«Se si ammette una volta che gli uomini hanno il diritto di uccidere i loro simili “improduttivi”, si dà il via libera all’omicidio dei malati incurabili, degli storpi incapaci di lavorare, delle persone rese invalide dal lavoro o dalla guerra, e infine all’omicidio di tutti noi, quando saremo vecchi, decrepiti e quindi “improduttivi”»: lo disse nel 1941 August von Galen, vescovo di Münster, pronunciando la cosiddetta “Omelia dell’Eutanasia”, una delle pochi voci che condannarono pubblicamente il programma di sterminio di decine di migliaia di persone con disabilità durante il nazismo. (continua…)
Giorno: 28 Gennaio 2021
La Shoah e le persone con disabilità: una storia dell’orrore tra gli orrori.
«Nel triste elenco delle vittime della Shoah non vanno dimenticate le persone con disabilità che, colpite dal programma “Aktion T4”, furono le prime vittime dello sterminio. È una storia dell’orrore tra gli orrori che non può più essere derubricata in una narrazione indistinta e che, invece, merita una propria collocazione anche storiografica, per colmare il vuoto di studi accademici che in passato l’hanno caratterizzata e di cui ancora oggi subiamo gli esiti».
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NoTav Valsusa mai domi.
Nella newslettera di Doriella&Renato (clicca qui): Contro la repressione e iniziative NOTAV, Student hotel, Sciopero generale, Freedaysforfuture, Società della cura, Patrimoniale, Kurdistan, Frontex, Foibe e aggiornamenti su presidi e assemblee .
Disabilità e omoaffettività: un doppio passo da compiere.
Sconfitta l’omofobia “interiore” e l’omofobia sociale nel caso di persone con disabilità il problema si complica ulteriormente. (continua…)