Un monito ai partiti che sostengono il governo Draghi.

Le proposte per il Recovery Plan da parte di un gruppo di esperti in Ambiente e Salute: clicca qui. Indispensabile che gli investimenti previsti dal Recovery Plan siano prioritariamente indirizzati verso la tutela dell’ambiente e della biodiversità in ossequio all’approccio sistemico denominato “One Health”.  Secondo tale approccio la salute riguarda la vita in tutti i suoi aspetti, e pertanto i diversi settori dell’organizzazione sociale (economia, commercio, trasporti, urbanistica, agricoltura, lavoro, istruzione, salute, ecc.) devono integrarsi e cooperare per il raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi.

Draghi non ha consultato i pacifisti.

Si legga il documento elaborato dalla Rete italiana Pace e Disarmo rispetto al PNRR: 12 proposte di pace e disarmo per il piano nazionale di ripresa e resilienza. Clicca qui.   

Come sta dimostrando la pandemia, il progredire del riscaldamento globale, del fenomeno migratorio o delle disuguaglianze sono necessarie azioni pubbliche globali e coordinate, che non sono possibili in un mondo dominato dalla competizione tra le nazioni e dall’uso della forza. Anzi in un mondo del genere le molteplici crisi sfociano nella guerra, come è già dato vedere. Occorre quindi una nuova politica estera italiana ed europea.

Anche i sociologi hanno qualcosa da dire a Draghi.

Gli effetti politico-sociali generati dal primato dei valori, degli interessi e delle pratiche del neoliberismo nell’azione pubblica. Le diseguaglianze e l’esclusione sociale, la subalternità della politica alla governance neoliberale, l’impatto dei mercati sul rapporto tra pubblico e privato, sul welfare e sui diritti sociali, la centralità dei saperi esperti e delle tecnocrazie, la ricomposizione dei rapporti sociali in relazione ai processi di trasformazione del lavoro, il capitalismo delle piattaforme, le nuove forme di sorveglianza e controllo sociale, i populismi vecchi e nuovi, i processi di pauperizzazione, la semplificazione della comunicazione pubblica, il rischio e la retorica della sicurezza ridotta a securitarismo, le trasformazioni della forma-Stato, dei processi decisionali e dei conflitti, le migrazioni e i razzismi. I sistemi sanitari mostrano le loro fragilità per effetto dei processi di privatizzazione a cui sono stati sottoposti…

Clicca qui “Pandemia e giustizia sociale” network per una sociologia di posizione: i firmatari e le prime adesioni.

Il governo Draghi al vaglio della “Società della cura”.

Migliaia hanno aderito al manifesto “Per la società della cura”.  Gruppi, associazioni, reti sociali sono impegnati in incontri tematici per la raccolta delle priorità concrete per un nostro “Recovery plan” che non sprechi  le lezioni della pandemia, affronti il collasso climatico e l’ingiustizia sociale ripudiando la gerarchia di valori e poteri che governa il mondo, per costruire la società della cura di sé, degli altri, del pianeta. Per aprire uno spazio di confronto collettivo sulla situazione politica e sociale del nostro Paese dopo la crisi istituzionale e l’arrivo, ormai prossimo, di un nuovo governo a guida Mario Draghi, sarà dedicata  la  riunione plenaria di venerdì 12 febbraio ore 17.30 al seguente link