Fanghi tossici e cancerogeni nel piatto.

I fanghi da depurazione che vengono riutilizzati come fertilizzanti per l’agricoltura presentano sostanze microbiologiche e chimiche tossiche o potenzialmente cancerogene. Secondo la normativa, alcune sostanze permesse nei fanghi e nei cosiddetti “gessi di defecazione”, che sempre da fanghi sono fatti, seppur con limiti bassi, non dovrebbero proprio esserci. Il limite, insomma, dovrebbe essere zero, visto che la possibilità che finiscano nel piatto insieme all’ortaggio coltivato su quel terreno è concreta e anche una minima quantità è  dannosa. Clicca qui il video con la direttrice scientifica dell’Istituto Ramazzini di Bologna, Fiorella Belpoggi.

Cancro alla prostata collegato ai Pfas.

Uno studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign e dell’Università di Chicago (Zeynep Madak-Erdogan professore di scienze della nutrizione, Joseph Irudayaraj, professore di bioingegneria, Michael J. Spinella, professore di geoscienze comparate e ricercatore del Cancer Center) ha stabilito che  l’esposizione ai composti PFAS  in forte sinergia con i grassi può attivare un particolare gene che codifica le proteine PPARa. Questo  altera, a sua volta, il metabolismo delle cellule della prostata in modi tali che viene favorito il rischio cancerogeno.