Le grandi opere ferroviarie strumento di consenso senza benefici ambientali.

Il Settebello nei cinegiornali d’epoca.

Clicca DI MARCO PONTI il commento all’allegato “infrastrutture” al documento di economia e finanza (Def) di quest’anno appena pubblicato. Sono 240 pagine piene di numeri con la  consueta retorica delle grandi opere come strumento di consenso,  insomma una visione politica assai tradizionale, cioè essenzialmente clientelare.

L’inquinamento delle città portuali.

“Cold ironing”  serve ad evitare alle navi di tenere accesi i motori e di inquinare le città portuali. Ma lo schema disegnato dal Governo per elettrificare i porti italiani rischia di essere un fallimento: clicca qui. A Genova il bacino di Pra’-Voltri fu elettrificato già nel 2019 (investimento da 8 milioni di euro). Anche per il fatto che le navi già attrezzate per alimentarsi da banchina sono un’esigua minoranza e che non sono previsti incentivi o disincentivi per convincere gli armatori ad adeguare i mezzi, da allora nessuna delle centinaia di navi che vi sono approdate s’è attaccata alla corrente per alimentarsi durante l’attracco. Tanto che la locale Autorità portuale, per trovare almeno un soggetto interessato a realizzare e gestire l’impianto di elettrificazione del porto passeggeri, ha dovuto nelle scorse settimane strutturare il bando sterilizzando l’ipotesi assai probabile ed espressamente prevista di una domanda di utilizzo nulla o insufficiente: ad accollarsi i costi (manodopera compresa) dell’appaltatore/concessionario (Nidec Asi, unico offerente ed aggiudicatario per 18 milioni) sarà in quel caso l’ente.

Boom di spese belliche dopo l’Ucraina.

Il governo di  Mario Draghi ha annunciato che il budget militare verrà portato al 2% del Pil entro il 2028. Secondo le stime dell’Osservatorio Milex sulla spesa militare (che differiscono parzialmente da quelle del ministero della Difesa), si passerà dai 25,8 miliardi di euro spesi attualmente a 38 miliardi di euro, con un aumento di oltre 2 miliardi all’anno. Vedi questa e le altre tabelle all’interno della Mappa della spesa militare nel mondo pubblicata da Il Fatto Quotidiano: clicca qui.

Controsservatorio Valsusa a presidio della democrazia contro la campagna di disinformazione dei media.

Cerchiamo di dare qualche risposta a chi si chiede a che punto è il TAV, quali cantieri sono aperti in Italia e in Francia, cosa c’è di vero nelle veline diffuse dai grandi mezzi d’informazione, quali ricatti alle amministrazioni locali vengono utilizzati per dividere il fronte di opposizione, quali  dati sull’impatto climatico reale della “grande opera” contrastano la narrazione che il TAV Torino-Lione ridurrebbe le emissioni di CO2. Dunque per diradare la nebbia soffocante calata dall’alto (anche) sulla resistenza popolare contro il TAV in Val di Susa: clicca qui.

uno dei  pochi spazi rimasti di informazione libera e di pensiero critico.

L’invio armi alimenta guerra, razzismo e fame.

“Nella sua dichiarazione per la Giornata mondiale dell’ambiente il Presidente della Repubblica tra l’altro ha detto: ‘La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni assunti per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così le ulteriori crisi umanitarie conseguenti’ E ha detto bene. Peccato che non si sia opposto all’illegale, incostituzionale invio di armi italiane ad alimentare quella guerra, quelle stragi, quella criminale follia. Peccato che Mattarella  non si sia opposto alle insensate, scellerate, catastrofiche iniziative guerresche e razziste del governo italiano e dell’Unione Europea che invece di contrastare la guerra e le stragi le favoreggiano, le incrementano, le estendono, contribuendo a far morire innumerevoli innocenti e mettendo nel più  grave pericolo l’umanità intera.”  (Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera).