampia documentazione.

Questa volta riprendiamo un articolo dalla Toscana (clicca qui) dal titolo: “Allarme contenitori cibi: c’è il bisfenolo A

Pfas. Ex assessore attacca il sindaco che se ne frega dei cittadini.

Giorgio Abonante è il sindaco di Alessandria accusato di non promuovere il monitoraggio Pfas nel sangue della popolazione, e di non concludere la seconda fase dell’indagine epidemiologica avviata dall’ex assessore all’ambiente, Claudio Lombardi, anche egli in una giunta di centrosinistra. Abonante fa lo scaricabarile “Non è compito delle casse del Comune ma della Regione” (che strizza l’occhio e fa orecchi da mercante) e Lombardi lo smentisce pubblicamente di fingere: “Non ricorda neppure le migliaia di euro che ha approvato per l’indagine quando era assessore al bilancio”. Il gatto comunale e la volpe regionale non finanziano né la tranche di indagine epidemiologica né, soprattutto, le analisi di massa del sangue a tutta la popolazione. Vorrebbero farlo passare per Pinocchio ma Lombardi non ci sta.

La prima class action contro Solvay in Italia.

Quella che stiamo aprendo è la prima class action contro Solvay in Italia: vuole, in sede civile, risarcire le Vittime, malati e defunti, non tutelati in termini di risarcimenti nei processi penali: come quello concluso in Cassazione appunto contro Solvay di Spinetta Marengo (Alessandria), peraltro con pene irrisorie e senza risultati di bonifica del territorio. Diversa è la situazione internazionale. Ad esempio, è attuale l’accordo, da 10,3 miliardi di dollari per risolvere le denunce di inquinamento idrico legate alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), che è stato costretto a stipulare il colosso chimico statunitense, 3M. Implicitamente è il riconoscimento di responsabilità. Come sarebbe una sentenza italiana in sede civile. Si annunciano gli altri accordi delle multinazionali Chemours, DuPont e Corteva: più di 1 miliardo di dollari per risolvere le cause legali sui PFAS. Sono circa 4.000 le azioni legali intentate da Stati ed enti locali. In Belgio la 3M ha patteggiato con la regione fiamminga per 571 milioni di euro.

E’ una calamità mondiale che in Europa colpisce in primis tutta l’Italia (punte di iceberg Veneto-Miteni e Piemonte-Solvay) l’inquinamento da PFAS, accumulabili e indistruttibili “forever chemicals” in suolo-acqua-aria, assorbiti dal sangue provocano tumori, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità, di gravidanza, malformazioni fetali eccetera. Una calamità risolvibile con la totale messa al bando (tipo DDT, CFC, Amianto) contro la quale fa muro di gomma l’astronomico business delle imprese produttrici (tutte sapevano da decenni che stavano uccidendo) e utilizzatrici: tessuti, carta, contenitori di alimenti, pellicole fotografiche, schiume antincendio, pentole antiaderenti, detergenti per la casa, biberon moquette, indumenti impermeabili, eccetera. Un futuro dunque di chiusure aziendali da provocare, però, ora, già bisogna fargli pagare i danni del passato: la distruzione ecologica e i risarcimenti alle Vittime.

E chi dovrebbe proteggere i palestinesi?

Non ci sono molte popolazioni al mondo così indifese come i palestinesi che vivono nel loro stesso paese. Nessuno protegge le loro vite e proprietà, figuriamoci la loro dignità, e nessuno intende farlo. Sono totalmente abbandonati al loro destino, così come la loro proprietà. Le loro case e le loro auto possono essere date alle fiamme, i loro campi incendiati. Va bene sparargli senza pietà, uccidendo vecchi e bambini, senza forze di difesa al loro fianco. Niente polizia, niente militari: nessuno. Continua. Gideon Levy (Tel Aviv1953) è un giornalista israeliano. Dal 1982 scrive per il quotidiano israeliano Haaretz e dal 2010 anche per il settimanale italiano Internazionale.

A rischio i referendum contro la guerra e a favore della sanità pubblica.

Si sta oscurando la possibilità per ogni elettore di firmare per  il referendum (clicca qui).

Nessuno (dicasi nessuno) spazio è stato offerto ai promotori su Rai e Mediaset; praticamente nessuno su La7, unica rete nazionale in controtendenza; la tv dei cittadini Byoblu, il cui bacino tuttavia è a sua volta prigioniero della “camera dell’eco”. Circa i giornali, nessuno spazio su StampaCorriere della SeraRepubblicaDomanimanifestoSole 24 Ore. Unica eccezione: Il Fatto Quotidiano. Appena qualche apertura da Avvenire La Verità. Come fanno i cittadini a sapere che è partita la raccolta referendaria? Il tempo stringe e le 500mila firme valide vanno consegnate fra 40 giorni, altrimenti lacrime da coccodrillo.

Comitati e Sindaci contro Italcementi e Provincia di Bergamo.

Parere negativo dei Comitati “La nostra aria”  e “Zero Rifiuti”  e dei Sindaci dei Comuni di Paderno, Robbiate, Imbersago, Verderio, Solza, Sotto il Monte e Cornate, alla richiesta di Italcementi di modificare l’autorizzazione integrata ambientale AIA per incrementare da 30.000 tonnellate/anno a 110.000 ton/anno il quantitativo di combustibili da rifiuti solidi non pericolosi (CSS – Combustibili Solidi Secondari) da utilizzare per alimentare a Caluso il forno di produzione del clinker (componente base del cemento), in parziale sostituzione dei combustibili fossili convenzionali.

Comitati e sindaci chiedono alla Provincia di Bergamo, considerata vera e propria controparte, uno studio epidemiologico-ambientale di “coorte”, residenziale e “retrospettivo” (ante-operam), considerato che le aree limitrofe al cementificio sono già fortemente inquinate, e l’eccesso di mortalità per cancro alla mammella riscontrato a Calusco con un incremento dell’87%. Italcementi, sfruttando i pareri favorevoli pronunciati da Ats Bergamo e Arpa, ha rispedito la richiesta ai mittenti.

Allarme sanità pubblica Liguria.

Cresce il numero di cittadini che non riescono ad accedere alle cure. Associazioni, politica e sindacati fanno fronte comune.  “La Regione non investe sul personale – denuncia la Rete S.O.S. Salute pubblica Liguria – potrebbe spendere 90 milioni di euro in più, che vorrebbe dire avere tra 700 e gli 800 nuovi medici, e non sostiene le attività territoriali”.  Guarda il video

Inclusione scolastica e autismo: quei fondi spesi male.

Molti Comuni, nel predisporre il servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione rivolto alle scuole, lo affidano a enti convenzionati, sulla base di bandi che non rispettano la normativa vigente in materia di disturbo dello spettro autistico, normativa che prescrive espressamente la specializzazione del personale impegnato in tale servizio». (continua…)

Fermare la privatizzazione della sanità e della salute.

Per la tutela del diritto alla Salute, per un Servizio Sanitario Nazionale e un sistema socio sanitario – pubblico, solidale e universale – a cui garantire le necessarie risorse economiche e organizzative ma soprattutto il personale: operatori e professionisti che possano realmente garantire il diritto alla cura di tutte e tutti, con salari adeguati, per contrastare il continuo indebolimento della sanità pubblica, recuperare i divari nell’assistenza effettivamente erogata, a partire da quella territoriale e dalle liste d’attesa, e valorizzare il lavoro di cura; serve, per questo, un piano straordinario pluriennale di assunzioni che vada oltre le stabilizzazioni e il turnover, superi la precarietà della cura e di chi cura; per garantire la salute e la dignità delle persone non autosufficienti; per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, rilanciando il ruolo dei servizi della prevenzione, ispettivi e di vigilanza. Avere una sanità pubblica vuol dire garantire le cure per tutte e tutti, in tutto il Paese, e fermare la privatizzazione della sanità e della salute.

Da Vienna a Vilnius, il confronto a distanza fra forze di pace e di guerra.

A Vilnius il vertice per la guerra:  sul tavolo della Nato  siederanno l’11 luglio i rappresentanti dei Paesi del patto atlantico: in discussione questioni decisive  come  lo status dell’Ucraina. Per questo motivo a Vienna si è appena svolto il vertice per la pace: rappresentanti   da diverse parti del mondo, con esperienze, agende e posizioni diverse, ma tutti uniti dalla lotta per la pace, per la democrazia e la giustizia sociale e per un equilibrio ecologico in un mondo senza neocolonialismo, neonuclearismo, dominazione patriarcale, razzismo e sfruttamento dell’essere umano. Clicca qui.

Contro il ponte, la manifestazione a Torre Faro la più partecipata di sempre.

Il primo corteo di una nuova fase di lotta contro il mostro sullo Stretto di Messina :“Non era scontato che alla prima chiamata pubblica avrebbero risposto migliaia di persone, nell’esultanza di ritrovarsi accanto amiche e amici, conosciuti, ritrovati o sconosciuti, e nel calore degli abitanti del borgo marinaro che spuntavano dai vicoli e si univano al corteo, salutavano dai balconi, dalle spiagge e dagli esercizi commerciali. Perciò rilanciamo l’assemblea pubblica che si terrà sabato 24 giugno per decidere, in maniera sempre più allargata e orizzontale, come continuare la mobilitazione nei prossimi mesi”. (continua

Li chiamano fatalità.

Su 334 cantieri ispezionati, l’80% risulta irregolare. 116 provvedimenti di sospensione delle attività d’impresa, 100 per sicurezza lavoro e 56 per lavoro nero. Su 723 aziende ispezionate e 1.795 posizioni lavorative, 349 di queste trovate irregolari. “Più nel dettaglio, sono state 568 prescrizioni per violazioni in materia di sicurezza e 166 le sospensioni, con 289 persone deferite per D. Lgs. n.81/08, per un totale di 3.038.828 euro in sanzioni e ammende”.
I padroni se la cavano con qualche multa e qualche fermo produttivo. Tra gli operai che ogni giorno lavorano tanti non torneranno più a casa. Questi i risultati prima che i Consulenti entrassero nell’Ispettorato. (continua)

Quattro milioni rinunciano alle cure.

Trovano i soldi per le armi ma: nel sistema sanitario pubblico è necessario attendere 720 giorni per una mammografia, 375 per un’ecografia, un anno per una TAC, 6 mesi per una risonanza magnetica. Per visite diabetologiche, dermatologiche o reumatologiche non si scende sotto i 10 mesi. Non va meglio per gli interventi chirurgici: in cardiologia e ortopedia bisogna attendere almeno un anno. Fino a 6 mesi per un intervento oncologico. (continua)

Il genocidio curdo.

Cari/e, vi invio il report (clicca) della delegazione italiana che è stata in Iraq dal 19 al 31 maggio, a Shengal, nella terra degli ezidi, governatorato di Ninive e al Campo rifugiati di Makhmour, per incontri con la società civile kurda ed ezida, per implementare i progetti dell’ospedale di Serdest e delle attrezzature sanitarie per il Campo di Makhmour, per lanciare – come ci hanno chiesto – una grande campagna (clicca qui) per il riconoscimento del genocidio ezida del 2014 ad opera dell’ISIS, un riconoscimento che è già pervenuto dall’Onu, dai parlamenti belga, olandese, australiano e tedesco. L’Italia ha riunito una commissione parlamentare per questo, nel 2019, senza poi dare seguito all’iniziativa. Con l’occasione, facciamo girare la proposta politica che dovrà poi essere integrata dal punto di vista legale e consegnata ai parlamentari: vi preghiamo di sottoscriverla, con nome, cognome, luogo di residenza, codice fiscale e indirizzo mail. Le adesioni sono individuali e collettive.

Gli USA impongono la legge del più forte.

Ma sono ancora il più forte? Per quanto tempo ancora? Per ora, stanno imponendo il loro ordine mondiale incentrato sui  Paesi dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica. Cinque sono gli indiscutibili successi.  1. Tutti hanno ritenuto che le minacce all’egemonia occidentale provengano dalla Cina e dalla Russia. 2. I loro partner e alleati hanno accettato di aumentare la spesa militare fino al 2% o più del PIL, con il riarmo della Germania, un triste ricordo per i francesi e altri Paesi europei. 3. Allineare quasi tutti i Paesi della NATO contro l’aggressione russa, estendendola a Svezia e Finlandia. 4. Aumentare l’influenza del comando militare dell’Asia-Pacifico coinvolgendo Australia, Regno Unito e Washington nell’AUKUS, che aggiungerà sottomarini nucleari a Canberra. 5. Il riarmo del Giappone, l’unico Paese che ha subito gli orrori di due bombe atomiche e che preoccupa seriamente la Cina e i coreani a causa del suo passato coloniale, insieme a una maggiore cooperazione militare degli Stati Uniti con le Filippine, oltre alle 30.000 truppe dispiegate dal 1953 in Corea del Sud.

I critici ritengono invece che questi successi della “dottrina Trump” non siano nuovo ordine mondiale bensì disordine. (continua).

Ogni giovedì Radio No Tav.

Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra. Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale…. Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove. Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di questi ultimi anni…. Potete contattare la redazione al nostro numero 3770862441 attivo durante il programma.”.

Per le altre iniziative di lotta in Valsusa: clicca qui.

Moni Ovada: la guerra è della Nato.

“Il pensiero unico martellante continua a ripeterci ogni giorno che questa guerra è iniziata perché l’uomo nero cattivo un giorno si è svegliato e ha deciso di invadere l’Ucraina. Non è vero! È una menzogna schifosa! Questa guerra è stata preparata da tanti anni con l’espansione della NATO dopo che avevano promesso alla Russia che non ci sarebbe stata espansione della NATO. Anche esponenti politici americani avevano avvertito che l’espansione della NATO avrebbe causato una catastrofe globale. Una catastrofe che sta distruggendo l’Europa che non è alleata ma serva degli americani. Ci vogliono trascinare in una guerra perché i governi statunitensi mantengano la loro supremazia mondiale. Adesso stanno preparando la più grande manovra militare della NATO ai confini con la Russia. Vogliono distruggere la Federazione Russa per poi concentrarsi sulla Cina. Gli americani hanno basi militari in tutto il mondo e soldati in tutto il mondo mentre la Cina non ha un solo soldato fuori dai suoi confini. Parlano sempre di democrazia e definiscono democratico il governo di Israele, un governo colonialista, segregazionista, razzista”.

Il Centro di Iniziative per la Verità e per la Giustizia.

Se volete contattare il CIVG per collaborare con questo progetto, per proporre materiali, per chiedere altre informazioni, inviate una mail a info@civg.it. A seguire, alcuni articoli caricati sul sito.

Pfas: una legge limiti zero.  In Italia è in atto un crimine ambientale e sanitario. Chiedi al governo la messa al bando. Movimento di lotta MaccacaroLeggi tutto

A Cagliari la marcia per dire no alla militarizzazione della Sardegna Laura Tussi Leggi tutto

Kosovo 1999. Un aspetto di storia mai raccontata. Enrico Vigna Leggi tutto

Il Forum Veneto a Padova.

Il Forum Veneto Ambiente e solidarietà, a Padova, sabato 24 giugno dalle 9 alle 12, in via Da Tempo nella sede dei Beati Costruttori di pace, si confronterà sulle principali emergenze regionali: dall’inquinamento Pfas, all’offensiva inceneritori, dall’incredibile scasso provocato dalle Olimpiadi di Cortina 2026, al raddoppio dell’aeroporto  ecc.

Democrazia è: colmare il divario tra Movimenti e Partiti.

La via può essere una Legge sui partiti. Questa legge manca dal 1948 ed è un tassello fondamentale per riportare la politica italiana in una situazione fisiologica. La politica infatti è affetta da gravi patologie che hanno radici lontane e che la rendono incapace di dare risposte alle esigenze concrete della cittadinanza, e dei Movimenti che la rappresentano. Ovviamente si tratta di una legge che richiede un grande lavoro di sensibilizzazione della società.

Le motivazioni delle patologie sono esemplarmente evidenziate nell’intervista del prof. Polistena: clicca qui.

Per continuare il lavoro intrapreso per la costituzione di un Gruppo per la definizione e la promozione della Legge, l’incontro, organizzato da www.reteperlapoliticitasociale.org, è per il 26 giugno 2023, ore 21.15. Siamo  quindi invitati a dare il nostro contributo al link http://meet.google.com/tfq-towu-ndn.

Le brigate d’assalto di Beppe Grillo.

Beppe Grillo: “Volete il leader? Ma siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, mettete a posto marciapiedi, aiuole, tombini. Fate il lavoro e scappate. Reagite cazzo!”. L’amara invettiva di Beppe Grillo non voleva far ridere. Nel lessico, Grillo parafrasava le Brigate Partigiane: formate  su base volontaria per lo più da componenti irregolari, a volte organizzate dagli ex soldati operanti nei territori di occupazione italiana:  queste formazioni operarono nel periodo compreso tra l’8 settembre 1943 e la fine delle ostilità 6 maggio 1945. I passamontagna sono suggeriti perché mettere a posto marciapiedi e tombini è illegale benché azione nonviolenta.

Fanno ridere invece le farsesche reazioni:  “Grillo ha istigato alla violenza, rievocando lessicalmente organizzazioni eversive che hanno scritto tra le pagine più sanguinose della Repubblica” (Enrico Borghi, senatore Iv, Twitter, 17.6). “L’odio e la violenza evocati nelle parole di Grillo riportano agli anni bui dove il piombo e il sangue hanno sporcato le strade dell’Italia. Chieda immediatamente scusa” (nota ufficiale di FdI, 17.6). “Parole gravi, sconcertanti e inaccettabili che evocano pagine drammatiche della storia del nostro Paese. Anche Elly Schlein è pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate?” (nota ufficiale della Lega, 17.6). “L’evocazione di Grillo è un incitamento alla violenza, che, come diceva Isaac Asimov, è l’ultimo rifugio degli incapaci. E anche degli imbecilli” (Maurizio Lupi, leader Noi Moderati, 17.6). “Sono toni che potrebbero richiamare all’istigazione alla violenza sociale. Alimentare odio è gravissimo, abbracciare chi lo fa lo è altrettanto. Provo dolore per il Pd, partito che ha sempre garantito la tenuta istituzionale, ridotto in questo stato” (Raffaella Paita, coordinatrice Iv, 17.6). “Sono pericolosi populisti” (Carlo Calenda, leader Azione, 17.6).

“Grillo è un cattivo maestro vile che aizza le persone più deboli” (Fabio Rampelli, deputato FdI, 17.6), “Grillo incita alla violenza” (Licia Ronzulli, senatrice FI, 17.6). “Grillo, frasi choc” (Corriere.it, 17.6). “Schlein si consegna a Conte e a Grillo stile Brigate rosse” (Maurizio Belpietro, Verità, 18.6). “Grillo scherza col fuoco. Cattivo maestro” (Giornale, 18.6). “Le brigate giallorosse. Cercano il morto”, “La sinistra torna alle caverne” (Libero, 18.6). “Torna Grillo ed è caos. Bufera sulle sue parole. Le precedenti frasi choc” (Stampa, 18.6), “Grillo invoca il ‘passamontagna’. Pioggia di critiche” (Repubblica, 18.6). “Il guastatore in passamontagna” (Marcello Sorgi, Stampa, 18.6).